I nuovi “Alfieri della Repubblica”

 

Il Presidente Sergio Mattarella rivolge il suo indirizzo di saluto in occasione dell'incontro con una rappresentanza della Polizia di Stato, nel 172° anniversario della sua costituzione

 

 

l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha conferito 29 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che, nel 2024, si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà.

Accanto ai riconoscimenti per comportamenti individuali, il Presidente Mattarella ha assegnato anche 4 targhe per premiare azioni collettive di giovani e giovanissimi, anch’esse espressione dei valori di solidarietà, inclusione e accoglienza.

Nuove vie per la solidarietà”, è il tema che ha ispirato la scelta dei giovani insigniti in questa edizione.

Negli ultimi anni l’idea di solidarietà si è evoluta integrando nuove tecnologie, approcci sostenibili e un maggior coinvolgimento delle comunità.  E i giovani, in particolare, sono oggi protagonisti di una solidarietà moderna che riflette uno spirito dinamico, creativo e tecnologico. Una solidarietà che è sempre più accessibile, inclusiva e adattata alle sfide del mondo contemporaneo.

Tra le storie narrate vi si trovano quelle di ragazze e ragazzi che hanno deciso di impiegare le proprie abilità scientifiche e tecnologiche per affrontare importanti sfide sociali e ambientali al fine di migliorare la qualità di vita di tante persone; gli esempi di adolescenti che utilizzano la scrittura come strumento di cambiamento sociale, per affrontare temi rilevanti e sensibilizzare i coetanei sull’importanza della cultura nella costruzione di una società più consapevole e aperta; la testimonianza di giovani attivi nel valore universale dello sport, potente strumento che consente di superare qualsiasi barriera fisica, culturale, sociale o economica.

A questi esempi di innovazione, si affiancano quelli – più classici ma non meno importanti per il filo rosso che tiene insieme gli Alfieri della Repubblica nominati nelle diverse annualità – dei giovani che si sono distinti per gesti “eroici”, di coloro che si pongono come modelli di cittadinanza attiva perché impegnati a promuovere la cultura della legalità, dei tanti volontari che si spendono per i più vulnerabili, tutti portatori di storie straordinarie di inclusione e resilienza.

Anche quest’anno, i giovani ci insegano che l’altruismo, la generosità e la responsabilità sociale possono fare la differenza attivando un effetto moltiplicatore che può trasformare l’impegno del singolo in un movimento collettivo capace di generare profondi cambiamenti.

Quanti oggi ricevono questo riconoscimento rappresentano, simbolicamente, solo una parte di quel numero indefinito di giovani che si impegna e lavora alacremente nella vita quotidiana, contribuendo ogni giorno a nutrire quell’insieme di valori che costituisce l’elemento propulsivo fondamentale per la nostra società.

Ecco l’elenco e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato:

 

Alfieri della Repubblica

 

Maddalena ALBIERO11/9/2007, residente a Bardolino (VR) – Per essere riuscita, con la poesia, a esprimere sentimenti, timori, sogni che sono comuni ai ragazzi della sua età. E per averne fatto occasione di crescita dialogando e coinvolgendo tanti altri giovani. 

Maddalena ama le parole con cui ha iniziato a giocare fin da bambina. Attraverso la poesia è riuscita a trasformare l’insicurezza in determinazione, facendo della sua sensibilità un punto di forza. Scrivere l’ha aiutata ad affrontare momenti difficili dell’adolescenza. Ha presentato la sua prima pubblicazione al Salone del Libro di Torino e si impegna a promuovere fra i coetanei momenti di riflessione sull’amicizia, gli amori, le delusioni, le speranze che sono i temi dei suoi versi.

 

Giada BALTIERI17/2/2008, residente a Caldiero (VR) – Per il coraggio con cui affronta l’osteogenesi imperfetta, malattia genetica rara e tuttora poco conosciuta. Grazie al suo sorriso e alla sua energia è diventata la mascotte di un importante evento sportivo a sostegno della ricerca.

Giada convive con l’osteogenesi imperfetta, condizione genetica rara, e nonostante le difficoltà si impegna come volontaria per promuovere la conoscenza di questa malattia e per raccogliere fondi destinati a progetti di ricerca. Con la sua tenacia è divenuta la mascotte di una importante manifestazione podistica proprio a sostegno della ricerca. Partecipa a eventi e incontri nelle scuole per sensibilizzare i coetanei sulle tematiche della disabilità, dando forza a chi affronta situazioni simili alla sua.

 

Michele BARBATELLI20/12/2006, residente a Appignano (MC) – Per la continuità nell’impegno come volontario a favore del suo paese. Una testimonianza della resilienza delle comunità che popolano i borghi italiani.

Michele è un ragazzo sensibile, che ha dimostrato una grande maturità in un periodo molto doloroso per la sua famiglia senza mai venire meno agli impegni scolastici e alla sua attività di volontario presso la Pro loco di Appignano. Michele, infatti, è uno dei tanti giovani che si prodigano per mantenere vive le tradizioni del territorio in cui vivono, promuovendone la bellezza e la storia.

 

Niccolò BARTOLACELLI30/11/2006, residente a Serramazzoni (MO) – Per aver posto la propria abilità informatica a servizio di una preziosa utilità sociale: un programma che facilita per i dislessici la lettura di uno spartito musicale.

Niccolò ha due grandi passioni: la musica e l’informatica. Con grande generosità condivide le sue capacità, suonando per gli anziani o svolgendo funzioni di tutor in progetti di robotica per ragazzi. Pensando a come rendere più accessibile a tutti il linguaggio universale della musica, ha ideato un software, denominato Chroma, che facilita la lettura dello spartito per chi ha problemi di dislessia. Grazie a questo progetto ha ottenuto un importante riconoscimento in ambito internazionale.

 

Tommaso CALIGARI20/3/2006, residente a Cressa (NO) – Per aver ideato un dispositivo di intelligenza artificiale che consente la diagnosi precoce del morbo di Parkinson. Grande è la sua passione per la tecnologia ma forte è anche la sua sensibilità sociale. 

Tommaso ha un talento scientifico e tecnologico, che gli ha permesso di conquistare importanti riconoscimenti anche oltre i confini nazionali. Profondamente segnato dalle sofferenze del nonno, a soli 17 anni ha ideato un dispositivo di intelligenza artificiale che può consentire la diagnosi precoce del morbo di Parkinson. Ha scelto di condividere gratuitamente la sua realizzazione perché si riesca a intervenire più tempestivamente nell’arginare la malattia e migliorare la vita di chi ne è colpito.

 

Angela CALISE26/9/2005, residente a Caserta – Per aver affrontato con coraggio e maturità le difficoltà familiari e personali da cui è stata segnata. Il dolore non l’ha imprigionata ma anzi l’ha resa vitale e generosa, sempre disponibile verso gli altri. 

Angela è una ragazza che, nonostante la giovane età, è già stata messa duramente alla prova dalla vita. La perdita del padre, la malattia della madre, la sofferenza sperimentata in prima persona: sono eventi che lei ha saputo affrontare con forza e determinazione senza mai chiudersi in sé stessa, anzi senza perdere occasione per aiutare gli altri. Una storia di resilienza che ha suscitato ammirazione in quanti le sono vicini.

