Mondello (Palermo)
Mondello (Palermo)
Napoli,
Presieduto da Enza Amato, il Consiglio Comunale di Napoli si è riunito per celebrare la Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese.
Prima della seduta, Padre Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa e Gerusalemme, è stato accolto a Palazzo San Giacomo dal vicesindaco Laura Lieto e da altri rappresentanti istituzionali, che gli hanno donato la medaglia della Città come simbolo di riconoscimento. Durante il Consiglio, Amato ha sottolineato l’importanza di lanciare un forte segnale di vicinanza al popolo palestinese e di appellarsi a un immediato cessate il fuoco.
La città di Napoli è sempre stata molto vicina al popolo palestinese alla cultura e alla tradizione palestinese, ha continuato Amato.Quindi, nel mezzo di una guerra che sta dilaniando due popoli e causando la morte di un numero tragico di bambini, facciamo sentire con tutte le nostre forze la necessità di tornare ad una situazione di pace.
Padre Ibrahim Faltas ha illustrato la drammatica situazione in Terra Santa. Dal conflitto in corso si contano 150.000 tra morti e feriti, tra cui molti bambini. Ha descritto la devastazione totale, le condizioni di vita estreme e la mancanza di accesso agli aiuti umanitari. In Cisgiordania, il conflitto ha effetti devastanti da oltre un anno, mentre molte famiglie cristiane di Betlemme sono costrette a emigrare. Anche Libano e Siria ne subiscono le conseguenze.
Padre Faltas ha chiesto con forza di porre fine alla guerra e alla violenza, ribadendo l’appello del Papa per un cessate il fuoco immediato.
Il Consiglio ha approvato all’unanimità anche una mozione, illustrata da Sergio D’Angelo, (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) che impegna l’Amministrazione comunale a promuovere ogni azione istituzionale presso il Governo italiano e gli organismi europei affinché si ponga termine al conflitto con la liberazione degli ostaggi israeliani, ad attivare ogni misura che garantisca il diritto all’assistenza umanitaria ai civili palestinesi e a sostenere la ripresa del processo di pace per la creazione di due Stati per due popoli.
La mozione impegna inoltre il sindaco di Napoli a promuovere nella sua qualità di presidente dell’Anci una sinergia tra gli enti locali italiani per promuovere e finanziare un programma di accogliere e assistenza per i civili palestinesi basato sul diritto alle cure mediche e all’istruzione.
Sergio D’Angelo ha definito la guerra il massimo crimine contro l’umanità, ribadendo che la pace può essere raggiunta solo attraverso due Stati per due popoli. Nel suo intervento, la vicesindaco Laura Lieto ha evidenziato l’importanza di esprimere solidarietà a una popolazione che vive una condizione di estrema vulnerabilità, è perciò necessario ribadire dalla Casa comunale un appello al cessate il fuoco, e la presenza oggi, in Aula, di padre Ibrahim Faltas ha un valore simbolico importantissimo.
Antonio Bassolino (Misto) ha ricordato i legami storici tra Napoli e il popolo palestinese, sottolineando il ruolo della città nell’aiutare i bambini palestinesi in passato. Giacomo Serafini, direttore del CIELM, ha ribadito il ruolo fondamentale degli enti locali nella costruzione di reti di solidarietà e nella promozione dei diritti umani.
Nel videomessaggio trasmesso in Aula, il sindaco di Nablus Hussam al Shakhsher ha ringraziato Napoli per la vicinanza e l’impegno, auspicando la pace e la realizzazione della soluzione dei due Stati. Sono intervenuti anche Giuseppe Cataldi, ordinario di Diritto Internazionale dell’ Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Monica Ruocco, ordinaria di Lingua e Letteratura Araba de Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Nino Daniele, presidente del Premio Amato Lamberti, Shafik Kurtam, presidente della Comunità Palestinese della Campania.
Do not approach them! Instead, please report any information you might have about these persons via this website or by contacting any police station.
Roma,
Vi è un sito web EU Most Wanted – comunicano i Carabinieri – che si è arricchito di nuovi profili di assassini e criminali ricercati per reati gravi. Questi individui hanno sangue sulle loro mani – hanno causato o tentato di causare la morte di un’altra persona e potrebbero camminare tra noi.
