Il nascente governo sta generando rabbia e critiche vibrate all’interno del Movimento che in questo momento rappresenta due anime: l’una opportunista per dimostrare a Draghi l’obbedienza ai vertici del Movimento che hanno “concordato” e poi diffuso l’alleanza con il malvisto premier fino a spingere il Movimento sull’orlo della scissione. L’altra quella genuina, autentica, che parte da Alessandro Di Battista, quale figura simbolica e sincera più amata dal mondo del Web, insieme a Giuseppe Conte, che vorrebbe votare secondo coscienza. E poichè all’orizzonte si intravede molta nebbia, tanti parlamentari temono di votare la fiducia a Mario Draghi per non essere additati successivamente “esempi di cattiva politica” e in contrasto con la vera identità del Movimento.
L’assenza di Conte nel Consiglio fa poi il resto. Avete visto il post di addio sul massimo social dell’avvocato? In virtù della sua esperienza Conte opera una distinzione tra buona Politica e cattiva politica. I governanti pentastellati dovranno agire da soli adesso. Manca il faro principale .Ad agitare ancor più gli animi è il post pubblicato in serata da Davide Casaleggio, in cui non solo non si ‘silenzia’ la possibilità di ripetere il voto sul sostegno all’esecutivo Draghi, ma si apre anche alla possibilità, per i parlamentari fermamente contrari, di astenersi in Parlamento. Probabilmente un “suggerimento” vista la fibrillazione interna del Movimento. Oggi le chat dei parlamentari sembrano suonare tamburi di guerra.
Davide Casaleggio, presidente dell’Associazione Rousseau: “Chi nel M5S si sente a disagio nel sostenere il governo Draghi dovrebbe astenersi. “Credo che le azioni del Movimento 5 Stelle – scrive – debbano portare a una unione di intenti per poter mantenere una forza negoziale importante nei prossimi passaggi parlamentari a difesa delle riforme fatte. In questi giorni ho ricevuto migliaia di messaggi e solo durante questo weekend, sulla casella dell’Associazione Rousseau, è arrivata in media una email al minuto sulla mancata costituzione del Superministero che sarebbe dovuto nascere dalla fusione di Mise e Ambiente, come previsto dal quesito a garanzia dell’avvio del governo”
Se non sarà possibile sottoporre un nuovo quesito agli iscritti credo sia comunque importante non creare una divisione nel gruppo parlamentare -prosegue-. Molti parlamentari mi segnalano che vorrebbero votare contro non essendo passibili di sanzioni disciplinari sulla base dei precedenti e delle regole attuali, ma credo sia importante in questo momento lavorare per la massima serenità di tutti nel rispetto di regole e principi che ci siamo dati”. “Per questo motivo, auspico che chi senta il disagio nel sostenere questo Governo percorra la scelta della astensione” .
Fin qui Casaleggio La verità è che se non ci fosse stata la direttiva di orientamento iniziale a votare “sì” al governo Draghi, la stragrande maggioranza dei parlamentari del Movimento avrebbe deciso per la “sfiducia”a Mario Draghi. se poi i vertici avessero resistito all’attrazione esercitata da “posti” di Ministro -quattro- si sarebbe potuto preventivare già da adesso quel che sarà prevedibile per il prossimo futuro: i segnali già vi sono, un esecutivo cioè che lavorerà nelle tenebre, nello stile di Draghi, senza comunicazione (vera e dettagliata di Palazzo Chigi), senza trasparenza: insomma un gruppo di vampiri che dovrà fare a meno dell’uso delle corde vocali.Dove potrà arrivare dunque l’esecutivo di Mario Draghi?