Roma
Con la graduale fine del mercato tutelato di luce e gas per famiglie e imprese resta alta l’attenzione-informa un Comunicato stampa della Finanza– sui comportamenti dei venditori. Nel 2022, anno di transizione verso il mercato libero, si sono concentrate sui venditori di elettricità e gas molte delle attività di controllo documentale e di ispezione svolte congiuntamente dalla Guardia di Finanza e ARERA nell’ambito del Protocollo di Intesa tra le due istituzioni, avviato nel 2001, che in particolare ha visto coinvolto il Nucleo Speciale Beni e Servizi, unità del Comando dei Reparti Speciali del Corpo.
Grazie agli accertamenti effettuati su oltre 1600 imprese, sono stati recuperati 1,2 milioni di euro nell’ambito dei controlli sulla qualità e la sicurezza dei servizi, sulla sostenibilità del sistema tariffario e sulla tutela dei clienti finali; a questi si aggiungono recuperi per 1,6 milioni di euro degli oneri di contribuzione al funzionamento dell’Autorità evasi dagli operatori e 2 milioni di euro di sanzioni irrogate nel 2022. Inoltre, è stata formulata un’istanza di insinuazione al passivo per indebita percezione dei contributi Cip/6 per altri 2 milioni di euro e l’importo recuperato sarà versato a Csea per ridurre il fabbisogno degli oneri generali di sistema a riduzione delle bollette.
Dai controlli sulla correttezza delle pratiche commerciali e delle condizioni di erogazione del servizio di vendita nel mercato libero, sono emerse criticità riguardo alle procedure di switching, sulla regolazione in materia di trasparenza dei documenti di fatturazione e in materia di fuel mix. Su quest’ultimo tema e sulle offerte di energia prodotta da fonti rinnovabili, sulle quali sono state riscontrate numerose violazioni, grazie all’avvalimento del Gse (deliberato nel corso del 2022) sarà possibile allargare i controlli futuri a tutti i venditori elettrici.
Nel dettaglio, per il settore elettrico le attività si sono concentrate sulla continuità del servizio e sul meccanismo di reintegro degli oneri generali, versati dalle imprese di distribuzione ma non incassati, che era stato introdotto dall’Autorità come garanzia a beneficio degli utenti e della tenuta del sistema.
Per il settore gas, invece, le verifiche si sono focalizzate sul funzionamento dei servizi di pronto intervento delle imprese di distribuzione e sull’applicazione delle regole poste anche a salvaguardia delle persone e delle cose dal rischio di esplosioni, scoppi e incendi. E nel 2022 si è registrato il numero più basso di incidenti da gas sugli impianti degli utenti finali dall’inizio della serie storica.
Le attività volte a garantire la tutela del consumatore e il corretto funzionamento del mercato sono al centro anche del programma di attività 2023 durante il quale, tramite controlli documentali e sopralluoghi, saranno verificati sia il rispetto dei costi dichiarati dalle imprese a fini del riconoscimento tariffario, sia le richieste presentate dai venditori di riconoscimento degli oneri generali di sistema non riscossi dai clienti finali e già versati ai distributori.
Infine, a tutela delle famiglie e delle piccole imprese sarà verificato, tra l’altro, il rispetto delle condizioni inderogabili stabilite dall’Autorità per le offerte standard di fornitura PLACET e, per i clienti in condizioni disagiate, la corretta erogazione dei bonus sociali luce e gas.
– V I D E O –