Puoi aiutarci ad assicurare questi pericolosi criminali alla giustizia? Basta dare un’occhiata. Bastano pochi secondi per visualizzare i loro profili, si può contribuire a portarli davanti alla giustizia e salvare altre potenziali vittime.
Sono assassini, fermiamoli.
La rete europea di squadre attive per la ricerca dei latitanti (ENFAST – European Network of Fugitive Active Search Teams), sostenuta da Europol, gestisce il sito web EU Most Wanted per cercare assistenza nella ricerca di fuggitivi in tutta Europa. Sono stati appena aggiunti oltre 20 criminali e il motto di quest’anno “sangue sulle mani” cerca di aumentare la consapevolezza pubblica sui pericolosi latitanti ricercati per crimini gravi come l’omicidio.
Quando invii una segnalazione anonima tramite il sito web, raggiungi la community ENFAST, che è la rete europea delle forze di polizia all’interno delle squadre nazionali per la ricerca latitanti. Sono disponibili 24 ore su 24 e possono immediatamente intraprendere azioni per individuare e arrestare i fuggitivi quando necessario. I membri dell’ENFAST sono tutti specializzati nel rintracciare criminali in fuga sospettati o condannati per reati gravi e soggetti a mandati d’arresto europei.
Un suggerimento può fare la differenza.
Questi sono i risultati dal momento dell’apertura del sito, avvenuta nel 2016:
“Se riconosci qualcuno, non avvicinarti direttamente.Avverte il Comando Carabinieri: Informaci attraverso le pagine del profilo dei fuggitivi. Tutti i nuovi profili sono contrassegnati in rosso. Sono accettate anche le segnalazioni anonime.
Lampedusa.
Lampedusa: altri sbarchi, oltre 300 migranti nelle ultime ore Tra loro c’è anche una bambina di 11 anni, originaria della Sierra Leone, che secondo le prime informazioni sarebbe l’unica superstite di un naufragio costato la vita a oltre 40 persone, partite dalla Tunisia. La bambina è stata tratta in salvo dall’equipaggio del Trotamar III, sbarcata all’alba sull’isola e condotta al Pte per accertamenti. Dopo le cure al poliambulatorio dell’isola, la piccola è stata accolta all’hotspot di contrada Imbriacola dove viene seguita da operatori e volontari della Cri.
Secondo le prime informazioni, il barchino è affondato tre giorni fa. “La piccola lottava per non annegare in una tempesta di 23 nodi con onde alte 11 piedi – dicono dall’equipaggio – Supponiamo che lei sia l’unica sopravvissuta al naufragio e che le altre 44 persone siano annegate. Siamo profondamente sconvolti”.
La bambina ai medici ha raccontato su quel barchino, partito circa 4 giorni da Sfax in Tunisia e colato a picco, c’era anche il fratello più grande. Il papà, invece, si troverebbe ancora in Tunisia, in attesa anche lui di salpare e affrontare la traversata del Mediterraneo.
Nell’area del naufragio proseguono le ricerche delle motovedette di Guardia costiera e Capitaneria di porto alla ricerca di eventuali altri dispersi o cadaveri. Ricerche al momento senza esito.
Lancia appelli -apprendiamo Mediterranea Saving Humans che rivela : “almeno altri tre naufragi potrebbero essersi verificati nei giorni scorsi lungo la rotta tra le coste tunisine e Lampedusa“, ricordando l’sos lanciato da Alarm Phone lo scorso 2 dicembre quando l’ong ha segnalato prima la sparizione di due barche con 45 e 75 persone a bordo, partite rispettivamente il 27 e il 30 novembre dalla Tunisia. Il 4 dicembre sempre Alarm Phone ha segnalato un’ulteriore imbarcazione con altre 45 persone dispersa dal 30 novembre. “Alarm Phone ha immediatamente comunicato tutte le informazioni in suo possesso alle autorità competenti nell’area, cioè ai centri di soccorso di Tunisia, Malta e Italia, ma nessun riscontro è stato da loro fornito“……
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Nella vita della comunità internazionale, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, rappresenta una tappa fondamentale, riconoscendo l’insopprimibile dignità della persona, principio che ispira la nostra Costituzione.
Nonostante la sottoscrizione della Dichiarazione da parte degli Stati aderenti alle Nazioni Unite, i diritti umani continuano a essere minacciati e violati in diverse parti del mondo. Violenze e abusi nei confronti delle donne, dei bambini e dei soggetti più fragili sono accadimenti quotidiani, soprattutto laddove sono in corso conflitti armati. In alcuni Paesi le più elementari libertà democratiche sono brutalmente ignorate, e perfino l’esercizio del voto – cardine di ogni democrazia – è vanificato.
