L’Europa se ne strafotte dell”imbarcazione della Guardia costiera con a bordo 150 migranti, bloccata da lunedì al porto Catania.
“Il vertice di Bruxelles si è chiuso con un nulla di fatto – informa il Viminale -. . Nessuno stato membro ha ritenuto di sottoscrivere un comunicato, anche perché non ci sono le basi di un accordo per indicare una nuova procedura standard per il soccorso, lo sbarco e la ridistribuzione degli immigrati”. “I Paesi europei non hanno avanzato alcuna concreta apertura per risolvere il caso della nave Diciotti – -. Visto che l’Italia, negli ultimi anni, ha accolto 700mila cittadini stranieri, la linea del Viminale non cambia. Dalla Diciotti non sbarca nessuno. Su questo fronte il governo è compatto”.
La riunione fra gli sherpa di 12 paesi, fra cui l’Italia, è stata fissata per trovare una soluzione durevole alla questione degli sbarchi dei migranti ed è coincisa con il caso della Diciotti. Secondo fonti dell’Ue, oltre all’Italia alla riunione hanno partecipato Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo e Spagna.
Prima del vertice, i portavoce della Commissione Europea hanno spiegato che “la commissione lavora intensamente per trovare una soluzione per la Diciotti” e che “in Europa le minacce non servono a niente”. “L’unico modo di risolvere questioni in Europa è lavorare insieme in maniera costruttiva o -. Sono gli stati membri che devono trovare una soluzione e la commissione li aiuta a trovare un terreno comune. Lo facciamo sempre e anche in questo caso concreto“.
La riunione degli sherpa è “un meeting informale, non è un incontro in cui verranno prese decisioni ma in cui si cercheranno soluzioni”, hanno precisato i portavoce, spiegando che si tratta di trovare “una soluzione, durevole e strutturale” alla questione dei migranti, ma “non è un incontro specifico sul caso Diciotti”. Infine e l’Italia dovesse interrompere il pagamento dei contributi Ue, una cosa del genere “non è mai accaduta sinora”.
Drammatica la situazione sulla nave Diciotti .Un gruppo di migranti si era rifiutato di fare colazione, una sorta di sciopero della fame, una dimostrazione di insofferenza messa in atto da alcuni contro la situazione di incertezza, a testimonianza di un malessere crescente. Questo è stato anche il motivo per cui ad alcuni esponenti politici era stato impedito stamane di salire a bordo. A questo punto sarà opportuno creare una attrezzata postazione medica-chirurgica sulla nave per fronteggiare i casi più gravi di malattie. Parlare di Salvini sulla nave Diciotti è come parlare di un gerarca nazista .Si apprende che alcuni l’hanno pure denunciato per istigazione ad odio razziale con l’aggravante dello status di ministro. Il ministro dell’interno dal canto suo afferma di fare gli interessi degli italiani e respinge ogni critica. Il problema è secondo noi di SUD LIBERTA’ che questo tipo di politica deteriore non è più accettabile perchè fatto sulla pelle di tante persone nere o bianche siano non importa. Soffrono in tanti e non è giusto aggravare questa sofferenza senza ascoltare minimamente le parole di aiuto per questa gente di Papa Francesco…
– Diversi esposti e denunce sul mancato sbarco dei 150 migranti ancora a bordo di nave Diciotti sono stati elaborati e presentati alla Procura distrettuale di Catania che, per competenza, li ha trasmessi alla Procura di Agrigento titolare dell’inchiesta. Nessun intervento tuttavia delle due Procure per far scendere a terra tutto il personale e la comunità della nave. Non vogliamo la testa di Salvini che ha le sue (errate nel caso specifico) convinzioni. Ma un provvedimento autoritativo della Procura di Catania insieme al Prefetto per garantire la libertà di tutti. E’ utopia’? L’immagine dell’Italia intanto sul piano internazionale va deteriorandosi sempre più per le condanne ricevute sulla vicenda.