Gaza, “raggiunto accordo Israele-Hamas”

Le foto degli ostaggi israeliani tratenuti a Gaza - Afp

Foto degli ostaggi

 

 

Stop alle incertezze sul rilascio degli ostaggi nel conflitto in Medio oriente.

Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà quindi domani mattina alle 11, le 10 in Italia, per approvare l’accordo,

Ministro Esteri Israele: “Domani voto”

Israele è “molto vicino” a raggiungere un accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi e la tregua a Gaza, aveva detto poco prima dirlo il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar , prima di tornare a Tel Aviv. “Nella nostra regione niente è definitivo fino a che non lo è. Ma ci sono pochissime discrepanze. La mia speranza è che nel giro di qualche ora saremo in grado di concludere. Se succederà, domani ci sarà una riunione di governo per votare sull’accordo“, ha spiegato.

Sa’ar non esclude che in una fase successiva alla liberazione degli ostaggi e alla tregua ci sarà a Gaza una “presenza internazionale, con la presenza degli Stati arabi moderati, alcune componenti palestinesi che si possono accettare”. Ma, precisa, “non bisogna mai andare troppo lontano: la prima cosa che serve ora è la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco”.

“Noi siamo costruttivi con un solo obiettivo che è quello di mantenere la nostra sicurezza che non sarà raggiunto fino a che sarà Hamas a governare Gaza“. Sa’ar ha anche espresso scetticismo sulla possibilità che l’Anp “sia in grado di governare Gaza”, considerati i problemi che ha a “governare il suo territorio”.

“A Gaza, servirà un interlocutore affidabile, non terroristi o chi incita al terrorismo, non importa chi, pur che rispetti queste condizioni”, ha precisato il ministro. “Non riconosco nella società palestinese un leader con un approccio diverso nei confronti di Israele”, ha aggiunto ribadendo la sua posizione contraria all’obiettivo dei ‘due popoli, due Stati’. “Al momento noi non dobbiamo basare le nostre politiche su illusioni e auspici, ma sulla realtà e la realtà è che i palestinesi non possono essere una garanzia per la nostra sicurezza”, ha precisato.

Intesa è pronta

La delegazione di Hamas a Doha, guidata da Khalil Al-Hayya, ha consegnato nel pomeriggio ai mediatori di Qatar ed Egitto l’approvazione da parte del gruppo palestinese dell’accordo, ha confermato la stessa fazione palestinese ad al-Jazeera.

Il premier israeliano terrà questa sera una riunione di emergenza con la delegazione del Qatar e con i leader dell’establishment della sicurezza e dell’esercito…

Una fonte israeliana, giudicata ‘affidabile’ da Haaretz, ha spiegato che il governo israeliano si sta preparando a riunirsi stasera o domani mattina per ratificare l’accordo di cessate il fuoco, insieme all’elenco degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi da liberare. La fonte ha aggiunto che Israele spera che i primi ostaggi vengano liberati all’inizio della prossima settimana, prima dell’insediamento del Presidente eletto Donald Trump del 20 gennaio.

Probabilmente l’accordo sarà firmato domani.     Il passo avanti decisivo è maturato in un incontro tra i leader di Hamas che si è svolto stamane, durante il quale sono state risolte quasi tutte le questioni, compresa quella delle mappe che definiscono il ritiro delle Idf dalla Striscia. La fonte ha aggiunto di aspettarsi che l’attuazione dell’intesa possa iniziare 24-48 ore dopo la firma.

Il bilancio delle vittime della guerra

Il ministero della Salute della Striscia di Gaza ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono state uccise 62 persone nell’enclave palestinese, portando il bilancio complessivo delle vittime della guerra a 46.707. In una nota, il ministero ha aggiunto che almeno 110.265 persone sono rimaste ferite in oltre 15 mesi di guerra tra Israele e Hamas.

Biden proroga sanzioni contro coloni estremisti

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato formalmente che prorogherà di altri 12 mesi l’ordine esecutivo di sanzioni contro i coloni israeliani estremisti, oltre la data di scadenza che era stata fissata al primo febbraio 2025. La situazione in Cisgiordania – in particolare gli alti livelli di violenza dei coloni estremisti, gli sfollamenti forzati di persone e villaggi e la distruzione di proprietà – ha raggiunto livelli intollerabili e costituisce una seria minaccia per la pace, la sicurezza e la stabilità della Cisgiordania e di Gaza, di Israele e della più ampia regione del Medio Oriente”, ha scritto Biden in una nota.