In una congiuntura internazionale caratterizzata da crisi occorre ribadire la necessità della tutela dei diritti di ogni persona, in ogni circostanza.
In occasione della Giornata che sottolinea la centralità dei diritti umani, la Repubblica riafferma il valore delle norme del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario, senza le quali è illusoria ogni prospettiva di pace duratura e di sviluppo dei popoli».
Archivi -Sud Liberta’
DI RAFFAELE LANZA
Nicolosi (Catania)
Ci risiamo .Una comunicazione in Redazione di un Comitato(di Via Ragalidda a Nicolosi) pone in luce un serio problema .
Le lamentele sui lampioni spenti lasciati in via Ragalidda, dal mese di settembre scorso – e non mantenere la quantità di luce necessaria e stabilita dalla legge, dunque, può rappresentare un serio problema in primis per i proprietari di case e villette nella zona che si collega dal campo sportivo Pulvirenti alla via Guardia Ragala ma anche per chi vi transita occasionalmente, per gli stessi Vigili urbani e Carabinieri che combattono contro la delinquenza e i numerosi furti – sappiamo dal Comando Carabinieri – avvenuti in questa zona- e chi si deve occupare della gestione degli impianti.
Il corretto funzionamento dell’illuminazione pubblica, e quindi fare il possibile per evitare che ci siano dei lampioni spenti, e integrare i pali dove risultano mancanti le lampade , si sa, è a carico del Comune ed esattamente dei gestori-Vigili urbani – delle strade. Sono loro che devono garantire che nelle vie urbane o extraurbane, a seconda della propria competenza, vi siano le condizioni di sicurezza per pedoni e automobilisti e la serenità per gli abitanti-proprietari delle abitazioni.
Quello dell’illuminazione-e della sua integrazione – sembra diventato un affare di Stato. Ne abbiamo già parlato a dicembre del 2021 Ora il problema è diventato cancrenoso e pure fastidioso..
Il sindaco Angelo Pulvirenti in maniera incomprensibile infatti ha tolto recentemente la luce da oltre 15 lampioni circa in Via Ragalidda – un servizio quindi già esistente da numerosissimi anni, dice il Comitato in una Nota – creando fortissimi disagi alle famiglie
Singolare che questo amministratore, accusato di inettitudine dalla gran parte degli abitanti, chieda di tanto in tanto, la “collaborazione” dei cittadini interessati al problema. Il sistema equivale a dire: “parliamone nella segreteria del sindaco: vediamo cosa si può fare e vediamo – in altre parole – se il cittadino è presente nella lista dei votanti a Nicolosi …. Una spiegazione plausibile e testimoniale rappresentata dall’attivazione di due lampioni- comunica il Comitato Via Ragalidda- presso probabili propri“clienti”
Non si può accettare un ragionamento del genere da parte di chi amministra un comune anche se in esso vi sono solo circa cinquemila abitanti residenti
Ma la gente , qui in Via Ragalidda, veniamo informati, chiedono che il sindaco cambi soprattutto metodi e modi. Si sa che il Pulvirenti abbia inserito il Comune di Nicolosi in programma di”riduzione dei consumi energetici per l’illuminazione pubblica” per avere contributi pubblici cospicui.
Si apprende pure che per il Comune di Nicolosi la Regione Siciliana, il Dipartimento Regionale dell’Energia abbia effettuato la verifica sulla “Lista inadempienti agli obblighi di monitoraggio al 30/04/2024” che, a seguito della nota acquisita (al prot. n. 19770 del 17.06.2024 del Dipartimento Regionale dell’Energia ), abbia avuto esito positivo, . informa la Regione, il dipartimento reg.le cioè- avendo l’amministrazione comunale di Nicolosi comunicato di aver adempiuto agli obblighi “di monitoraggio e sanato le inadempienze “segnalate sul Sistema Informativo “Caronte”;
Quale monitoraggio abbia effettuato il Comune di Nicolosi resta un mistero per noi se è vero com’è vero che la Regione siciliana si sia ritenuta soddisfatta solo con una nota del Comune di Nicolosi senza un riscontro commissariale esterno… Problemi di burocrazia….E quelli dell’illuminazione pubblica ?
