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Parlare di quest’uomo sapendo la ferocia animalesca usata per uccidere le sue vittime viene davvero da vomitare persino a chi è abituato a scrivere sulla cronaca. Finisce qui la carriera di Igor Russo, l’animale che merita l’inferno sia nel carcere dove sarà destinato sia nei gironi infernali dove è atteso un giorno….
LA CATTURA – Fonti della Guardia Civil hanno riferito che il killer di Budrio, noto anche come Igor Vaclavic, è stato arrestato nella notte, intorno alle 2.50, a Teruel, nei pressi di Castellon, dopo essere rimasto vittima di un incidente stradale mentre proseguiva la sua fuga su un pick up. Non ha opposto resistenza. Con sé aveva tre armi corte, due delle quali in dotazione alla Guardia Civil. Secondo quanto scrive ‘El Mundo’, che cita fonti delle indagini, Feher avrebbe cercato di proseguire la sua fuga in bici dopo l’incidente.
LE VITTIME – Le tre vittime di Igor sono l’allevatore José Luis Iranzo e gli agenti Víctor Romero Pérez, 30 anni, di Calanda (Teruel) e Víctor Jesús Caballero Espinosa, 38 anni, di Cadice, uomini della Guardia Civil impegnati nelle indagini sui furti commessi in una zona rurale. I due agenti prestavano servizio senza uniforme ma indossavano giubbotti antiproiettile. Iranzo stava accompagnando le guardie impegnate nella ricerca di un uomo – si presume sempre Igor – che lo scorso 5 dicembre aveva fatto irruzione in una proprietà a Albalate del Arzobispo e ferito due persone. Iranzo era un gran conoscitore dei monti e dei sentieri della zona. Verso le 19 di ieri i tre hanno raggiunto il podere e al loro arrivo Igor ha aperto il fuoco e li ha uccisi.
LE RICERCHE –
La Procura della Repubblica di Bologna, coordinando i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Bologna e Ferrara, aveva già da tempo avviato attività rogatoriale in Spagna, dopo aver avuto riscontro della presenza del latitante. In questa prospettiva, oltre a specifiche attività in Serbia, Austria e Francia (grazie alla collaborazione e alla disponibilità degli organi competenti) si erano svolti numerosi incontri di coordinamento con le autorità di polizia spagnole…
“Uno sforzo immane”. E’ quello che è stato necessario per catturare il “pericolosissimo latitante serbo Norbert Feher”. Lo ha detto il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato. “Voglio ribadire – ha aggiunto – l’orgoglio di uno Stato che non abbandona i suoi morti”. “Il risultato investigativo secondo me è eccezionale” ha affermato il procuratore, sottolineando che fin dall’inizio delle indagini “non c’è stata nessuna sottovalutazione” della vicenda “neppure nell’immediatezza del compimento del primo degli omicidi“.
Il procuratore di Bologna ha annunciato che verrà chiesta l’estradizione. “Certamente processeremo Igor secondo le norme – ha assicurato – e dovremo coordinarci, come per la verità ci siamo coordinati molto bene grazie all’Eurojust in tutta la fase delle indagini” durante le quali “ci siamo mossi in Italia e all’estero: abbiamo lavorato in Spagna, in Francia, Austria, Serbia e non solo”.
“E’ positiva la cattura del killer e spero sconti la pena che si merita ma non si può dire che sono contenta. Mio marito resta morto e niente potrà cambiarlo. Sono molto turbata”. Così Maria Sirica, la vedova del barista di Riccadina di Budrio, Davide Fabbri, ha reagito alla notizia dell’arresto del latitante, affidando queste parole al suo avvocato Giorgio Bacchelli che le ha riportate all’AdnKronos.
“Io e la mia assistita – commenta l’avvocato Bacchelli – speravamo molto nella cattura del killer e attendevamo da tempo che venisse assicurato alla giustizia questo delinquente di una ferocia unica che ha ucciso due persone e forse una terza in Italia e tre in Spagna”. La vedova di Fabbri e i suoi amici, costituitisi in associazione, avevano anche pubblicato una taglia di 50.000 euro per la cattura del killer dopo mesi di inutili ricerche.
(Agenzia..)