 

Accordo vicino sul rilascio degli ostaggi di Hamas

 

 

Adesso l’accordo  sugli ostaggi è vicino, in attesa dell’approvazione di Hamas.     In atto c’è un potenziale accordo di cessate il fuoco per gli ostaggi  I dettagli di un potenziale accordo di cessate il fuoco per gli ostaggi sono stati concordati, con i mediatori in attesa dell’approvazione finale dal gruppo terroristico palestinese.

I colloqui hanno ruotato in gran parte attorno a una proposta di accordo in tre fasi in cui i casi “umanitari”, tra cui donne, bambini, uomini over 50 e infermi, verrebbero rilasciati per primi.
Poi, il 16° giorno del cessate il fuoco, inizieranno i colloqui per garantire il rilascio degli uomini in età militare, seguiti da una terza fase che vedrà discussioni sulla governance e la ricostruzione della Striscia.
Il mediatore del Qatar ha consegnato a Israele e Hamas una bozza “definitiva” di un accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi progettato per porre fine alla guerra a Gaza.

Una svolta è stata raggiunta a Doha dopo mezzanotte in seguito ai colloqui tra il team negoziale di Israele, l’inviato per il Medio Oriente del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro del Qatar Novantaquattro dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre rimangono a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 morti confermati dall’IDF. Hamas ha rilasciato 105 civili durante una tregua di una settimana a fine novembre e quattro ostaggi sono stati rilasciati prima di allora.

Il gruppo palestinese di Hamas conferma che sono stati compiuti progressi verso un accordo per il cessate il fuoco con gli ostaggi. “Rinnoviamo il nostro impegno con il nostro popolo fermo e paziente e con i nostri eroici prigionieri nelle prigioni, e affermiamo che la loro libertà è vicina”, afferma il gruppo.

La dichiarazione arriva dopo che è stata apparentemente raggiunta una svolta nei colloqui a Doha durante la notte. . Si prevede che un potenziale accordo vedrà centinaia di prigionieri palestinesi, tra cui detenuti per terrorismo, rilasciati per garantire la libertà degli ostaggi detenuti nella Striscia.

Sanità, accordo fra Regione Sicilia e privati convenzionati: 8 milioni in più per ridurre le liste d’attesa

Immagine

 

Definito l’accordo tra Regione Siciliana e privati convenzionati per distribuire le risorse, a valere sul 2024, e contribuire a potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali per ridurre le liste d’attesa. L’intesa è stata sottoscritta nel corso di un incontro presieduto dal dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica con i dirigenti dell’assessorato della Salute e le organizzazioni sindacali rappresentative del settore.
L’accordo prevede una somma complessiva di 310 milioni di euro, da distribuire alle varie branche (dai laboratori di analisi alla fisiokinesiterapia, dalla cardiologia alla radiodiagnostica ed alle altre branche) e per provincia, con un aumento di ben 12 milioni di euro rispetto allo scorso anno. In aggiunta sono stati definiti i fabbisogni specifici di radioterapia (35 milioni) e nefrologia (102 milioni).
Alle singole strutture è destinato un budget per il 2024 pari al 90 per cento della produzione media 2022/2023; il 10 per cento residuo sarà assegnato dalle Asp in misura proporzionale al fabbisogno provinciale, sulla base di criteri che verranno definiti dall’assessorato regionale della Salute. In particolare, la Regione Sicilia ha individuato, dopo un dialogo costruttivo con i sindacati, nella misura di 8 milioni le risorse finalizzate alla riduzione delle liste d’attesa, garantendo un equilibrato soddisfacimento della domanda di salute del cittadino in base ai differenti settori. Durante l’incontro è stato anche stabilito un rigoroso cronoprogramma per la distribuzione delle risorse. Il decreto di ripartizione alla specialistica convenzionata ambulatoriale verrà adottato dall’assessorato entro il prossimo 20 maggio; mentre le contrattualizzazioni delle Asp con i singoli operatori economici dovranno avvenire entro il 19 giugno.