Sono questi i controlli della Regione siciliana e del dirigente di servizio arch Rosaria Calagna che ha firmato la concessione contributo e relazionato in varie fasi con il sindaco Pulvirenti per l’accredito anche di euro circa 510 mila euro…. ‘? Non si dovrebbe consultare l’altra parte della popolazione interessata, nel caso vittima del pubblico potere latitante
Non scherziamo Signori…!
E chi controlla l’operato del sindaco Pulvirenti se l’opposizione del Consiglio comunale preferisce il silenzio sulla problematica della luce? Sono fantasmi…o persone coscienziose?..
E i Vigili urbani di Nicolosi? Affermano: “il sindaco ha conservato la delega alla Polizia municipale. Come dire: comanda lui! Ma i vigili non dicono niente sui pali “spenti”, sulla “sicurezza” di Via Ragalidda” al buio dove avvengono furti e rapine oltrechè incidenti? Si limitano a “raccogliere in un quadernetto le segnalazioni telefoniche…..”
E il Prefetto di Catania? Non dovrebbe intervenire per le omissioni del caso ? Su questo terreno quindi possono germogliare tante ipotesi ma condirle con l’ottimismo sarebbe davvero sciocco.
Archivi -Sud Libertà
Una scossa di terremoto alle ore 7.33 di magnitudo 3.6 è stata segnalata dall’Ingv nelle vicinanze di Roccamonfina (Caserta). L’evento sismico si apprende, è avvenuto a una profondità di 2 km ed è stata avvertita anche a Napoli.
Dopo la scossa il sindaco di Roccamonfina ha deciso di tenere chiuse le scuole del comune casertano. Lo ha riferito lo stesso primo cittadino, Carlo Montefusco, che ha attivato lo stato di emergenza e convocato il Centro Operativo Comunale per fare il punto della situazione. Scuole chiuse anche a Sessa Aurunca.
La motivazione: “per garantire la sicurezza di tutti e consentire agli uffici preposti di effettuare i rilievi necessari sulle strutture scolastiche, le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse nella giornata di oggi. A breve sarà pubblicata l’ordinanza ufficiale con i dettagli e saranno forniti ulteriori aggiornamenti sull’esito delle verifiche. L’Amministrazione comunale è già al lavoro per monitorare la situazione e tutelare la sicurezza di tutta la comunità“.
La didattica è stata sospesa anche a Carinola, Conca della Campania, Marzano Appio, Mignano Monte Lungo, Vairano Patenora, Falciano del Massico, Pietravairano, Teano e Vitulazio.
di Alessio Evangelista
Attiravano le loro vittime inserendo in alcuni siti internet dei banner pubblicitari di inesistenti società di investimenti finanziari e successivamente le convincevano a effettuare investimenti con la falsa promessa di lauti guadagni le due persone arrestate dai poliziotti della Polizia postale di Torino.
L’operazione “Trade scam” condotta dagli investigatori della Postale si è conclusa a Tirana, in Albania, e ha visto il coordinamento internazionale di Eurojust e la collaborazione della Spak albanese, la Procura speciale deputata al contrasto della corruzione e della criminalità organizzata.
Le indagini condotte dal Cosc (Centro operativo per la sicurezza cibernetica) di Torino e coordinata dal Servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica, hanno ricostruito, grazie al rilevante sequestro di materiale informatico, l’organigramma preciso, risalendo al ruolo che ognuno aveva all’interno del gruppo criminale che agiva anche grazie alla creazione di società di comodo necessarie per il riciclaggio dei proventi delle truffe.
È seguendo i flussi finanziari che i poliziotti hanno delineato il modus operandi degli indagati che, dopo aver raggirato le vittime, le convincevano a versare le somme da investire. Questo denaro veniva poi immediatamente trasferito su conti stranieri per aggirare i controlli antiriciclaggio e convertito in criptovalute.
La fase finale dell’operazione, conclusasi con l’arresto dei due indagati e il sequestro preventivo di 4 milioni di euro, si è svolta sul territorio albanese con la collaborazione degli organi di Giustizia e di Polizia locali grazie al supporto del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip), che, per la diffusione internazionale dei mandati di cattura, ha attivato la sede centrale Interpol, in stretto contatto con l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza italiano in Albania, distaccato all’Ambasciata di Tirana ( Comunicato)…
Roma,
Papa Francesco presiede oggi (ore 16) nella Cappella Papale nella Basilica di San Pietro il Concistoro Ordinario Pubblico per la nomina dei nuovi Cardinali.
