Il premier Mario Draghi ha annunciato le dimissioni in Consiglio dei ministri. Come si sa il M5S non ha votato la fiducia sul decreto Aiuti e il presidente del Consiglio ha comunicato ai ministri l’intenzione di lasciare la guida del governo. Sarà il Parlamento a decidere se il governo debba restare ancora in sella o lasciare per avviarci verso nuove elezioni. Intanto i ministri del governo Draghi non si sono dimessi: una curiosità rispetto all’azione dei colleghi di uscire dall’Aula per non porre la fiducia.
Dopo un primo colloquio nel pomeriggio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nuovamente questa sera al Quirinale il premier, che ha rassegnato le dimissioni. Il Presidente della Repubblica – riferisce una nota del Quirinale – non ha tuttavia accolto le dimissioni e ha invitato Draghi a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica.
Poi in serata una nota dell’ufficio stampa del Quirinale che afferma: in riferimento ad alcune notizie circolate nel pomeriggio si sottolinea che nel colloquio tra il Presidente Mattarella e il Presidente Draghi si è registrata una totale identità di vedute.
Il premier dopo essersi recato al Colle si è intrattenuto per circa 30 minuti a Palazzo Madama con la presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Massimo riserbo sui contenuti dell’incontro. Mentre con il presidente della Camera, Roberto Fico, ancora in isolamento , positivo al Covid, Draghi ha avuto un colloquio telefonico.
Il premier “mercoledì- d’intesa con il Presidente Mattarella – renderà comunicazioni alle Camere…
Il comunicato di Draghi – “Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico“
“Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più”, ha detto annunciando le sue dimissioni in Consiglio dei ministri.
“La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo“, ha detto ancora Draghi, aggiungendo: “In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche”.
“Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani”……
Trasformazione digitale, crescita e sviluppo sostenibile del Paese: la terza edizione del Forum Meridiano Sanità Sicilia, al Castello Maniace di Siracusa, consegna un’immagine ambiziosa della Sicilia al centro del Mediterraneo, resa possibile dal piano di azioni avviato prima della pandemia e dalle risorse messe in campo dal Pnrr. Sono intervenuti Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, Mara Carfagna, ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie e Roberto Speranza, ministro per la Salute.
In particolare, nonostante il periodo storico caratterizzato da ben 5 fattori di crisi mai verificatisi contemporaneamente (pandemia, conflitto russo-ucraino, crisi inflattiva, incremento dei costi dell’energia, disruption delle catene di fornitura) che stanno rallentando il percorso di ripresa, il Piano continua ad essere strategico per l’Italia. Secondo le stime dell’Osservatorio Pnrr di Ambrosetti Club, il Pnrr avrà infatti un impatto strutturale positivo sulla crescita del Pil nei prossimi 15 anni pari a 221 miliardi di euro.
«La Sicilia può candidarsi a diventare un “hub” anche del turismo sanitario. È arrivato il momento di capitalizzare le potenzialità di cui già disponiamo e di metterle a profitto – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – Occorre partire dal presupposto che siamo il baricentro del Mediterraneo, in termini logistici e anche sanitari – penso ai tre Centri di ricerca, all’Ismett – e mettere a profitto questo ruolo, guardando avanti con una programmazione seria. Gli investimenti in Sicilia nella Sanità, in questi cinque anni, ammontano a circa un miliardo e duecento milioni di euro, con il Pnrr abbiamo programmato azioni per altri 800 milioni. Nell’ultimo anno abbiamo creato oltre 350 nuovi posti di terapia intensiva e sub-intervista, abbiamo riqualificato i pronto soccorso, digitalizzato il servizio di emergenza del 118. Siamo la prima regione in Italia per la diffusione della banda larga, dobbiamo continuare il processo di innovazione e digitalizzazione già iniziato. Credo sia indispensabile procedere alla formazione di nuove leve in ambito sanitario, un tema che può trovare realizzazione con la creazione di un Istituto superiore che metta insieme le quattro Università siciliane e gli altri Atenei del bacino mediterraneo. Abbiamo una paurosa carenza di medici, che mette a costante rischio la sopravvivenza di alcune strutture sanitarie; il numero chiuso nei corsi universitari di Medicina e la riduzione dei dottorati hanno influito negativamente in questo senso. Oggi abbiamo il dovere di pensare come si può sopperire a questa grave mancanza. Ma credo ci siano tutte le condizioni per guardare al prossimo futuro con ottimismo».
«Attraverso le risorse del Pnrr, e più in generale della programmazione 2021-2030 che destina più 213 miliardi di euro alle Regioni del Sud, ogni Regione o sistema territoriale è chiamato ad affrontare l’importante sfida di definire una visione e una strategia di sviluppo che, partendo dai propri asset, sia declinata in un Piano operativo di interventi” – afferma Valerio De Molli, managing partner e ceo di The European House-Ambrosetti – Tra questi, l’ecosistema della Sanità, o meglio della Salute, che in Sicilia in un sistema strategico e integrato tra eccellenze del pubblico e privato genera un impatto pari a 13,2 miliardi di euro, vale a dire il 16,4% del Pil regionale, superiore a quello generato da diversi settori economici del Mezzogiorno, in crescita di 3 miliardi di euro rispetto al 2019 considerando gli impatti diretti, indiretti e indotti delle componenti pubblica e privata».
Nell’ambito della Missione 6 “Salute” del Pnrr, oggi la Sicilia è la terza Regione italiana per allocazione dei primi 8 miliardi di euro distribuiti dal Ministero della Salute ai territori (circa 800 milioni), con il maggior numero di risorse destinate alle Case della comunità (217 milioni di euro), Digitalizzazione (139,9 milioni di euro) e la sicurezza degli ospedali (139,8 milioni di euro).