Oggi,27 dicembre, riprende l’attenzione parlamentare sul testo blindato della Manovra 2024. Tanti emendamenti ma l’accordo è già stato raggiunto.Il 29 voto finale

 

Si riprende, oggi, mercoledì 27 dicembre, l’ attenzione sul testo  ‘blindato’ della manovra 2024, che porterà al via libera dell’Aula, senza voto di fiducia, il 29 dicembre. La commissione e Bilancio della Camera si riunisce questa mattina per valutare l’ammissibilità degli emendamenti, che poi saranno votati dalle 14 alle 19.

Giancarlo GIORGETTI
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti parteciperà, come richiesto dalle opposizioni, ai lavori. Ma con dei limiti.  L”audizione sarà infatti concentrata soltanto sulla legge di Bilancio e non sul Patto di Stabilità o sul Mes. Il ministro sembra  disponibile a riferire sul Patto di stabilità, ma non contestualmente al percorso parlamentare della legge di bilancio.

Da domani, 28 dicembre, il testo sarà in Aula e il 29 ci sarà il voto finale. Il numero totale degli emendamenti di opposizione in Aula dovrebbe ridursi a un centinaio, in modo da non porre la fiducia e dare tempo per la discussione, come prevede un accordo raggiunto tra governo, maggioranza e opposizioni a Montecitorio nei giorni scorsi.

La manovra vale circa 24 miliardi di euro dei quali oltre 15 miliardi finanziati in deficit e destinati al taglio del cuneo (quasi 11 miliardi) e alla riduzione delle aliquote Irpef (poco più di 4 miliardi). Le due misure insieme dovrebbero far respirare   i contribuenti coinvolti di circa 120 euro al mese.

Antincendio, potenziata in Sicilia l’azione di contrasto agli incendi e la collaborazione con i Vigili del fuoco

immagine

 

Potenziare in maniera più efficace e coordinata l’azione di contrasto agli incendi, a partire dalla prossima stagione estiva. Questo l’obiettivo dell’accordo di programma 2023-2025 firmato stamattina a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Siciliana, dall’assessore al Territorio e ambiente e dal direttore regionale dei Vigili del fuoco alla presenza dei vertici del Corpo forestale e della Protezione civile regionali. In collegamento anche il capo del dipartimento nazionale dei Vigili del fuoco.
 
L’intesa, come l’anno scorso, impegna le istituzioni a collaborare nelle attività di prevenzione e lotta attiva ai roghi sul territorio dell’Isola, con il coinvolgimento del Corpo forestale e del sistema di Protezione civile, in particolare del volontariato specializzato nell’antincendio. Tra le novità di quest’anno, un ulteriore incremento della formazione dei volontari per accrescere il numero del personale operativo sia nella sorveglianza sia nello spegnimento degli incendi e un maggiore coinvolgimento del personale dei Vigili del fuoco per gli interventi aerei. È stato istituito, inoltre, un presidio rurale a Cammarata, nell’Agrigentino, che si va ad aggiungere a quello di Montemaggiore Belsito, nel Palermitano. La regia di tutte le operazioni sarà affidata alla sala operativa unificata della Regione.
L’accordo ha una validità di tre anni a partire dal primo giugno prossimo e prevede anche la partecipazione a progetti congiunti di ricerca e sperimentazione, l‘apertura di presidi stagionali dei Vigili del fuoco in aree protette, nelle isole minori e nelle località a maggiore afflusso turistico. Le specifiche attività sono definite nei programmi operativi annuali (poa), all’interno dei quali sono indicate anche le risorse stanziate dalla Regione per la copertura delle spese.
Il programma operativo 2023, con uno stanziamento complessivo di quasi 2 milioni di euro, prevede specificamente il potenziamento della sala operativa unificata permanente con la presenza di un funzionario e di unità tecniche dei Vigili del fuoco specializzate in topografia applicata al soccorso, il coinvolgimento nella direzione operazioni di spegnimento assieme al Corpo forestale della Regione attraverso sei unità (3 in Sicilia occidentale e 3 in quella orientale) e la previsione di squadre di antincendio boschivo aggiuntive composte da 5 unità dei Vigili del fuoco, dotate di automezzi per lo spegnimento, così dislocate: 2 nell’Agrigentino (Agrigento e Cammarata), 1 nel Nisseno, 1 a Catania, 1 a Enna, 2 nel Messinese (Messina e Vulcano), 3 nel Palermitano (Palermo, Ustica e Montemaggiore Belsito), 1 a Ragusa, 1 a Siracusa, 2 nel Trapanese (Trapani e Favignana). Le unità di Ustica e Vulcano saranno operative 24 ore su 24.

