Punti di contatto nel negoziato tra l’Ucraina e la Russia ma senza un intervento diretto di una forza militare dell’Europa, Zelanski difficilmente potrà resistere

 

Negoziato tra l’Ucraina e la Russia

 

 

 

Si tratta del primo tentativo di dialogo dall’inizio della guerra innescata dall’invasione ordinata dal presidente russo Vladimir Putin. I negoziati sono iniziati poco dopo le 12, ora italiana e sono terminati quasi cinque ore e mezza dopo. I colloqui si sono tenuti nella “Casa del pescatore” sulla riva del fiume Pripyat.

La resistenza disposta da Zelanski  prosegue, probabilmente i russi avranno sottovalutato il coraggio e le doti patriottiche degli Ucraini. La popolazione scioglie le proprie riserve anche sul presidente Zelanski, ex attore comico oggi eroe di prima linea in questa battaglia contro Putin
Afferma Vladimir Medinsky.     “Abbiamo trovato un punto di contatto sui quali costruire una posizione comune” . “La cosa più importante è che abbiamo concordato di continuare il processo negoziale e il prossimo incontro avverrà nei prossimi giorni al confine polacco-bielorusso. C’è un accordo”.
A far parte della rappresentanza del Cremlino anche esponenti del ministero della Difesa e del ministero degli Esteri, nonché della Duma.

I colloqui con la parte ucraina sono durati circa cinque ore. Abbiamo discusso in dettaglio tutti i temi in agenda e trovato alcuni punti in comune su cui prevediamo che possano essere trovate posizioni comuni”, ha detto Medinsky, a cominciare dal fatto che i negoziati continuino. E continueranno “nei prossimi giorni al confine tra Polonia e Bielorussa, c’è un accordo su questo”, ha riferito il capo della delegazione russa, secondo cui “fino ad allora ogni delegazione si consulterà con la leadership del proprio paese sulle proprie posizioni negoziali”.

Dal canto suo, il consigliere della presidenza ucraina, Mikhail Podolyak, ha confermato che “le due parti hanno identificato un certo numero di temi prioritari su cui sono state indicate alcune decisioni. Perché ci sia l’opportunità di attuarle le parti partiranno per consultazioni nelle loro rispettive capitali. La possibilità di un secondo round di consultazioni nel prossimo futuro è stata discussa e questi temi verranno sviluppati in modo pratico e concreto”.

“La delegazione ucraina è stata pronta ad ascoltare e a partecipare alla discussioni sull’essenza dei temi in agenda”, ha detto Leonid Slutsky, un altro membro della delegazione russa e capo della commissione Esteri della Duma.

Secondo quanto ha reso noto la presidenza ucraina, della delegazione hanno fatto parte il ministro della Difesa Oleksii Reznikov, il vice ministro degli Esteri, Mykola Tochytskyi, il consigliere del Presidente Podoliak, i deputati Davyd Arakhamia e Rustem Umerov, oltre che il rappresentante del Presidente per il Donbass Andryi Kostin.

Al termine dei colloqui che si sono svolti oggi in Bielorussia,in località segreta, gli inviati di Kiev e Mosca torneranno nelle rispettive capitali per ulteriori consultazioni prima del secondo round di colloqui.

Il presidente francese Emmanuel Macron, su richiesta di Zelensky, ha parlato al telefono con Putin, al quale ha chiesto di “sospendere tutti gli attacchi contro i civili, di preservare le infrastrutture civili e le vie di accesso all’Ucraina”. Lo riferisce l’Eliseo, secondo cui Putin si sarebbe “impegnato su tutti e tre questi punti”. Tra le richieste “la sovranità russa della Crimea e la risoluzione degli obiettivi di demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina e l’assicurazione del suo status neutrale“.

 

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