Durante i lavori è stato presentato il paper di The European House – Ambrosetti “Digital Health 2030: verso una Sanità data-driven” che riporta non solo i numeri chiave della digitalizzazione dell’Italia, vista anche nel quadro europeo, ma descrive i percorsi seguiti da alcuni Paesi leader nella sanità digitale. Nel paper, in particolare, sono riportati i numeri chiave della sanità siciliana in tema di risorse e infrastrutture fisiche e digitali. Va chiarito, infatti, che in questi anni l’Isola ha avviato – ed in parte completato – un profondo processo di rinnovamento investendo in edilizia sanitaria, con il recupero di alcune strutture e la realizzazione di nuovi ospedali, in tecnologie medicali, digitalizzazione del sistema e ricerca.
Tra i segnali positivi, la crescente disponibilità di capitale umano qualificato, con un incremento dei laureati “stem” (negli ultimi 10 anni i laureati in Medicina hanno registrato un +90% rispetto al +70% della media nazionale) e il rientro di “cervelli” siciliani. L’investimento sul personale del Servizio sanitario regionale ha visto negli ultimi 4 anni l’assunzione con contratto a tempo indeterminato di oltre 15 mila professionisti (tra medici, infermieri e tecnici sanitari) a cui si sono aggiunte circa 10 mila unità per far fronte all’emergenza pandemica.
Resta comunque centrale la necessità di rivedere i criteri di accesso ai corsi di laurea in Medicina e alle Scuole di specializzazione per colmare un gap strutturale che riguarda tutto il Paese e diventa particolarmente ambiziosa l’idea promossa di rendere la Sicilia un “hub” di riferimento per la formazione in ambito medico e sanitario anche verso i Paesi del Mediterraneo.
«Essere la prima grande regione italiana per Comuni coperti dalla banda larga e ultra larga – sottolinea il vice presidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao – è un risultato straordinario. Quando ci siamo insediati, a fine 2017, la Sicilia aveva speso circa un milione di euro. Oggi siamo a oltre 295 milioni di euro, con una spesa dei fondi europei del 95 per cento. Una infrastrutturazione digitale rilevante, che gioca un ruolo importante anche per le isole minori della Sicilia, che così possono essere in grado di offrire servizi fondamentali anche sul fronte sanitario e turistico».
«Senza una digitalizzazione capillare del sistema – aggiunge l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – gli investimenti sui professionisti, assieme a quelli in tecnologie e infrastrutture, sarebbero meno efficaci. Solo una profonda trasformazione digitale, infatti, può contribuire a ridurre la frammentarietà dell’offerta migliorando l’efficacia e l’efficienza dei servizi sanitari. È ciò che abbiamo avuto modo di sperimentare nelle varie fasi della pandemia ed è quanto stiamo mettendo in atto garantendo assistenza per quanti necessitano di cure ad alto impatto per il sistema. Sono esperienze che certamente vanno implementate ed estese per migliorare gli outcome di salute e la qualità di vita dei pazienti, contribuendo positivamente anche alla crescita economica dell’intero territorio. In questo senso, un’ulteriore accelerazione arriverà sicuramente dall’attuazione del Piano operativo della Missione 6 del Pnrr con circa 800 milioni di euro di investimenti per la nostra Regione, che è stato recepito integralmente nel Cis sottoscritto con il Ministero della Salute».
Come riportato nel paper presentato a Siracusa, già nel 2020 il valore della data economy nell’Unione Europea ha raggiunto i 327 miliardi di euro (+61% rispetto al 2013) sostenendo 6,6 milioni di posti di lavoro, con una crescita del 41% rispetto al 2013 (rispetto al +5% dell’economia nel suo complesso). Stando alla previsione dell’Organizzazione per la cooperazione digitale (Dco), entro il prossimo decennio il 70% del valore generato dall’economia globale sarà basato su modelli di business abilitati dal digitale, con confini tra economia digitale ed economia tradizionale sempre più sfumati.
In questo contesto l’ecosistema della salute svolge un ruolo da protagonista nella data economy, attraverso l’uso di tecnologie digitali abilitanti (hpc, cloud, iot, big data analytics & artificial intelligence) in un mondo sempre più interconnesso: circa il 30% del volume di dati mondiale è generato dal settore sanitario ed, entro il 2025, il tasso di crescita annuale composto dei dati del settore sanitario raggiungerà il 36%, rispetto a crescite del settore manifatturiero e dei servizi finanziari pari rispettivamente al +6% e +10%.
L’evento di Siracusa è stato realizzato da The European House-Ambrosetti, in collaborazione con il Cefpas e il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana.
L’Ucraina è candidata ufficiale all’ingresso in Europa. Un altro passo avanti che sarà imitato dalla Mondovia, dalla Finlandia ed altri Paesi confinanti con la Russia Putin non piace più da quelle parti. Non è più affidabile . Intanto all’esercito ucraino – come comunicato daSerhiy Haidai, capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, è stato ordinato di ritirarsi da Severodonetsk in posizioni più fortificate.
” Il numero di morti nei territori non fortificati può aumentare ogni giorno. A Severodonetsk hanno già ricevuto l’ordine di ritirarsi in nuove posizioni fortificate e di combattere dalle nuove posizioni”.
Secondo il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso sui social, ammonterebbero intanto a 34.530 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio.
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 34.530 uomini, 1507 carri armati, 3637 mezzi corazzati, 759 sistemi d’artiglieria, 241 lanciarazzi multipli, 99 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 216 aerei, 183 elicotteri, 2553 autoveicoli, 14 unità navali e 622 droni.
