La nota congiunta dei presidenti degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri
CONCORSO INTERNAZIONALE YOUNG ARCHITECTS, PREMIATO TEAM ETNEO
VILLA ZARRI : DA EX IMPIANTO INDUSTRIALE A BIRRIFICIO INTERNAZIONALE
Riconoscimento per il progetto di riqualificazione della storica distilleria emiliana Villa Zarri
CATANIA – «I giovani neolaureati del capoluogo etneo rappresentano il vero valore aggiunto per intraprendere quel percorso di cambiamento tanto atteso: grazie al loro impegno e alla loro passione riusciamo a emergere anche in contesti globali, affermando il valore dell’intelletto e della creatività “made in Sicily”. Esprimiamo le nostre felicitazioni al team di professionisti che si è aggiudicato il secondo premio nell’ambito della Young Architects Competition, il concorso internazionale che coinvolge ingegneri e architetti provenienti da tutte le parti del mondo». Con queste parole si apre la nota congiunta di Giuseppe Scannella e Santi Maria Cascone, rispettivamente presidenti degli Ordini di Architetti e Ingegneri di Catania: «Il team “Semuarchitects”, composto da Annamaria Pisani, Alexandra Catania, Claudio Zampaglione, Federica Cadili, Giulio Gioia, Sergio Tarquinio, Oriana Scannella, Salvatore Spanò e Giuseppina Laudani, ha presentato un masterplan nella sezione dedicata alla riqualificazione di un ex stabilimento di invecchiamento dei distillati attraverso la realizzazione dell’Experiential Beer Garden di Villa Zarri. La soluzione architettonica proposta – selezionata da una giuria internazionale tra i trenta progetti finalisti – mira a trasformare l’ex-impianto industriale in un birrificio artigianale con annesso punto di degustazione. Un centro destinato a diventare un punto di riferimento per i cultori della birra, un luogo pensato per accompagnare l’esperienza degli assaggiatori più inesperti fino ad assecondare i desideri dei cultori più esigenti, amplificando i piaceri della degustazione attraverso un contesto architettonico d’eccezione. Un risultato importante – continua la nota – che testimonia ancora una volta il fermento e la vivacità culturale dei giovani professionisti etnei».