Bilancio delle attività della Polizia Postale nel 2024

 

 

Tempo di bilancio delle attività della Polizia postale svolte durante lo scorso anno. I campi che interessano il lavoro dei cyberpoliziotti vanno dalla tutela della persona e in particolare dei minori dai possibili reati commessi online, del patrimonio di privati, imprese e istituzioni dalla criminalità finanziaria in rete, fino al contrasto al cyberterrorismo e alla protezione delle infrastrutture critiche informatizzate strategiche per il Sistema Paese.

Sono state molteplici nel 2024 le sfide affrontate dalla Polizia Postale che può contare su una rete di 100 uffici territoriali coordinati dal Servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica, oggi inserito nella nuova Direzione centrale per la Polizia scientifica e la sicurezza cibernetica del Dipartimento della Pubblica sicurezza, dedicata all’alta investigazione tecnologica e alle scienze forensi.

Una struttura, quella della Polizia Postale, strategicamente diffusa e in grado di rispondere prontamente alle istanze di sicurezza dei cittadini, sempre più proiettate nel dominio cibernetico, anche attraverso l’azione dei suoi Centri: il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), presidio di sicurezza per le pubbliche amministrazioni e le imprese strategiche del Paese, in un unico grande “sistema” di pubblica sicurezza cyber; il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo), in prima linea nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori sulla rete; il Commissariato di PS online, sito ufficiale della Polizia postale e strumento di diretto contatto con i cittadini, ai quali vengono fornite informazioni, approfondimenti e aiuto, nelle situazioni più delicate.

cnaipic

 

 

I dati del 2024 relativi alle attività del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) mostrano un aumento complessivo di casi trattati e di operazioni di contrasto, con un maggior numero di persone arrestate e di perquisizioni effettuate. Il Centro ha coordinato oltre 2.800 indagini, con circa 1.000 perquisizioni, 144 arresti e 1.028 denunce. Molte di queste indagini hanno riguardato la detenzione, lo scambio e la produzione di materiale pedopornografico, oltre all’adescamento online di minori.

L’attività di monitoraggio della rete ha portato all’analisi di oltre 42.000 siti web, di cui 2.775 inseriti nella black list per contenuti pedopornografici.

Con riferimento al cyberbullismo, rispetto al 2023 si è registrato un lieve aumento dei casi, oltre 300. L’analisi dei dati ha consentito di osservare come la fascia d’età più colpita sia quella 14-17 anni, sebbene gli incrementi più significativi siano legati alle fasce d’età 0-9 e 10-13 anni.

Estorsioni sessuali in rete e diffusione non autorizzata di immagini o video intimi hanno colpito vittime anche minorenni; l’analisi dei dati evidenzia che dal 2023 al 2024, i primi sono in diminuzione e i secondi in aumento.

pedopornografia

 

 

Nel corso dell’anno 2024 incisiva è stata l’attività della Sezione operativa riguardo il contrasto ai reati contro la persona commessi attraverso l’utilizzo dei dispositivi informatici e i social network, e particolare attenzione è stata dedicata a tutte quelle forme di aggressione previste dal “codice rosso”.  In generale, i reati contro la persona perpetrati attraverso la rete sono in aumento. Tra questi, 1500 casi di sextortion, le cui vittime maggiorenni sono state principalmente uomini, e 264 casi di diffusione non consensuale di immagini o video intimi, prevalentemente nei confronti di donne che hanno portato alla denuncia di oltre 200 persone.

Nel 2024 l’azione della Polizia postale svolta dal Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) nel settore della protezione dagli attacchi informatici verso le infrastrutture critiche informatizzate si è declinata lungo il duplice crinale dell’attività di prevenzione a beneficio delle realtà pubbliche o private, di rilevanza nazionale e locale eroganti servizi pubblici essenziali e nella gestione dei grandi eventi, tra tutti, per il 2024, il Vertice del G7 svoltosi in Puglia dal 13 al 15 giugno e l’attività di contrasto, con rilevanti attività d’indagine concluse nell’anno.

Il Centro nel 2024 ha gestito circa 12.000 attacchi informatici significativi, diramando oltre 59.000 alert per prevenire e contrastare attacchi ai sistemi informatizzati di interesse nazionale. Quale punto di contatto nazionale e internazionale per il monitoraggio e la gestione degli eventi di sicurezza cibernetica, il CNAIPIC ha gestito 63 richieste di cooperazione internazionale, consentendo l’identificazione e il deferimento di circa 180 persone.