– Sono 21 i nuovi “porporati”, di cui 20 elettori: Angelo Acerbi (Nunzio Apostolico, unico non elettore), Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio (Arcivescovo di Lima, Perù), Vicente Bokalic Iglic (Arcivescovo di Santiago del Estero, Primate di Argentina), Gerardo Cabrera Herrera (Arcivescovo di Guayaquil, Ecuador), Natalio Chomalí Garib (Arcivescovo Santiago del Cile, Cile), Tarcisio Isao Kikuchi (Arcivescovo di Tokyo, Giappone), Pablo Virgilio Siongco David (Vescovo di Kalookan, Filippine), Ladislav Nemet (Arcivescovo di Belgrado, Serbia), Jaime Spengler (Arcivescovo di Porto Alegre, Brasile), Ignace Bessi Dogbo (Arcivescovo di Abidjan, Costa d’Avorio), Jean-Paul Vesco (Arcivescovo di Alger, Algeria), Joseph Mathieu (Arcivescovo di Teheran-Ispahan dei Latini, Iran), Roberto Repole (Arcivescovo di Torino, Italia), Baldassare Reina (Vicario Generale per la Diocesi di Roma), Frank Leo (Arcivescovo di Toronto, Canada), Rolandas Makrickas (Arciprete Coadiutore della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore), Mykola Bychok (Vescovo eparchiale di Saints Peter and Paul of Melbourne degli Ucraini, Australia), padre Timothy Peter Joseph Radcliffe (teologo), padre Fabio Baggio (sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale); George Jacob Koovakad (officiale della Segretaria di Stato, responsabile dei Viaggi papali), Domenico Battaglia (Arcivescovo di Napoli). Dell’elenco iniziale faceva parte anche Paskalis Bruno Syukur (Vescovo di Bogor, Indonesia), che però ha chiesto al Papa di non essere creato cardinale.
UN COLLEGIO SEMPRE PIU’ EXTRA EUROPEO – I nuovi 21 cardinali provengono da tutti i continenti: 8 dall’Europa, 5 dal Sud America, 4 dall’Asia, 2 dall’Africa, 1 dall’America del Nord e 1 dall’Oceania.
Si tratta del decimo concistoro indetto da Bergoglio, che dal primo nel 2014 ha così “creato” 149 cardinali (110 elettori), via via allargando le zone di provenienza dall’Europa, un tempo cuore del cattolicesimo: compresi quelli nominati oggi, dei 253 cardinali viventi (140 gli elettori: mai così tanti), meno della metà (115, il 45,5%) proviene dall’Europa, il resto dagli altri continenti (Asia 37, America del Sud 32, Africa 29, America del Nord 28, America centrale 8, Oceania 4).
GIURAMENTO, BERRETTA E ANELLO: COME FUNZIONA IL RITO – Il Concistoro per la creazione dei nuovi Cardinali, secondo il nuovo rito introdotto in occasione del Concistoro del 18 febbraio 2012, prevede i seguenti momenti: saluto, orazione e proclamazione del Vangelo; in apertura, il primo dei nuovi Cardinali, a nome di tutti, rivolge al Papa un indirizzo di omaggio e gratitudine; allocuzione del Papa; creazione dei nuovi Cardinali (il Papa legge la formula di creazione, elencando i nomi dei nuovi Cardinali e annunciando l’Ordine Presbiterale o Diaconale al quale vengono assegnati); Professione di fede e giuramento dei nuovi Cardinali; Imposizione della berretta, consegna dell’anello cardinalizio e assegnazione del Titolo o della Diaconia; il nuovo cardinale scambia poi con gli altri cardinali l’abbraccio di pace; il Il rito si conclude con il Padre Nostro.
8 DICEMBRE A PIAZZA DI SPAGNA – Oggi domenica 8 dicembre, Festa dell’Immacolata, il Papa celebra la Messa con i nuovi cardinali e il Collegio cardinalizio (ore 9.30 Cappella Papale), presiede l’Angelus alle 12 da Piazza San Pietro, e alle 16 si reca a piazza di Spagna per il consueto omaggio alla statua della Vergine Maria.