IL MANIFESTO ETICO E CIVILE DI ANTONIO PRESTI
Ecco gli intellettuali che hanno condiviso il pensiero del presidente di Fiumara D’Arte:
Umberto Broccoli, Pietrangelo Buttafuoco, Giuseppe Conte, Gianni D’Elia, Dacia Maraini, Arrigo Petacco, Gaetano Savatteri, Vittorio Sgarbi………..
«Il valore del sapere ha riscontro universale ed è indissolubile, è educazione permanente, nutrimento essenziale per combattere il vuoto che disorienta, distrae, incatena alla passività e alla dipendenza. La vera missione della Politica della Bellezza è quella di far comprendere alle nuove generazioni che l’unico mezzo per vivere in libertà e democrazia è la Conoscenza».
Inizia così il manifesto etico del mecenate Antonio Presti che – a conclusione del G37, Summit Mondiale della Poesia – ha racchiuso i valori dell’iniziativa in un documento condiviso da personalità del panorama culturale nazionale e internazionale. Un evento sostenuto dall’assessorato regionale ai Beni Culturali e dal Consorzio “Valle della Halaesa” Tusa-Fiumara D’Arte – che ha visto la partecipazione di migliaia di studenti dell’Istituto d’Arte Guttuso, del Liceo Classico Amari, dell’Istituto Agrario Mazzei-Sabin di Giarre, dell’Istituto Steve Jobs di Caltagirone, del Liceo Scientifico e Linguistico Amari di Linguaglossa e del Liceo di Scienze Umane Amari di Riposto. I luoghi della Parola sono stati animati dalle Arti del musicista Michele La Paglia, del soprano Elisa Moschella, dell’artista Daniela Motta e dai versi dei 37 Poeti che hanno risposto all’appello di Presti, coinvolgendo migliaia di persone che hanno partecipato con gioia per manifestare la potenza che solo la Cultura può irradiare nel mondo.
«La consapevolezza della Conoscenza è una risorsa che una volta generata nella mente e nel cuore non incontra ostacoli, anzi, li rimuove, allarga gli orizzonti del pensiero umano, riconosce la Bellezza e la Verità». Un messaggio da consegnare alle nuove generazioni, quale supporto teorico, morale e ontologico per una società contemporanea che continua ad essere afflitta da logiche utilitaristiche. Un documento sottoscritto dai poeti presenti durante i reading e anche dagli intellettuali Umberto Broccoli, Pietrangelo Buttafuoco, Giuseppe Conte, Gianni D’Elia,Dacia Maraini, Arrigo Petacco, Gaetano Savatteri e Vittorio Sgarbi, che hanno confermato quel pensiero che rilancia «un sapere che polverizza la mediocrità, male della nostra società contemporanea e condizione dell’anima che indebolisce i popoli».
«Il G37 si è svolto nel magnifico Bosco delle Betulle sull’Etna (nel territorio del Comune di Piedimonte etneo), un luogo bianco come le cortecce, nero come la lava, verde come le foglie – continua Presti – un luogo che è diventato epicentro della cosa più potente che esista, della vera arma di istruzione di massa che qui, in Sicilia, possediamo da sempre: la Bellezza. Anche le chiese dei Comuni siciliani di Savoca, Castiglione di Sicilia e Linguaglossa, dove le installazioni di luce hanno riscaldato i cuori di migliaia di cittadini che hanno trovato conforto nelle parole dei Poeti, hanno aperto le loro porte per dimostrare l’importanza di divulgare i valori dell’impegno civile e culturale affidando alla Scuola un ruolo attivo e centrale nell’ambito sociale, con esperienze educative di cittadinanza attiva e solidale attraverso la rete. Un asse di contemporaneità, quella che miro a creare per il futuro – conclude Presti – che iniziando da Tusa-Fiumara d’Arte, dove la costruzione del mio manifesto etico e civile ha preso vita, approda a Librino, passando per l’Etna e giungendo fino alle Rocce di Taormina, per attivare una dinamica di pensiero che si nutre di Bellezza universale, oltre ogni logica di potere economico e finanziario. E se il Summit dei Grandi G7 ha prodotto pochi e incerti risultati il Summit G37 dei Poeti è stato fecondissimo: chi semina poesia raccoglie sempre umanità, gioia, conoscenza. Bisogna ricordarlo a quei Grandi. Forse loro, ancora non lo sanno».