Caltanissetta-Gela,forse ci siamo,adesso ci sono tutti i pareri compresa l’intesa tra presidente della Regione e commissario straordinario

immagine

Foto/Im. Comunicato stampa Reg.Sic.

 

Palermo,

Firmata l’intesa Stato-Regione per i lavori sulla Caltanissetta-Gela. È stato formalizzato infatti, l’accordo tra il presidente della Regione Renato Schifani, e il commissario straordinario dell’opera Raffaele Celia: la legge prevede, che per le opere commissariate sia necessario questo passaggio in vista del progetto definitivo. 
 
«Si tratta di un passaggio importante che permetterà di completare l’iter per approvare il progetto definitivo dell’opera – spiega il presidente Schifani – e dalla Regione è arrivata immediata la firma dell’accordo: tra gli obiettivi programmatici del mio governo c’è quello di accelerare gli iter burocratici, soprattutto quando si tratta di opere fondamentali per il territorio».
Il progetto riguarda i lotti 7 e 8 della strada statale 626 Valle del Salso (più conosciuta come Caltanissetta-Gela) e il completamento della tangenziale di Gela tra la strada statale 117 bis e la stessa Ss 626.
L’opera, commissariata con Dpcm del 5 agosto 2021, ha già ricevuto tutti i pareri necessari attraverso una conferenza di servizi e adesso occorrerà perfezionare gli atti relativi al finanziamento e approvare il progetto definitivo.

Cambia d’ora in poi il volto giuridico dei giornalisti pubblici- Rivedere adesso i contratti giornalistici esistenti degli uffici stampa siciliani, dove maggiormente si è creato il privilegio

libertà di stampa – Reference POST

 

ROMA

Sottoscritto  all’Aran, l’accordo per la specifica regolazione di raccordo del personale profili informazione che si applica ai dipendenti delle amministrazioni ricomprese nei comparti di contrattazione collettiva di cui al CCNQ 13 luglio 2016, che svolge le attività di informazione negli uffici di cui all’art. 9 della legge 7 giugno 2000, n. 150, inquadrato nei profili professionali appositamente istituiti dai CCNL comparto Funzioni centrali del 12 febbraio 2018 e dal CCNL comparto Sanità del 21 maggio 2018.

La notizia è fornita dal sito giornalistico “Giornalisti.it” e adesso stravolge i contratti giornalistici in vigore presso gli enti pubblici, sia regionali che comunali.  Le amministrazioni dovranno rivedere la posizione dei giornalisti inseriti negli Uffici stampa visto che l’accordo Aran
si applica anche ai dipendenti di ruolo in servizio negli uffici stampa delle amministrazioni ricomprese nei comparti di contrattazione collettiva definiti dal CCNQ 13 luglio 2016 ai quali, in data antecedente all’entrata in vigore dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al triennio 2016-2018, risulti applicato il contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico per effetto di contratti individuali sottoscritti sulla base di quanto previsto dagli specifici ordinamenti dell’amministrazione di appartenenza.

