La nota del presidente di Ance Catania Giuseppe Piana
Il presidente di Ance Giuseppe Piana lancia l’allarme
Le aziende chiedono sequestro conservativo dei beni del general contractor
CATANIA – «L’importante investimento che avrebbe dovuto produrre occupazione e sviluppo per il territorio, finora ha solo arrecato perdite e danni notevoli alle imprese coinvolte nella realizzazione delle opere». A prendere posizione sulla sospensione dei lavori all’ex Perla Jonica – Hilton Capomulini, causata dai mancati pagamenti alle ditte subappaltatrici, è il presidente di Ance Catania Giuseppe Piana che raccoglie e rilancia l’allarme degli imprenditori: «Sono ormai 3 anni che si parla dei lavori alla Perla Jonica, nuovamente fermi da maggio 2017. Nella prima fase del cantiere i problemi sorti tra la Item e la Volteo Energie spa hanno portato alla rescissione del contratto di appalto e al mancato pagamento di buona parte dei lavori eseguiti dalle imprese catanesi subappaltatrici di Volteo, che infine ha chiesto e ottenuto dal Tribunale di Milano il concordato preventivo di fallimento, pagando solo un’esigua parte dei debiti contratti».
«Dopo un lungo stop – prosegue Piana – a fine 2016 sono ripartiti i lavori, affidando alla Inso spa (Gruppo “Condotte”) l’appalto per il completamento degli stessi. Dopo un avvio spedito, in cui sono state coinvolte a pieno organico 6-7 imprese catanesi, i lavori sono stati nuovamente sospesi a fine aprile dalla Inso, e questa volta a tempo indeterminato, ed attualmente il cantiere è totalmente deserto. Da ottobre 2016 a aprile 2017 le imprese locali coinvolte hanno nuovamente anticipato i capitali necessari per la realizzazione delle opere (vari milioni di euro tra maestranze e materiali), senza essere pagate e registrando notevoli perdite. In questi giorni – conclude – alcune tra le imprese maggiormente danneggiate hanno presentato richiesta di sequestro conservativo dei beni della Inso al Tribunale di Catania».