 

Gabriele CIANCUTO10/9/2011, residente ad Amelia (TR) – Per la spontaneità, e al tempo stesso la tenacia, con cui prova ad appassionare i più piccoli alla scienza. Ha scritto libri rivolti ai bambini, in cui tratta con linguaggio semplice materie e argomenti impegnativi.

Gabriele è un giovane testimone della scuola come luogo di scoperta, di motivazione e anche di sogno. Sono nati a scuola i suoi due libri, grazie all’amore per lo studio e alla fiducia ricevuta dai suoi insegnanti. A soli 13 anni ha deciso di restituire quanto aveva appreso, scrivendo dei libri in cui aiuta i bambini a capire, in modo semplice e con immagini chiare, la bellezza del sistema solare e i principi della fisica.

 

Sara COZZOLINO30/8/2007, residente a Napoli – Per la generosità con cui ha deciso di condividere le sue abilità sportive nel taekwondo allenando bambini con disabilità che abitano nel suo quartiere. Il valore di inclusività dello sport può diventare un potente strumento di trasformazione sociale. 

Sara è una campionessa italiana di taekwondo che, nel tempo libero, si impegna con generosità come volontaria per allenare dei bambini con disabilità del suo quartiere. I suoi successi sono la testimonianza del fatto che lo sport, attraverso il sacrificio, la disciplina e la determinazione, può rappresentare un potente strumento di crescita personale ma anche di trasformazione sociale.

 

Francesco DE MARCO19/11/2006, residente a Reggio Calabria – Per aver soccorso una coppia di coniugi che rischiava di annegare. Il salvataggio ha richiesto coraggio e tempismo viste le cattive condizione del mare.

Francesco si trovava con i genitori in vacanza sulla costa siciliana quando si è accorto che una coppia di anziani, avventuratisi in mare nonostante le avverse condizioni, rischiavano la vita in balia delle onde. Senza alcuna esitazione, con un coraggio inusuale per la sua età, Francesco è riuscito a raggiungere la donna che stava annegando nonostante i tentativi del marito, riportandola a galla e aiutando entrambi i coniugi a raggiungere la riva.

 

Giorgia FABRIS21/4/2010, residente a Trieste – Per la naturalezza con cui offre amicizia e sostegno a compagni in difficoltà. Il suo supporto generoso contribuisce in modo fattivo all’accoglienza e all’integrazione.

Giorgia ha una spiccata sensibilità e una inclinazione naturale a relazionarsi con compagne e compagni più fragili, a cui offre amicizia e aiuto concreto. Sono questi beni preziosi nei percorsi di integrazione in un quartiere socialmente complesso, ad alta densità di immigrazione, come quello in cui si trova la sua scuola. Sempre motivata e sorridente, Giorgia è un esempio di come, attraverso piccoli gesti quotidiani, si possa contribuire a migliorare la vita degli altri, e di riflesso anche la propria.

 

Camilla Aurora FANELLI24/3/2004, residente a Milano – Per il costante impegno di volontaria all’interno di un istituto penitenziario. Testimone di solidarietà nelle vesti di allenatrice di una squadra di pallavolo di detenuti.

Aveva appena compiuto 18 anni quando per la prima volta è entrata in carcere come volontaria. Da allora tutti i sabati mattina Camilla, insieme a suo padre e a sua sorella, allena una squadra di pallavolo composta da una dozzina di detenuti della casa circondariale di Monza, nell’ambito del progetto “Liberi di giocare” che promuove lo sport all’interno degli istituti di pena sostenendo fortemente la sua funzione educativa e di riscatto.

 

Riccardo FOLLI RUANI19/2/2011, residente a Imola (BO) – Per essere stato capace di trasformare, in età così giovane, la propria passione per meduse e spugne marine in un impegno civico per la protezione dell’ecosistema del mare, tanto importante per la salvaguardia stessa del pianeta.

Riccardo nutre una grande passione per le meduse e per le spugne marine, sentinelle del mare che studia e colleziona sin da bambino. Ha maturato una competenza tale da spingerlo a tenere conferenze nelle scuole, disegnando e animando cartelloni da lui elaborati. Nella propria casa ha allestito un piccolo museo e svolge una incisiva attività di sensibilizzazione dei suoi coetanei. Le spugne sono importanti per l’ecosistema marino perché contribuiscono alla formazione di habitat e aree di protezione per gli organismi marini.

 

Erik KOKOSHI21/4/2013, residente a Verona – Per la solidarietà e la sensibilità dimostrate leggendo per una vicina di casa non vedente. La naturalezza del suo gesto sottolinea il valore straordinario dell’amicizia, capace di superare qualsiasi barriera, anche quella generazionale.

Erik condivide il suo amore per la lettura con la signora Paola, una vicina di casa che purtroppo ha perso la vista qualche anno fa. Paola, colpita dal desiderio di apprendere di Erik, gli dona periodicamente dei libri. Così Erik per ricambiare la generosità della sua amica ha iniziato a mandarle dei messaggi vocali in cui legge per lei capitoli dei libri che più le piacciono.

 

Edoardo LEVANJA, 27/7/2012, residente a Monterotondo (Roma) – Per l’impegno di inclusione, generoso e concreto, svolto attraverso la pratica del baskin.

Edoardo è un ragazzo attento ai bisogni degli altri. In particolare la sua amicizia e solidarietà si sono manifestate nei confronti di una compagna di scuola con disabilità, a cui si dedica anche oltre l’orario scolastico. Edoardo, con una scelta in controtendenza rispetto ad altri suoi coetanei, ha deciso di giocare a baskin nella squadra della sua amica proprio per aiutarla durante gli allenamenti, dimostrando con grande maturità di saper andare oltre gli stereotipi sociali.

 

Samuel MASSA25/7/2009, residente a Fossacesia (CH) – Per la prontezza con cui ha affrontato il pericolo salvando un capriolo ferito, che era finito in mare. Un gesto coraggioso che esprime rispetto per ogni forma di vita.

Samuel si trovava in compagnia di un amico quando ha visto un capriolo che, dopo essere stato investito da un’auto, era caduto in mare e annaspava dolorante senza riuscire a raggiungere la riva. Resosi conto della situazione, Samuel si è gettato in mare cercando di raggiungere il capriolo e, con grande difficoltà, riuscendo a trarlo in salvo e ad affidarlo alle cure delle autorità competenti.

 

Francesco MAZZA14/6/2008, residente a Lamezia Terme (CZ) – Per l’impegno di sportivo, di istruttore e di volontario, con il quale è riuscito a trasmettere ai più piccoli i valori migliori appresi praticando il judo.

Francesco è un giovane e bravo judoka che generosamente si dedica in palestra all’allenamento dei più piccoli. Con umiltà e senso di amicizia partecipa a molteplici attività di volontariato con associazioni umanitarie. La sua positività e il suo carattere aperto lo hanno reso un punto di riferimento per tanti giovani del quartiere.

 

Maria Letizia MELLO, 16/1/2006, residente a San Pietro in Lama (LE) – Per l’attività di volontariato in favore delle persone anziane e sole della sua comunità. Un impegno cominciato da giovanissima, proseguito nella stagione della pandemia e ancora dopo, ritagliando il tempo negli studi per la carriera militare.