Ciriaco De Mita. Ex premier e segretario della Dc, 94 anni, non è più con noi. Sindaco di Nusco (Avellino) in carica, è deceduto la scorsa notte nella clinica Villa dei Pini di Avellino, dove era ricoverato dal 5 aprile a seguito di un attacco ischemico che l’aveva costretto in un primo momento al ricovero nell’ospedale Moscati. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni.
Oltre un milione e settecentomila euro per restituire la piena e sicura fruibilità del centro abitato di Pettineo, nel Messinese. Manteniamo in questo modo gli impegni presi e la nuova distribuzione dei fondi disponibili per le emergenze è una tangibile dimostrazione dell’impegno profuso e un’ulteriore conferma dei risultati conseguiti».
Così il presidente della Regione Nello Musumeci, alla guida della Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, commentando l’approvazione da parte di Palazzo Orleans di una rimodulazione delle risorse, pari a 16,5 milioni di euro e che riguarda sette Comuni dell’Isola.
Quello di Pettineo è un intervento che interessa due aree (zona Croce e piazza Argentina) a fortissimo rischio, al punto da essere classificate R4.
Gli Uffici della Struttura avevano già finanziato la progettazione esecutiva per i lavori di consolidamento che ora potranno essere programmati. Si chiude cosi il cerchio su una vicenda annosa che non pochi problemi ha creato, negli anni, nei due siti che presentano una forte acclività e nei quali si sono verificati movimenti dei terreni che hanno compromesso la stabilità del pendio.
Una situazione di crescente pericolo che si è estesa sino a raggiungere via Roma e via Serrone, con edifici privati che hanno subito lesioni strutturali e fessurazioni importanti. Un caso eclatante è quello della palazzina Oieni, a rischio crollo e per la quale è prevista la demolizione a causa delle sue condizioni statiche. Le soluzioni tecniche contenute nel progetto prevedono, su zona Croce, il risanamento delle scarpate attraverso la posa di una rete a doppia torsione e con barre d’acciaio, oltre a un sistema di raccolta delle acque piovane. In piazza Argentina, si procederà con la collocazione di tre paratie di pali per arrestare i movimenti franosi e con il ripristino delle pavimentazioni già seriamente danneggiate.
Anche la Sicilia avrà un regolamento per la raccolta, la coltivazione, il commercio e la tutela del consumo dei tartufi freschi o conservati–tutela degli ecosistemi tartufigeni. Lo comunica il governo regionale, che nell’ultima seduta di giunta, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Toni Scilla, ha approvato la proposta di regolamento.
«La nostra Isola possiede numerose eccellenze nel campo agroalimentare e il tartufo è una di queste – afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – Valorizzare questo prodotto così prezioso e ricercato, regolamentarne l’utilizzo e la commercializzazione permetterà di sviluppare un mercato di settore, con importanti ricadute sul turismo e sull’economia del territorio».
«Ancora una volta l’agroalimentare e le eccellenze agricole dei nostri territori sono al centro dell’azione del governo Musumeci – sottolinea l’assessore Scilla – Il tartufo potrebbe contribuire a creare nuovo benessere economico, data la sua abbondante presenza nel sottosuolo regionale. Il regolamento è il frutto del lavoro sinergico tra il dipartimento dell’Agricoltura, il dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico e il Comando del Corpo forestale».
L’iter amministrativo prosegue adesso con l’invio del regolamento al Consiglio di giustizia amministrativa per la verifica della regolarità e la successiva adozione con decreto presidenziale.
Il segretario di Stato Antony Blinken ha annunciato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il loro incontro a Kiev che i diplomatici statunitensi torneranno in Ucraina a partire da questa settimana.
. Blinken e il segretario alla Difesa Lloyd Austin hanno fatto un viaggio senza preavviso a Kiev dove hanno incontrato Zelensky e altri funzionari ucraini, diventando così i funzionari statunitensi di più alto livello ad aver viaggiato nel paese dall’inizio dell’invasione russa . Nell’incontro hanno discusso dell’assistenza militare americana all’Ucraina e dell’intenzione dell’amministrazione Biden di fornire un ulteriore aiuto militare diretto e indiretto di oltre 700 milioni di dollari a Kiev.
Blinken ha anche affermato che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden nominerà Bridget Brink ambasciatrice degli Stati Uniti in Ucraina. Il posto è rimasto senza un ambasciatore confermato da quando Marie Yovanovitch è stata richiamata nel maggio 2019. Brink è l’attuale ambasciatore degli Stati Uniti in Slovacchia.
La Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione siciliana, delibera di approvare il sistema di monitoraggio finanziario degli EE.LL. (M.E.LO.) e la metodologia di aggiornamento dei dati informativi da implementare con la collaborazione degli organi istituzionali e degli organi di revisione contabile e di approvare lo schema generale dei flussi informativi che compongono il sistema di monitoraggio. Pubblichiamo -alcune parti (per motivi di spazio) – della delibera della Corte dei conti della Sicilia
RILEVATO che nella definizione del quadro di riferimento programmatico e dei criteri di massima, nell’ambito dei quali opereranno le Sezioni centrali e regionali, le Sezioni Riunite in sede di controllo hanno evidenziato come, a seguito del progressivo superamento degli effetti della crisi pandemica, assuma particolare rilievo per la ripresa economica, il tempestivo svolgimento delle attività connesse all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) partendo dalla realizzazione delle riforme strutturali propedeutiche all’attuazione degli interventi; CONSIDERATO che la permanenza del forte impatto economico-finanziario determinato dall’emergenza sanitaria, tuttora in atto e non ancora superata nelle varie cause di diffusione del contagio da Covid-19, evidenzia che il Paese è dinanzi a molteplici e concomitanti esigenze, tutte da tutelare: – da un lato – la protezione del bene primario della Salute dei cittadini messa a dura prova dalla pandemia, – dall’altro lato – il sostegno economico alle categorie produttive maggiormente incise dai necessari provvedimenti restrittivi; CONSIDERATO che, pertanto, nel quadro delineato dalle Sezioni Riunite in sede di controllo e dalla Sezione delle Autonomie, le tipologie e le modalità di esercizio dei controlli che la Corte dei conti eserciterà nel 2022 sono attratte dalla gestione delle ingenti somme del Next generation EU (NGEU) e degli altri fondi previsti per il rilancio delle economie dei paesi dell’Area dell’euro, che – per effetto dell’approvazione del PNRR – sono progressivamente disponibili per il superamento dei gravi danni all’economia, derivanti dalla pandemia, al fine di verificare la regolarità amministrativo-contabile, ma anche e soprattutto, al fine di verificare e valutare l’attuazione dei programmi di spesa, sotto i profili della tempestività delle realizzazioni e della qualità dei risultati, anche avvalendosi delle nuove forme di controllo concomitante; e considerato che tale evidenza contenutistica e metodologica deve essere immediatamente recepita nella programmazione delle attività della Sezione di controllo per la Regione siciliana; RAVVISATA pertanto l’opportunità di esprimere alcune considerazioni necessarie ed utili ad indicare le premesse delle scelte di orientamento delle attività di controllo, e ritenuta – in particolare – la necessità di procedere alla definizione dei lineamenti generali che devono informare la metodologia di svolgimento dei controlli finanziari sui bilanci degli enti locali, al fine di semplificare le fasi istruttorie ed 3 incrementare l’esito quali-quantitativo e l’indice di effettività e di efficacia dei riscontri e delle verifiche contabili, in un ambiente informatico di lavoro fondato su un sistema a rete, nel quale è fondamentale la realizzazione e la continua alimentazione di un data-base in aggiornamento permanente, con la costante acquisizione delle informazioni provenienti dagli organi istituzionali e/o di revisione delle autonomie territoriali, in corrispondenza dei puntuali obblighi ed adempimenti contemplati dalla legislazione finanziaria vigente; VISTA l’ordinanza n. 40/2022 di convocazione della Sezione nell’odierna adunanza; OSSERVA 1. Premesse e considerazioni generali Il principio di sussidarietà – associabile ai principi di adeguatezza, di differenziazione, di leale collaborazione e di responsabilizzazione nel conseguimento dei risultati dell’azione amministrativa soprattutto sotto i profili dell’impiego delle risorse pubbliche – rinviene le proprie origini in una matrice di derivazione comunitaria (art. 5 TUE), recepita nelle disposizioni costituzionali (“Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Citta` metropolitane, Regioni e Stato” art. 118 Cost.; “I Comuni, le Province, le Citta` metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell’equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l’osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea” art. 119 Cost.). Nell’esercizio delle funzioni di controllo sugli enti dotati di autonomia costituzionalmente garantita, la Corte dei conti svolge il ruolo di organo-garante, in posizione di terzietà ed imparzialità, dell’osservanza delle norme poste a tutela della sana gestione finanziaria e degli equilibri di bilancio, in ragione della peculiare natura dei suoi compiti, essenzialmente finalizzati alla verifica della gestione secundum legem delle risorse finanziarie (cfr. Corte Cost. n. 18/2019). Questa Sezione regionale, prendendo atto del quadro programmatico nazionale delle indagini di finanza pubblica e dei controlli sulla gestione, ha approvato i corrispondenti indirizzi di lavoro ed i relativi criteri metodologici di riferimento con la citata deliberazione n. 27/INPR/22 del 24 febbraio 2022. I controlli di legittimità sui bilanci degli enti locali […] sono strumentali al rispetto degli “obblighi che lo Stato ha assunto nei confronti dell’Unione europea in ordine alle politiche di bilancio ed in tale prospettiva, funzionale ai principi di coordinamento e di armonizzazione dei conti pubblici, “si giustificano in ragione dei caratteri di neutralità e indipendenza del controllo di legittimità della Corte dei conti” (cfr. Corte Cost. n. 39/2014). La Sezione sarà, quindi, impegnata nell’esame, ai fini del controllo finanziario di legalità e di regolarità amministrativo-contabile, dei bilanci preventivi e dei rendiconti, trasmessi dai Revisori degli enti locali ai sensi dell’art. 1, commi 166 e segg., legge n. 266 del 2005 e dell’art. 148-bis TUEL ed in tale ambito d’attività – in conformità alle linee guida della Sezione delle Autonomie – i medesimi controlli finanziari devono essere razionalizzati secondo indicatori di priorità che consentono