Il programma “F-35 Lightning II-JSF” (Joint Strike Fighter) -ricorderemo ai lettori -nasce nel 2001 e l’anno successivo viene siglato un accordo di cooperazione fra Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Olanda, Turchia, Canada, Australia, Danimarca e Norvegia che fa diventare il Jsf il più grande programma aeronautico internazionale. L’esigenza primaria italiana è quella di sostituire con gli F35 gli AV-8B Harrier della Marina e gli AMX e i Tornado dell’Aeronautica che dal 1991 hanno operato in tutte le missioni internazionali
Il caccia è prodotto in tre versioni: F-35A, a decollo e atterraggio convenzionale; F-35B, a decollo corto ed atterraggio verticale; F-35C, versione per portaerei convenzionali.
Secondo i militari, l’F35 è un ottimo investimento. Si tratta di un aereo, “con uno spiccato orientamento per l’attacco aria-suolo, stealth, cioè a bassa osservabilità radar e quindi ad elevata sopravvivenza, in grado di utilizzare un’ampia gamma di armamento e capace di operare da piste semi-preparate o deteriorate, pensato e progettato per quei contesti operativi che caratterizzano le moderne operazioni militari di quest’era successiva alla guerra fredda”.
Secondo il Ministro Elisabetta Trenta(nella foto), esperta in sicurezza, non c’è in atto alcuna intenzione di acquistare armamenti del genere. Anzi informa così: Apprendo che ci accusano di aver proceduto all’acquisto di nuovi F35. Sono falsità! E queste falsità c’è chi le dispensa per propria ignoranza (non li biasimo dopo tutto, non è una colpa, ma li invito a leggere e a studiare i documenti) o per manifesta malafede.
Soffermiamoci però sulla malafede, che è più grave: è sorprendente -afferma ancora il Ministro alla Difesa Elisabetta Trenta che esponenti del Partito Democratico sventolino in giro e sul web dichiarazioni in cui affermano che il M5S sta comprando nuovi cacciabombardieri. Sapete perché? Perché i lotti 13 e 14 sono stati impegnati proprio dal Partito Democratico! E sapete quando lo hanno fatto? A tre mesi dalle elezioni, pur sapendo che non le avrebbero mai vinte.
Questa è la verità, parlano le carte . Ora, io sto lavorando – con grande senso di responsabilità anche verso l’indotto occupazionale e il comparto delle imprese italiane coinvolte nel progetto – per cercare di mettere ordine nel caos che ci hanno lasciato.
Ma è questo il punto: io lavoro, loro vaneggiano. Passiamo la mano e andiamo avanti.
Presto vi dirò la soluzione che abbiamo individuato e lo farò nel modo più trasparente possibile. Anche perché, sia molto chiaro, io non ho nulla da nascondere Questi i documenti contratti inviati dal ministro che riportano la data del 25 Aprile 2018.