APPROVATA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI LA MANOVRA PER CIRCA 30 MILIARDI-INCENTIVI NEL SUD PER L’OCCUPAZIONE MA IL GRANDE DISAGIO LAVORATIVO RESTA

 

Disoccupazione: arriva la proroga di 2 mesi per i consumatori percettori di  NASpI e DIS-COLL - U.Di.Con Unione per la Difesa dei Consumatori

 

 

 

La manovra prende luce  Il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra pari a circa 30 miliardi lordi. Il ddl Bilncio vale circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027. Ecco le principali misure.

LA MANOVRA IN SINTESI

 Confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Introdotta anche una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. La manovra rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’ISEE. Tra le misure di carattere sociale, la carta “dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel compiuto delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.

 Nella manovra si rendono strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento delle aliquote Irpef articolata su tre scaglioni già in vigore nell’anno in corso.

 Sono state incrementate le risorse anche per finanziare nella Sanità  il rinnovo dei contratti. In particolare nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del pil nominale.

SGRAVI LAVORO GIOVANI E DONNE SUD, DIGITALE E GREEN.

Nel SUD  si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.

 Oltre alla conferma dei fringe benefits per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Tra le misure fiscali si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori

 Sono confermate le misure dello scorso anno e potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che raggiungono l’età della pensione ma restano a lavoro.

 Il disegno di legge di bilancio stanzia anche risorse per assicurare che, successivamente al termine del PNRR, l’andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. In particolare, è previsto anche il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa.

TAGLI SPESA E CONTRIBUTO BANCHE E ASSICURAZIONI. Misure di revisione ed efficientamento della spesa delle amministrazioni pubbliche. Tra le altre coperture rilevanti, contributi del settore bancario e assicurativo.

 

Palermo, al congresso dell’Anm diversità di opinioni sulla Giustizia “che deve essere umana” e sull’ abuso d’ufficio che riduce, se tolto, l’azione del magistrato. Applausi per Mattarella

 

 

 

 Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto da Renato Schifani, Presidente della Regione Sicilia, Gaetano Galvagno, Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana e Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo, in occasione  del 36° Congresso Naziobale dell'Associazione Nazionale Magistrati dal titolo "Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto da Renato Schifani, Presidente della Regione Sicilia, Gaetano Galvagno, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo, in occasione del 36° Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati dal titolo “Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto da Giuseppe Santalucia, Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, in occasione  del 36° Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Magistrati dal titolo "Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto da Giuseppe Santalucia, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, in occasione del 36° Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati dal titolo “Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Ignazio La Russa, Presidente del Senato, Giorgio Mulè, Vice Presidente della Camera, Francesco Paolo Sisto, Vice Ministro della Giustizia e Fabio Pinelli, Vice Presidente del CSM,  in occasione  del 36° Congresso Nazionbale dell'Associazione Nazionale Magistrati dal titolo "Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Ignazio La Russa, Presidente del Senato, Giorgio Mulè, Vice Presidente della Camera, Francesco Paolo Sisto, Vice Ministro della Giustizia e Fabio Pinelli, Vice Presidente del CSM, in occasione del 36° Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati dal titolo “Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al 36° Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Magistrati dal titolo "Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al 36° Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Magistrati dal titolo "Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al 36° Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Magistrati dal titolo "Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione"

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del 36° Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Magistrati dal titolo "Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del 36° Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Magistrati dal titolo "Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione"

 

Il tema del dibattito è «Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione».

Palermo,

Ha preso il via, al Teatro Massimo di Palermo, dopo l’arrivo del Capo dello Stato Sergio Mattarella, il 36esimo congresso dell’Associazione Nazionale Magistrati dal titolo «Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione».

Il Capo dello Stato è stato salutato con un lungo applauso da tutti i presenti che si sono alzati in piedi. Una standing ovation e un applauso duranto diversi minuti. Dopo l’ingresso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il teatro Massimo di Palermo ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di Casteldaccia.

 

Schifani: l’imparzialità è un valore etico

Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, nel suo intervento : «L’imparzialità del magistrato, e quindi non solo quella del giudice, non è soltanto un principio, che diviene dovere puntuale inerente la singola posizione istituzionale, ma è soprattutto un imprescindibile valore etico. Valore immanente per la figura del magistrato nell’esercizio della giurisdizione che si estende alla proiezione esterna, all’immagine di imparzialità, la cosiddetta neutralità dell’apparenza, che è garanzia di imparzialità per chi è giudicato e che si intreccia con l’esercizio di diritti e libertà fondamentali»

«Questo – ha aggiunto – richiede ad ogni magistrato di impegnarsi a superare i pregiudizi culturali che lo possono condizionare e ad assicurare e garantire la sua immagine di imparzialità. L’essere imparziale va così declinato in relazione al concreto processo, mentre l’apparire imparziale costituisce, piuttosto, un valore immanente alla posizione istituzionale del magistrato, indispensabile per legittimare, presso la pubblica opinione, l’esercizio della giurisdizione come funzione sovrana: l’essere magistrato implica, sotto tale profilo ed in termini sostanziali, una immagine pubblica di imparzialità».

