La Sicilia si conferma ancora una volta punto di riferimento per il mondo dei cavalli al centro dell’area mediterranea. Da oggi al 10 ottobre, sui campi gara del Centro equestre del Mediterraneo di Ambelia, a Militello Val di Catania (CT), riflettori puntati sulla Coppa degli Assi, evento agonistico riconosciuto a livello internazionale, organizzato dall’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia e promosso dalla Regione Siciliana con il supporto tecnico di Fieracavalli.
La 36esima edizione del concorso, dopo dieci anni, torna a validità internazionale con le competizioni CSI1* e CSI2* dove i campioni del salto ostacoli si sfideranno per un montepremi complessivo di 90mila euro.
Durante la tre giorni agonistica si tengono , inoltre, le tappe di due concorsi nazionali targati Fieracavalli: il Gran Premio 123×123, nato nel 2018 per celebrare le 120 edizioni della manifestazione, e l’Italian Champions Tour, primo circuito itinerante di salto ostacoli a squadre su tutto il territorio nazionale che vedrà la sua finale alla fiera scaligera, in programma dal 4 al 7 e dal 12 al 14 novembre 2021.
«Anche questa edizione della Coppa degli Assi – afferma l’assessore regionale allo Sport, Manlio Messina in una nota – conferisce prestigio alla tradizione siciliana dello sport equestre. La rinnovata collaborazione che il governo Musumeci ha voluto con Fieracavalli di Verona ci consente di guardare al futuro con sempre maggiori ambizioni. Lo splendido impianto di Ambelia si appresta ad ospitare la popolare gara, ma stiamo lavorando affinché anche l’impianto della Favorita, a Palermo, possa essere presto riaperto al pubblico per creare un asse fra i due poli dell’Isola».
Rinomato per essere uno dei più prestigiosi e longevi concorsi ippici internazionali d’Italia, la Coppa degli Assi in oltre quarant’anni di storia ha visto i migliori binomi del salto ostacoli mondiale calcare lo storico campo della Favorita, a Palermo. Dal 1976, anno della sua istituzione, nomi del calibro dell’azzurro Raimondo D’Inzeo, degli inglesi David Broome e Harvey Smith, del fuoriclasse brasiliano Nelson Pessoa – uno dei più grandi cavalieri di tutti i tempi -, dell’elvetico Willi Melliger, del francese Michel Robert o ancora dell’austriaco Anton Martin Bauer, si sono guadagnati l’ambìto Gran Premio.
Oggi la manifestazione sportiva sta finalmente riconquistando il suo valore internazionale grazie ad un’intensa attività di collaborazione tra il comitato locale e la Federazione Italiana Sport Equestri.
Oltre all’Italia, arriveranno cavalieri dalla Grecia, dalla Germania e dalla Colombia. Tra gli iscritti anche Francesco Franco, già nell’albo d’oro del concorso grazie alla conquista del titolo nel 2009.
Nelle ultime tre edizioni, a causa dell’inagibilità temporanea del Centro Ippico della Favorita, il concorso si è spostato da Palermo a Catania, dove la Regione Siciliana ha attivato un forte piano di recupero e miglioramento della Tenuta di Ambelia che ospita il Centro Equestre del Mediterraneo, nato con l’ambizione di far ritornare la Sicilia il punto di riferimento del mondo equestre del centro-sud Italia. La struttura é immersa in un’area di 50 ettari impreziosita da ulivi secolari ed è gestita dall’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia che qui cura la riproduzione e all’allevamento di centinaia equidi, contribuendo al mantenimento delle razze autoctone del Purosangue Orientale, Sanfratellano, Anglo-Orientale, dell’asino Ragusano e Pantesco.
LA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DEI SETTE DIPENDENTI SILURATI DALLA REGIONE
DI R.LANZA
In questo contesto storico e paesaggistico unico si inserisce la Coppa degli Assi, “una prestigiosa manifestazione al cui indiscusso valore sportivo oggi si aggiunge l’importante valenza culturale del luogo che la ospita, richiamando un pubblico non solo di appassionati, ma anche di curiosi, amanti dei cavalli, giovani e famiglie”.
La gara -aggiorniamo le giornate sportive – si rivela occasione di rilievo per una manifestazione dei dipendenti dichiarati in “disponibilità” e con l’80 per cento dello stipendio. Già altre volte-ricorderemo- i sette (erano otto ma un dipendente recentemente è venuto a mancare) lavoratori avevano espresso la vibrata protesta a Tenuta Ambelia affiancati da diversi sindacalisti per una vicenda che-come SUD LIBERTA’ ha ampiamente pubblicato nei dettagli – rappresenta una topica della Regione siciliana. E una vergogna dell’Ars e dei suoi parlamentari con esclusione del gruppo pentastellato autore di un intervento-interpellanza per risolvere l’inusitata questione.
Oggi i sindacati -CGIL- UIL- SADIRS si ripropongono in vetrina ma ancora una volta “raccontano” la storia dei dipendenti ma non hanno proposte concrete per chiudere questo vergognoso capitolo. Sono autori di un volantino che ricorda la vicenda in maniera identica al precedente comunicato – già da noi pubblicato -al quale hanno cambiato solo la data e mese ed è davvero superfluo quindi ripubblicarlo. Un modo di fare sindacato che è quello tipico in Sicilia, per salvare le apparenze e dire a tutti: “Oilà, io ero presente..” Ma le occasioni perdute per fare goal,discutiamo in termini calcistici, erano davvero tante ….. Errori che i sindacalisti non intendono riconoscere forse anche per la facile responsabilità da addossare agli altri protagonisti …
Sarà bene che i sette dipendenti studino altre soluzioni concrete visto che la pianta organica della Regione siciliana si è svuotata di migliaia e migliaia dipendenti tra istruttori, funzionari e dirigenti e il governo “promette” assunzioni a valanga nei vari Dipartimenti il cui potere clientelare si è esteso ulteriormente con gli incarichi a “consulenti, esperti, dipendenti” collocati – con sindacalisti regionali “bendati”- negli uffici di comando della Regione