SUD : “Il disavanzo pubblico servirà per finanziare reddito e pensioni di cittadinanza”- I rischi con l’Europa e le banche

 

La vita dovrebbe migliorare dopo i recenti provvedimenti governativi. Ma dobbiamo confrontarci con l’Europa. Adesso anche il partito Liberi e Eguali dell’ex Giudice Grasso si è schierato con il governo gialloverde giudicando positiva e coraggiosa la manovra.  Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è salito però ino a 280 punti e il Ftse Mib 8-3,7%)  risulta l’indice peggiore tra le piazze finanziarie europee

L’intesa dovrebbe prevedere un deficit pubblico in rapporto al Pil pari al 2,4% – ben al di sopra degli obiettivi che si era posto, secondo indiscrezioni, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Il maggior disavanzo servirà a Lega e M5S per finanziare alcune misure in manovra, tra cui reddito e pensioni di cittadinanza.      Cosa teme l’Europa, cosa temono i mercati ? E il Sud avrà davvero benefici’? Vediamo i Comunicati come pongono il nostro Paese dopo questa manovra

– Un aumento del deficit può compromettere la stabilità dei conti pubblici del Paese ,debito  pari a luglio a 2.341 miliardi. 

 

Risultati immagini per immagini della commissione europea
Se per caso il ministro Tria dovesse lasciare il governo i guai diverrebbero giganteschi perchè  “Lo spread potrebbe spingersi fino a 450-500 punti base e l’ipotesi di vedere all’azione il piano Omt della Bce sarebbe molto probabile”. L’Outright Monetary Transactions è una sorta di scudo antispread, ma implica restrizioni fiscali ai Paesi che ne fanno uso

Entro la fine di ottobre le agenzie di rating pubblicheranno i loro giudizi sul debito sovrano dell’Italia. Si tratta di S&P e Moody’s che, rispettivamente, assegnano al Paese un rating di BBB con outlook stabile la prima e un rating di Baa2 con outlook negativo la seconda. E’ probabile che con questi presupposti, le agenzie si pronuncino con un downgrade che metterebbe l’Italia nelle condizioni di essere solo un gradino sopra la pericolosa soglia dello speculative grade.

Un conflitto con la Commissione Europea  è una delle ipotesi a cui l’Italia potrebbe dover far fronte nei prossimi mesi destabilizzando la credibilità internazionale del Paese.
– Gli istituti bancari  insieme alle assicurazioni e alle società di gestione del risparmio, sono tra i maggiori detentori di Titoli di Stato e quindi del debito pubblico italiano. Il rialzo dello spread implica una perdita di valore per i Titoli di Stato, più difficili da vendere se non a tassi di rendimento più alti. La loro svalutazione a bilancio potrebbe implicare per le banche un ammanco di capitale che, se sotto le richieste della Bce, comporta manovre correttive come gli aumenti di capitale. In parole più semplici il rischio immediato è il rialzo dei tassi dei mutui, una vera batosta per milioni di persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese

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