 

No all’abolizione dell’abuso d’ufficio perchè si vuole ridurre l’incidenza dell’azione giudiziaria

«il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia nel suo intervento. ” Si coglie in più occasioni una spinta alla ridefinizione in senso restrittivo dei confini entro cui la giurisdizione può esprimersi e può far uso degli strumenti propri del suo agire. L’idea sottesa a più critiche è che progressivamente essa abbia accresciuto il proprio ruolo, finendo con l’essere, invece che fattore di stabilizzazione e di ordinata risoluzione dei conflitti, causa o concausa di quella instabilità e precarietà di necessari equilibri che segnano la società nel tempo presente»

«Si denuncia – ha proseguito Santalucia – l’espansione del potere giudiziario collegandolo più o meno dichiaratamente ad una pretesa egemonica della magistratura, che sperimenterebbe da tempo una libertà di azione conquistata a scapito della legge. Si trascura però di considerare che l’enfatizzazione del giudiziario potrebbe essere in buona misura figlia della incapacità della politica latamente intesa, che è propria del nostro tempo, di coinvolgere e di includere ampi strati della società nella definizione di progetti collettivi per la realizzazione di fini comuni e condivisi.

Spiega Santalucia:    “L’eliminazione del reato di abuso d’ufficio è un tentativo di ridurre l’incidenza del’azione giudiziaria. La paura della firma di amministratori e funzionari pubblici, invece che indurre ad una migliore tipizzazione delle fattispecie di responsabilità, sta portando alla eliminazione di una ipotesi criminosa – l’abuso di ufficio – secondo una direttrice che si stenta a ricondurre nell’alveo di una concezione liberale, che vorrebbe una rafforzata tutela delle libertà individuali di fronte alle angherie dei detentori dei pubblici poteri»

«Lo stesso può dirsi in riguardo alla spinta, che non si arresta, al mantenimento di moduli emergenziali, escogitati per affrontare la pandemia da Covid-19 e incentrati sull’allentamento dell’area del controllo e quindi sull’abbassamento dei livelli di responsabilità, ancora una volta dei detentori di pubblici poteri», prosegue. Stesso scopo avrebbe, secondo il magistrato, lo «scudo erariale, ossia la limitazione della responsabilità di amministratori pubblici ai casi di dolo e condotte omissive gravemente colpose, introdotto nel 2020 in piena emergenza pandemica, e ulteriormente prorogato sino al 31 dicembre 2024″ Un progetto che se «si combina – conclude – all’idea che un pieno esplicarsi della funzione giudiziaria può esser d’impiccio al recupero di efficienza della macchina amministrativa e mediatamente ad una maggiore vitalità dell’economia, allora prende corpo una concezione del giudiziario come potere scomodo».

 

La separazione delle carriere un errore

«Si mette mano alla Costituzione mostrando di non aver compreso il senso di massima garanzia per i diritti dei cittadini dell’attuale impianto, di un pubblico ministero appartenente al medesimo ordine del giudice e accomunato al giudice per formazione e per cultura della funzione» ha anche detto Giuseppe Santalucia. «Il messaggio costituzionale, che ora si vorrebbe cestinare, – prosegue – è che nella nostra Repubblica anche la magistratura inquirente non è e non può essere una magistratura di scopo; che essa condivide con la magistratura giudicante lo stesso disinteresse per il risultato dell’azione e del processo, indispensabile premessa per non restare indifferenti rispetto ai diritti e alle garanzie delle persone».

«Auspico che una riflessione ampia, che involge anzitutto il rapporto con gli altri poteri dello Stato, non attiri sul congresso l’usurata critica della politicizzazione, che si rinnova con puntualità quando la voce e l’azione dell’Associazione nazionale magistrati hanno la pretesa di uscir fuori dall’ambito, pur nobile, della difesa degli interessi di tipo impiegatizio». Così ha concluso il suo intervento al 36esimo congresso dell’Anm in corso a Palermo Giuseppe Santalucia, presidente dell’Anm.

Non appena l’orizzonte si amplia, nel tentativo di prendere parola su temi che interessano il mondo della giustizia anche più di qualche aspetto della carriera intesa in senso burocratico, – ha spiegato – viene revocata in dubbio la legittimazione ad intervenire, gettando l’ombra pesante della faziosità». “Va sgombrato il campo da questa ipoteca, liberandoci dal sospetto, maliziosamente coltivato, che i magistrati che intervengono nel pubblico dibattito su temi che ineriscono alla giustizia siano politicizzati e quindi inaffidabili.- ha aggiunto – Il termine politica, con i suoi derivati, non può divenire un dispositivo di espulsione dalla sfera pubblica, perché una democrazia partecipativa non può che arricchirsi del contributo di una categoria che di giustizia e di giurisdizione può dire a ragion veduta».