Le metodologie criminali confermano un’elevata incidenza di attacchi ransomware e di DDoS diretti ad ampio spettro a infrastrutture pubbliche, nazionali e territoriali con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni locali, specie Comuni e Aziende Sanitarie e verso aziende erogatrici di servizi essenziali in diversi settori (es. Trasporti, Finanze, Sanità, Telecomunicazioni).

In linea generale, lo scenario aggiornato della minaccia cyber vede ormai stabilmente aggiungersi, a una matrice puramente criminale, un’origine riconducibile all’operare di attori state-sponsored, anche in conseguenza del contesto geopolitico internazionale.

Operazione “Taken down” contro la pirateria informatica

 

Con riferimento al contrasto al cyberterrorismo, il costante monitoraggio della rete risulta essenziale per la precoce individuazione di minacce e per la corretta gestione dell’ordine e la sicurezza pubblica. In tale ambito, la Polizia Postale opera in costante raccordo con gli uffici specialistici della Polizia di Stato per prevenire fenomeni di radicalizzazione sul web e garantire quindi una completa analisi della minaccia estremista. Nel 2024 sono stati monitorati oltre 290.000 siti web, dei quali 2.364 oscurati.

Le esperienze di contrasto ai fenomeni del crimine finanziario online hanno fatto registrare una persistente diffusione di condotte truffaldine che hanno portato, nel quadro del generale rinnovamento della struttura organizzativa del Servizio Polizia Postale, all’istituzione di una Divisione operativa dedicata.

I principali fenomeni criminosi osservati riguardano campagne di phishing (anche nelle varianti del “vishing” e del “smishing”, l’illecito procacciamento di codici one-time”, token virtuali e password dispositive si realizza mediante il ricorso a chiamate vocali, a messaggi o sms che sembrano provenire da banche o altri enti apparentemente legittimati a richiedere informazioni sensibili) in danno di persone fisiche, PMI e grandi società e le frodi basate sulle tecniche di social engineering, con particolare riferimento alla BEC fraud (frode realizzata attraverso la compromissione di caselle di posta elettronica, realizzata allo scopo di acquisire informazioni utili al perfezionamento della condotta illecita), facilitata anche dall’aumento delle comunicazioni commerciali a distanza e dall’uso della rete nelle transazioni commerciali. In forte espansione il fenomeno delle truffe attuate tramite proposte di investimenti di capitali online (falso trading online).

Nel contesto investigativo, elemento di interesse è costituito dal sempre più frequente ricorso alle “criptovalute” (utilizzate come strumento per perfezionare l’efficace riciclaggio dei proventi illeciti), le cui transazioni (registrate attraverso sistemi di blockchain) si caratterizzano per una maggiore difficoltà di tracciamento e per la conseguente necessità di impegnare professionalità con elevati livelli di competenze.

Genova: la Polizia postale sventa la truffa dello “Spoofing”

Nel contesto della crescente digitalizzazione della società, la sicurezza cibernetica assume un ruolo fondamentale nella protezione delle infrastrutture critiche e nella salvaguardia dei cittadini. Il Commissariato di P.S. Online rappresenta un punto di contatto essenziale tra la Polizia postale e i cittadini, offrendo un servizio continuo e accessibile per la segnalazione di reati informatici e per la diffusione di informazioni e consigli sulla sicurezza online.

Il Commissariato di P.S. Online, infatti, non solo risponde alle segnalazioni e ai bisogni dei cittadini, ma svolge anche un ruolo proattivo nella prevenzione delle attività criminali sul web: attraverso il sito www.commissariatodips.it, il Commissariato promuove campagne di sensibilizzazione e prevenzione, informando gli utenti sui rischi della rete e favorendo comportamenti sicuri online. Il sito web ha ricevuto quest’anno circa 3.000.000 di visite, oltre 82.000 segnalazioni e 23.000 richieste di assistenza, riguardanti fenomeni come truffe online, spoofing, smishing ed estorsioni a sfondo sessuale.

