Draghi: “Abbiamo raggiunto gli obiettivi della Commissione UE” Ma dobbiamo trovare un sistema che garantisca i giovani

 

ROMA

Draghi alla Conferenza stampa di fine anno: “Governo avanti indipendentemente da chi ci sarà. L’Italia ha tutto per tornare a crescere” “ll mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni” sottolinea il premier.

E sui  vaccini dice: “Restano le strumento migliore di difesa. Invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, oggi è questa la priorità” Tweet Draghi: “Governo avanti indipendentemente da chi ci sarà. L’Italia ha tutto per tornare a crescere” Draghi: “Anni molto difficili ma l’Italia ha saputo reagire. Omicron ci obbliga a massima cautela” Pensioni, Draghi ai sindacati: “Impegno per i tavoli sulla riforma” Draghi: profondi legami Roma-Berlino, ora accelerare su Ue. Scholz loda il lavoro dell’Italia L’Economist incorona l’Italia con Draghi “Paese dell’anno”

Covid: il 23 dicembre cabina di regia presieduta da Draghi. Arriva la stretta di Natale Mario Draghi sui fondi per le persone disabili: “Nel PNRR abbiamo stanziato 6 miliardi” No Green pass: minacce a Draghi in chat Telegram, online il suo indirizzo di casa 23 dicembre 2021 “L’arrivo di Omicron, molto più contagiosa delle precedenti ha aperto una nuova fase della pandemia. Domani faremo una cabina di regia per decidere il da farsi sulla base dei dati epidemiologici. Lo stato di emergenza non è un atto di rassegnazione ma di necessità”. Così il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in apertura della tradizionale conferenza stampa di fine anno organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare.

I vaccini – spiega il premier – restano lo strumento migliore di difesa. Oggi circa l’80% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose, è una proporzione più alta di Gran Bretagna, Francia e Germania. Abbiamo somministrato 15,6 milioni di terze dosi e raggiungo tre quarti della popolazione che può riceverla. Invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, oggi è questa la priorità”. Dalla cabina di regia di domani “non è escluso” che possa emergere “l’applicazione del tampone” per i vaccinati anticipa il premier. “C’è un periodo del green pass, in cui la protezione della prima e seconda dose decresce rapidamente e la terza dose non è stata ancora fatta. In questo periodo può essere utile fare un tampone, per capire se si è positivi. Sono sistemi per poter cercare di rallentare la diffusione del virus. Dobbiamo difendere la normalità raggiunta e questo significa niente chiusure, scuola in presenza, una socialità soddisfacente. Per farlo dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili“.

“E’ essenziale per continuare l’azione di contrasto alla pandemia – rimarca – ma anche di rilancio della crescita e dell’attuazione del Pnrr, che la legislazione vada avanti fino al suo termine naturale”.  “Il mio destino non conta, sono un nonno al servizio delle istituzioni” “Il mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni” dice Draghi rispondendo ai giornalisti al termine della conferenza stampa.  Il 3 febbraio, con lo scadere del mandato di Sergio Mattarella, finirà anche la ragione di essere di questo governo?

“Il governo è un governo parlamentare, questo è quello che prevede la Costituzione. Il presidente della Repubblica non è tanto un notaio quanto un garante. L’esempio di Mattarella è la migliore guida all’interpretazione del ruolo del presidente della Repubblica: ha garantito l’unità nazionale, dall’unità nazionale è venuta una maggioranza ampia che ha sostenuto la forza di questo governo, il governo sostenuto e protetto da questa ampia maggioranza ha cercato di fare il meglio possibile. I risultati del governo sono fondati su quel che ho detto”.  Elogi all’Italia merito degli italiani Il merito degli elogi all’Italia “è merito degli italiani”.

Così Draghi. “L’aumento di credibilità del Paese può essere un moltiplicatore psicologico dell’azione di governo e del Pnrr. Porta una grande responsabilità. Occorre dimostrare che la fiducia data dall’Europa all’Italia è stata ben riposta”, sottolinea il premier. Guarda la conferenza stampa Potenziare screening, testare e vaccinare bambini “Sono consapevole della sofferenza che i giovani e i più giovani hanno subito a causa delle restrizioni e faremo di tutto per evitare che quella esperienza si ripeta.

Per questo però occorre prendere precauzioni anche nella scuola: la prima cosa da fare è uno screening delle scuole e su questo Figliuolo si è messo in moto: se è necessario potenziare questo sforzo in varie direzione, e credo sia necessario, lo faremo; la seconda è il testare continuamente; la terza è la vaccinazione, di tutti e oggi anche dei bambini” sottolinea Draghi.

