LA GUERRA SI ESPANDE, L’IRAN MOSTRA I MUSCOLI, LANCIA 102 MISSILI IN DIREZIONE DI ISRAELE

Pioggia di missili   - Afp

 

L’Iran mostra i muscoli. Lancia  102 missili  in direzione di Israele.

Il portavoce Daniel Hagari ha  ricordato che quando suona l’allarme antiaereo bisogna “entrare nelle aree protette e attendere nuove istruzioni”. “L’esercito fa e farà tutto il necessario per proteggere i cittadini dello Stato di Israele”…

Esplosioni – secondo i media israeliani – sono state avvertite nelle regioni di Tel Aviv e Gerusalemme.

Attacco preannunciato dagli Usa

L”attacco  era stato preannunciato intorno a mezzogiorno di oggi, , dagli Usa. Gli Stati Uniti avevano allertato Israele affermando di avere indicazioni che l’Iran si sta preparando a un imminente lancio di un missile balistico contro Israele,… Gli ufficiali Usa ritengono che l’Iran possa lanciare un attacco missilistico nelle prossime 12 ore, probabilmente dopo il tramonto in Medio Oriente.

L’allarme sul possibile attacco iraniano, che potrebbe avvenire nelle prossime ore, è arrivato a Tel Aviv verso mezzogiorno, ora locale. “Stiamo sostenendo attivamente i preparativi per difendere Israele da questo attacco“, ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca  affermando che “un attacco militare diretto dell’Iran contro Israele avrà gravi conseguenze” per Teheran.

L’Idf ha precisato che le sue difese sono pronte per rispondere a un eventuale attacco dell’Iran che sarebbe simile a quello dello scorso aprile, come hanno anticipato gli Stati Uniti. Furono lanciati allora 300 droni e missili, quasi tutti abbattuti da Israele, Stati Uniti e loro alleati arabi. Un portavoce dell’Idf citato dal Times of Israel ha spiegato che per il momento non sono stati individuati lanci. Un eventuale attacco “avrebbe conseguenze”, ha avvertito.

Allerta anche dell’ambasciata degli Stati Uniti in Israele. Allo staff in Israele e nei Territori Palestinesi si chiede di rientrare nelle proprie abitazioni ed essere pronti a entrare nei rifugi antiaerei, riferisce il New York Times, sottolineando come si tratti delle prime indicazioni del genere dall’attacco iraniano contro Israele dello scorso aprile.

Assalitori a Jaffa

Almeno due assalitori, uno dei quali armato con un fucile d’assalto, sono entrati in azione alla stazione ferroviaria di Jaffa, rilevabile dalle telecamere di sorveglianza. Molte persone sono rimaste ferite, fra cui due in modo grave ……

Quella chiarezza sulla morte di Navalny che ancora non c’è

 

Fare chiarezza sulla morte di Alexei Navalny – “ucciso con un pugno al cuore -e stop alla persecuzione del dissenso politico. Su indicazione del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia è stato convocato oggi alla Farnesina in relazione alla tragica morte in carcere del dissidente russo.

Un'immagine di Alexei Navalny (Afp)

Una nota del ministero degli Esteri è stata inviata all’ambasciatore Alexey Paramonov   In essa è stata esposta l’aspettativa dell’Italia di fare piena chiarezza sulle circostanze del decesso di Navalny, che era stato condannato a scontare una detenzione in condizioni durissime per la sua attività politica e per la sua lotta contro la corruzione, si legge in una nota del ministero degli Esteri.

In linea con gli altri partner europei, l’Italia, che difende i valori irrinunciabili di libertà e democrazia, continuerà a invitare la Federazione Russa a porre fine all’inaccettabile persecuzione del dissenso politico e a garantire il diritto alla piena libertà di espressione, senza alcuna limitazione dei diritti civili e politici.

Ambasciata: ”  morte Navalny questione interna” non bisogna strumentalizzare

La morte di Alexei Navalny “è una questione interna russa” e sono in corso le indagini necessarie “per individuare le cause reali dell’incidente”. E’ quello che l’ambasciatore Alexey Paramonov ha detto alla Farnesina, dove è stato convocato nel pomeriggio.

In una nota, l’ambasciata russa a Roma definisce “inaccettabili i tentativi dei Paesi occidentali di strumentalizzare la morte” di Navalny.

Ad un passo dalla guerra “totale” contro l’Iran

 

L’America, guardiano del mondo, ad un passo dalla guerra con l’Iran ed alleati.  Il capo delle Forze iraniane al-Quds, Qassem Soleimani, è stato ucciso in un raid Usa presso l’aeroporto di Bagdad.        Il comunicato proviene dalla coalizione paramilitare sciite pro-iraniane attive in Iraq, Hashd Shaabi, aggiungendo che tra le vittime c’è anche il vice capo del gruppo, Abu Mahdi al-Mohandes.

Le Forze di Mobilitazione Popolare,sostengono che  entrambi gli uomini sono stati uccisi in un bombardamento americano che ha colpito il loro veicolo sulla strada dell’aeroporto internazionale di Baghdad.

Risultati immagini per immagine dell'attacco all'iran dall'america

C’è una paternità dell’azione. Secondo il Pentagono      il presidente Donald Trump ha dato l’ordine di uccidere il nemico dell’America e si  parla di “un’azione difensiva”. ” l’uccisione del generale Qassem Soleimani è avvenuta per proteggere il personale americano all’estero”… Secondo il Pentagono Soleimani stava “attivamente mettendo a punto piani per colpire i diplomatici americani e uomini in servizio in Iraq e in tutta la regione”. “Il generale Soleimani ha anche approvato gli attacchi contro l’ambasciata americana a Baghdad che hanno avuto luogo questa settimana”.

Risultati immagini per immagine del generale iraniano soleiman ucciso

Lo stesso Soleimani è considerato responsabile della morte di centinaia di militari della coalizione e di americani e di aver ‘orchestrato’ l’attacco del 27 dicembre che ha ucciso un cittadino statunitense. “Gli Stati Uniti continueranno ad assumere le azioni necessarie per proteggere la nostra gente e i nostri interessi ovunque nel mondo”, afferma il Dipartimento della Difesa di Washington. Solo tre giorni fa la sede diplomatica statunitense era stata presa d’assalto da milizie sciite.

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Immediata la reazione iraniana, con il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, che ha definito quanto accaduto “estremamente pericoloso”.

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Nella foto il generale Soleimani ucciso

Il leader supremo Ayatollah Ali Khamenei ha minacciato gli Stati Uniti di una “dura ritorsione” e ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. “Il sentiero intrapreso da Soleimani continuerà ad essere seguito, ma i responsabili dell’attacco che ha causato la morte del generale dovranno far fronte ad una grave ritorsione”, ha dichiarato Khamenei,