Falso trading online: i consigli della Polizia postale

 

Accanto alle attività di contrasto nei settori di specifica competenza, la Polizia postale è impegnata in attività di sensibilizzazione e prevenzione, considerate fondamentali nella costruzione di consapevolezze circa i rischi presenti in rete, per lo sviluppo di competenze in termini di sicurezza che preparino i cittadini digitali del futuro. Attraverso campagne come “Una vita da social”, “Cuori Connessi” e il progetto avviato con la Fondazione Geronimo Stilton dedicato proprio ai più piccoli, viene portata avanti la collaborazione con scuole e comunità per educare i giovani sui pericoli della rete e promuovere comportamenti sicuri online. Allo stesso modo, ulteriori iniziative sono state intraprese su tutto il territorio per la prevenzione delle più comuni tipologie di reati online, attraverso la diffusione di brevi clip con la collaborazione di numerosi stakeholder, tra cui aziende di trasporto pubblico locale, aeroporti, autostrade, stazioni ferroviarie.

Papa Francesco:”Conflitti e guerre, Dio ci invita sempre in questi casi a fare il primo passo”

 

 

L’Angelus a Piazza S Pietro oggi : “C’è bisogno di speranza, di luce e di pace”. Parole di  Papa Francesco  commentando il Vangelo di oggi.

“Dio ci invita sempre a fare il primo passo” ha aggiunto, quindi ha rivolto il pensiero a tutte le regioni martoriate dalla guerra. “Continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Siria, Myanmar, Sudan. La comunità internazionale agisca con fermezza perchè nei conflitti sia rispettato il diritto umanitario. Basta colpire i civili, le scuole, gli ospedali, i luoghi di lavoro. Non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta” ha aggiunto il Santo Padre.

La Meloni incontra Trump per discutere dell’arresto di Cecilia Sala

 

 

La premier Giorgia Meloni è giunta a Mar-a-Lago in Florida ieri sera per far visita al presidente eletto Donald Trump. L’incontro informale si è svolto durante una cena avvenuta tra i due leader pochi giorni prima del viaggio del presidente Joe Biden a Roma per una visita ufficiale in Italia e in Vaticano dal 9 al 12 gennaio. Alla serata hanno partecipato anche il senatore Marco Rubio, nominato da Trump come prossimo Segretario di Stato, e l’imprenditore texano Tilman Fertitta, futuro ambasciatore in Italia. “Bella serata con Donald Trump che ringrazio per l’accoglienza. Pronti a lavorare insieme”

Ad accompagnare la Presidente del Consiglio, c’era l’ambasciatrice d’Italia a Washington Mariangela Zappia. Probabilmente essa sarà l’alleato di riferimento di Trump in Europa, soprattutto per le tensioni che si prevedono tra gli altri leader europei e Trump, dopo le minacce di quest’ultimo di scatenare una guerra commerciale con l’UE e di ridurre il sostegno americano alla NATO e all’Ucraina nella guerra con la Russia.

Si è voluto parlare pure  della detenzione in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala. Infatti l’arresto di Sala è avvenuto pochi giorni dopo che l’Italia aveva arrestato, su richiesta degli Stati Uniti, un ingegnere iraniano sospettato di fornire componenti di droni alle Guardie rivoluzionarie iraniane.
Da quando è stato eletto, Trump ha accolto a Mar-a-Lago il primo ministro ungherese Viktor Orban, così come il presidente argentino, Javier Milei. Anche il primo ministro canadese Justin Trudeau ha incontrato Trump in Florida dopo la minaccia del presidente eletto di imporre tariffe al Canada.

Almaviva, vertice su vertenza per reimpiego di 130 lavoratori.Il governatore siciliano Schifani: «Grazie al nostro progetto proroga della Cig per tutti»

 

Almaviva cresce negli Usa e rileva i software di Iteris

 

Palermo,

La proroga della cassa integrazione per tutti i dipendenti Almaviva fino al 31 luglio e il supporto al progetto per il reimpiego di 130 lavoratori in due centrali operative, Palermo e Catania, al servizio della sanità pubblica siciliana. È questo l’esito della conference call di oggi alla quale hanno partecipato rappresentanti dei ministeri del Lavoro e delle Imprese, i vertici dell’azienda e gli esponenti delle principali sigle sindacali. Per la Sicilia, oltre al presidente della Regione, Renato Schifani, e al capo di gabinetto, Salvatore Sammartano, c’erano l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo, e i dirigenti generali dei dipartimenti regionali della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e del Lavoro, Ettore Foti, e il capo di gabinetto vicario dell’assessorato al Lavoro, Vincenzo Cusumano.
«Esprimo grande soddisfazione per l’esito della riunione, – dice Schifani che ha voluto seguire la vicenda in prima persona – il governo nazionale ha accolto tutte le nostre richieste ed è proprio grazie al nostro progetto che gli ammortizzatori sociali sono stati estesi a tutti. Da parte nostra, confermiamo l’impegno a dare concreta attuazione, nel più breve tempo possibile, all’iniziativa che coinvolge 130 dipendenti Almaviva nell’attivazione di due centrali operative per lo svolgimento del servizio “116/117”. L’accordo Stato-Regione di fine novembre 2024 mette a disposizione 30 milioni di euro per un’iniziativa che sarà utile ai cittadini siciliani e che, al contempo, mette al sicuro questi lavoratori. Ci auguriamo che anche per gli altri dipendenti, oltre alla proroga della cassa integrazione che è già un primo risultato, si possano prevedere progetti a lungo termine. Noi continueremo a monitorare l’evoluzione della situazione e a collaborare con tutte le parti interessate per trovare ogni possibile soluzione».
La Regione prosegue dunque sulla strada già tracciata con l’obiettivo di attivare, nel più breve tempo possibile, due centrali operative del numero unico per le cure non urgenti 116-117 nelle quali impiegare anche personale non sanitario che si occupi di funzioni di contact center e di supporto nella gestione e sviluppo dell’applicativo web. La firma del verbale d’intesa sulla proroga degli ammortizzatori sociali per tutte le risorse è in programma per martedì prossimo.
«Il governo Schifani – aggiunge Tamajo – continua a dimostrare grande attenzione e responsabilità nei confronti dei lavoratori Almaviva, ribadendo la volontà di tutelare 130 posti di lavoro attraverso un progetto solido e strategico per la Sicilia. La nostra priorità è sempre stata quella di essere al fianco dei lavoratori, supportandoli con azioni concrete e soluzioni sostenibili. Ora più che mai, è fondamentale che ogni attore coinvolto in questa vicenda faccia la propria parte e si assuma la responsabilità delle proprie scelte. Il futuro di queste famiglie dipende dall’impegno comune e dalla capacità di trasformare le parole in fatti. Come governo regionale, continueremo a lavorare con determinazione per garantire stabilità e opportunità di crescita a tutti i lavoratori coinvolti».

I Carabinieri arrestano l’attentatore incendiario che aveva tenuto col fiato sospeso Marina di Gioiosa Ionica

Così la notizia degli incendi dolosi in Australia ha deviato il dibattito  dal cambiamento climatico

Archivi -Sud Libertà

 

 Reggio Calabria – Marina di Gioiosa Ionica 

Giungono finalmente ad una svolta le indagini che i Carabinieri di Roccella Jonica, sotto il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica di Locri, diretta dal dott. Giuseppe Casciaro, hanno condotto sull’allarmante serie di incendi che, in circa tre mesi, avevano diffuso sgomento e preoccupazione a Marina di Gioiosa Ionica.

Il seriale autore, un 60enne del posto, è stato individuato grazie al meticoloso lavoro dei militari della Stazione di Marina di Gioiosa Ionica, c che, a partire dal 14 ottobre 2024, si erano messi sulle tracce dell’autore di quella che può definirsi una vera e propria spirale di attentati incendiari commessi in danno di disparati cittadini e che, in più circostanze, hanno concretamente esposto a rischio i residenti delle abitazioni limitrofe, lambite dalle fiamme.

Sono infatti undici gli episodi documentati dai Carabinieri che, di volta in volta, hanno ricostruito minuziosamente gli eventi incendiari (commessi anche in danno di alcuni noti professionisti della zona), la cui ricostruzione è stata resa assai complessa grazie alle particolari cautele adottate dall’uomo. Quest’ultimo, per l’appunto, agiva muovendosi di notte, travisandosi al fine di impedire la sua identificazione. In alcuni frangenti si era aggirato indisturbato coprendo la propria sagoma con un ombrello aperto, certo di rendere così impossibile il lavoro degli investigatori. Le particolari precauzioni adottate non hanno impedito ai Carabinieri di acquisire numerosissimi elementi a carico dell’uomo, chiamato oggi a rispondere, unitamente ad altri due complici, delle contestazioni avanzate dalla Procura di Locri,.  