Maria Letizia ha iniziato a impegnarsi in parrocchia fin da piccola, dedicando tempo ed energie ad attività di volontariato rivolte, in particolar modo, a favore delle persone anziane. Per chi aveva bisogno faceva la spesa o comprava i farmaci necessari. Nei momenti più difficili della pandemia, nonostante gli studi intrapresi per la carriera militare, ha scelto di dedicare la licenza natalizia per fare compagnia agli anziani quasi centenari e senza famiglia della casa di riposo del suo paese.

 

Beatrice ORLANDI23/1/2006, residente ad Asti – Per la dedizione e la generosità con cui porta la sua musica nel reparto di oncologia dell’ospedale cittadino. Le corde della sua arpa accompagnano malati e personale sanitario nelle lunghe giornate di cure.

Beatrice è una ragazza talentuosa che suona l’arpa e il pianoforte. Ma i suoi meriti vanno al di là delle abilità musicali. Beatrice è, infatti, una ragazza generosa che fa la volontaria nel reparto di Oncologia dell’ospedale “Cardinal Massaia” di Asti dove suona i suoi strumenti accompagnando i lunghi tempi di attesa legati alla somministrazione delle terapie e contribuendo così ad alleviare le difficoltà di quei momenti.

 

Claudia PAIS, 31/7/2006, residente a Sassari – Per l’impegno di volontaria che oggi riversa a vantaggio dei ragazzi più piccoli, dopo aver ricevuto aiuto in un periodo difficile della propria vita.

Claudia ha iniziato a frequentare il “Punto Luce” di Save the Children nel 2013, in un momento di grande fragilità familiare. L’associazione è diventata per lei e per la sua famiglia un punto di riferimento importante tanto da orientare le sue scelte per il futuro. Claudia, infatti, sogna di lavorare con i bambini. Nel frattempo si impegna come volontaria nel Punto Luce restituendo parte di quel bene che ha ricevuto e che le ha permesso di crescere superando le difficoltà.

 

Bianca PERRONE, 14/1/2013, residente a Trepuzzi (LE) – Per la tenacia con cui affronta le difficoltà di chi non vede. Con la sua gioia di vivere ha trasformato tanti problemi in punti di forza. Il canale YouTube “Bianca, la fata delle farfalle” testimonia il valore irrinunciabile delle diversità.

Bianca è una bambina straordinaria che, nonostante abbia perso la vista quando aveva solo un anno, riesce a regalare gioie ed emozioni a chi le sta vicino. Bianca non può vedere il mondo con i suoi occhi, ma ciò non le impedisce di renderlo un luogo bello e colorato. Il suo amore per la vita l’ha spinta a creare un canale YouTube, “Bianca, la fata delle farfalle”, in cui racconta la quotidianità della sua vita e condivide la sua immensa passione per la musica.

 

Francesco PRATESI7/2/2007, residente a Greve in Chianti (FI) – Per l’entusiasmo e la competenza con cui ha aiutato la Croce Rossa a migliorare i propri servizi, attraverso l’ideazione di un nuovo programma informatico.

Francesco è un giovane volontario della Croce Rossa Italiana che, grazie alle sue competenze informatiche, ha ideato un programma capace di rispondere meglio alle esigenze della sua associazione. Sono state così semplificate le procedure di reportistica dei servizi di emergenza-urgenza, con un considerevole risparmio economico e una riduzione significativa dei tempi di gestione amministrativa. L’innovazione progettata e realizzata da Francesco permette ora ai volontari di concentrate maggiormente i propri sforzi sull’aiuto concreto alle persone.

 

Giulio PRODAN14/8/2007, residente a Trieste – Per la passione con cui studia la biologia e la generosità con la quale cerca di farla conoscere ai ragazzi più piccoli, servendosi di dimostrazioni semplici e divertenti.

Giulio ha un grande amore per la biologia e un desiderio: far appassionare anche i più piccoli alla materia evitando che risulti loro ostica. Per questo ha creato il progetto “ClassLab”: attraverso esperimenti semplici e divertenti, spiega ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado gli argomenti più vari, dai batteri ai processi digestivi. In due anni più di 20 classi nella provincia di Trieste hanno aderito a questo progetto ma Giulio è inarrestabile e punta a estendere la sua idea a quante più scuole possibile per avvicinare sempre più giovani alla scienza.

 

Niccolò RICCI, 5/2/2009, residente a Carrara – Per avere, senza esitazione, praticato una difficile manovra di disostruzione delle vie respiratorie, salvando la vita a una collaboratrice scolastica che rischiava di soffocare.

Niccolò si trovava, come ogni mattina, a scuola. Uscito dalla classe per recarsi in bagno, si è accorto che una collaboratrice scolastica stava rischiando di soffocare mentre mangiava una merendina. Niccolò, senza perdere la calma e con grande lucidità, è intervenuto prontamente e ha praticato sulla donna la manovra di Heimlich, appresa da sua madre infermiera. Nonostante fosse per lui la prima volta, Niccolò è riuscito a evitare conseguenze drammatiche.

 

Martina ROMITI15/4/2006, residente a Roma – Per la determinazione e la grinta con cui cerca di interessare i suoi coetanei sui temi della legalità e del contrasto alle mafie. Il suo impegno civile mira anche a promuovere la partecipazione dei ragazzi in contesti socio-culturali difficili. 

Martina ha conosciuto “Libera” a scuola e si è subito impegnata sui temi propri dell’associazione. Martina si è fatta promotrice di eventi e approfondimenti sia nella scuola che nel quartiere in cui vive, coinvolgendo personalità della cultura e familiari di vittime innocenti delle mafie. Ha coordinato un gruppo di volontari con il comune obiettivo di sensibilizzare i coetanei e promuovere partecipazione attiva, legando i traguardi della legalità democratica con quelli della giustizia sociale.

 

Chiara RUNFOLO, 3/2/2008, residente a Palermo – Per la tenacia con la quale si fa interprete, nel suo quartiere, di istanze sociali e per l’impegno a fianco dei bambini che segue dopo la scuola. 

Chiara è nata e cresciuta nel quartiere CEP di Palermo, frequentando l’Associazione San Giovanni Apostolo. Ha sempre manifestato una naturale inclinazione ad aiutare gli altri, anzitutto i bambini che segue dopo la scuola. È sempre presente in qualsiasi attività e manifestazione ritenga utile far sentire la sua voce, ed è particolarmente sensibile ai temi della tutela e del riscatto sociale dei più deboli, non ultime le ragazze e le donne vittime di maltrattamenti.

 

Serena SIMONATO11/12/2006, residente a Cavenago di Brianza (MB) – Per l’aiuto, maturo e concreto, che presta alle persone senzatetto. La sua capacità di ascolto e di accoglienza dei più vulnerabili le ha permesso di diventare un esempio per altri volontari.

Serena è una volontaria della Croce Rossa Italiana che, con gratuità e spontaneità, tende la mano a chi ha più bisogno. Nonostante la giovane età è riuscita a coinvolgere diversi coetanei, con i quali durante le sere dei weekend va in giro per le città di Monza e Milano a prestare assistenza alle persone senza fissa dimora. Serena si pone sempre in ascolto degli altri dimostrandosi accogliente e ispirando fiducia. Questa sua sensibilità l’ha resa un riferimento positivo per i volontari del territorio.

 

Diego VERGANI3/6/2010, residente a Lentate sul Seveso (MB) – Per la forza d’animo con cui sta affrontando la malattia. La grande passione per la musica è diventata energia che alimenta la sua resilienza.

