l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dei colloqui allargati alle rispettive delegazioni con Sauli Niinistö, Presidente della Repubblica di Finlandia, in visita di Stato
“Per me è un piacere- dice il Presidente Sergio Mattarella- ricevere al Quirinale il Presidente Niinistö, ed è un onore per l’Italia la sua presenza a Roma e la sua presenza di domani a Napoli, città scelta come seconda tappa dal Presidente Niinistö.
A Napoli avrà modo di visitare il comando della Nato, che lì è collocato, e che ha accompagnato l’Italia perché è stato istituito due anni dopo la firma dell’entrata dell’Italia nell’Alleanza Atlantica.
Questa visita di Stato era programmata tre anni addietro. È stata rinviata per effetto della pandemia, del Covid. In questi tre anni abbiamo registrato, con il Presidente, che il mondo è cambiato. Ed è cambiato in peggio, per la verità.
Molto più che per il virus e per la pandemia, è cambiato per sciagurati comportamenti umani; per l’aggressione della Russia all’Ucraina e, negli ultimi giorni, per l’iniziativa terroristica di Hamas in Israele, con il conseguente pericolo di spirale di violenza che si sta registrando e che si spera che si possa frenare.
Tutto questo ha reso per me questo confronto prezioso e molto atteso, conoscendo la saggezza e l’esperienza del Presidente Niinistö e il ruolo che la Finlandia svolge nella comunità internazionale.
I nostri rapporti bilaterali sono eccellenti. Abbiamo un’ottima collaborazione di carattere commerciale, che intendiamo sviluppare ulteriormente. Abbiamo una collaborazione scientifica e culturale importante, anche attraverso la collaborazione dei nostri Atenei e dei nostri centri di Ricerca.
Tutto questo è reso facile dalla comunanza di valori condivisi tra Finlandia e Italia. Valori di pace, di collaborazione nel mondo, nella comunità internazionale, di multilateralismo, di apertura e di dialogo.
E tutto questo, naturalmente, comporta anche un’individuazione degli interessi comuni tra Finlandia e Italia.
In più, noi sappiamo quanto la Finlandia abbia alta credibilità internazionale. E anche una grande esperienza nella difesa della pace e del multilateralismo.
E qui vorrei ricordare il contributo che è stato dato da Martti Ahtisaari, Presidente della Finlandia morto qualche giorno addietro, Premio Nobel per la pace che, oltre a essere stato un grande operatore di pace, è stato anche un grande europeista. Fu durante il suo mandato che la Finlandia è entrata nell’Unione europea.
Abbiamo parlato anche di questo con il Presidente Niinistö: dell’Unione Europea, del tuo futuro; di come rendere l’Unione più forte, più capace di esprimersi con autorevolezza nella comunità internazionale, recando in questa i suoi valori di pace e di collaborazione internazionale. Evitando che il fenomeno così importante – che abbiamo a cuore, sia Finlandia che Italia – dell’allargamento ai Balcani occidentali, all’Ucraina, alla Moldova e, quando sarà, alla Georgia, non sia accompagnato da una pari azione di riforma che renda l’Unione più capace di decidere sollecitamente rispetto alle sfide che sono così importanti nel mondo.
L’Unione ha di fronte a sé delle sfide globali rilevanti. Ma ha anche di fronte a sé un mondo che muta velocemente, che richiede quindi decisioni e risposte tempestive.
Per fornirle, occorre avere un’adeguata capacità decisionale.
E l’Unione, per essere un grande soggetto, influente nella comunità internazionale – influente non per egemonia, ma per recare valori di pace e di collaborazione – ha bisogno di meccanismi interni che lo rendano più efficace e più tempestivo nella decisione. Più coeso.
Questo è quello di cui abbiamo parlato.
Abbiamo anche esaminato alcune delle sfide presenti: il cambiamento climatico, il mutamento energetico conseguente e indispensabile.
Abbiamo parlato del fenomeno migratorio: fenomeno epocale, da affrontare come Unione europea, come sta avvenendo con le ultime decisioni del Consiglio europeo.
Abbiamo parlato, naturalmente, in maniera concreta, della sciagurata aggressione della Russia all’Ucraina, ribadendo l’esigenza di sostegno fermo, costante all’Ucraina sotto ogni profilo.
Perché in questo modo si difende la pace, il rispetto del diritto internazionale e il rispetto dell’indipendenza e della libertà dei singoli Stati.
Apprezziamo la fermezza con la quale il popolo finlandese appoggia questa posizione. E lo stesso vale per l’Italia, che ha questa intenzione con fermezza.
Ho espresso anche al Presidente Niinistö la preoccupazione per quanto è accaduto a Balticconnector.
Sull’Ucraina abbiamo parlato anche delle conseguenze che questo comporta nel dialogo con il resto del mondo.
Abbiamo insieme parlato dell’esigenza che vi sia un protagonismo dell’Europa nel dialogo nella comunità internazionale con il Sud globale, con il quale improntare il dialogo in chiave di rispetto mutuo e di collaborazione.
Abbiamo anche parlato, naturalmente, di quanto è avvenuto in Medio Oriente. E dell’esigenza che si eviti che si infiammi ulteriormente, che crescano le tensioni, e che vi sia un’escalation di violenza, ma che si cerchi di ritornare, per quanto difficile in questo momento, ad una strada che possa condurre poi a una soluzione condivisa e serena per quelle regioni che ne hanno un estremo bisogno.
Abbiamo parlato anche dell’adesione importante della Finlandia alla Nato. E l’auspicio che la Svezia possa entrare sollecitamente nell’Alleanza Atlantica.
Tutti questi argomenti sono stati per noi oggetto di condivisione completa. E anche per questo ringrazio il Presidente Niinistö per la sua visita, per le considerazioni, per me di grande importanza, che ha fatto e che ha svolto, e per l’amicizia che intercorre tra la Finlandia e l’Italia.
Benvenuto, Signor Presidente.