di riservare maggiore e 4 principale attenzione ai casi più gravi e/o evidenti di scostamento dall’equilibrio di bilancio e dalla sana gestione finanziaria. La consolidata giurisprudenza costituzionale ha ascritto il sindacato sui bilanci degli enti territoriali alla categoria del controllo di legittimità, avallando ulteriormente tale lettura interpretativa alla luce della riforma dei controlli sugli EE.LL. introdotta dal citato d.l. n. 174 del 2012. Infatti, la disciplina appena menzionata risponde all’esigenza di rendere i controlli sempre più funzionali al rispetto dei vincoli nazionali ed europei e di ricondurli al vaglio unitario di una magistratura specializzata, ed alla eliminazione/rimozione di situazioni patologiche, lesive ed ostative del trasparente ripristino degli equilibri di bilancio e della sana gestione finanziaria, che la nuova formulazione dell’art. 97, primo comma, Cost. collega alle garanzie di legalità, imparzialità ed efficienza dell’azione amministrativa. Dunque, le Sezioni regionali di controllo esercitano i controlli sui bilanci degli EE.LL. e svolgono le obbligatorie verifiche amministrativo-contabili sulla permanenza degli equilibri del bilancio, il rispetto della sana gestione finanziaria e l’osservanza degli interdipendenti principi di copertura, anche pluriennale, della spesa e di responsabilità nell’esercizio del mandato elettivo, affinchè ciascun amministratore risponda del proprio operato di fronte agli amministrati (cfr. Corte Cost. n. 80/2021). In tale ambito, è stato altresì sottolineato che i controlli di legittimità-regolarità – sia quelli inerenti allo stato di dissesto, sia quelli sui bilanci preventivi e successivi – ove tempestivamente attivati, sono idonei a consentire l’interdizione dalle disfunzioni degenerative dell’equilibrio dei bilanci, che hanno indotto il legislatore a intervenire più volte per il prolungamento dei tempi di riequilibrio, oltre quelli fisiologici fissati dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante «Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42» (cfr. Corte Cost. n. 115/2020). Il complesso sistema normativo che compone il diritto del bilancio degli EE.LL. è ispirato dalla ratio unitaria di prevenzione dagli squilibri strutturali, la quale consente di evitare il dissesto attraverso un fattivo e coerente comportamento economico-finanziario dell’ente locale nel tempo programmato di rientro dalle situazioni di deficit finanziario. In tale contesto teleologico rientra il controllo di legittimità-regolarità sui bilanci preventivi e successivi, poiché tale coerente comportamento nel tempo previsto per il risanamento deve trovare puntuale riscontro in ciascuno dei bilanci preventivi e successivi inclusi nel piano di rientro (cfr. Corte Cost. n. 34/2021). 2. La specificità dei controlli sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale (PRFP) I controlli «del titolo VIII del TUEL (artt. 243-bis rubricato “Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale”; 243-quater rubricato “Esame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale e controllo sulla relativa attuazione”; […] 246 “Deliberazione di dissesto”; 248 rubricato “Conseguenze della dichiarazione di dissesto”) consistono in controlli di legittimità-regolarità, con finalità di prevenzione finanziaria, assistite dalla garanzia della tutela giurisdizionale predisposta nell’interesse delle amministrazioni locali per gli effetti bloccanti di natura inibitoria/interdittiva (art. 11 CGC). Appartengono a tale categoria: a) 5 la determinazione di misure correttive per gli enti in predissesto (art. 243-bis, comma 6, lettera a, del TUEL); b) l’approvazione o il diniego del piano di riequilibrio (art. 243- quater, comma 3, del TUEL); c) gli accertamenti propedeutici alla dichiarazione di dissesto (art. 243-quater, comma 7, del TUEL)» (cfr. Corte Cost. n. 228/2017). In materia di PRFP le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti deliberano – entro trenta giorni dalla ricezione della relazione finale della Commissione per la finanza locale – sulla legittimità del piano di riequilibrio, sulla congruità delle misure rispetto al fine di ripristinare l’equilibrio del bilancio, sulla copertura della spesa nell’intero periodo di rientro, sul rispetto dei limiti di indebitamento che vietano di utilizzare i prestiti per la copertura della spesa corrente e, più in generale, sul rispetto dei vincoli di finanza pubblica nazionali, euro-unitari e convenzionali. Nella disamina del PRFP, tra le complessità istruttorie si inseriscono le seguenti attività, espletate dalla Sezione regionale di controllo su ciascuna ipotesi di piano: «a) la puntuale ricognizione, con relativa quantificazione, dei fattori di squilibrio rilevati, dell’eventuale disavanzo di amministrazione risultante dall’ultimo rendiconto approvato e di eventuali debiti fuori bilancio; b) l’individuazione, con relativa quantificazione e previsione dell’anno di effettivo realizzo, di tutte le misure necessarie per ripristinare l’equilibrio strutturale del bilancio, per l’integrale ripiano del disavanzo di amministrazione accertato e per il finanziamento dei debiti fuori bilancio a partire da quello in corso alla data di accettazione da parte dei creditori del piano;
c) l’indicazione, per ciascuno degli anni del piano di riequilibrio, della percentuale di ripiano
del disavanzo di amministrazione da assicurare e degli importi previsti o da prevedere nei bilanci
annuali e pluriennali per il finanziamento dei debiti fuori bilancio. È altresì previsto […] che, ai fini della predisposizione del piano, l’ente è tenuto ad effettuare una ricognizione di tutti i debiti fuori bilancio riconoscibili ai sensi dell’art. 194 del TUEL. Il perimetro costituzionale disegnato da tali disposizioni consiste nella funzionalità della procedura a ridurre il deficit fino ad azzerarlo nel tempo prescritto. Ciò mediante la scansione del percorso attraverso i risultati conseguiti nei singoli esercizi attinenti al piano e la definizione di una proporzione accettabile dei sacrifici imposti alle future generazioni di amministrati affinché l’oneroso rientro dal disavanzo sia comunque compensato dal traguardo dell’equilibrio, presupposto necessario per la sana amministrazione» (cfr. Corte Cost. n. 115/2020). Inoltre, a seguito dell’approvazione del PRFP, le Sezioni regionali della Corte dei conti svolgono le verifiche sull’attuazione del piano di riequilibrio che si fondano – come prescrivono le norme del Titolo VIII del testo unico sugli enti locali – sull’andamento dei conti dell’ente in predissesto, attività che deve essere formalizzata in una pronuncia con cadenza temporale coerente con il controllo di legittimità-regolarità sul bilancio preventivo e successivo previsto dall’art. 148 bis t.u. enti locali, come sostituito dall’art. 3, comma 1, lettera e), del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174 (Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012), convertito, con modificazioni, nella legge 7 dicembre 2012, n. 213 (cfr. Corte Cost. n. 34/2021). 6 In sede di valutazione del PRFP, la Sezione si pronunzia anche sulla sostenibilità finanziaria dei piani di riequilibrio finanziario pluriennale e delibera l’approvazione o il diniego mediante una istruttoria che consiste nella ponderazione dei dati di natura finanziaria, storici e previsionali, per la valutazione delle misure previste nel piano ai fini del riequilibrio. 3. Le esigenze del rafforzamento del controllo nel monitoraggio finanziario degli EE.LL. Il piano Next Generation EU nel quale si inserisce il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) individua la flessibilità organizzativa delle Pubbliche Amministrazioni e l’incremento della loro rapidità d’azione come obiettivi fondamentali di un processo di rinnovamento da perseguire, con particolare riferimento a tre dimensioni: il lavoro, l’organizzazione e la tecnologia. In tale contesto di innovazione organizzativa, la nota del Presidente di questa Sezione di controllo prot. n. 861 del 31/01/2022 ha richiamato l’attenzione delle amministrazioni locali sulla necessità di ottimizzare l’utilizzazione degli strumenti e delle piattaforme informatiche condivise con la Corte dei conti, informando “che tutti gli adempimenti previsti dalla legislazione vigente verso questa Sezione di controllo dovranno essere gestiti tramite il sistema applicativo Con.Te.” L’incremento dei dati finanziari disponibili e la verifica della qualità delle informazioni relative ai dati di bilancio assume una funzione di garanzia della trasparenza economico
finanziaria dei conti pubblici, nell’interesse degli organi rappresentativi delle Autonomie territoriali e delle singole Comunità locali. Pertanto, le attività della Sezione di controllo per la Regione siciliana sono informate alla ottimizzazione delle metodologie e dei criteri di esercizio di tutte le funzioni, collocate a garanzia degli equilibri di bilancio degli enti locali, della sana e corretta gestione amministrativa e dell’efficienza nella riscossione delle entrate pubbliche e nelle correlate capacità di spesa. L’incremento dell’utilizzazione degli strumenti informatici per il rafforzamento del controllo nel monitoraggio finanziario degli EE.LL. si colloca in coerente prosecuzione organizzativa con l’apertura del percorso per la progressiva specificazione di protocolli e di linee-guida nelle buone pratiche d’ufficio avviato presso questa Sezione di controllo nel corso del 2021, per una completa informatizzazione degli adempimenti, con la sempre più estesa de-materializzazione degli atti di controllo, nelle molteplici componenti istruttorie, deliberative ed infine decisorie/processuali 1 . Il ricorso alla piena e sempre più ampia utilizzazione degli strumenti informatici e delle piattaforme di interoperabilità, quale gestione innovativa e integrata delle attività intestate alle competenze della Sezione regionale, e più in particolare del Servizio di supporto e del Servizio dedicato ai controlli finanziari degli enti locali, dovrà trovare un rapido e concreto riscontro positivo nella gestione operativa, anche per il controllo sull’attuazione 1 v. introduzione-linee-guida n.1/2021 del Presidente della Sezione di controllo per la Regione siciliana, in data 6 settembre 2021. 7 del Piano nazionale di ripresa e di resilienza (PNRR), dal quale provengono ingenti risorse finanziarie per l’incremento delle spese d’investimento in settori economici strategici, con affidamento ai soggetti attuatori, tra i quali la Regione e gli Enti locali siciliani. Nelle direttive generali dell’azione amministrativa della Corte dei conti sono richiamati e continuamente evocati i principi di collaborazione e coordinamento2 , e – pertanto – gli obiettivi delle attività intestate a questa Sezione regionale dovranno rafforzare i profili organizzativi declinati a favore di un continuo raccordo ed un costante dialogo tra la Sezione e gli Enti destinatari dei controlli finanziari, e più in particolare con il Collegio dei Revisori e i Soggetti individuati all’interno dei singoli Enti per facilitare la transizione digitale. In tale contesto è necessario procedere alla selezione delle metodologie improntate a criteri di trasparenza economico-finanziaria ed efficienza adempimentale, da condividere con le amministrazioni controllate, ed in particolare con il sistema organizzativo delle autonomie locali. È opportuno evidenziare che, proprio sulla gestione di bilancio degli enti locali, la Sezione di controllo per la Regione siciliana nella deliberazione n. 86/2020/GEST del 30 giugno 2020 (“Finanza locale in Sicilia nel periodo 2017-2018”) ha riconosciuto “la complessa situazione in cui si dibatte la finanza locale in Sicilia, soprattutto a causa delle difficoltà ad incrementare la capacità di riscossione delle entrate proprie, divenute il fulcro della gestione finanziaria a seguito delle drastica riduzione dei trasferimenti statali e delle difficoltà del bilancio regionale, che rendono difficilmente prevedibile un incremento dei trasferimenti regionali a sostegno dei precari equilibri di bilancio degli enti locali siciliani, ancor più in ragione delle contingenze legate alla pandemia in corso ed all’insufficienza delle misure di sostegno adottate sinora dallo Stato in favore delle amministrazioni locali col rischio concreto di rendere sempre meno agevole l’erogazione dei servizi essenziali in favore dei cittadini”. Né può trascurarsi che negli anni più recenti le dinamiche demografiche hanno avuto un effetto negativo sulla crescita economica, in considerazione del saldo migratorio sfavorevole nella popolazione giovanile e in età lavorativa. 