Diego sta lottando da più di un anno contro una malattia aggressiva che lo ha costretto a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico e a lunghi mesi di riabilitazione. Nonostante le difficoltà, il suo attaccamento alla vita e una passione smodata per la musica lo hanno portato, di recente, a vincere un concorso musicale organizzato dalla scuola.

 

Marta VIRDIS9/7/2005, residente a Villanova Monteleone (SS) – Per la generosità e la forza del suo impegno di volontaria. L’energia con cui si prodiga per i più fragili è contagiosa e costituisce un traino nella comunità.

Marta è una giovane volontaria delle Misericordie di Sassari, presso cui presta la sua attività come soccorritrice abilitata al servizio di 118 e di protezione civile. Con la sua spiccata sensibilità è sempre in prima linea nell’organizzazione di eventi a favore delle persone più fragili. Lo scorso anno Marta ha organizzato una raccolta fondi per consentire cure molto costose a una bambina della sua comunità, coinvolgendo molti altri ragazzi e associazioni del territorio. Marta è un esempio prezioso di come la solidarietà e il servizio possano infondere speranza all’intera comunità.

 

Davide ZILLI14/12/2011, residente a Osio Sopra (BG) – Per aver inventato un dispositivo capace di fornire assistenza nella ricarica degli impianti cocleari. L’ideazione gli è valsa un importante riconoscimento internazionale.

Davide convive con il suo impianto cocleare, che lui affettuosamente chiama Rolly, da quando aveva solo un anno. La sua viva intelligenza e la sua curiosità lo hanno portato a elaborare un dispositivo in grado di inviare notifiche e alert qualora l’audioprocessore dovesse inavvertitamente spostarsi mentre si trova in carica. Questa invenzione gli è valsa il primo premio in un importante contest internazionale.

 

 

Targhe

 

Sara PEDROTTI (20/9/2010), Emma FRANCESCHINI (9/1/2010), Azzurra NAVARINI (26/12/2010) – Trento

Per l’efficace e tempestiva opera di soccorso

Sara, Emma e Azzurra si stavano recando a scuola, quando si sono accorte che un signore, colto da arresto cardiaco, era riverso a terra incosciente. Le ragazze hanno affrontato l’emergenza con prontezza di spirito e lucidità. In particolare, mentre Sara avvisava l’operatore del 118 dando le prime indicazioni sulle condizioni dell’uomo, Emma e Azzurra praticavano il massaggio cardiaco, appreso durante il corso di primo soccorso organizzato dalla scuola, fino all’arrivo dei sanitari. L’intervento tempestivo delle giovani è risultato determinante per salvare la vita dell’anziano.

 

Classe V B IC Torino II – Scuola primaria “G. Parini” – Torino

Per aver dato valore alla pluralità

I bambini della VB provengono da ogni parte del mondo: Marocco, Egitto, Bangladesh, Senegal, Perù e Cina. Ciascuno di loro, pur avendo alle spalle vissuti talvolta complicati, si prende cura con amore e dedizione di un compagno di classe con disabilità. Tutti hanno imparato a usare il puntatore oculare con cui lui comunica, tutti sanno cosa può e cosa non può mangiare o bere il compagno. Nei corridoi si scatenano con la sedia a rotelle spronandolo con il loro affetto genuino e proteggendolo da sguardi o parole indiscreti. A scuola stanno imparando una delle lezioni più preziose: il valore della diversità e della pluralità.

 

Squadriglia Aquile, Gruppo Scout Agesci Bari 10 – Bari

Nuove vie per promuovere il territorio

I componenti della squadriglia Aquile, del Gruppo scout Agesci Bari 10, hanno progettato e realizzato l’impresa di catalogare l’intero Parco Urbano ASI, ubicato nel comprensorio dell’Area di Sviluppo Industriale tra Modugno e Bari. Hanno raccolto informazioni riguardanti la morfologia della zona, censito le diverse specie di alberi e arbusti presenti, e quindi effettuato la raccolta di campioni riguardanti foglie, fiori e frutti. Tramite Gps hanno geolocalizzato le numerose “pagghìare”, cioè i piccoli trulli propri della zona, e hanno poi etichettato con appositi codici QR gli alberi-tipo. Le informazioni acquisite sono ora consultabili da tutti in un sito web.

 

SottoSopra Genova – Movimento Giovani Save the Children – Genova

Un faro sempre acceso sul problema della violenza di genere

SottoSopra Genova, Movimento Giovani Save the Children, è impegnato su molti temi che i ragazzi sentono come urgenti: dalla riqualificazione degli spazi urbani al bullismo, alla violenza di genere. In particolare il gruppo, in collaborazione con un Centro Anti Violenza della città, ha deciso di farsi portavoce, presso i coetanei, di messaggi e iniziative che contrastino la violenza di genere, soprattutto nelle relazioni online tra adolescenti. In questa prospettiva hanno organizzato incontri di sensibilizzazione nelle scuole cittadine con vari esperti divenendo un concreto punto di riferimento sul territorio per generare, un passo alla volta, il cambiamento necessario e duraturo per tutti.

 

 

 

Mattarella: I nuovi “Alfieri della Repubblica”

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna degli Attestati d’Onore agli Alfieri della Repubblica conferiti negli anni 2019, 2020 e 2021

 

C o m u n i c a t o

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 29 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica”. Solidarietà per l’ambiente e per la cultura è il tema prevalente che ha ispirato nel 2023 la scelta dei giovani Alfieri. Le alluvioni che nel 2023 hanno colpito il nostro territorio, in particolare la Romagna e la Toscana, hanno portato alla luce ancora una volta l’altruismo, la generosità e il senso di comunità di tanti giovani. Gli Attestati valorizzano le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un “ponte” per ridurre le disuguaglianze. I casi scelti non costituiscono tuttavia esempi di azioni rare, ma sono rappresentativi di comportamenti diffusi, di solidarietà spontanea: azioni e sentimenti da incoraggiare per diffondere tra i giovani quei valori che possono consentire loro di farsi costruttori di un futuro sostenibile, adulti consapevoli dell’importanza della solidarietà in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali. Ai riconoscimenti orientati al tema annuale, si affiancano Attestati d’onore relativi ad atti compiuti con particolare coraggio e a gesti di amicizia emblematici.

Il Presidente Mattarella ha inoltre assegnato tre targhe per azioni collettive di giovani e giovanissimi che hanno espresso con grande forza i valori della solidarietà.

Ecco l’elenco e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato

Alfieri della Repubblica

Emanuele Nicola AFFATICATI, 5/7/2008, residente a Fiorenzuola D’Arda (PC). Per aver sventato, con coraggio, il piano di un uomo intenzionato ad uccidere la sua ex compagna. E’ stato grazie alla prontezza e al senso civico dimostrati che si è potuto scongiurare un epilogo potenzialmente drammatico.

Di ritorno dalla scuola su un treno regionale, Emanuele ha involontariamente udito la telefonata di un altro passeggero che, in lingua rumena, continuava a ripetere con fare nervoso di essere diretto dalla sua ex fidanzata per ucciderla. Conoscendo la lingua e avendo compreso il contenuto della chiamata, Emanuele si è reso conto della gravità della situazione e, senza esitazione, ha avvisato le forze dell’ordine.  Queste, in virtù della coraggiosa segnalazione, hanno identificato e tratto in arresto l’uomo impedendogli di dare attuazione ai suoi propositi violenti.