Sul fronte della scuola poi – a smentire le voci di queste ore – il presidente del consiglio ha tenuto a precisare che nella cabina di regia  “non valuteremo” l’eventualità di una chiusura prolungata degli istituti dopo le vacanze di Natale. “Governo resta pronto a sostenere l’economia in casi di rallentamento” “Il governo resta pronto a sostenere l’economia in caso di rallentamento: la sfida principale resta quella di far aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo e risolvere le disuguaglianze strutturali” ha detto poi il Presidente del Consiglio parlando della ripresa economica. “La crescita è oltre il 6% e l’occupazione è ripartita Prevediamo che il rapporto tra debito/pil cominci a scendere già da quest’anno” ha ribadito. Draghi ha ricordato che il  Pnrr è “centrale” per la crescita e “oggi posso dirvi che abbiamo raggiunto tutti e 51 gli obiettivi concordati con la Commissione Ue”, tra “due-tre mesi” ci sarà “la tranche dei prestiti previsti.

L’Italia, i comuni, le regioni e il governo si muovono con determinazione e con forza, è importante essere all’erta perché il percorso è lungo e complesso, ma si può essere soddisfatti per quanto fatto quest’anno”. “Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà” ha sottolineato. L’Italia farà sentire la propria voce sulla riforma del Patto di Stabilità europeo, con l’obiettivo di arrivare al consenso sulle nuove regole prima della fine del ’22, prima che scada la clausola che sospende le attuali regole, definite “dannose” ha detto il presidente del Consiglio. “La mia visione critica delle regole del patto di stabilità come erano prima è nota, e le ragioni sono note. Oggi è cambiato il quadro europeo, una visione critica trova un consenso quasi generale. Quindi l’Italia – ha assicurato Draghi – è in una buona posizione per far sentire la propria voce. Molto di quello che noi facciamo anche a livello di politica europea è proprio discutere di queste cose, la discussione con la Commissione è appena iniziata, proseguirà nel corso del ’22, è importante che si arrivi a un nuovo consenso, è importante perché le regole fiscali servono ma devono essere ragionevoli e non dannose come quelle di prima. È importante che a questo consenso si arrivi nel ’22, meglio presto che tardi, perché all’inizio del ’23 scade la clausola che esenta  dall’osservanza di qualunque regola fiscale ed è bene raggiungere un consenso  prima di allora e per questo stanno lavorando molti Paesi: Spagna, Francia Italia, Grecia, Portogallo e anche altri direi”.

Manovra, ringrazio forze politiche, non saremo arrivati in tempo Sulla legge di bilancio Draghi spiega: “Indubbiamente c’è stato molto affanno nella fase finale della discussione sulla manovra. E’ successo anche negli anni passati. Questa manovra è stata accompagnata da un lungo confronto politico. Il periodo di dialogo con le forze politiche non è stato compresso nella fase iniziale”, sottolinea il presidente del Consiglio ricordando come il governo ha ricevuto tutti i presidenti dei gruppi parlamentari. “Non sono mancate le occasioni per il confronto”, osserva Draghi.

Infine conclude: “C’e’ stato molto affanno dovuto alle scadenze che il Pnrr ha imposto nel mese di dicembre. Senza l’apporto delle forze politiche non saremmo riusciti ad arrivare in tempo”. “Non c’è mai stato un rapporto burrascoso con i sindacati – spiega poi Draghi – sono stati informati all’inizio e alla fine della manovra, forse i sindacati andavano informati anche durante, e questo non è mai stato fatto.

Però sulla sostanza della manovra, è progressiva, equilibrata, dà tanto agli investimenti e a chi ha meno”.  “Quest’anno è stato un anno di grandi problemi, di grandi sfide, eppure gli italiani hanno reagito in maniera straordinaria alla depressione in cui erano caduti l’anno scorso – dice ancora il premier – e gli italiani hanno detto quanto tengano alla stabilità politica. Per i partiti politici, con idee così diverse, non è facile lavorare insieme: ci sono riusciti, secondo me, perché hanno capito che gli italiani vogliono questo”.  Da superbonus benefici ma anche distorsioni e frodi

Il governo ha trovato i fondi per estendere il superbonus del 110%, superando l’iniziale riluttanza dovuta al fatto che queste misure “hanno creato distorsioni”, a cominciare da uno “straordinario aumento dei prezzi dei componenti legati alle ristrutturazioni” e le emissioni, sì, vanno giù, “ma non così tanto da assorbire l’aumento dei prezzi” ha detto ancora il premier, aggiungendo un altro motivo di iniziale contrarietà: il sistema “ha incentivato moltissime frodi“.

