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Si discute , anche se in ritardo, di sprechi e di limitazioni ai compensi degli artisti.Il Consiglio del Cda della Rai oltre ai palinsesti, andrà al voto sulla policy di autoregolamentazione di tali compensi che si fonda, da un lato, sull’esigenza di spending review e, dall’altro, sul doppio binario dei ricavi: canone e pubblicità.
A quanto si apprende, infatti, in Consiglio potrebbe arrivare un documento che prevede un taglio lineare dei compensi degli artisti di circa il 10% ma che indicherà anche deroghe al tetto dei 240mila euro all’anno per programmi di forte appeal, identitari per Viale Mazzini, e per quei personaggi di forte valore artistico che consentono alla Rai di essere concorrenziale. Programmi pagati per almeno il 40% dalla pubblicità.