Ordinato l’arresto di Cesare Battisti. Un giudice del Tribunale Supremo brasiliano, Luiz Fux, riconosce le osservazioni dell’Italia di considerare Battisti un terrorista ed apre la strada all’estradizione del criminale assassino autore di diversi omicidi
Durante la campagna elettorale e dopo la sua vittoria, Bolsonaro ha più volte ripetuto la sua intenzione di estradare in Italia Battisti, che vive in libertà in Brasile dal 2010 e attualmente risiede a Cananeia, sulla costa dello Stato di Sau Paulo.
Con la sua decisione, il giudice ha accolto la richiesta della procuratrice generale Raquel Dodge, dell’arresto preventivo di Battisti, una misura definita “necessaria” per “evitare il rischio di fuga e per assicurare l’eventuale futura estradizione in Italia”. Il giudice Fux ha ricordato quando, nell’ottobre 2017, Battisti è stato fermato a Corumba, sulla frontiera con la Bolivia, mentre – secondo quanto dichiarato dalle autorità – cercava di attraversare il confine con denaro in euro non dichiarato
– Il Tribunale Supremo brasiliano aveva votato già nel 2010 per l’estradizione di Battisti, condannato in Italia per quattro omicidi, ma l’allora presidente Luiz Inacio Lula da Silva la negò concedendogli lo status di rifugiato. Poichè quella decisione era di natura “strettamente politica” , il giudice Lux ha quindi affermato che il nuovo presidente potrà rivederla: “E’ nella stessa natura degli atti prodotti nell’esercizio del potere sovrano la loro reversibilità”, osserva il giudice visto che Battisti tra l’altro non può essere immaginato come un rifugiato politico bensì come un autentico assassino criminale