Uno di essi, un 21enne, era stato arrestato in flagranza di reato appena dieci giorni fa: i Carabinieri lo avevano intercettato mentre si aggirava nel cuore della notte a Grotteria Mare, anch’egli completamente travisato, pronto ad attivare un ordigno incendiario artigianale che recava con sé. La successiva ricostruzione investigativa ha consentito di confermare che i due avevano pianificato l’ennesimo attentato incendiario ma il tempestivo sopraggiungere dei militari aveva impedito che si consumasse l’ennesimo atto di terrore che avrebbe messo in pericolo l’incolumità dei residenti, attesa la vicinanza delle autovetture alle abitazioni.

I provvedimenti adottati sono stati disposti in sede di indagini preliminari; pertanto, i destinatari degli stessi sono persone sottoposte ad indagini e, quindi, presunte innocenti fino ad eventuale sentenza di condanna definitiva.

Catania, mangiare arancini o pasticcini con escrementi neri di topi roditori: i NAS chiudono laboratorio e denunciano il titolare

 

 

 

Catania,

Carabinieri della compagnia Piazza Dante e del Nas di Catania hanno individuato e sanzionato amministrativamente, ritenendolo responsabile di violazioni nel settore igienico-sanitario, il titolare di un noto laboratorio che rifornisce alcuni bar pasticcerie del centro e della periferia.         In un settore  del laboratorio  le pareti erano rivestite da cartongesso che era però sbriciolato e morso o in diversi punti dove sono stati trovati escrementi di roditori.

All’esito dei controlli, il proprietario, un 39enne catanese, è stato segnalato all’autorità sanitaria mentre la zona non a norma è stata chiusa .    Quando  il titolare porrà maggiore attenzione alla salute dei cittadini e ripristinerà le condizioni igienico sanitarie previste dalla specifica normativa verrà riaperta dopo un’attenta verifica dei Nas..

 

Il nuovo leader siriano ha ammirazione per Papa Francesco e spiega come la Siria uscirà dalla grande corruzione diffusa nel Paese

 

Abu Mohammed al-Jawlani - Agenzia Fotogramma / Ipa

Nella superiore foto d’Ag. il leader siriano Abu Mohammed al Jawlani

 

Il leader siriano Abu Mohammed al-Jawlani  nel corso di un colloquio con il  vicario della Custodia di Terra Santa, Ibrahim Faltas, così si esprime:Stiamo lavorando per riportare in patria chi ha dovuto lasciare la Siria. È nostra intenzione riportare i siriani espatriati alle loro case e i cristiani siriani ritorneranno a vivere e a professare la loro fede in Siria”…

Non considero i siriani cristiani una minoranza – ha spiegato al-Jawlani – ma una parte integrante e importante della storia del popolo siriano. Ho vissuto a lungo nel Governatorato di Idlib, dove ho conosciuto l’impegno di due suoi confratelli, padre Hanna e padre Loai, a favore della popolazione di quell’area. Hanno aiutato e sostenuto tutti coloro che si rivolgevano a loro senza nessuna distinzione. Ho provato stima e rispetto per loro. Grande ammirazione, stima e rispetto per Papa Francesco: è un vero uomo di pace, ho apprezzato i suoi appelli e le sue azioni a favore della pace e dei popoli in difficoltà“.

Il leader siriano spiega che “per anni il popolo siriano ha dovuto subire le conseguenze di una corruzione diffusa a vari livelli. Mancavano i servizi essenziali alla vita della maggioranza delle persone, mancava ogni visione di sviluppo e di crescita per il Paese”. “I dissidenti – ha detto – venivano arrestati e, nel peggiore dei casi, eliminati. Abbiamo visitato prigioni che non avevano niente di umano. Il territorio siriano, ricco di storia e civiltà millenaria, è stato quasi completamente distrutto. La divisione fra le persone ha portato a conflitti e a spaccature”. Quanto al futuro del popolo che tanto ha sofferto e alla eventualità di altre tensioni, al-Jawlani ha risposto: “Stiamo lavorando per l’unità e la pace. È la nostra ferma volontà. Ci vorrà del tempo ma sono sicuro che arriveremo a dare una stabilità politica e sociale alla Siria”.

