Maria Ressa e Dmitry Muratov, giornalisti dissidenti
Due giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov hanno vinto il premio Nobel per la Pace 2021. L’annuncio è stato fatto oggi, venerdì 8 ottobre, a Oslo, dalla presidente della Comitato per il Nobel norvegese, Berit Reiss-Andersen. Le candidature, quest’anno, erano oltre 300.
I due hanno ricevuto questo riconoscimento per il loro impegno nel «salvaguardare la libertà di parola, una condizione fondamentale per la democrazia e la pace».
Dmitry Muratov è caporedattore del giornale d’inchiesta russo Novaya Gazeta , la testata per la quale scriveva la giornalista russa Anna Politkovskaya uccisa nel 2006.
Maria Ressa, cittadina filippina naturalizzata statunitense, è la cofondatrice del sito di notizie Rappler, noto per le sue inchieste sull’operato del governo del presidente Rodrigo Duterte soprattutto in relazione alla cosiddetta «guerra alla droga».
Ricorderemo che lo scorso anno il premio era andato al world Food Programme per gli sforzi compiuti nella lotta contro la fame nel mondo.
Nei giorni scorsi erano stati assegnati i premi Nobel per la Medicina ( a David Julius and Ardem Patapoutian per le scoperte sui recettori per la temperatura e il tatto) , per la Fisica (a Giorgio Parisi e a Svukuro Manabe e Klaus Hasselmann),, per la Chimica (a Benjamin List e David Mac Millan, ingegneri delle molecole e per la Letteratura (ad Abdulrazak Gurnah)
Il premio Nobel per la Pace è l’unico assegnato in Norvegia, e non in Svezia, ed è anche l’unico che può essere assegnato a organizzazioni e non solo a singoli individui.