IL GIURAMENTO DEI MINISTRI “SOGNATORI” E IL SUONO DELLA CAMPANELLA

 

Foto Ag.

Sergio Mattarella stamattina al Quirinale ha visto giurare il premier incaricato bis Giuseppe Conte.   Subito dopo , foto di rito,  Giuseppe Conte e i ministri si sono trasferiti a Palazzo Chigi, per la prima breve riunione augurale

L’avventura dell’esecutivo è cominciata senza il tradizionale ‘passaggio di consegne‘ a palazzo Chigi, suggellato, in caso di cambio di governo, dal rito simbolico dello  scambio della campanella dalle mani del premier uscente che ha suonato alle stesse  sue mani’ effettuando un passo indietro

 Ricevuta la campanella, Conte l’ha poi agitata a richiesta dei fotografi e degli operatori tv. Alla cerimonia erano presenti Fraccaro e il sottosegretario uscente Giancarlo Giorgetti, amico-è noto- di Conte.

Dopo aver giurato lealtà alla Costituzione nelle mani del Capo dello stato e la firma, i ministri hanno stretto la mano prima a Sergio Mattarella e poi a Conte, visibilmente emozionati. La cerimonia proseguiva poi  nel salone delle feste del Quirinale.

Roberto Speranza,è l’unico esponente governativo di Leu. I ministri sono stati accompagnati al Quirinale dai loro familiari.

 – Tra i primi a commentare la nascita del nuovo governo, il ministro veterano dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini: “Ho accettato la proposta del segretario Nicola Zingaretti di guidare la delegazione del Pd in questo governo” – 

Il  neo ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano: “Tra le priorità del mio ministero ci sarà quel mezzo milione di giovani che hanno lasciato il Mezzogiorno – ha spiegato – giovani che devono avere una opportunità di andare ma anche di tornare, ma che soprattutto dobbiamo attrarre“.

«Sulla libertà di stampa si sofferma  il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, commenta così le parole pronunciate  dal Capo dello Stato al termine delle consultazioni per la formazione del governo appena insediato.

«…. Per il sindacato dei giornalisti non esistono governi più o meno amici, ma esecutivi da giudicare in base agli atti. Da questo punto di vista, gli atti e le prese di posizione di chi ha avuto la responsabilità dell’Editoria nel precedente governo sono stati orientati, purtroppo, a cancellare l’informazione professionale, a ridurre il pluralismo delle voci, a moltiplicare i tagli e i bavagli e a rendere l’occupazione sempre più precaria. Dal nuovo esecutivo ci aspettiamo una nuova stagione all’insegna del confronto e della massima attenzione al settore e al lavoro giornalistico. Vanno messi al bando i pregiudizi ideologici che hanno condizionato fino ad oggi le politiche del settore».

Per il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, «è necessario fermare immediatamente con un atto normativo i tagli che sono stati approvati nei mesi passati e che preludono all’azzeramento del fondo per il pluralismo. Perché se questi tagli non vengono fermati – dice – ci ritroveremo tra pochi mesi non soltanto con meno giornali, ma anche con più disoccupati: in ballo ci sono circa un migliaio di posti di lavoro di soli giornalisti. Questo non possiamo accettarlo».

Naturalmente il governo di Conte per avere i pieni poteri deve avere ora lunedì prossimo la fiducia al Parlamento  La Conferenza dei Presidenti di Gruppo della Camera è convocata per lunedì 9 settembre alle ore 10, all’ordine del giorno “comunicazioni del Presidente”. Dopo sarà la volta del Senato dove i numeri per la fiducia al nuovo esecutivo sono ancora in dubbio ..    Vedremo-

 

 

 

Foto Quirinale Ag             – R. Speranza di Leu e Dario Franceschini a dx

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