Perviene alla Redazione di Sud Libertà un Comunicato stampa dei Sindacati regionali maggiormente rappresentativi. Eccolo:
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“Premesso che l’art. 90, comma 2, del vigente CCRL stabilisce che la contrattazione deve procedere, entro il 31 marzo di ogni anno, a definire la ripartizione e la programmazione delle risorse del FORD per consentire un corretto uso delle somme disponibili, convocare il 14 dicembre le delegazioni trattanti per ripartire il FORD 2022 ha un valore mortificante per i Sindacati che sono chiamati a ratificare in sanatoria le attività che sono state già realizzate.
Le continue disattenzioni nei confronti del personale hanno portato nel corso dell’anno ad un uso scriteriato delle risorse pubbliche che invece di servire a migliorare i servizi resi ai cittadini, hanno determinato l’autorizzazione di eccessive prestazioni di lavoro straordinario (circa 13 milioni), di indennità, di posizioni organizzative, di incentivi alla mobilità, tutte azioni non programmate e non concertate con le organizzazioni sindacali.
Tale operato, palesemente esagerato, che emerge dalla proposta presentata oggi dall’ARAN Sicilia, lede anche la dignità dei lavoratori che, nonostante le gravi carenze organiche di personale che hanno fatto aumentare a dismisura i carichi di lavoro, si vedono ridurre le risorse destinate alla produttività ad importi talmente miseri che sono, oramai, i più bassi di tutte le pubbliche amministrazioni d’Italia.
L’assenza dei dati economici e degli elementi giustificativi rendono poco chiara la proposta, per non parlare poi di una nota pervenuta nel corso dell’incontro da parte del Dipartimento Beni Culturali, che pare essere una provocazione, ma che conferma le perplessità delle scriventi, in quanto restituisce solo oggi circa 1,1 ml di straordinario non utilizzato. Non osiamo immaginare il dato reale complessivo di tutti i restanti Dipartimenti che sottrae risorse dalle tasche del personale.
Pertanto, le scriventi Segreterie che hanno chiesto senza alcun esito anche l’accantonamento delle somme necessarie per erogare la PEO a tutto il personale che a qualsiasi titolo è rimasto escluso, non hanno avuto la possibilità di sottoscrivere l’accordo, nonostante l’imminente chiusura dell’esercizio finanziario. ” (Il documento comunicato è a firma della Cgil, Cisl, Cobas Codir, Uil, Sadirs, Siad,Ugl)