Italia-Austria: 2-1 Gli azzurri fanno sognare

 

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(Foto Ag.)

L’Italia batte l’Austria 2-1 ai supplementari negli ottavi di finale di Euro 2020 e vola ai quarti del torneo. Gli azzurri del ct Mancini si impongono con i gol di Chiesa (95′) e Pessina (105′) aggiudicandosi una sfida estremamente complicata.  L’Austria, a segno con Kalajdzic al 115’, costringe l’Italia a soffrire fino alla fine. Un fuorigioco millimetrico ,visionato al Var, salva l’Italia e ricrea un nuovo equilibrio nella formazione italiana

Mancini getta nella mischia gli assi della partita Pessina,Chiesa e Belotti al posto di Berardi e Immobile per dare nuova linfa all’attacco in vista dei supplementari che diventano realtà al triplice fischio di Taylor.

Ai supplementari, sale in cattedra il fantasioso ed energico Chiesa. E’ lui  ad accendere l’Italia e a sbloccare il risultato al 95′ con un o stupendo controllo al volo del pallone che supera l’avversario. Sul suggerimento di Spinazzola, l’esterno controlla e spara di collo pieno mancino: 1-0. L’Austria accusa il colpo, non riesce a reagire e in chiusura del primo supplementare viene demolita per la seconda volta. Spinazzola, velocista d’eccezione costruisce, Belotti difende il pallone per Pessina: sinistro ravvicinato, 2-0. Il secondo tempo supplementare, con le squadre esauste e lunghissime, è come una sequenza di occasioni-gol mancati dalle due formazioni in campo.  Merito dell’Austria è quello di aver sempre creduto fino alla fine di riagguantare il risultato . Gran parte dei suoi giocatori gioca in Germania ed è abituata al ritmo incessante e continuo degli squadroni tedeschi supportata anche dalla fisicità notevole degli atleti.

Nei quarti di finale, la Nazionale affronterà il 2 luglio la vincente di Belgio-Portogallo, in programma domani.

 

 

Uragano Italia, travolta la Svizzera . Mancini: “Vittoria dedicata a chi soffre”

 

 

 

L’Italia travolge la Svizzera 3-0 ed è già agli ottavi di finale di Euro 2020. La doppietta di Locatelli, a segno al 25′ e al 51′, e il gol di Immobile (89′) accresce il record di imbattibilità della  Nazionale di Mancini e regala un successo – dice Mancini: dedicato a chi soffre -nella sfida di Roma, valida per la seconda giornata del Gruppo A.

Con 6 punti dopo 2 gare, gli azzurri  entrano nella  fase ad eliminazione diretta. Domenica, sempre allo stadio Olimpico, match con il Galles per chiudere il girone: sufficiente  un pareggio per stare in capo alla classifica del gruppo.

L’ITALIA INCANTA AGLI EUROPEI E ADESSO…FA SOGNARE

Sontuosa Italia: la cronaca del match, le immagini e le curiosità

 

 

Cerimoniale d’eccezione, con la voce di Bocelli che fa spicco e crea brividi ed emozioni.L’Italia incanta e fa sognare piegando  la Turchia per 3-0 allo stadio Olimpico di Roma -finalmente col pubblico, anche se limitato a 15 mila – sugli spalti- nel match che apre Euro 2020.

Gli azzurri cominciano il cammino nel Girone A con uno splendido     tre a zero e conquistando un successo che doveva venire,francamente, già nel primo tempo. Le reti infatti  nella ripresa. Al 53′ Italia in vantaggio con l’autorete di Demiral, al 65′ raddoppio di Immobile. Al 79′ a segno il fantasioso e vivace Insigne.

Bene dunque per il Ct Mancini che adesso pensa alla prossima partita, in programma mercoledì contro la Svizzera,  all’Olimpico.

 

Domani a Catania l’evento “Obiettivo tricolore”, un’idea di Alex Zanardi

 

Le prime perizie sull'incidente di Alex Zanardi: la sua handbike non aveva  problemi - Contropiede Azzurro

Domani ,Venerdì 11 giugno, alle ore 12, nella sala giunta di palazzo degli elefanti  la campionessa paralimpica  Giusy Versace e la marketing e comunication manager di Obiettivo3, Barbara Manni, presenteranno, al sindaco Salvo Pogliese e all’assessore allo Sport Sergio Parisi, l’evento Obiettivo Tricolore che farà tappa finale a Catania.

Il viaggio attraverso l’Italia, ideato da Alex Zanardi, con una staffetta di 54 tappe in handbike, bicicletta e carrozzina olimpica che attraverserà lo Stivale dall’Alto Adige alla Sicilia e vedrà coinvolti 67 atleti paralimpici.