Giulia ANDREASI BASSI, 25/6/2005, residente a Roma. Perché ha saputo trasformare la sua passione per la tecnologia e le scienze in progetti di utilità sociale. In particolare, ha ideato una soluzione per ottimizzare la gestione dei rifiuti pericolosi in una prospettiva di sviluppo sostenibile.

Giulia ha una grande passione per la ricerca scientifica e tecnologica, e ha deciso di impegnarsi per mettere le proprie conoscenze e la propria creatività a servizio della comunità, cercando di accelerare i progressi sul piano della sostenibilità ambientale. In particolare, ha ideato un programma – presentato anche in consessi internazionali – che utilizza i social media e l’intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione e lo smaltimento di rifiuti pericolosi. Inoltre, le sue ricerche sulla turbolenza atmosferica dell’immagine solare, svolte anche fuori dai confini nazionali, le hanno consentito di vincere un prestigioso riconoscimento.

Selim AYACH, 7/12/2007, residente a Gatteo (FC). Per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole così la vita. Per la generosità e la dedizione con cui partecipa da volontario alla vita della comunità, come fatto, da ultimo, durante l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna.

Una anziana signora, appena scesa da un autobus, si è accasciata a terra in preda a un malore. Per sua fortuna Selim stava passando da lì in quel momento e, avendo assistito alla scena, si è subito precipitato verso la donna attivando i primi soccorsi e praticando il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei sanitari. La consapevolezza di essere riuscito a salvare una vita e il desiderio di poter aiutare altre persone lo hanno spinto a intraprendere il percorso per diventare un volontario della Croce Rossa mettendo il suo tempo a servizio della comunità, come fatto, con grande generosità, anche di recente, nei giorni dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna.

Abderrahim BEN RHOUMA, 22/9/2010, residente a Cesena (FC). Per la solidarietà e l’impegno profuso a seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Per l’esemplare senso civico con cui ha prestato soccorso alla sua comunità, alla terra e alle persone che lo hanno accolto quando è arrivato in Italia dalla Tunisia con la sua famiglia.

Sin dai primissimi giorni dopo l’alluvione che ha devastato il territorio romagnolo, Abderrahim si è messo a disposizione del centro volontari allestito presso la palestra della scuola per fare la sua parte, dando prova di grande senso civico, altruismo e solidarietà nei confronti di quella comunità che, con altrettanta generosità, aveva accolto la sua famiglia e lui quando sono arrivati dalla Tunisia.

Guido BETTI, 31/10/2005, residente a Ravenna. Per l’energia e la visione innovativa con cui ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma informatica, che ha consentito di organizzare più di 6 mila volontari nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna.

Con grande energia, competenza e visione innovativa Guido ha fornito un importante contributo allo sviluppo e gestione della piattaforma informatica CommunitySos, ideata per consentire la mappatura dei bisogni del territorio e una gestione ottimale dei volontari durante eventi di crisi ed emergenza. Nel corso della recente alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, in particolare, grazie a CommunitySos è stato possibile gestire 6 mila volontari divisi in 1100 squadre, raggiungendo tutte le aree critiche della provincia di Ravenna.

Marta CAMERLO, 21/4/2009, residente a Rivarolo Canavese (TO). Per la tenacia con cui ha affrontato la malattia che l’ha colpita da bambina e da cui è uscita rafforzata. La sua attività di volontaria nei confronti dei più bisognosi è la testimonianza di come la sofferenza possa trasformarsi in accoglienza e impegno verso la vita. 

Al termine della prima media, Marta ha scoperto di avere una grave patologia che ha comportato un intervento e delle terapie molto pesanti, durante le quali non si è mai lasciata abbattere da quanto le stava accadendo. Una volta guarita, ha deciso di trasformare la sua sofferenza in accoglienza e impegno verso la vita, e lo ha fatto con rinnovata energia dedicandosi alle attività di volontariato in oratorio e all’Arsenale della Pace di Torino, dove si occupa del doposcuola per i bambini di Porta Palazzo, dello smistamento di generi di prima necessità per aiutare le persone più povere, della pulizia degli spazi comuni e del servizio nell’orto.

Francesco COLASANTI, 4/6/2005, residente a Pofi (FR). Per l’impegno volontario di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico locale. La passione per la tecnologia, insieme alla sua spiccata sensibilità, gli hanno consentito di ideare delle riproduzioni in 3D per persone ipovedenti utilizzando materiali a basso impatto ambientale.

Francesco è un ragazzo spinto da un profondo interesse per la storia del territorio in cui vive. Con questo spirito si impegna come volontario in un museo locale. Le sue competenze tecnologiche, unitamente a una spiccata sensibilità, gli hanno permesso di realizzare delle riproduzioni in 3D di reperti archeologici per rendere il museo accessibile anche alle persone ipovedenti, utilizzando materiali innovativi a basso impatto ambientale come l’amido di mais rigenerato.

Caterina CONTENTO, 20/12/2005, residente a Montevecchia (LC). Per la determinazione e la forza trainante con cui si impegna come volontaria in numerose attività a tutela dell’ambiente. Le sue ricerche sull’impatto ecologico della cementificazione sono state determinanti per sensibilizzare tanti coetanei sui temi dello sviluppo sostenibile.

Caterina è una giovane volontaria della Croce Rossa Italiana che si impegna con grande energia in numerose attività a tutela dell’ambiente ed è riuscita, nonostante la giovane età, a diventare un modello di riferimento per tanti nella sua comunità. Per promuovere una maggiore consapevolezza dell’impatto ecologico, che la cementificazione ha sulla qualità dell’aria e dell’acqua, ha effettuato numerose ricerche relative al cambiamento del paesaggio fluviale nella sua regione e alla progressiva trasformazione del suolo. I risultati delle ricerche e degli studi sono stati condivisi in una serie di incontri da lei organizzati con altri giovani volontari.

Giulia DI CAIRANO, 5/1/2006, residente a Calitri (AV). Per la maturità e la competenza con cui ha messo la sua passione per la scrittura a servizio di grandi temi sociali. L’amore incondizionato per la sua terra si riflette nella scelta di recensire testi di autori irpini, racconti e testimonianze di difficoltà e bellezza della vita nelle aree interne. 

Giulia è una ragazza che attraverso l’amore per la scrittura, in particolare per la poesia, cerca di sensibilizzare su temi importanti quali il valore della democrazia, della tutela ambientale, della parità di genere, del Mezzogiorno. Ha partecipato, fin da bambina, a molti concorsi letterari ottenendo numerosi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. Collabora come volontaria a un importante periodico curando una rubrica di recensioni su libri legati ai territori delle aree interne e scrive per numerose testate e blog.

Valeria FRASCA, 20/10/2006, residente a Forlì. Per la solidarietà e l’impegno dimostrati nelle fasi immediatamente successive alla disastrosa alluvione che ha colpito la sua città: Forlì.