4. Il quadro dei controlli sugli EE.LL. nella programmazione per l’anno 2022 Il contesto generale dei controlli sugli Enti locali della Regione siciliana è stato riassunto nella programamzione per l’anno 2022, con particolare e specifico riferimento alle seguenti attività: ➢ Controllo finanziario di legalità e di regolarità amministrativo-contabile, basato sulle relazioni degli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali aventi sede nella Regione (analisi rendiconti 2019-2021 degli enti medesimi; bilancio di previsione 2022-2024), di cui all’art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, all’art. 148-bis, all’art. 243-bis e 243-ter TUEL, introdotti dall’art. 3 D.L. n. 174/2012. 2 Linee generali di indirizzo dell’azione amministrativa emanate dal Presidente della Corte dei conti per l’anno 2021 e per l’anno 2022. 8 ➢ Controllo sulla regolarità della gestione e sull’efficacia e sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni trasmessi dai comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, ai sensi dell’art. 148 del TUEL, così come sostituito dall’art. 3, comma 1, lett. e) del D.L. n. 174/2012. In quest’ottica saranno applicate anche le “Linee guida” sui controlli interni, previste dal d.l. n. 174/2012, sia per le Regioni che per gli enti locali con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. ➢ Controllo sulla relazione di fine mandato provinciale e comunale, ai sensi dell’art. 4, D.Lgs. n. 149/2011 e successive modifiche e integrazioni. ➢ Controllo dei piani di razionalizzazione periodica delle società di cui all’art. 20, D.Lgs. n. 175/2016, così come modificato dal D.Lgs. n. 100/2017. Analisi dei piani di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute di cui ai commi 611 e 612, della legge del 23 dicembre 2014, n. 190 e dell’art. 24 del richiamato D. Lgs. n. 175/2016, relativamente ai soli enti territoriali della Regione siciliana, anche con l’avvalimento delle informazioni e dei dati informatici disponibili nella Banca-dati-Partecipate. ➢ Controllo dell’attuazione delle misure dirette alla razionalizzazione della spesa pubblica degli enti territoriali di cui all’art. 6, comma 3, del D.L. n. 174/2012: conclusione dell’attività di sperimentazione avviata nel corso del 2018 dal Gruppo di lavoro istituito con il Decreto Segr. Gen. della Corte dei conti n. 9861 del 16 novembre 2017, anche con l’avvalimento della Banca-dati Open Civitas. L’art. 6, comma 3 del d.l. n. 174/2012 affida alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti funzioni di verifica sull’adozione di criteri di razionalizzazione della spesa, esercitando la correlata vigilanza sull’adozione dei rimedi indicati e rimettendo le risultanze alla Sezione delle autonomie cui è affidata la funzione di redigere un apposito referto al Parlamento. In applicazione alla citata norma, la Sezione delle autonomie ha emanato la deliberazione n. 20 del 22.07.2019 contenente le metodologie/linee guida che offrono una vasta gamma di parametri atti a definire la rimodulazione della spesa. È anche previsto l’uso della banca dati Opencivitas, messa a punto da Sose che è in grado di fornire, con riferimento a ciascun comune e per un certo numero di servizi, un confronto puntuale sia tra spesa storica e fabbisogno standard, che tra livello effettivo delle prestazioni rese e livello quantitativo delle risorse. La finalità di verifica più che appuntarsi sull’applicazione delle norme di riduzione della spesa da parte degli enti (che nell’ultimo periodo hanno subito alleggerimenti), riguarda il riscontro dell’attitudine a razionalizzare la spesa, avendo a riferimento i fabbisogni standard sia in termini di riallocazione selettiva delle risorse, che di definizione del giusto rapporto tra costi e prestazioni. ➢ Controllo ex art. 3, comma 57, legge n. 244/2007, sulle disposizioni regolamentari per il conferimento di incarichi di cui al comma 56, da trasmettere alla Sezione di controllo entro trenta giorni dalla loro adozione; le attività di verifica saranno estese agli atti d’incarico, nelle fattispecie particolari e/o di maggiore rilevanza, in conformità al controllo previsto dall’art. 1, comma 173, legge 23 dicembre 2005, n. 266 sugli atti di spesa di importo superiore a 5.000 euro, in riferimento alle seguenti fattispecie richiamate dalla medesima legge nei commi 9, 10, 56 e 57: a) studi ed incarichi di consulenza conferiti ad estranei all’amministrazione dalle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, d.lgs. n. 165/2001 (comma 9); b) relazioni pubbliche, convegni, mostre, 9 pubblicità e spese di rappresentanza (comma 10); c) indennità, compensi, retribuzioni o altre utilità comunque denominate, corrisposti per incarichi di consulenza da parte delle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, d.lgs. n. 165/2001 (comma 56); d) contratti di consulenza stipulati dalle pubbliche amministrazioni di cui al comma 56 (comma 57). 5. Il sistema di monitoraggio finanziario degli EE.LL. e la metodologia d’implementazione dei dati informativi Tenuto conto della molteplicità degli enti locali interessati da questioni strutturali ad elevata complessità finanziaria, della pluralità delle problematiche e della limitatezza delle risorse professionali disponibili presso la Sezione, i controlli saranno svolti applicando criteri selettivi e di priorità, sulla base di indicatori di riferimento, relativi ai profili critici di maggiore potenziale impatto sugli equilibri di bilancio, differenziando gli enti per dimensione finanziaria, dimensione demografica ed altri criteri desumibili dalla pronunzie specifiche adottate negli esercizi anteriori. Nell’ambito di tale controllo si terrà conto anche delle risultanze dei referti sulla regolarità della gestione e sull’efficacia e sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni trasmessi dai comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, ai sensi dell’art. 148 TUEL, così come sostituito dall’art. 3, comma 1, lett. e) del D.L. n. 174/2012. La metodologia utilizzata si informa ai principi del sistema integrato dei controlli, al fine di fare confluire nella medesima attività tutti i dati economico-finanziari rilevanti, compresi quelli derivanti da altre attività di controllo previste dall’ordinamento contabile degli enti locali, realizzandosi in tal modo la concentrazione delle informazioni, delle verifiche e delle valutazioni riferibili alla medesima gestione di bilancio. La programmazione del sistema integrato dei controlli finanziari sugli EE.LL. si avvale dei dati BDAP e del sistema CON.TE.