Ma vi sono pure i furbi in Sicilia: vertici autonomi dei sindacati che “hanno girato i soldi degli iscritti nei propri conti correnti……”
L’Istituto Demoskopika , analizzando il periodo 2015-2017, ha tracciato una classifica delle regioni in relazione all’attrattività o indice di appeal sindacale -delle principali organizzazioni dei lavoratori sul territorio. Il comunicato girato alle redazioni giornalistiche rivela il metodo adottato: due gli indicatori : il numero di iscrizioni ai sindacati di Cgil, Cisl, Uil e il numero dei giovani di 14 anni e più che hanno svolto attività gratuita per un sindacato. È la Cgil a registrare il maggiore decremento con un calo di ben 285mila iscritti, seguita dalla Cisl con meno 188mila tesserati. Per la Uil, andamento in controtendenza: si registrano 26mila iscritti in più nell’arco temporale in esame. Naturalmente -osserviamo noi di Sud Libertà- l’analisi fatta verte solo sulle organizzazioni rappresentative contrattuali. Ma vi sono pure organizzazioni autonome che in alcune regioni -come Basilicata, Sicilia.Campania- detengono il primato mentre le principali organizzazioni dei lavoratori reggono l’urto delle novità. Poi occorrerebbe puntare i riflettori – ma qui l’analisi si ferma perchè forse troppo complessa- sui sindacati degli enti locali e della Regione. La Sicilia che, per tendenza e tradizione, mantiene l’appeal sindacale perchè qui la politica ha creato ed inventato numerose fasce di precariato(vedasi Beni culturali e Soprintendenze della Regione Sicilia) registra tuttavia un decremento naturale , secondo osservatori interni, da quando la Procura di Palermo ha nesso sotto inchiesta i segretari delle organizzazioni Sadirs e Siad -rappresentative -“per ingenti somme di contributi versati in tanti anni dagli iscritti finiti sui conti correnti dei titolari segretari anzichè al servizio sindacale e al pagamento delle attività dei dirigenti sindacali” Aspettiamo il giudizio del Tribunale ma l’appropriazione indebita rappresenta già una vera indecenza che pone in cattiva luce chi del sindacato realizza un’attività a beneficio del popolo e dei dipendenti.
È la Cgil a registrare il maggiore decremento con un calo di ben 285mila iscritti, seguita dalla Cisl con meno 188mila tesserati.