Pensioni, impegno a trovare soluzioni ma con sistema sostenibile I provvedimenti sulle pensioni introdotti nella manovra sono di natura transitoria, quindi “che ci fosse bisogno di una riforma più ampia a me pareva normale e per questo il tavolo” con i sindacati “è iniziato. Il mio impegno è a mantenere un sistema che sia sostenibile, il vincolo è non rimettere in discussione questa sostenibilità del sistema contributivo” ha affermato il presidente del Consiglio

Il premier ha quindi stigmatizzato la “catena infinita di riforme” degli ultimi trent’anni, perché “questo continuo riformare inietta un’incertezza nelle persone che ha un effetto negativo sulle abitudini di consumo, di investimento e quindi sulla crescita dell’economia”, occorre assicurare i pensionati “che il sistema non gli cambi sotto gli occhi ogni tre anni”. Quanto ai punti della riforma, per Draghi occorre puntare su quattro punti: “maggiore flessibilità in uscita; come si riesca ad organizzare, problema aperto, un sistema che garantisca un certo livello di pensioni per i giovani e per coloro che hanno attività precaria; cosa si può fare per riprendere la strada sulla previdenza complementare; come si va a evitare che sia punito” chi una volta in pensione continua a lavorare.

Il premier ha poi assicurato che una volta raggiunto un accordo con i sindacati, le conclusioni “verranno condivise con le forze politiche”. Assegno unico è un passo straordinario nell’assistenza alla famiglia Nell’ambito “dell’impianto di sicurezza sociale l’assegno unico familiare è un passo straordinario nell’assistenza alla famiglia” ha detto Draghi rispondendo a una domanda sul crollo della natalità nel nostro paese. Il premier ha ammesso che “sono stati fatti progressi notevoli in direzione della famiglia, però resta un’insoddisfazione di fondo”. Incidenti lavoro inaccettabili, governo pronto a intervento Il Presidente del Consiglio sulla piaga delle morti sul lavoro tiene a sottolineare: “L’intervento normativo fatto è stato giudicato dal sindacato, con cui è stato elaborato, efficace e abbastanza completo, e però è inaccettabile. Continueremo a lavorare su questo fronte, se la legge  approvata un mese fa non è sufficiente, anche se prevede un meccanismo di monitoraggio che richiede tempo per essere applicato, il governo non considera la sua azione terminata. Se il problema continua occorrerà trovare altri sistemi”.  Eutanasia, bisogna dare attuazione a sentenza consulta “Sulla eutanasia siamo nelle mani del Parlamento e della Costituzione, c’è una sentenza della Corte Costituzionale a cui va data attuazione” sostiene Draghi. Tim: governo vuole tutelare occupazione, rete e tecnologia “Ci sono tre cose da tutelare nel futuro assetto societario di Tim: l’occupazione, la rete e la tecnologia. Noi dobbiamo vedere cosa sta succedendo perché ancora non è chiaro, ma la configurazione societaria a cui si dovrà pervenire deve raggiungere questi obiettivi. Oggi il governo non è in grado di dire cosa fare, non c’è una strada preordinata, ci sono una serie di negoziati e nuove idee quasi ogni settimana. Il punto fisso dell’azione del governo è la tutela di questi tre aspetti” risponde il premier alla stampa.

Spazio, Italia lancerà maggiore costellazione europea satelliti Tra le varie iniziative che abbiamo intrapreso c’è la strategia italiana dello spazio, che in totale impegna 4,5 miliardi di euro. L’Italia lancerà la maggiore costellazione europea di satelliti per l’osservazione della Terra in orbita bassa, importante per la protezione ambientale e climatica e anche per sviluppare servizi innovativi imprese. Il nome della costellazione sarà proposto dalle giovani e dai giovani italiani con un concorso a inizio 2022 e lo faremo scegliere ai nostri astronauti, guidati da Samantha Cristoforetti che volerà di nuovo nello spazio l’anno prossimo”.

Libia: riprendere processo democratico, ora nuova data voto “L’Italia e l’Unione europea hanno fatto di tutto per accompagnare il processo democratico in Libia e continueranno a fare di tutto” ha detto il premier. “Il fatto che non si sia riuscito a tenere le elezioni dipende da complicazioni istituzionali libiche”, come una recente pronuncia parlamentare che impedisce all’attuale presidente del Consiglio di candidarsi, “ma anche dalla situazione molto frammentata tra i vari centri di potere”, ha precisato.  Draghi ha ricordato che ci sono stati “progressi sul cessate il fuoco, e alcuni mercenari sono stati rimpatriati”. “Quello che dobbiamo aspettarci è che il processo democratico si riprenda, che il dialogo riprenda e fissino, come pare abbiamo intenzione di fare, una nuova data delle elezioni, avendo chiarito meglio il contesto istituzionale entro cui svolgerle”, ha aggiunto il premier. “Grazie stampa, importante per democrazia e libertà” “Vorrei ringraziare i giornalisti per tutto ciò che fate per la democrazia e la libertà. –

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