L’accordo  è particolarmente importante nella sua applicazione in Sicilia che ha vissuto situazioni inusitate, diverse illecite e condannate dalla Magistratura della Corte dei conti siciliana (Comune di Catania con l’ex Sindaco Enzo Bianco; Regione siciliana con Totò Cuffaro; Raffaele Lombardo successivo governatore. Altre situazioni felici ma rimaste impagate perchè prive di questi capisaldi Aran. Ci riferiamo al  Servizio Stampa Sovrintendenza Catania-   dimenticato o mai esaminato all’Ordine dei Giornalisti presieduto dall’ex presidente Francese- per i numerosi Comunicati ed articoli stampa emessi in piena autonomia,nell’arco di tre,quattro anni,dal 2014 registrati, con la firma del giornalista incaricato.   Una realtà  creata con la competenza e la tenacia professionale, aggiungiamo noi, ma “invidiata” da altri settori “giornalistici” del fronte palermitano
A sottoscrivere  tale accordo con l’Aran, presieduta da Antonio Naddeo, sono state le  confederazioni sindacali rappresentative nei comparti di contrattazione (Cgil, Cgs, Cisal, Cisl, Confsal, Cse, Uil, Usb) che hanno firmato- secondo le comunicazioni del sito giornalistico – l’ipotesi di accordo il 5 maggio 2021, più la Fnsi per la specifica regolazione di raccordo del personale dei profili informazione.
Con questo accordo, infatti, sparisce definitivamente dalla Pubblica Amministrazione il Contratto nazionale di lavoro giornalistico “Fieg-Fnsi” facendo confluire il personale cui veniva applicato nel Ccnl dei comparti pubblici e, solo laddove necessario, si riconosce un assegno ad personam con i relativi criteri di riassorbibilità.
Cancellato anche l’obbligo della Casagit. La possibilità di aderire alla Cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti italiani (oggi Casagit Salute) è, infatti, facoltativa e l’eventuale adesione potrà avvenire con il solo contributo a carico del lavoratore interessato.
Con l’Accordo appena siglato si dà, così, attuazione alle previsioni del comma 5-bis dell’art. 9, Legge 7 giugno 2000, n. 150, il quale stabiliva espressamente che «Ai dipendenti di ruolo in servizio presso gli uffici stampa delle amministrazioni di cui al comma 1 ai quali, in data antecedente all’entrata in vigore dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al triennio 2016-2018, risulti applicato il contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico per effetto di contratti individuali sottoscritti sulla base di quanto previsto dagli specifici ordinamenti dell’amministrazione di appartenenza, può essere riconosciuto il mantenimento del trattamento in godimento, se più favorevole, rispetto a quello previsto dai predetti contratti collettivi nazionali di lavoro, mediante riconoscimento, per la differenza, di un assegno ad personam riassorbibile, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 2, comma 3, ultimo periodo, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con le modalità e nelle misure previste dai futuri contratti collettivi nazionali di lavoro».
Nell’accordo viene, infine, ribadito che «è diritto insopprimibile dei giornalisti iscritti all’albo la libertà di informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte, e riparati gli eventuali errori».

Tutti d’accordo sullo statuto del M5S studiato da Giuseppe Conte: sarà lui il leader per il riscatto e il cambiamento dell’Italia

Cosa hanno detto Conte e Travaglio sul video di Grillo - Formiche.net

Si dissolvono le nubi interne del Movimento pentastellato. Un comunicato chiarisce le posizioni e le novità: “Beppe Grillo e Giuseppe Conte hanno definito concordemente la nuova struttura di regole del MoVimento 5 Stelle. Il MoVimento si dota così di nuovi ed efficaci strumenti proiettando al 2050 i suoi valori identitari e la sua vocazione innovativa. Determinante è stato il contributo scaturito dal lavoro svolto dal comitato dei sette che Grillo e Conte ringraziano”,

“Una chiara e legittimata leadership del MoVimento 5 Stelle costituisce elemento essenziale di stabilità e di tenuta democratica del Paese. Grillo e Conte si sentiranno ancora nei prossimi giorni per definire insieme gli ultimi dettagli e dare avvio alle procedure di indizione delle votazioni”, si legge ancora nella nota congiunta.

Giuseppe Conte stavolta si dice pienamente soddisfatto dell’accordo sullo statuto    raggiunto  con Beppe Grillo, con il quale in questi giorni ha avuto modo di confrontarsi  direttamente più volte. “Ringrazio anche i 7 componenti del comitato- esclama Conte- che hanno portato avanti questa mediazione: il loro generoso contributo è stato importante anche perché ha comportato una verifica e quindi un apprezzamento della solidità del progetto politico e dell’architettura organizzativa predisposti nei mesi scorsi attraverso un lavoro intenso e appassionato”.,

 “Ora ci sono tutte le condizioni per partire e rilanciare il Movimento 5 Stelle: piena agibilità politica del Presidente del Movimento, netta distinzione tra ruoli di garanzia e ruoli di azione politica, grande entusiasmo e chiaro sostegno al progetto politico”. “È il momento – continua l’ex premier – di lasciarci alle spalle le ombre di questi giorni difficili. I momenti duri sono utili se ci aiutano a individuare la giusta strada da percorrere, le insidie da scansare. Il Movimento 5 Stelle si rialzerà più forte: non dobbiamo farlo solo per noi stessi e per quello in cui crediamo, ma per dare all’Italia tutta la forza delle nostre idee di riscatto e di cambiamento. Per dare sostanza alla voce di chi non è ascoltato da nessuno. Insieme. Ora”.

