Il Parlamento europeo ascolta la senatrice a vita Liliana Segre, già deportata nel lager di Auschwitz, nell’attuale Polonia. Il “razzismo” e “l’antisemitismo” ci sono “sempre” stati e ci sono tuttora, perché sono “insiti” dell’animo dei “poveri di spirito”. .
Ricorda la senatrice: all”epoca della ‘marcia della morte’, ,“la paura nei lager di fronte ai nazisti, carcerieri, faceva sì che la scelta” di aiutare gli ebrei “fosse di pochissimi. Non fu solo il popolo tedesco, fu tutta l’Europa occupata dai nazisti, come in Francia e Italia”.
Ci sono lacrime e commozione intorno a lei, “bambina invisibile” quando i nazisti la deportarono ad Auschwitz, ora che ha l’opportunità di raccontare alla magnifica età di oltre 91 anni, la sua storia nell’aula del Parlamento europeo, parlando a braccio, tutto d’un fiato, nella convinzione di dover insistere a raccontare il ‘Male’ ai giovani di oggi, spesso figli di “genitori molli” ma anche per la volontà di doversi ritirare, , non tanto per stanchezza fisica ma per allontare -lei che è simbolo vivente della testimonianza antirazzista quei ricordi terribili nel calore della sua famiglia
In Italia, ha sottolineato, “i nostri vicini di casa furono aiuti straordinari per i nazisti: io parlo dell’Italia, dove abbiamo visto i nostri vicini di casa che ci denunciavano, che prendevano possesso del nostro appartamento, del nostro ufficio”.
“Anche del cane, qualche volta – -ha affermato la senatrice a vita – perché era un cane di razza. Il cane era di razza: questa parola ‘razza’, ancora la sentiamo dire, e per questo dobbiamo combattere questo razzismo strutturale, che c’è ancora”.
“La gente mi chiede – prosegue – come mai ancora si parla di antisemitismo? Il razzismo e l’antisemitismo ci sono sempre stati. Non c’era il momento politico per tirare fuori il razzismo e l’antisemitismo, che sono insiti nell’animo dei poveri di spirito“.
“E poi – aggiunge – arrivano i momenti più adatti, in cui ci si volta dall’altra parte, in cui è più facile far finta di niente. E allora tutti questi che approfittano della situazione trovano il terreno adatto per farsi avanti” “Il razzismo e il nazismo non sono opinioni, ma crimini”, dice prima di lei il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, incassando anche una standing ovation , in questa commemorazione del giorno della Memoria che cade nello stesso giorno del voto della plenaria sull’accordo sulla Brexit, l’addio ai parlamentari britannici, momento storico e triste per l’Ue, cui si aggiunge l’emozione per la senatrice a vita e la sua battaglia per far vivere il ricordo a chi oggi prova di riscoprire il nazismo ma non sa cosa significa davvero
“Il mio pensiero- aggiunge infine la Segre – va a quella farfalla gialla che volava sopra i fili spinati dei lager nazisti. Noi dobbiamo essere appunto quella farfalla gialla,libera dall’orrore
Il discorso della Segre si è concluso con un lunghissimo applauso dell’Aula, tutti i deputati si sono alzati in segno di rispetto e hanno osservato un minuto di silenzio.