 

Il viceministro Sisto cita Calamandrei  .   LA GIUSTIZIA DEVE ESSERE UMANA

Non solo autonomia e indipendenza. Il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, cita più volte Piero Calamandrei per affermare che «la giustizia deve essere umana». E per questo non può essere neppure «terreno di scontro». L’imparzialità è, nel suo Dna, ha aggiunto Sisto intervenuto al congresso dell’Anm che si svolge a Palermo, con l’indipendenza che qualifica la sua terzietà rispetto alle parti. Questo è ciò che, secondo il vice ministro, si aspetta il cittadino che deve potere «percepire il giudice come arbitro». Altro criterio essenziale di governo delle dinamiche tra magistratura e Parlamento è, secondo Sisto, quello del dialogo non la sopraffazione dello spirito critico, fermo restando il fatto che spetta al magistrato interpretare la legge. L’umanità evocata da Calamandrei, ha detto ancora il vice ministro, rafforza la credibilità della magistratura e la sua indipendenza. Il governo, ha assicurato Sisto, non intende nel ddl sull’intelligenza artificiale comprimere il ruolo del magistrato di interprete della norma.

i l presidente dell’Anm Palermo Giuseppe Tango.: «I problemi della giustizia esistono e sono sotto gli occhi di tutti, in particolare modo degli operatori del settore. Ma mi permetto di dire sommessamente, ma senza alcun timore di essere smentito, che le soluzioni a tali problemi, se aspirano ad essere davvero valide, non potranno mai e sottolineo mai derivare da riforme che mirano direttamente o indirettamente, per non dire subdolamente, a scardinare quei principi costituzionali di indipendenza e di autonomia, che i nostri padri costituenti hanno fortemente voluto. Proprio loro che avevano vissuto sulla loro pelle ciò che significasse una magistratura non autonoma e non indipendente. E ogni volta che vi sarà li rischio che ciò accada, state sicuri che ci troverete sempre li, uniti, saldi e compatti in difesa di quei valori, che in definitiva non significa altro che in difesa dei diritti e delle libertà dei cittadini, che quelle prerogative mirano a tutelare» ..

Conte: la Meloni ” ha tradito tutte le promesse e ci porterà alla terza guerra mondiale Sui profitti delle banche due milioni di famiglie stanno perdendo casa per gli alti mutui

 

Affondo del capo pentastellato contro la presidente Giorgia Meloni.   ll  leader del Movimento 5 stelle, Avv Giuseppe Conte interviene in maniera vibratissima poco dopo le comunicazioni della premier, Giorgia Meloni, alla Camera.    L’attacco è fortissimo, demolitivo e lascia stupiti l’assemble adella Camera : «C’è stato un vertice» nei giorni scorsi con Francia, Germania e Polonia «per decidere anche delle nostre sorti e lei non è stata invitata ne è venuta a conoscenza dalla conferenza stampa, il formato di quella conferenza è stata scelta per escludere chi è irrilevante», è la prima accusa, ma poi Conte urla di essere preoccupato dalla prospettiva futura, in particolare sulla situazione in Ucraina: «Tiri fuori il coraggio, elabori un piano di pace per evitare la terza guerra mondiale. Lei oggi si presenta senza soluzioni, non vuole inviare le truppe in Ucraina, non vuole trattare con Putin, non vuole partecipare a un tavolo di pace, ha messo l’Italia in un vicolo cieco.

Negoziare le migliori condizioni per l’Ucraina è l’unico modo per evitare la terza guerra mondiale». E ancora: «Gli italiani non vogliono la terza guerra mondiale dove lei ci sta portando». Duro poi il commento sull’intervento di ieri di Roberto Menia, di Fratelli d’Italia, che aveva accusato Macron di essere femmineo ”: «Si rende conto che un senatore del suo partito si è permesso di fare una battuta omofoba, veramente degradante su Macron? Ma cos’è un copione comico? Lei è la presidente del Consiglio e non un capocomico. Ma secondo lei il problema degli italiani è la mia pochette o l’elmetto che si è messa in testa?».  Aumenta le tasse e fa battute su di me?

 

VIDEO  DELL’INTERVENTO   DI  GIUSEPPE   CONTE

 

Sul nuovo testo finanziario all’esame del Senato, l’Agenzia delle entrate, prima del recupero coattivo, dovrà cooperare con modalità telematiche..” Il cinema dai compensi miliardari: caspita,700 milioni del governo

 

di E. Lanza

 

Beneplacito della Ragioneria dello Stato sulla  la Manovra 2024, composta da 109 articoli e 6 allegati.Una finanziaria un pò strana visto che si sono susseguiti comunicati stampa ufficiali  sull’approvazione di tanti punti cari agli italiani ma il giorno dopo scomparsi nel testo pubblicato. Un metodo inaccettabile come comunicazione ai mass-media e quotidiani on line.