Dal giorno immediatamente successivo alla tragica alluvione che ha colpito la città di Forlì e la Romagna, Valeria si è presentata al punto di raccolta dei volontari allestito dal Comitato di quartiere e ha prestato servizio per tanti giorni successivi, aiutando gli alluvionati e coordinando l’attività dei giovani provenienti da ogni parte d’Italia. Fino alla riapertura delle scuole è rimasta a disposizione senza risparmiarsi e dimostrando grande spirito di solidarietà e senso civico.

Letizia GALLETTI, 25/7/2004, residente a Lugo (RA). Per aver portato sollievo con la sua musica a tante persone costrette ad abbandonare la propria abitazione a seguito della recente alluvione in Emilia Romagna.

Durante i giorni successivi allo straripamento dei fiumi, al Palabanca di Lugo di Romagna hanno trovato rifugio numerose persone che non potevano rientrare nelle proprie abitazioni. Qui tante ragazze e ragazzi hanno cercato di dare conforto e assistenza a quanti erano stati maggiormente colpiti. Letizia era tra questi giovani, che facevano compagnia ai più anziani e che giocavano con i bambini. Letizia ha organizzato anche momenti di canto serale e con le sue canzoni ha contribuito a diffondere un clima di solidarietà e uno spirito di ripartenza. Alcuni anziani hanno persino espresso il desiderio di non rientrare subito a casa per poter continuare a vivere in quel contesto così familiare.

Sofia GENTILE, 12/3/2005, residente a Vittoria (RG). Per aver saputo veicolare attraverso la musica l’importanza della cultura della legalità. Il canto all’unisono delle voci del suo coro è diventato strumento di coesione sociale.  

Sofia ha contribuito in modo determinante alla realizzazione di un progetto di legalità chiamato “Noi posso”. Con questo progetto si cerca, attraverso la musica, di superare tutti quei comportamenti di sopraffazione che mettono in discussione la convivenza civile e le sue regole. Cuore del progetto è un coro composto da bambini provenienti da realtà socio-economiche difficili e da bambini che frequentano l’oratorio di quartiere, ai quali Sofia cerca di trasmettere l’importanza dell’armonia. Se una voce sopraffà le altre, il gruppo stona. La sua energia ha contagiato, in poco tempo, tanti volontari, ora impegnati, attraverso il linguaggio universale della musica, a parlare di legalità, sentimenti e sostenibilità.

Sebastiano GUAZZERONI, 31/1/2015, residente a Paciano (PG). Per il coraggio dimostrato, nonostante la giovanissima età, di fronte al malore accusato dal padre. Grazie alla prontezza con cui ha affrontato l’emergenza, è riuscito ad evitare che una passeggiata nei boschi si concludesse in tragedia.

Sebastiano camminava nei boschi dell’Umbria insieme al padre. Una delle tante escursioni che erano soliti compiere insieme. All’improvviso, nel mezzo della camminata, il papà di Sebastiano ha accusato un malore ed è svenuto. Il bambino, spaventato ma lucido, ha pensato bene di tornare indietro lungo il sentiero che aveva percorso e, dopo una corsa di quasi due chilometri, ha finalmente incontrato delle persone che lo hanno aiutato ad attivare i soccorsi. E’ grazie alla sua azione che gli aiuti sono arrivati in tempo utile e che suo padre ha potuto evitare gravi conseguenze.

Irene MARABINI, 29/11/2014, residente a Loreto (AN). Per lo spirito di accoglienza e la spontaneità dei gesti con cui ha aiutato un coetaneo ucraino in fuga dalla guerra ad ambientarsi nel nostro Paese.

Irene è una bambina che ha accolto con grande amicizia e generosità un nuovo compagno di classe ucraino, fuggito dalla guerra e ospite, insieme alla mamma, presso una struttura di Loreto. La bambina fin dal primo giorno si è attivata in modo spontaneo per far sentire la sua vicinanza al nuovo arrivato, il quale era spesso colto da momenti di tristezza e smarrimento. Irene ha cercato di aiutarlo, di proteggerlo quando ne ha avvertito la necessità, ha condiviso la sua merenda con il bambino, lo ha coinvolto nella socialità e nella ricreazione, invitandolo anche a casa sua per giocare e realizzando per lui biglietti di incoraggiamento in lingua ucraina.

Nicole MINARDI, 26/10/2010, residente a Parma. Per la tenacia con cui affronta la sindrome Pan-Pandas, ancora poco nota. Dalle sue difficoltà e dalle sue sofferenze ha tratto anche la forza per dedicarsi con energia a diffondere la conoscenza della patologia e a promuoverne il riconoscimento tra le malattie rare.

Nicole è una coraggiosa ragazza affetta dalla sindrome Pan-Pandas, patologia purtroppo ancora poco conosciuta che le è stata diagnosticata dopo anni di incertezze e problemi. La sua esperienza ha spinto Nicole a dedicarsi con ogni energia alla diffusione delle conoscenze sulla sua sindrome per ottenerne il riconoscimento da parte delle istituzioni, l’inserimento tra le malattie rare e la definizione di protocolli per la diagnosi e la cura.

Ginevra MINETTI, 27/8/2007, residente a Montemurlo (PO). Per l’entusiasmo e la generosità con cui presta la sua opera di volontaria. Durante la recente alluvione di Prato ha preso parte alla ricerca di alcune persone disperse e si è dedicata senza sosta all’accoglienza dei tanti sfollati ai quali non ha mai fatto mancare un sorriso rassicurante.

Ginevra è una giovane volontaria della Misericordia di Prato che, durante l’emergenza provocata dall’alluvione che ha colpito la città di Prato e i comuni della provincia, si è immediatamente messa a disposizione e ha partecipato con grande impegno alle ricerche di due anziani dispersi ritrovati, purtroppo, senza vita. Ha lavorato instancabilmente in quei giorni difficili, fornendo supporto alle persone alluvionate, spalando il fango quando occorreva, distribuendo beni di prima necessità alla popolazione, senza far mancare mai a nessuno un sorriso e una parola di conforto.

Filippo MUTTA, 22/4/2006, residente a Marano Vicentino (VI). Per aver saputo coniugare passione per la scienza e alto senso civico, realizzando un sistema operativo che offre maggiore difesa da attacchi informatici e ponendolo gratuitamente a disposizione della collettività.

Benché molto giovane, Filippo si è già distinto nella ricerca tecnologica. Ha realizzato infatti un nuovo sistema operativo, denominato MicroKosm, con cui è riuscito a portare l’Italia sul podio in un contest europeo. Si tratta di un software che funziona su vari dispositivi, dai cellulari ai computer, garantendo maggiore sicurezza in presenza di attacchi informatici. Filippo ha deciso di condividere gratuitamente la propria realizzazione, affinché privati e aziende possano utilizzare i loro dispositivi in maniera più efficiente.

Elisa PALOMBO, 11/2/2010, residente a Torchiarolo (BR).  Per aver ridato voce, attraverso la sua penna, a una giovane vittima di mafia: una giovane uccisa per aver avuto il coraggio di allontanarsi da ambienti criminali, rompendo la logica di omertà e di intimidazione.

Elisa è una ragazza impegnata come catechista ed educatrice di Azione Cattolica. Grazie alla collaborazione tra l’associazione Libera, la scuola e la parrocchia, ha scoperto la figura di Marcella Di Levrano, giovane donna uccisa dalla Sacra corona unita il 5 aprile 1990 perché aveva deciso di collaborare con le forze dell’ordine per riscattarsi da una esistenza difficile, segnata dalla vicinanza ad ambienti malavitosi. Attraverso la sua scrittura Elisa ha ridato voce a Marcella, facendo conoscere la storia di questa giovane e indicandola come testimone di un riscatto sempre possibile, tanto per le persone che per le comunità.