La Grande Staffetta ribattezzata Obiettivo Tricolore è pronta a ripartire per una nuova entusiasmante seconda edizione, che abbraccerà l’Italia dall’Alto Adige alla Sicilia dal 4 al 25 luglio, giorno di conclusione dell’evento proprio a Catania e che vedrà passare di mano in mano il testimone a 65 atleti paralimpici di Obiettivo3, il progetto sportivo di reclutamento e sostegno di atleti disabili, fondato dallo stesso Zanardi nel 2017.

 

“Villa Dante in Sport” a Messina: martedì,8, conferenza Stampa di presentazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla presenza del Sindaco Cateno De Luca, nel corso di una conferenza stampa che si terrà martedì 8,

alle ore 10,30, a Villa Dante, la Presidente dell’Azienda Speciale Messina Social City Valeria Asquini illustrerà il progetto “Villa Dante In Sport”, realizzato in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e l’Università degli Studi Messina.

All’incontro prenderanno parte il Rettore Salvatore Cuzzocrea; Salvatore Mussoni e Francesco Giorgio rispettivamente, Presidente Regionale e Delegato Provinciale del CIP; Enzo Falzone e Cristina Correnti VicePresidenti CONI Sicilia; Alessandro Arcigli Direttore tecnico della Nazionale Italiana Paralimpica di Tennistavolo.

Presenti inoltre rappresentanti della Protezione Civile comunale, delle Federazioni e delle Associazioni Sportive Dilettantistiche che sono stati coinvolti alla realizzazione del progetto.
L’iniziativa, rivolta alle persone con disabilità e ai ragazzi che si trovano in situazioni di disagio, è finalizzata a favorire l’inclusione sociale e dare l’opportunità ai partecipanti di cimentarsi in diverse discipline sportive, seguiti da tecnici specializzati mesi a disposizione dal CIP, dalle Federazioni paralimpiche e dalle Associazioni sportive del territorio.

manifestazione La manifestazione sportiva sarà articolata su quattro giornate e prenderà il via venerdì 11, dalle 15 alle 19, all’interno di Villa Dante, dove i ragazzi potranno praticare ben diciassette discipline sportive dall’atletica leggera, al calcio a 5, pallavolo, pallacanestro, sitting volley, tiro con l’arco, pallamano e ancora tennistavolo, nuoto, cinofilia, vela, windsurf, pugilato, kick boxing, muai thai, judo e tiro a volo.

Il programma dell’evento proseguirà sabato 12, dalle 9 alle 13; lunedì 14, dalle 15 alle 19; e si concluderà martedì 15, dalle 15 alle 19.

Il recordman Luca Colombo proverà tra lunedì 17 e domenica 23 la traversata dello Stretto di Messina con la sua moto cross

VOLARE SUL PELO DELL’ACQUA SENZA MAI AFFONDARE”

 

Con partenza prevista tra lunedì 17 e domenica 23, da Torre Faro e arrivo a Cannitello (Villa San Giovanni) per una distanza di 3,2 Km dalla Sicilia verso la Calabria, scegliendo il giorno meteorologicamente più favorevole, il recordman Luca Colombo e la sua moto si preparano per una nuova avventura: la traversata dello Stretto di Messina. L’evento è patrocinato da F.M.I. Comitato Regionale Lombardia, Presidente Ivan Bidorini con la media partnership della Gazzetta dello Sport, con la collaborazione, per il Comune di Messina, del Sindaco Cateno De Luca e degli Assessori allo Sport Francesco Gallo, alle Politiche del Mare Dafne Musolino, alla Cultura Enzo Caruso, ed alla Protezione Civile Massimo Minutoli; del Moto Club Messina con Presidente Antonio Musicò; del Moto Club Arluno con Presidente Enrico Simonetti; del Moto Club dello Stretto Reggio Calabria e degli sponsor che hanno reso possibile questa impresa, OCEANO the club, BEG Sagl costruzioni edili, Magic Motorsport, Repoli Fine Jewelry, Red Moto, Caccia Novello e Stil Moto Sondrio.

Il centauro milanese che plana sull’acqua non è nuovo a imprese sorprendenti: nel 2017 ha attraversato il lago di Como e il 6 luglio 2019 ha conquistato il primato mondiale di velocità sull’acqua con una moto da cross adattata volando fino a 104 km/h.

La moto da cross di Luca Colombo è una Honda CRF 450R fornita da Red Moto di Desio, già protagonista dei record precedenti e ora completamente rinnovata nella livrea. La due ruote è stata scrupolosamente preparata nel motore e nei particolari da Giorgio Lumini tecnico motorista di numerosi campioni mondiali e da Angelo Pezzano aumentando cilindrata e potenza per affrontare l’ardua sfida del mare. Il mezzo è dotato di pattini nautici e ruota posteriore con palette speciali per fornire la spinta idrodinamica necessaria a far planare sull’acqua gli oltre 205 kg di peso a pieno carico. Per riuscire nell’impresa Luca dovrà completare il tragitto senza scendere mai al di sotto della velocità critica di 30 nodi (55,6 km/h), fattore decisivo per poter “volare” sul pelo dell’acqua senza affondare.

La traversata, mai tentata prima d’ora, presenta numerose difficoltà già note da millenni come testimonia la mitologia: due mostri terrorizzavano i naviganti costretti a scegliere se passare lo Stretto bordeggiando i temibili scogli di Scilla (colei che dilania) o avventurandosi verso l’immane gorgo di Cariddi (colei che risucchia). Come in passato, ancora oggi queste acque sono interessate da forti correnti dirette verso Nord e verso Sud che possono assumere un’intensità di oltre 20 km/h mentre i venti, incanalati nello Stretto, alternano momenti di stanca a forti raffiche di direzione imprevedibile che possono creare gorghi pericolosi per le piccole imbarcazioni. Inoltre al traffico sempre intenso delle grandi navi commerciali sull’asse Nord/Sud si aggiunge il continuo passaggio dei traghetti che attraversano lo Stretto da Est a Ovest e viceversa.

A incrementare la difficoltà nebbia e foschia che specialmente in questa stagione si manifestano senza preavviso. Per la sua sicurezza Colombo ha scelto di indossare al polso Kingii Wearable, il più piccolo dispositivo personale di galleggiamento al mondo mentre l’eventuale recupero della moto è affidato a un dispositivo autogonfiabile che si attiverà automaticamente in caso di perdita di potenza evitando così al mezzo di inabissarsi. Durante la traversata Luca Colombo sarà affiancato dal Team K38 di Fabio Annigoni, campione nazionale di moto d’acqua e Istruttore di tecniche di soccorso con moto d’acqua (Aquabike).

Stamane una verifica dei lavori di riqualificazione del PalaCatania

palacatania

Foto n.m.

Oggi, alle ore 10,30, il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore alle Sport e alle politiche comunitarie Sergio Parisi, si recheranno nel Pala Catania di Corso Indipendenza, per un sopralluogo di verifica dello stato di avanzamento del cantiere per i lavori di ripristino e riqualificazione del maggiore impianto sportivo cittadino al coperto, capace di ospitare fino a 4 mila spettatori.

Da oltre un mese, infatti, sono in corso i lavori per rendere più moderno e funzionale il palazzo dello Sport, grazie ai fondi di 1,2 milioni di euro stanziati dalla giunta Pogliese, nell’ambito dei fondi comunitari del Pon Metro.

Tra  gli interventi che si stanno realizzando, la sistemazione del contro soffitto dove spesso si sono verificati infiltrazioni di acqua piovana che hanno reso utilizzabile a singhiozzo l’impianto fino alla sua definitiva chiusura; il ripristino del parquet danneggiato; la sostituzione della pavimentazione con relativa messa a norma per le vie di fuga, il rifacimento degli impianti elettrici e idrici secondo criteri di risparmio energetico, con l’installazione di luci a Led e, infine, i nuovi arredi per gli spogliatoi.

Nei mesi scorsi, su input del sindaco Pogliese e dell’assessore Parisi, era stato redatto e approvato dalla giunta il progetto per concretizzare importanti interventi di ristrutturazione del Pala Catania venticinque anni dopo la sua realizzazione, validando una scelta progettuale dell’Amministrazione Comunale di inclusione sociale, tenuto conto della valenza polifunzionale dell’impianto che ricade in una popolosa zona della città..

L’attenzione dei politici etnei sul campo di Nesima da ristrutturare: intervento da 1 milione e 150 mila euro

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CATANIA

Entro la fine dell’estate e dunque prima del crono programma stabilito, il vecchio campo di Nesima, realizzato nel 1960, verrà completamente ristrutturato e ammodernato, utilizzando finalmente al meglio le potenzialità di essere l’unico in città, oltre allo stadio Massimino, in grado di ospitare anche partite di serie D. L’esecuzione dei lavori di riqualificazione della struttura riguarda principalmente l’adeguamento del campo di calcio alle prescrizioni della FIGC per le partite di Lega Dilettanti, con la trasformazione della polverosa terra battuta in erba artificiale. Analogamente i due contigui campi di calcetto verranno riqualificati e anch’essi allestiti con erba artificiale.

Verrà completamente restaurata, inoltre, la tribunetta per il pubblico; rifatti gli spogliatoi; migliorata la funzionalità dell’impianto di illuminazione, con il rifacimento dei servizi elettrici e idrici. L’avvio dei lavori, avvenuto un mese addietro, è stata oggetto di un sopralluogo del sindaco Salvo Pogliese e dell’assessore Sergio Parisi, nella doppia veste di delegato della giunta per le politiche comunitarie e lo sport. Nei mesi scorsi l’Amministrazione Comunale ha promosso un investimento di un milione e centocinquantacinque mila euro di fondi comunitari del Pon metro, opportunamente canalizzati nel rinnovo di strutture sportive come elemento socialmente aggregante in zone svantaggiate. Il sindaco Pogliese, per questa ragione, ha evidenziato come la zona di Nesima si appresti a diventare un polo sportivo integrato di primo ordine per tutta la Sicilia: “Oltre alla ristrutturazione completa dell’impianto di calcio che procede a passo spedito, nel programma dell’Amministrazione Comunale -ha detto il primo cittadino- vi è anche la riqualificazione con fondi comunitari e statali, del grande Palasport rimasto un’incompiuta, ma anche della piscina su sui sono in corso lavori di ammodernamento importanti e necessari. Questa zona di Nesima, che presenta anche condizioni di degrado sociale ed economico, a breve potrà contare su un vero e proprio polivalente sportivo che integreremo con il territorio. consentendo alle associazioni di poter usufruire degli impianti sportivi a disposizione anche per gli abitanti e soprattutto i ragazzi”.

Un’ottica che sta interessando anche altre zone disagiate della città e il sindaco, infatti, ha sottolineato che “tra i lavori già in corso di esecuzione oltre a quelli di Nesima, vi sia anche il Campo Scuola di atletica leggera a Picanello, il PalaCatania nei pressi di Corso Indipendenza, il campo di rugby Paolone di Santa Maria Goretti, oltre a un programma di riqualificazione diversi altri impianti sportivi su cui si sta intervenendo proprio nell’ottica di poter offrire strutture adeguate ai giovani delle zone cittadine che hanno particolari di disagio a cui vogliamo valide alternative aggregative. Un lavoro senza precedenti per la Città di Catania, che realizza un virtuoso connubio tra lo sport e la valenza sociale –”.

Alla verifica del cantiere del campo di Nesima hanno preso parte anche il presidente della commissione consiliare Sport Giovanni Grasso, il presidente del V Municipio Angelo Patanè , il presidente della Figc provinciale Lino Gurrisi, il delegato Coni di Catania Enzo Falzone, il capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, il direttore dello Sport e delle politiche comunitarie Fabio Finocchiaro, tecnici “Da uomo di sport e in piena sintonia col sindaco Pogliese – ha spiegato l’assessore Sergio Parisi – in questi due anni ho ritenuto doveroso incidere sullo stato di abbandono di gran parte delle strutture sportive di Catania, alcune delle quali da decenni non hanno avuto lavori di straordinaria manutenzione. Abbiamo fatto un’opera mirata coi fondi del Pon Metro e del Patto per Catania, invertendo un’intollerabile rotta di degrado che ha impedito a migliaia di giovani e alle società sportive agonistiche e di base, a poter esprimere talenti e potenzialità sportive e sociali.

Nesima è destinato a diventare un moderno polo sportivo integrato dove generazioni di giovani potranno esprimere al meglio le loro potenzialità psico-fisiche, che è salute e indispensabile valore sociale”.

Calcio Catania, il 100 % del club all’imprenditore siculo-americano Joe Tacopina.

 

Calcio Ct

Pogliese: ”Inizia nuova era sportiva”

Il sindaco della città di Catania  avv.Salvo Pogliese ha ieri  presenziato alla firma dei documenti preliminari al passaggio di proprietà del 100% delle quote azionarie del Club Calcio Catania Spa a favore dell’imprenditore siculo-americano Joe Tacopina.  Ha espresso massima soddisfazione contenuta nel C omunicato stampa comunale che qui appresso pubblichiamo:

 

Oggi è un giorno molto importante per la storia calcistica della nostra città. La promessa di un futuro più luminoso per il Catania 1946 non è più un miraggio, ma una certezza. Una svolta epocale costruita giorno dopo giorno dal lavoro paziente, passionale, professionale di tutti coloro i quali hanno anteposto, il bene superiore della nostra squadra di calcio con la piena collaborazione e il sostegno concreto dell’Amministrazione comunale, al soddisfacimento dei loro legittimi interessi personali. Un club calcistico che è di tutti noi, della città, dei suoi tifosi, di un’intera città capace di identificarsi con quei colori e la gloriose pagine scritte in oltre settantaquattro anni di storia.

In pochi mesi i coraggiosi imprenditori della Sigi hanno realizzato un miracolo; nei prossimi anni toccherà a Joe Tacopina l’onore di condurre il Catania verso approdi più adatti alla grandezza di questa storia sportiva. Che non si misura nel numero dei successi, ma anche attraverso valori antichi come onore, appartenenza, dignità, di un’intera città. Per chi come me ha sempre seguito il Calcio Catania anche nei campi polverosi dei momenti bui è stata un’emozione grande avere testimoniato a questa storica firma. E Forse non è un caso che una nuova era sportiva inizi proprio nel giorno della ricorrenza del compleanno dell’indimenticabile presidente Angelo Massimino: che possa dare lustro alla nostra maglia, alla nostra comunità cittadina e a quanti hanno a cuore le sorti di Catania”. 

 

Il mondo intero piange la scomparsa di una leggenda: Diego Armando Maradona.Aveva 60 anni

Stelle e polvere, i 50 anni folli di Maradona - Giornale di Sicilia

Diego Armando Maradona non è più tra noi. . Il calcio perde il suo più grande interprete, il suo numero 10. Il Pibe de Oro, la Mano de Dios, leggenda di Napoli e del Napoli, un Dio terreno in Argentina. Il mondo intero ne piange la scomparsa.Aveva 6o anni È stato il più amato e il più discusso, nel bene e nel male.

Il quotidiano argentino El Clarin è stato il primo a diffondere la notizia: “Un arresto cardiorespiratorio” mentre era nella sua casa di Tigre, vicino Buenos Aires, dove si era sistemato in seguito all’operazione alla testa.     L’intervento per rimuovere l’edema cerebrale del 3 novembre era stato ben superato ma l’argentino era rimasto sotto osservazione, anche per alcuni episodi di confusione.

Per la sua scomparsa il governo argentino ha decretato tre giorni di lutto nazionale. Un giorno, spero che potremo giocare insieme a calcio in cielo”, ha scritto Pelè sui social. Il Napoli gli ha reso omaggio sui social postando una foto del Pibe de Oro con la maglia azzurra, la scritta ‘Per Sempre’ con un Cuore blu e un messaggio di addio: “Ciao Diego”.

Una notizia pesante, incredibile. Mi dispiace tanto, per me era come un fratello, abbiamo avuto un rapporto incredibile”, le parole di Giuseppe Bruscolotti, storico capitano del Napoli e compagno di squadra di Maradona. “Oggi Napoli ha perso un figlio – aggiunge Bruscolotti – uno che gli ha dato tanto. Sicuramente oggi è lutto cittadino, se non mondiale”.

Il calcio onorerà la sua memoria facendo osservare un minuto di silenzio su tutti i campi nelle gare di Champions League in programma stasera e in quelle di Europa League in programma domani. Lo ha deciso l’ Uefa.

“L’ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino commenta: “Maradona è stato un fuoriclasse, un genio, e ai geni non si può chiedere anche di essere uomini comuni -aggiunge Ferlaino ai microfoni di Sky Sport-. Maradona non era un uomo comune, perché non era un giocatore comune. Aveva grandi responsabilità e forse non è riuscito a portarle avanti, le ha subite. A Napoli ha dato due scudetti. Io non so se il Napoli vincerà ancora scudetti, ma per ora gli unici due vinti li ha vinti negli anni di Maradona”.

Dalla periferia polverosa di Buenos Aires al tetto del Mondo: la dimensione di Maradona è stata il talento, la sua cifra la sregolatezza. Solo che gli eccessi non sono mai riusciti a dissipare il suo talento, al contrario lo hanno distillato e amplificato. Un dio pagano che per tutta la vita ha provato a dimenticare la povertà di partenza. I trofei più importanti sono i due scudetti conquistati con il Napoli, nel 1987 e nel 1990. Poi ovviamente il Mondiale del 1986. Ha vinto pure con il Boca Juniors e con il Barcellona. In totale sono 9 i titoli vinti in carriera, ma i titoli non servono a nulla per descrivere la grandezza e la leggenda del calciatore.
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