Un altro spunto inaccettabile è quello dell’ordine della premier Meloni di non presentare alcun emendamento sul testo elaborato. Come dire questo va bene, ognuno resti della propria opinione, punto e basta. La maggioranza approva il metodo. ma non appare democratico-è il coro opposto – nè corretto dire ai deputati, espressione del popolo, di non fare alcun rilievo .

Si apprende che  il Presidente della Repubblica Mattarella ha già vistato e autorizzato a trasmettere al Parlamento il testo  al Senato, da dove domani partirà l’esame della legge di bilancio – l’aumento dal 21 al 26% dell’aliquota sulla cedolare secca per gli affitti brevi solo “in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta”.       Eliminazione della nuova aliquota per tutti gli immobili destinati alla locazione breve. Inoltre i pannolini per bambini tornano un’altra volta  fra i prodotti con aliquota agevolata, anche se nel 2024 si passerà dall’attuale 5 al 10%. Stessa aliquota per il latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi e per assorbenti, tamponi e coppette mestruali.

Archivi -Sud Libertà      (tante  incertezze ancora per il futuro e tanta povertà per gli anziani pensionati)

Una novità assoluta- più democratica forse – rappresenta invece  l’articolo 23 della Manovra: Per “assicurare la massima efficienza dell’attività di riscossione, semplificando e velocizzando la medesima attività, nonché impedendo il pericolo di condotte elusive da parte del debitore, l’agente della riscossione può avvalersi, prima di avviare l’azione di recupero coattivo, di modalità telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici, per l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie al predetto fine, da chiunque detenute”           Niente  “recupero coattivo” se prima l’Agenzia delle Entrate non realizza il contenuto di questo articolo di legge. No ai pignoramenti sui conti correnti..

“Le soluzioni tecniche di cooperazione applicativa –   afferma il testo – e di utilizzo degli strumenti informatici per l’accesso alle informazioni di cui al comma 1 sono definite con uno o più decreti del Ministero dell’economia e delle finanze, nel rispetto dello Statuto dei diritti del contribuente, sentito anche il Garante per la protezione dei dati personali, ai fini dell’adozione di idonee misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati, attraverso la previsione di apposite misure di sicurezza, anche di carattere organizzativo”, in conformità con le disposizioni del regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 e del decreto legislativo 30 giugno 2003.

Novità anche sul fronte della tax credit per il cinema ma anche lievi  tagli al Fondo per il cinema. Prevista dall’articolo 14 l’agevolazione al 40%, ma viene anche inserita la possibilità di “prevedere aliquote diverse” o di “escludere l’accesso al credito d’imposta” per determinate imprese o gruppi di imprese mentre non appare alcun riferimento al tetto per il credito d’imposta “riferibile al compenso attribuito al singolo soggetto in qualità di regista, sceneggiatore, attore e altra figura professionale”.

Nella parte sulla revisione della spesa (art. 88), poi, è è previsto il taglio da 750 a 700 milioni annui del Fondo per il cinema.

Ammonta quindi a 821,7 milioni di euro il taglio stimato per il 2024 nelle dotazioni finanziarie delle spese per i ministeri. E’ quanto emerge dalle tabelle che accompagnano il testo della legge di bilancio bollinato dalla Ragioneria. Nel 2025 la previsione è di 878,2 milioni fino a 898,16 milioni l’anno successivo, per una spending review totale nel triennio di quasi 2,6 miliardi.

Catania: mercoledì 25 maggio seduta comunale sui regolamenti occupazioni suolo pubblico e dehors

