Napoli
La Guardia di Finanza decapita il Clan Cesarano , associazione finalizzata alla criminalità organizzata. I finanzieri della compagnia di Castellammare di Stabia, con i reparti dipendenti del Gruppo di Torre Annunziata, hanno notificato venti ordinanze cautelari nei confronti di capi e affiliati del clan Cesarano.
Le pompe funebri stabiesi- ricorderemo – sono in mano al clan D’Alessandro: nel mese scorso le Fiamme gialle hanno effettuato sei arresti, sequestro beni da 7 milioni e mezzo. I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata avevano notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli – nei confronti di sei persone.
Naturalmente l’imprenditore Alfonso Cesarano (classe 1958), è attualmente in carcere ,già a processo per concorso esterno in associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata, mentre ai domiciliari i familiari Saturno, Alfonso (classe 1957), Giulio, e Catello Cesarano e Michele Cioffi.
I reati contestati vertono sul trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante dell’aver commesso il fatto per favorire il clan D’Alessandro, che non esitava ad imporre azioni di natura intimidatoria.