Si dovranno utilizzare gli ammortizzatori sociali prima di procedere ai licenziamenti

Draghi sullo sblocco dei licenziamenti: incontro con i sindacati - La Stampa

 

Raggiunta l’intesa tra Governo, sindacati e imprese dopo  quasi 7 ore di confronto, l’avviso comune che impegna le aziende a utilizzare gli ammortizzatori sociali prima di procedere ai licenziamenti.

Il documento congiunto, è stato firmato dal premier Mario Draghi, dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dai leader di Cgil, Cisl e Uil e da Confcooperative, Cna, Confapi e Confindustria. All’avviso comune è stato associata anche l’istituzione di un tavolo di monitoraggio a Palazzo Chigi per governare e seguire eventuali emergenze sociali in vista del superamento del blocco dei licenziamenti in scadenza il 30 giugno.

Le parti sociali – si legge nel testo diffuso in serata da Palazzo Chigi – alla luce della soluzione proposta dal Governo sul superamento del blocco dei licenziamenti, si impegnano a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro. Auspicano e si impegnano, sulla base di principi condivisi, ad una pronta e rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all’avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua”.

Lunedì 21 parte il servizio di prenotazione per i test anti- Covid gestito dalla Messina Social City

 

Terapia Intensiva del Policlinico
Foto Archivio Sud Libertà

Nell’ambito del rapporto di collaborazione istituzionale tra il Comune di Messina e l’ASP Messina, a seguito del tavolo tecnico tenutosi lo scorso venerdì 11 giugno, alla presenza dell’Assessore con delega all’Emergenza Covid Dafne Musolino, del Direttore f.f. del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP Messina Edda Paino, e del Presidente dell’Azienda Speciale Messina Social City Valeria Asquini, si è stabilito di garantire il servizio di prenotazione telefonica per l’esecuzione dei tamponi per lo screening anti-COVID.
Il servizio, che durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria era stato gestito dalla protezione Civile Comunale, verrà gestito dalla Messina Social City attraverso il proprio personale.
Pertanto, a partire da lunedì 21, i cittadini che intendono sottoporsi al tampone per lo screening del Covid, presso l’Hub dell’area ex Gazometro, potranno prenotarsi chiamando il numero telefonico dedicato della Messina Social City, 090 9488007.
Il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 17.30 e il sabato dalle 8 alle 13.30.
Si ricorda che il servizio di esecuzione dei tamponi è soggetto a prenotazione e verrà assicurato dall’ASP per tre giorni a settimana e si raccomanda all’utenza di rispettare il giorno e l’orario della prenotazione per evitare di creare rallentamenti nella gestione del relativo servizio sanitario.
L’accordo raggiunto tra le amministrazioni e la Messina Social City vuole essere una concreta testimonianza dell’impegno che il Comune di Messina, anche attraverso le sue società partecipate, continua a dedicare all’emergenza sanitaria da Coronavirus, che in questo periodo dell’anno, con l’atteso rientro dei tanti messinesi che vivono fuori città e l’auspicato arrivo dei turisti, deve essere rafforzato per garantire quelle condizioni di sicurezza che ci hanno consentito di diventare zona bianca già a partire dal prossimo lunedì.

Dichiara l’Assessore Muso :“La ripresa che tutti auspichiamo, e per la quale abbiamo duramente lavorato, deve andare di pari passo con una vigile osservanza di quelle buone pratiche che hanno permesso di superare i momenti più critici della pandemia. In questo senso, il mantenimento del servizio gratuito dei tamponi per lo screening anti – Covid costituisce un importante presidio di sicurezza per il quale si ringrazia l’Azienda Sanitaria Provinciale e la Messina Social City per non avere fatto mancare ancora una volta il suo sostegno a favore di tutta la collettività”..