mUNICIPIO

Catania,

I regolamenti per le occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto e dehors, per la gestione delle sponsorizzazioni del Comune di Catania e la concessione del patrocinio sono i primi punti all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale che il presidente Giuseppe Castiglione ha convocato, in aula consiliare, per mercoledì 25 maggio alle ore 19.
Al vaglio dell’Aula, dopo l’apertura con le comunicazioni di presidente e consiglieri e l’approvazione dei verbali, ci sono diversi altri argomenti: l’autorizzazione alla  Acoset S.p.A., società in house, per l’acquisizione di una partecipazione nella “Catania Acque S.p.A” società costituita in vista dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato nell’Ato Catania; la nomina del liquidatore del Fondo di assistenza e previdenza per il personale della Polizia municipale; le azioni di contrasto alla diffusione epidemiologica del Covid-19 nelle strutture comunali – variazione del bilancio 2021/2023, competenza 2022.
In trattazione anche le delibere su: mercati storici “Piazza Carlo Alberto”, “Pescheria” e “Mercato dei Fiori” – riperimetrazione;
mercati rionali Città di Catania – Montessori, Monte Po, Barriera del Bosco, S. Giorgio, Librino, Picanello, Piazza Eroi d’Ungheria, Canalicchio, S.G. Galermo, piazza S. Pio X, Cibali, Villaggio S. Agata – riperimetrazione;
regolamento procedure sanzionatorie amministrative;
fondo perequativo degli enti locali, conferma delle agevolazioni previste da delibera di Giunta municipale del  2021, ratifica della scheda (Alleg. 2) come da intesa con la Regione Siciliana;
approvazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2022-2024 e dell’Elenco annuale dei lavori per l’anno 2022;
adozione regolamento dei servizi cimiteriali e funebri di polizia mortuaria;
riconoscimento legittimità debito fuori bilancio relativo all’esecuzione di sentenze, giuste ordinanze del Tribunale civile di Catania, per pagamento a diverse famiglie delle spese di giudizio del servizio di assistenza per l’autonomia e la comunicazione in favore di alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, le scuole primarie e secondarie di primo grado;
ratifica deliberazione di Giunta comunale n.40 del 2022, avente per oggetto: variazione al bilancio di previsione 2021/2023, competenza 2022, Pon Metro 14-20, Poc Metro 14-20, Po Fers Sicilia 2014/2020 (Agenda Urbana);
approvazione regolamento di contabilità in attuazione dell’armonizzazione degli schemi e dei sistemi contabili previsti da decreto legislativo del 2011.

Operazione Feudo – La Finanza segnala alla Corte dei conti danni erariali per milioni di euro

VIDEO G.DI FINANZA

 

Le Fiamme Gialle della “Granda”, in prosecuzione delle indagini di polizia giudiziaria che lo scorso gennaio hanno portato al rinvio a giudizio dell’ex sindaco, del segretario comunale e del responsabile del servizio finanziario del Comune di Santo Stefano Roero (CN) nonché di due architetti ed un geometra, comunicano di aver ultimato gli accertamenti di polizia erariale sulla gestione amministrativo contabile dello stesso Comune, segnalando alla Procura della Corte dei Conti di Torino danni erariali di svariata natura per diversi milioni di euro.

L’operazione FEUDO, iniziata nei primi mesi del 2021 e condotta dal Reparto della Provincia più specializzato in complesse ed impegnative indagini anche nel settore della Spesa Pubblica, cioè il Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Cuneo, aveva portato all’arresto di quattro dei citati imputati (l’ex sindaco, il segretario comunale, un architetto ed un geometra), ed al sequestro per equivalente di beni e valori per un ammontare complessivo di 180 mila euro.

L’articolata indagine, su delega della Procura della Repubblica di Asti, originata proprio da un’attività di polizia erariale intrapresa dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria cuneese su incarico della dott.ssa Letizia Dainelli e del dott. Massimo Valero, Vice Procuratori della Procura Regionale della Corte dei Conti, era volta ad accertare presunti sprechi di denaro pubblico da parte dell’Amministrazione comunale di Santo Stefano Roero (destinataria, negli ultimi 15 anni, di circa 15 milioni di euro di finanziamenti statali), che avevano determinato, nel 2019, un rilevante deficit finanziario nelle casse dell’Ente locale roerino.

L’attività investigativa aveva permesso di accertare molteplici condotte delittuose in capo ai soggetti coinvolti, accusati a vario titolo di truffa ai danni dello Stato, turbata libertà degli incanti e falsità materiale ed ideologica in atti pubblici; al sindaco pro tempore erano stati contestati anche i reati di peculato, minacce e detenzione abusiva di armi.

Dopo il rinvio a giudizio dei 6 responsabili, è stata quindi intrapresa la conseguente attività di Polizia Erariale, con l’esame di un’ingente mole di documentazione contabile-amministrativa, a tratti frammentaria o mancante, relativa agli ultimi 10 anni di amministrazione del citato Comune.

Gli accertamenti eseguiti, contraddistinti da complessi approfondimenti giuridico-normativi, hanno portato alla segnalazione di molteplici tipologie di danno erariale quantificabili in diversi milioni di euro, a conferma delle condotte illecite perpetrate dai protagonisti della vicenda, censurabili sia sotto il profilo penale che amministrativo-contabile, in spregio di tutte le norme in vigore e a scapito della Comunità amministrata, dell’intera collettività e di tutti i cittadini onesti e rispettosi della legge.

L’operazione di polizia economico-finanziaria di cui si parla si inquadra nella costante attività di servizio svolta a contrasto della criminalità economica, finalizzata al soddisfacimento delle legittime pretese creditorie dell’Erario ed al ripristino della legalità, monito per coloro che sono deputati alla gestione della “Cosa Pubblica” nella piena legittimità e trasparenza.

