Indagato il direttore Roberto Napolitano per il reato di false comunicazioni sociali

La pagina più buia nella storia del Sole 24 Ore

“L’iscrizione nel registro degli indagati, per il reato di false comunicazioni sociali, del direttore Roberto Napoletano e di altri ex manager del gruppo, compresi l’ex presidente e l’ex amministratore delegato, rappresenta la pagina più buia nella storia del Sole 24 Ore”, si legge nel comunicato dell’assemblea di redazione del giornale. “La redazione – prosegue il comunicato – ha, sin da ottobre, sfiduciato a larghissima maggioranza il direttore e poi ribadito in più occasioni pubbliche la sua presa di distanza. Già allora era infatti evidente come, al di là delle responsabilità penali che sono ancora da accertare, a Roberto Napoletano dovesse essere attribuito un ruolo di primo piano in una gestione editoriale del tutto deficitaria, che ha contribuito a portare la società sull’orlo del fallimento.

Da giovedì è emerso che la Procura di Milano ha acceso un faro anche sulla sua condotta. Al di là dell’esito finale del procedimento penale, per la redazione è inammissibile che il giornale della finanza, dell’economia, del diritto possa andare in edicola con la firma di un direttore indagato per un reato assai grave, in ipotesi commesso proprio durante la sua permanenza al Sole 24 Ore. Ritiene pertanto, dopo un voto di oltre il 90% dell’assemblea, di non potere che proclamare uno sciopero a oltranza sino al momento della sua rimozione. Un’iniziativa senza precedenti nella storia sindacale del Sole 24 Ore e che, purtroppo, è l’unica che appare adeguata alla gravità della situazione”.

La redazione chiede pertanto “all’azionista di maggioranza, Confindustria, una doppia assunzione di responsabilità: da una parte restituendo subito al giornale una guida autorevole e in discontinuità con l’attuale gestione, condizione indispensabile per rendere credibile qualsiasi prospettiva di rilancio; dall’altra procedendo, senza più indugi, alla ricapitalizzazione del gruppo, dopo averne annunciato la disponibilità ormai 6 mesi fa”.

(Agenzia)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *