Il governo trascura le critiche dell’opposizione e le proteste che si susseguono nel Paese per la sospensione del reddito con paternità M5s ..Il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, nel corso dell’informativa sul reddito di cittadinanza in Aula al Senato, ha affermato che:.
“Dai controlli della Guardia di Finanza, a decorrere dall’introduzione del reddito fino al primo semestre 2023, risultano assegni indebitamente percepiti e indebitamente richiesti per un ammontare di 506 milioni“.
Replicando alle dure critiche che arrivano da Pd e M5S, il rappresentante del governo ha commentato che “ricordare che l’introduzione del Reddito di cittadinanza, che ha seguito l’abolizione del Rei, è avvenuta tra le severe critiche di numerosi componenti di forze politiche che oggi siedono tra banchi dell’opposizione e che oggi hanno una visione critica delle misure adottate dal governo”.
“Il Rdc ha mostrato da subito aspetti di criticità legati al forte disallineamento tra il sostegno monetario e le iniziative di attivazione, reso evidente dall’aver iniziato l’erogazione monetaria senza aver provveduto a mettere in grado i centri per l’impiego di far fronte ai nuovi compiti loro assegnati sul piano occupazionale”, ha detto Calderone.
“L’azione del governo rappresenta il segno politico di un nuovo approccio culturale che si ispira al lavoro, come scritto nella nostra Costituzione. Noi vediamo nel lavoro la risposta alla povertà: è il mezzo migliore per contrastare le condizioni di indigenza”.
Ma le opposizioni non ci stanno proprio ed incalzano. “Questa destra ha deciso che se hai tra i 18 e i 59 anni un lavoro lo devi trovare per forza, non conta quale sia la tua condizione di vita – ha detto in Aula il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato – Ma noi non abbiamo mai visto nessuno che ha deciso di nascere povero, di non studiare, di vivere in condizioni drammatiche. Al contrario, chi è in quelle condizioni cerca di uscirne e se non riesce a farlo ha bisogno dello Stato”.
“Se la Guardia di Finanza su 25 miliardi ha trovato truffe per 500 milioni, cioè per il 2% delle pratiche di Rdc – ha continuato Boccia – vuol dire che qualcosa ha funzionato. E voglio dirlo a chi guarda al passato pensando di fare propaganda: il Pd nel 2018 non votò per il Rdc, ma nel 2019, quando si è trattato di renderlo strutturale durante il governo giallorosso, lo ha votato convintamente.
E ringrazio Dio, perché se non ci fosse stato il Rdc durante il lockdown avremmo avuto conflitti sociali veri. Ha funzionato tutto? Ha funzionato come sussidio, andava migliorato sulle politiche attive per il lavoro. Peccato che la ministra Calderone non abbia fatto un solo incontro sulle politiche attive del lavoro con i sindacati, fatto salvo poi ora scoprire la concertazione per quello che riguarda il salario minimo”, ha aggiunto il dem.