COVID-19, MISURE URGENTI SU GIUSTIZIA E TUTELA DEI DATI PERSONALI- IMPUGNATA UNA LEGGE DELLA REGIONE SICILIA

Misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, ulteriori misure urgenti in materia di ordinamento penitenziario, nonché disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile, e disposizioni urgenti in materia di tutela dei dati personali nel tracciamento dei contatti con soggetti affetti da COVID-19 (decreto-legge)

 

Coronavirus, messaggio di Conte agli italiani: "Gli inni dalle ...

Questo l’intervento di legge su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede..    I  tempi forse erano troppo stretti -vista la velocità del coronavirus- per poter riferire in Parlamento la cui Aula è da poche ore occupata dalla Lega con Salvini e suoi compagni.

Approvato un decreto legge che introduce misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, ulteriori misure urgenti in materia di ordinamento penitenziario, nonché disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile, e disposizioni urgenti in materia di tutela dei dati personali nel tracciamento dei contatti e dei contagi da COVID-19.

Il decreto interviene in materia di intercettazioni, stabilendo che la nuova normativa in materia si applichi ai procedimenti penali iscritti successivamente al 31 agosto 2020, anziché, come attualmente previsto, a quelli iscritti dopo il 30 aprile 2020.

Inoltre, il testo integra la disciplina penale relativa alla detenzione domiciliare e alla concessione dei permessi, stabilendo che, nel caso in cui le istanze siano presentate per detenuti per i reati di mafia o terrorismo, l’autorità competente, prima di pronunciarsi, chieda, tra gli altri, il parere del procuratore della Repubblica presso il tribunale che ha emesso la sentenza e, nel caso di detenuti sottoposti al regime previsto dall’articolo 41-bis, anche quello del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo in ordine all’attualità dei collegamenti con la criminalità organizzata ed alla pericolosità del soggetto. Salvo che ricorrano esigenze di motivata eccezionale urgenza, il permesso non potrà essere concesso prima di ventiquattro ore dalla richiesta degli stessi pareri, mentre per l’applicazione della detenzione domiciliare, il magistrato di sorveglianza ed il tribunale di sorveglianza decidono non prima, rispettivamente, di due giorni e di quindici giorni dalla richiesta dei suddetti pareri, anche in assenza di essi.

Infine, il decreto interviene in materia di prevenzione dei contagi da Covid-19. Al solo fine di allertare le persone che siano entrate in contatto con soggetti risultati positivi al nuovo coronavirus e tutelarne la salute attraverso le previste misure di profilassi legate all’emergenza sanitaria, il testo prevede che, presso il Ministero della salute, sia istituita una piattaforma per il tracciamento dei contatti stretti tra i soggetti che installino, su base volontaria, un’apposita applicazione per dispositivi di telefonia mobile.

L’applicazione sarà complementare rispetto alle ordinarie modalità già in uso da parte del Servizio sanitario nazionale.

Il Ministero adotterà misure tecniche e organizzative idonee a garantire un livello di sicurezza adeguato ai rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, assicurando, in particolare, che:

  • gli utenti ricevano, prima dell’attivazione dell’applicazione, informazioni chiare e trasparenti al fine di raggiungere una piena consapevolezza, in particolare, sulle finalità e sulle operazioni di trattamento, sulle tecniche di pseudonimizzazione utilizzate e sui tempi di conservazione dei dati;
  • per impostazione predefinita, i dati personali raccolti dall’applicazione siano esclusivamente quelli necessari ad avvisare gli utenti dell’applicazione di rientrare tra i contatti stretti di altri utenti accertati positivi al COVID- 19, nonché ad agevolare l’eventuale adozione di misure di assistenza sanitaria in favore degli stessi soggetti;
  • il trattamento effettuato sia basato sui dati di prossimità dei dispositivi, resi anonimi, oppure, ove ciò non sia possibile, pseudonimizzati. È esclusa in ogni caso la geo-localizzazione dei singoli utenti;
  • siano garantite su base permanente la riservatezza, l’integrità, la disponibilità e la resilienza dei sistemi e dei servizi di trattamento nonché misure adeguate ad evitare il rischio di reidentificazione degli interessati cui si riferiscono i dati pseudonimizzati oggetto di trattamento;
  • i dati relativi ai contatti stretti siano conservati, anche nei dispositivi mobili degli utenti, per il periodo strettamente necessario al trattamento, la cui durata è stabilita dal Ministero della salute. I dati sono cancellati in modo automatico alla scadenza del termine;

Si prevede, infine, che:

  • i dati raccolti non possano essere trattati per finalità diverse da quella specificate, salva la possibilità di utilizzo in forma aggregata o comunque anonima, per soli fini di sanità pubblica, profilassi, finalità statistiche o di ricerca scientifica;
  • il mancato utilizzo dell’applicazione non comporti alcuna limitazione o conseguenza in ordine all’esercizio dei diritti fondamentali dei soggetti interessati;
  • la piattaforma sia realizzata esclusivamente con infrastrutture localizzate sul territorio nazionale e gestite da amministrazioni o enti pubblici o società a totale partecipazione pubblica e i programmi informatici sviluppati per la realizzazione della piattaforma siano di titolarità pubblica;
  • l’utilizzo dell’applicazione e della piattaforma, nonché ogni trattamento di dati personali siano interrotti alla data di cessazione dello stato di emergenza disposto con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, ed entro la medesima data tutti i dati personali trattati siano cancellati o resi definitivamente anonimi.