Il Presidente della Regione Schifani visita a sorpresa Villa Sofia per verificare inefficienze segnalate

 

Palermo-Agrigento, ultimatum di Schifani all'Anas: accelerare i ...

 

Stavolta il  presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in visita a sorpresa all’ospedale Villa Sofia di Palermo per vedere con i propri occhi la situazione che attanaglia la struttura a seguito di una segnalazione ricevuta nel giorno di Capodanno, con il reparto di ortopedia che si è trovato al collasso e diversi pazienti in attesa da diversi giorni per un intervento, visto che la sala operatoria lavorava a ritmo piuttosto ridotto per insufficienza del personale parasanitario.
Tra l’altro abbiamo registrato una grave carenza organizzativa derivante dall’assenza di personale infermieristico nel reparto di ortopedia che aveva paralizzato tanti interventi, tanto da individuare ben 14 pazienti in attesa di intervento, femore rotto e altro – ha sottolineato Schifani all’Italpress -. Abbiamo voluto verificare cosa succede. Ci siamo chiariti le idee”.

-. Noi lavoreremo per individuare le responsabilità ma allo stesso tempo per risolvere i problemi della sanità pubblica. Ho voluto verificare di persona e anche fare così dei bilaterali con gli operatori perchè è giusto sapere, venire e parlare”. Adesso mano ai correttivi..

Silenzio stampa richiesto per la giornalista Cecilia Sala

 

 

I genitori di Cecilia Sala richiedono il silenzio stampa in una nota: “La situazione di nostra figlia, Cecilia Sala, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante. Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione. In questi giorni abbiamo sentito l’affetto, l’attenzione e la solidarietà delle italiane e degli italiani e del mondo dell’informazione e siamo molto grati per tutto quello che si sta facendo”.

La fase a cui siamo arrivati è, però, molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione – proseguono -. Per questo abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa. Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare accogliendo questa nostra richiesta”.

Messina, La Cavalcata dei Re Magi lunedì 6 gennaio a piazza Duomo Il corteo di pastori, paggi, palafrenieri e zampognari, seguito da Gaspare, Melchiorre e Baldassarre a cavallo, partirà da piazza Unione Europea alle ore 11.30.

La Cavalcata dei Re Magi lunedì 6 gennaio a piazza Duomo

 

Messina,

Torna dopo l’edizione del 2020, sospesa poi a causa del COVID, “La Cavalcata dei Magi”, un corteo di pastori, zampognari e dei tre Re Magi che lunedì 6 gennaio, il giorno dell’Epifania, entreranno in piazza Duomo durante il suono dell’Ave Maria di mezzogiorno.
La prima edizione di questo evento, che richiama il racconto evangelico, risale agli anni ’80, quando una grande folla salutò l’arrivo dei Re venuti dall’Oriente presso la Batteria Masotto, dove sbarcarono e proseguirono in corteo lungo le vie della città.
Riproposta nel gennaio del 2020 e poi sospesa a causa della pandemia, l’Amministrazione comunale ha accolto la proposta di questa significativa iniziativa legata all’Epifania, curata dalle associazioni Tercio Viejo di Sicilia, “Gruppo Rievocazione Storica” di Mili S. Pietro e “Cocchieri e Groom di Messina”, in collaborazione con padre Roberto Romeo, rettore della Basilica Cattedrale, nell’ambito del calendario delle manifestazioni natalizie, organizzato dal Comune di Messina.
Un’iniziativa che promuove uno degli aspetti più belli legati alla nascita di Gesù – dichiarano congiuntamente il sindaco Federico Basile e l’assessore al Turismo Enzo Caruso – che riaccende l’attenzione sulla festa liturgica dell’Epifania e crea, allo stesso tempo, un ulteriore attrattore culturale e turistico per quanti il 6 gennaio saranno presenti in piazza Duomo, al termine della Messa, per ammirare il Campanile in movimento”.
Il corteo di pastori, paggi, palafrenieri e zampognari, seguito da Gaspare, Melchiorre e Baldassarre a cavallo, partirà da piazza Unione Europea alle ore 11.30 del 6 gennaio, sul percorso delle vie Consolato del Mare, Garibaldi, largo San Giacomo, San Giacomo, piazza Duomo, per recarsi a rendere omaggio al presepe, allestito dagli studenti del liceo Seguenza e dalla Basilica Cattedrale nella Galleria INPS, in piazza Immacolata di Marmo.