’Operazione Consolazione, con arresti di 16 persone, tra esponenti di vertice e affiliati alla cosca Pillera-Puntina di Catania, anche grazie alla collaborazione delle vittime che hanno denunciato di essere taglieggiate dai mafiosi estortori.
Le indagini sono state avviate nel 2015 e hanno fatto luce anche sulla richiesta a uno dei titolari di una delle più note e rinomate pasticcerie della città costretto a versare 5.000 euro, in due rate, per le feste di Natale e Pasqua, a consegnare nel tempo a esponenti del clan 12 ceste natalizie e praticare per loro ‘scontì sugli acquisti.
Vittima di un raid invece il titolare di un panificio devastato ed intimidito per fare pagare al titolare la liquidazione che sarebbe spettata alla figlia di un appartenente al clan che lì aveva lavorato, colpendo con dei caschi alla testa due dipendenti presenti. Alle violenze, contesta la Dda della Procura di Catania, hanno fatto seguito le minacce alla moglie del panettiere (“se non mi dici dov’è tuo marito scippamu (stacchiamo, ndr) a testa a te e ai bambini“) e allo stesso titolare (“se non dici la verità ammazzo a te e la tua famiglia … il panificio domani deve restare chiuso se no ti ammazziamo la famiglia…”)
Provata l’estorsione ai danni dei proprietari di una nota pasticceria, costretti a versare la somma di 2.500 in occasione delle festività di Natale e di Pasqua, oltre a consegnare periodicamente numerose ceste contenenti i prodotti dolciari venduti, nonché i prestiti ad usura nei confronti dei soci e amministratori di alcune ditte operanti nel settore della ristrutturazione edile e dell’impiantistica e nel commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori. Gli investigatori informano che le vittime hanno collaborato denunciando gli autori delle indebite richieste. L’operazione è stata denominata “Consolazione”, dal nome del quartiere in cui insiste la citata piazza Cavour.
Nel corso delle operazioni Giuseppe Saitta è stato altresì arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio in quanto trovato in possesso di un chilo di marijuana, 10 stecche della medesima sostanza, un bilancino di precisione e la somma di 6 mila euro in contanti. I provvedimenti sono stati firmati dal Gip di Catania Pietro Currò su richiesta dei sostituti procuratore Antonella Barrera e Assunta Musella coordinati da procuratore aggiunto Ignazio Fonzo