Ambasciata italiana in difficoltà per la battaglia attorno alla capitale di Tripoli,. Come si sa il Consiglio presidenziale libico ha proclamato lo stato di emergenza.
“A causa del pericolo della situazione attuale e nell’interesse pubblico,-questo il comunicato ufficiale – il Consiglio presidenziale dichiara lo stato di emergenza nella capitale Tripoli e nei suoi sobborghi, per proteggere i civili, i possedimenti pubblici e privati e le istituzioni vitali”. Il Consiglio ha chiesto la fine dei combattimenti e il rispetto del cessate il fuoco raggiunto in coordinamento con la missione delle Nazioni Unite in Libia.
La Libia è attualmente divisa tra due governi rivali: uno a Tripoli e l’altro nella città orientale di Tobruk. Le milizie continuano a lottare per il controllo delle aree vitali del Paese mentre il gruppo estremista dello Stato islamico mette in scena attacchi frequenti. Il Paese nordafricano è precipitato nel caos da quando Muammar Gheddafi è stato rovesciato e ucciso in una rivolta del 2011 che si è trasformata in un conflitto armato. L’immigrazione verso l’Italia è una delle cause che spinge la popolazione a cercare una migliore sicurezza . Non vi è preoccupazione per gli italiani all’ospedale da campo a Misurata. Ma gli scontri proseguono ogni giorno più violenti (si contano finora quaranta morti e feriti ) per l’assalto finale a Tripoli.