 

USO DI SOSTANZE PERICOLOSE NELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE

Attuazione della direttiva (UE) 2017/2102 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017, recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2017/2102 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017, recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

La direttiva uniforma le norme in materia, in modo da evitare ostacoli agli scambi e distorsioni della concorrenza dovuti alle diversità delle legislazioni degli Stati membri dell’Unione e introduce modifiche alla normativa precedente, in modo da garantire una maggiore e più efficace tutela della salute umana attraverso la riduzione della quantità di sostanze pericolose utilizzate nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e, comunque, un loro migliore recupero e uno smaltimento ecologicamente corretto.

 

SICUREZZA DELLE NAVI PASSEGGERI E REGISTRAZIONE DELLE PERSONE A BORDO

1. Attuazione della direttiva (UE) 2017/2108 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017 che modifica la direttiva 2009/45/CE, relativa alle disposizioni e norme di sicurezza per le navi da passeggeri (decreto legislativo – esame definitivo)

2. Attuazione della direttiva (UE) 2017/2109 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017, che modifica la direttiva 98/41/CE del Consiglio, relativa alla registrazione delle persone a bordo delle navi da passeggeri che effettuano viaggi da e verso i porti degli Stati membri della Comunità, e la direttiva 2010/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa alle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo e/o in partenza da porti degli Stati membri (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione di altrettante direttive europee che introducono norme in materia di sicurezza per le navi da passeggeri, di registrazione delle persone a bordo delle navi da passeggeri che effettuano viaggi da e verso i porti degli Stati membri dell’Unione e di formalità di dichiarazione delle navi in arrivo e/o in partenza da porti degli Stati membri. Le direttive si inseriscono nel “programma REFIT” della Commissione, che ha l’obiettivo di controllare l’adeguatezza e l’efficacia della regolamentazione europea, ai fini del suo snellimento e della sua semplificazione.

In particolare:

  • la direttiva (UE) 2017/2108 semplifica e razionalizza il quadro normativo in materia di sicurezza delle navi da passeggeri nell’Unione europea, in modo da renderlo più chiaro e aggiornato, consentendo facilità di attuazione, monitoraggio e verifica del rispetto delle norme e aumentando il livello complessivo della sicurezza della navigazione;
  • la direttiva (UE) 2017/2109 aggiorna, chiarisce e semplifica i requisiti per il conteggio e la registrazione dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio a bordo delle navi da passeggeri, anche nell’ottica di sfruttare le potenzialità della digitalizzazione nell’ambito della registrazione, trasmissione, disponibilità e protezione dei dati. Il decreto, per darne attuazione, abroga il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 13 ottobre 1999 e detta una disciplina organica della materia, prevendo altresì un sistema sanzionatorio proporzionato, efficace e dissuasivo.

 

CONVENZIONE SUL LAVORO NEL SETTORE DELLA PESCA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione della legge di delegazione europea 2018 (legge 4 ottobre 2019, n. 117), introduce misure necessarie all’attuazione della direttiva (UE) 2017/159 del Consiglio, del 19 dicembre 2016, attuativa dell’accordo relativo all’attuazione della Convenzione sul lavoro nel settore della pesca del 2007 dell’Organizzazione internazionale del lavoro, concluso il 21 maggio 2012, tra la Confederazione generale delle cooperative agricole nell’unione europea (COGECA), la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti e l’Associazione delle organizzazioni nazionali delle imprese di pesca dell’Unione europea (EUROPÊCHE).

La direttiva, in linea con la Convenzione, tutela le condizioni di vita e di lavoro e la salute e la sicurezza dei lavoratori nel settore della pesca marittima. Poiché l’ordinamento nazionale è già conforme al sistema di tutela previsto dalla direttiva, il decreto di recepimento si limita ad individuare l’autorità competente in relazione all’Accordo sull’attuazione della Convenzione siglato il 21 maggio 2012 dalla Confederazione generale delle cooperative agricole nell’Unione europea (COGECA), dalla Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (ETF) e dall’Associazione delle organizzazioni nazionali delle imprese di pesca dell’Unione europea (Europêche), nell’intento di compiere un primo passo verso una codificazione dell’acquis sociale dell’Unione nel settore. Le autorità competenti sono individuate nel Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nel Ministero della salute e, infine, nel Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato un ulteriore stanziamento di euro 20.700.000, a carico del Fondo per le emergenze nazionali, per la realizzazione degli interventi  nei territori delle province di Arezzo e di Siena interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 27 e 28 luglio 2019.

LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha esaminato venti leggi delle Regioni e delle Province autonome e ha quindi deliberato:

  • di impugnare
    1. la legge della Regione Sicilia n. 4 del 03/03/2020, recante “Disposizioni in materia cimiteriale, di polizia mortuaria e di attività funeraria. Modifiche alla legge regionale 17 agosto 2010, n. 18”, in quanto alcune delle norme in materia di servizi cimiteriali e attività funebri esulano dalle competenze statutarie e contrastano con i principi fondamentali in materia di tutela della salute, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione; altre norme incidono inoltre sulla tutela della concorrenza, violando dell’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione;
    2. la legge della Regione Sardegna n. 6 del 06/03/2020, recante “Norme in materia di contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali”, in quanto alcune disposizioni riguardanti l’accesso dei medici ai contratti aggiuntivi regionali di formazione specialistica esulano dalle competenze statutarie e contrastano con i principi di ragionevolezza, di uguaglianza e di autodeterminazione, in violazione degli articoli 2, 3 e 41 della Costituzione;
  • di non impugnare
    1. la legge della Regione Sicilia n.3 del 03/03/2020, recante “Disposizioni in materia di contrasto all’inquinamento”;
    2. la legge della Regione Sicilia n. 5 del 03/03/2020, recante “Introduzione dell’educazione al pensiero computazionale nelle scuole di istruzione primaria. Modifiche alla legge regionale 14 dicembre 2019, n. 23”;
    3. la legge della Regione Sicilia n. 6 del 03/03/2020, recante “Rinvio delle elezioni degli organi degli enti di area vasta. Disposizioni varie”;
    4. la legge della Regione Toscana n. 16 del 03/03/2020, recante “Misure per il sostegno alle imprese start up innovative e disposizioni di semplificazione. Modifiche alla l.r. 71/2017”;
    5. la legge della Regione Toscana n. 17 del 03/03/2020, recante “Disposizioni per favorire la coesione e la solidarietà sociale mediante azioni a corrispettivo sociale”;
    6. la legge della Regione Sardegna n. 7 del 06/03/2020, recante “Modifiche alla legge regionale n. 14 del 1963 in materia di composizione del Comitato tecnico consultivo regionale per la pesca”;
    7. la legge della Regione Sardegna n. 9 del 09/03/2020, recante “Disposizioni urgenti per fronteggiare l’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”;
    8. la legge della Regione Abruzzo n. 7 del 02/03/2020, recante “Disposizioni in materia di valutazione di incidenza e modifiche alla legge regionale 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali)”;
    9. la legge della Regione Abruzzo n. 8 del 02/03/2020, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, derivanti dalla sentenza del T.A.R. Abruzzo n. 166/2018. Dipartimento Sviluppo Economico – Turismo (DPH), modifiche alle leggi regionali 46/2019, 22/2014, 48/2019, 96/1996, 34/2019, 18/2001, 45/2001, 1/2018, e ulteriori disposizioni di carattere urgente”;
    10. la legge della Regione Toscana n. 18 del 04/03/202019, recante “Disposizioni per la promozione della figura dell’amministratore di sostegno di cui alla legge 9 gennaio 2004, n. 6”;
    11. la legge della Regione Toscana n. 19 del 05/03/2020, recante “Disposizioni in materia di associazioni e manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica. Modifiche alla l.r. 5/2012”;
    12. la legge della Regione Toscana n. 20 del 05/03/2020, recante “Promozione della medicina di iniziativa. Modifiche alla l. r. 40/2005”;
    13. la legge della Regione Marche n. 7 del 05/03/2020, recante “Riconoscimento e valorizzazione di Serra San Quirico come Comune di riferimento regionale del “Teatro Educazione””;
    14. la legge della Regione Marche n. 8 del 05/03/2020, recante “Incorporazione del Comune di Monteciccardo nel Comune di Pesaro”;
    15. la legge della Regione Marche n. 9 del 05/03/2020, recante “Norme in materia di utilizzo dei prodotti fitosanitari;
    16. la legge della Regione Marche n. 11 del 09/03/2020, recante “Adeguamento della normativa regionale alla legislazione di principio ed ulteriori modificazioni delle disposizioni legislative regionali”;
    17. la legge della Regione Sardegna n. 10 del 12/03/2020, recante “Legge di stabilità 2020”;
    18. la legge della Regione Sardegna n. 11 del 12/03/2020, recante “Bilancio di previsione triennale 2020-2022”.

Infine,l’ultima parte del Comunicato : ” il Consiglio dei Ministri ha deliberato la rinuncia parziale alla impugnativa della legge Regione Lazio n. 7 del 22/10/2018, recante “Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale”, in quanto una delle norme oggetto di impugnativa è stata abrogata da una successiva legge della Regione”.