Giovanni PRESTINICE, 29/8/2010, residente a Crotone. Per la determinazione con cui si impegna come volontario per la difesa dei diritti dei migranti. Dopo il tragico naufragio di Cutro si è prodigato per far conoscere la storia delle vittime, restituendo loro dignità e contrastando l’indifferenza di tanti.

Giovanni, volontario di Save the Children, è impegnato sul tema delle migrazioni ed è stato molto attivo nei giorni drammatici che hanno seguito il tragico naufragio sulle coste di Cutro, nel febbraio 2023. Giovanni è diventato un testimone di solidarietà, di chi non vuole restare fermo a guardare ma si batte per sensibilizzare la propria comunità ed evitare il ripetersi di simili tragedie. Per onorare la memoria dei tanti dispersi in mare, ha approfondito e condiviso le storie di chi è morto alla ricerca di una vita migliore. Con la sua partecipazione a eventi pubblici ha cercato, attraverso il dialogo e il confronto, di vincere l’indifferenza e di restituire dignità alle vittime, ai loro familiari e ai superstiti della strage.

Adele RICCI, 27/7/2011, residente ad Ameglia (SP). Per la gentilezza e la spontaneità con cui si dedica a un compagno in difficoltà. Il suo impegno costituisce un esempio: il traguardo di una società più inclusiva può essere raggiunto anche attraverso la semplicità di piccoli gesti silenziosi.

Adele è una giovane scout che, con grande spontaneità, ha fatto propri i valori alla base della sua associazione e con generoso impegno e amicizia incondizionata ha affiancato un suo compagno con disabilità aiutandolo nella quotidianità. I gesti di Adele sono semplici ma rassicuranti. L’amicizia vera non ti fa sentire solo o diverso.

Matteo RIDOLFI, 17/2/2010, residente a Colognola ai Colli (VR). Per la prontezza con cui ha praticato il massaggio cardiaco a un uomo, colto da malore, salvandogli così la vita. Un’azione coraggiosa, che si fonda su un valore di solidarietà, sull’importanza cioè di non voltarsi dall’altra parte quando qualcuno è in difficoltà.

Matteo, mentre andava in bicicletta verso il campo da calcio, si è imbattuto in una scena di disperazione: un uomo, un pensionato di 65 anni, era caduto in terra a causa di un infarto. La moglie, al suo fianco e in preda al panico, attendeva l’arrivo dell’ambulanza. Matteo, con grande risolutezza e ricordando una scena vista in una nota serie televisiva, ha deciso di intervenire. Nel praticare il massaggio cardiaco, che ha salvato la vita all’uomo, è stato aiutato da un operatore al telefono. Ma il più grande merito di Matteo è aver ricordato a tutti l’importanza di aiutare chi si trova in condizione di bisogno.

Fatima SADKAOUI, 16/3/2009, residente a Torrebelvicino (VI). Per il supporto fornito con generosità a un compagno di classe proveniente dal Senegal. La sua attività di mediatrice culturale ha favorito l’integrazione del ragazzo all’interno della classe.

Fatima è una ragazza di origini tunisine, nata in Italia, da sempre particolarmente sensibile alle difficoltà di integrazione che incontrano altri ragazzi di famiglie emigrate. La sua esperienza personale l’ha spinta ad aiutare un compagno arrivato lo scorso anno dal Senegal, condividendo con lui i testi utilizzati per imparare la lingua italiana e traducendo in francese, lingua veicolare del compagno, quanto richiesto dagli insegnanti. La sua spontanea attività di mediatrice culturale ha favorito la progressiva integrazione del compagno all’interno della classe.

Lorenzo SASSARO, 1/12/2006, residente a Valdagno (VI). Per l’impegno e il rigore metodologico utilizzato nella ricerca astronomica, che gli ha consentito di scoprire una nuova stella. Il suo esempio può aiutare altri giovani studenti a coltivare la passione per la scienza e la ricerca. 

La grande passione per le scienze astronomiche ha portato Lorenzo a scoprire, a soli 16 anni, una stella variabile, cioè una stella che, per cause fisiche, varia la sua luminosità nel tempo. La scoperta, eccezionale in considerazione della giovane età del ragazzo, è avvenuta nell’ambito di un progetto dell’Osservatorio astronomico di Marana di Crespadoro. Dopo mesi di osservazione e studio della Nebulosa Carena e dei dati recuperati da telescopi survey posizionati sulla Terra e sui satelliti, l’impegno di Lorenzo è stato ripagato dalla scoperta di questa nuova stella che, dopo essere stata approvata, riconosciuta e censita dall’ente internazionale per le stelle variabili dell’American Association of  Variable Star Observer, ora porta anche il suo nome.

Alfonso STIGLIANI, 29/7/2005, residente a Matera. Per la maturità e la profondità con cui si è raccontato in un libro autobiografico. Essere capaci di chiedere aiuto quando si è in difficoltà è un grande tema generazionale: discuterne può servire anche a tanti coetanei che vivono momenti di disagio.

Alfonso è un ragazzo che ha saputo reagire ai problemi familiari e al disagio scolastico che coinvolge tanti giovani, impegnandosi nella stesura di un libro, che è stato presentato al Salone internazionale del libro di Torino nel 2023. In queste pagine ha deciso di raccontare il periodo del Covid e di come questo gli sia servito per affrontare i suoi problemi di adolescente e per recuperare il difficile rapporto che aveva con il padre. Una vicenda struggente da cui emerge in tutta la sua potenza il valore dei rapporti familiari e l’importanza di chiedere aiuto quando si è in difficoltà.

Emanuela TESSITORE, 12/9/2005, residente a Succivo (CE). Per l’impegno e la generosità con cui si è messa a disposizione della comunità scolastica nei mesi più difficili della pandemia. Il carattere con cui ha supportato i compagni di classe più bisognosi l’ha resa fonte di ispirazione per tanti coetanei.

Emanuela è una ragazza sempre disponibile, che contagia con il suo altruismo tutti coloro che le stanno vicino. Le sue doti caratteriali le hanno permesso di diventare in breve tempo un esempio e un punto di riferimento, non solo per la classe ma per l’intera comunità scolastica. Di grande valore è stato il supporto morale e materiale offerto da Emanuela ai suoi compagni durante il periodo della didattica a distanza. Dimostrando una profonda sensibilità non ha mai fatto mancare il suo aiuto a una compagna con disabilità. Con impegno e senso di responsabilità si è offerta di dare ripetizioni in tutte le discipline ad altri studenti in difficoltà motivandoli e cercando di infondere loro fiducia nelle proprie capacità.

Damiano TONIOLO, 19/6/2008, residente a Villa del Conte (PD)Per la passione genuina con cui accudisce le sue galline, da cui ha tratto l’ispirazione per scrivere un libro, il cui ricavato è stato devoluto interamente in beneficienza.

Damiano, costretto dalla pandemia a rimanere a casa durante il lungo periodo di isolamento, ha impiegato il suo tempo per scrivere un libro autobiografico in cui racconta la sua immensa passione per le galline, dalla prima gallina vinta a una pesca paesana alla realizzazione della sua piccola fattoria. Con generosità ha poi deciso di devolvere tutto il ricavato della vendita del libro nell’acquisto di quattro automobili elettriche, che sono state donate alle pediatrie degli ospedali di Cittadella e di Camposampiero, in provincia di Padova. Le macchine vengono guidate dai piccoli pazienti pediatrici per spostarsi lungo le corsie e andare in altri reparti per fare esami particolari, così da rendere meno triste il ricovero in ospedale.

Michele VIGILANTE, 14/7/2006, residente a San Marco in Lamis (FG). Per l’impegno nella promozione del valore sociale della lettura. Da volontario si spende non soltanto tra i coetanei, ma anche tra le persone anziane, offrendo loro momenti di serenità, di condivisione, di riflessione.

Michele è un ragazzo che crede fermamente nell’importanza della cultura come strumento di incontro tra le persone.  Umile e generoso, sempre pronto ad aiutare gli altri senza aspettarsi nulla in cambio, è per i suoi compagni un punto di riferimento. Michele ha una grande passione per la lettura, che cerca di promuovere tra i coetanei e tra le persone anziane. Proprio grazie alle letture riesce a regalare momenti di serenità agli anziani a cui fa visita.

Matteo VIOLANI, 27/4/2006, residente a Faenza (RA). Per il servizio di volontariato prestato in occasione dell’alluvione che ha colpito la sua città. Il suo impegno costituisce un esempio di cittadinanza attiva e simboleggia la resilienza di una intera comunità.

Matteo è uno dei tanti giovani volontari romagnoli, che si è messo a disposizione della comunità dopo la violenta alluvione che ha devastato la sua città e la sua regione. L’impegno e la dedizione da lui dimostrata in quei giorni difficili sono stati un esempio di cittadinanza attiva. Costituiscono una testimonianza, per fortuna tra tante, di chi ha deciso di non lasciarsi abbattere dallo sconforto ma di reagire rimboccandosi le maniche per fare la propria parte nella fase emergenziale. Nonostante la giovane età, la grinta di Matteo è stata motivante per altri giovani e con il suo lavoro è divenuto un punto fermo per i volontari di ogni età e provenienza.

Matteo ZAGO, 28/9/2015, residente a Bolzano. Per la prontezza con cui, a soli otto anni, è riuscito a fermare un veicolo in movimento che rischiava di schiantarsi a causa del malore che ha colpito il padre mentre era alla guida.

Matteo si trovava da solo in macchina con suo padre che, all’improvviso, ha perso i sensi a causa di un malore. Senza farsi paralizzare dalla paura, il bambino, nonostante la giovanissima età, si è slacciato la cintura, ha spostato la gamba del papà dall’acceleratore, ha premuto il pedale del freno ed è riuscito a fermare l’auto. Quindi, resosi conto della gravità delle condizioni del padre, ha preso il cellulare e ha attivato i soccorsi che, intervenuti poco dopo, hanno salvato la vita all’uomo.

 

Targhe

 

Classe 5A scuola primaria – Istituto comprensivo Trasacco (AQ)

Per la forza della loro amicizia

Erano in visita scolastica a Roma i giovanissimi studenti dell’istituto comprensivo di Trasacco (provincia de L’Aquila), quando hanno deciso di interrompere la gita nella Capitale per solidarietà con un loro compagno di classe. A causa di un guasto alla pedana del pullman, adibita a consentire la discesa di chi si muove sulla sedia a rotelle, il loro compagno infatti non avrebbe potuto partecipare alla visita programmata in città. Dopo diversi tentativi di riparazione falliti, ai ragazzi, di nove anni, era stato chiesto d’incamminarsi comunque per le vie del centro, come previsto. Ma la solidarietà e l’amicizia hanno prevalso su tutto il resto: i bambini si sono rifiutati di scendere senza il loro amico.

Classi 5AS, 5BS, 5AC – Liceo scientifico e classico Antonio Segni, Ozieri (SS)

Per la testimonianza di solidarietà

Durante le feste di Natale hanno prestato servizio di volontariato alla mensa della Caritas di Sassari e presso la Croce Ottagona di Ozieri. Sono gli studenti delle classi 5AS e 5BS del Liceo Scientifico e della classe 5AC del Liceo Classico dell’Istituto di Istruzione Superiore “Antonio Segni” di Ozieri, i quali hanno tramutato le loro discussioni sulla necessaria solidarietà civile in un impegno concreto a favore di coloro che vivono situazioni di disagio economico, psicologico, sociale. Questa loro testimonianza di servizio è diventata poi un volano: altri coetanei si sono sentiti coinvolti e hanno offerto la loro disponibilità come volontari, facendosi portavoce dell’importanza della solidarietà come motore di crescita sociale.

Classe 2C Scuola “F. Matteucci” – Istituto comprensivo Montalcini, Campi Bisenzio (FI)

Per l’impegno civile nell’emergenza

Hanno ripulito con dedizione e impegno i locali della scuola, invasi dall’acqua e dal fango. Quando l’alluvione ha duramente colpito il loro territorio in Toscana, gli studenti della classe 2C della scuola secondaria di primo grado “F. Matteucci” non hanno esitato, come tanti altri ragazzi, a fare la loro parte per rianimare la loro comunità e i luoghi della vita quotidiana. In quella circostanza i ragazzi hanno lavorato con grande senso di responsabilità e di solidarietà. Nella difficoltà si sono sostenuti a vicenda, e non soltanto nei locali della scuola: molti infatti hanno ospitato a casa compagni di classe costretti ad abbandonare le proprie abitazioni perché allagate.

 

 

Giovani costruttori di comunità,28 piccoli eroi della porta accanto, premiati dal Presidente Mattarella per il loro impegno

Ai ragazzi l’onorificenza di “Alfieri della Repubblica”

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Ventotto giovani nati tra il 1999 e il 2008, “modelli positivi di cittadinanza, costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza e il loro impegno”sono saliti, invitati d’onore, al Quirinale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto premiare i ragazzi che si sono distinti con gesti concreti con l’onorificenza di Alfieri della Repubblica, che verrà conferita loro in una cerimonia in programma al Quirinale il prossimo 13 marzo.

C’è  chi si è  impegnato sui temi della legalità. E’ il caso della viterbese Lucia Ferrante, che  ha partecipato a Corleone al progetto sulla legalità, nel settembre 2018: ogni mattina lavorava con altri studenti nei campi confiscati alla mafia e nel pomeriggio incontrava figure simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Di ritorno nella sua città, si è resa testimone di questa esperienza non soltanto nel dialogo con i compagni di scuola e con gli insegnanti, ma anche in modo brillante in occasione di un incontro, organizzato presso il Tribunale di Viterbo, al quale hanno preso parte oltre 150 ragazzi suoi coetanei.

Piccoli eroi della porta accanto, potremmo definirli, “esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese”, spiegano al Colle, che o hanno dimostrato, come sottolineato dal Capo dello Stato nell’ultimo discorso di fine anno, che “non dobbiamo aver timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore la nostra società”. In altri termini esempi di quel “senso di comunità” che “è il contrario dell’egoismo, quell’egoismo che poi porta inevitabilmente alla diffidenza, all’ostilità, all’intolleranza e qualche volta alla violenza”.