-FITNET, il quale sarà collegato al sistema M.E.LO. (Monitoraggio Enti Locali), già predisposto a cura degli uffici di supporto amministrativo sulla piattaforma SharePoint ed avviato nell’anno 2021 in fase sperimentale. Il sistema di monitoraggio finanziario sui bilanci degli enti locali (M.E.LO.), da consolidare nell’anno in corso, sarà utilizzato con modalità condivise tra Magistrati e Revisori, per la continua e permanente implementazione dei dati informativi, assoggettati a costante attività di aggiornamento, resa particolarmente necessaria dalla rapida variabilità delle situazioni di criticità finanziaria che contraddistinguono le gestioni locali. Al fine dell’inserimento delle informazioni nel sistema di Monitoraggio Enti Locali (M.E.LO.), le amministrazioni territoriali, ed in particolare i Revisori dei conti, saranno invitati a collaborare per l’acquisizione dei dati e delle informazioni non presenti e/o di dati informativi ulteriori rispetto a quelli già disponibili in BDAP e nel sistema CON.TE.- FITNET. In particolare, al fine della completezza dei dati informativi e del loro continuo aggiornamento, il monitoraggio finanziario sarà esteso alle informazioni provenienti dall’Assessorato regionale delle autonomie locali e dalla Cassa depositi e prestiti, per l’acquisizione di dati finanziari completi sullo stato di approvazione dei bilanci, sui 10 finanziamenti regionali della spesa degli EE.LL., sull’assunzione dei mutui e sulle anticipazioni di liquidità. Nella progressiva espansione dei dati finanziari di significativa rilevanza, il monitoraggio sarà esteso gradualmente ai finanziamenti di provenienza dal bilancio dello Stato. L’esigenza della completezza e dell’aggiornamento informativo si estende all’ambito delle procedure di gestione del dissesto, ed alle eventuali anomalie e/o ritardi nelle fasi di approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato. Nelle attività di controllo finanziario assume fondamentale rilevanza il tema dell’applicazione delle regole di equilibrio dei bilanci, anche tenendo conto delle tensioni finanziarie che la crisi pandemica ha generato nei diversi contesti locali. Per altro verso, la possibilità di impiego delle risorse rinvenienti negli avanzi pregressi e degli spazi di intervento che la normativa emergenziale ha assegnato, deve tradursi in una effettiva realizzazione della spesa di investimento. È d’interesse monitorare se gli spazi finanziari acquisiti siano stati effettivamente destinati all’incremento della spesa di investimento. In tale contesto, particolare attenzione meritano – allo stesso modo – le voci di bilancio di incerta copertura, come l’avanzo di amministrazione o il fondo pluriennale vincolato, ed ogni altro istituto contabile che possa rischiare di produrre effetti espansivi della capacità di spesa a detrimento degli equilibri di parte corrente o che sia suscettivo di provocare, nel tempo, pericolosi squilibri di cassa prodromici del dissesto. Nell’area di lavoro dei controlli finanziari sugli enti locali sono state già rilevate diverse emergenze, tra le quali si annovera la costante sopravvenienza di piani di riequilibrio finanziario pluriennale e di procedure di dissesto, le quali rappresentano un nodo cruciale nella riorganizzazione dei controlli finanziari sugli EE.LL. al fine di recuperare migliori livelli di effettività nella prevenzione finanziaria delle situazioni strutturali di squilibrio. I dati statistici disponibili evidenziano la incidenza sul territorio della Regione siciliana del maggior numero dei piani e delle procedure in questione, rispetto all’incidenza sugli altri ambiti regionali (n. 44 PRFP; n. 48 dissesti), sui quali la legge di bilancio statale per l’anno 2022 è intervenuta con disposizioni d’agevolazione finanziaria e procedimentale. Sulla gestione di bilancio degli enti locali emergono le diffuse difficoltà di natura strutturale, riferite tanto ai Comuni di grandi dimensioni che ai Comuni di media-piccola dimensione, di procedere alla efficiente riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali, in misura idonea e sufficiente ad assicurare l’equilibrio finanziario. Il sistema di monitoraggio finanziario degli EE.LL. e la metodologia d’implementazione dei dati informativi costituisce la prima base informativa utile ad operare la ricognizione delle risorse provenienti dal PNRR, destinate alla spesa d’investimento nel bilancio degli EE.LL. Per la individuazione delle modalità di collaborazione e di coordinamento, finalizzate al rafforzamento del monitoraggio finanziario, si formula riserva di adozione degli atti di attuazione organizzativa e di dettaglio esecutivo, che saranno orientati alla specificazione degli adempimenti necessari all’implementazione di tutte le informazioni che confluiscono nel sistema di monitoraggio. I principi di collaborazione e di coordinamento, più volte richiamati nelle direttive generali dell’azione amministrativa della Corte dei conti, sono posti alla base del modello europeo di ethics infrastructure, inteso quale complesso delle istituzioni, dei meccanismi e dei sistemi per promuovere l’integrità e prevenire la corruzione nella P.A. 11 6. Conclusioni: obiettivi, metodologia e avvertenze generali sul monitoraggio e sull’aggiornamento dei dati finanziari Pertanto, concludendo in sintesi sui punti programmatici della metodologia di monitoraggio, la Sezione – con la presente deliberazione – procede alla definizione dei lineamenti generali che devono informare l’esercizio dei controlli finanziari sui bilanci degli enti locali, al fine di semplificare le fasi istruttorie ed incrementare l’esito qualiquantitativo
e l’indice di effettività e di efficacia dei riscontri e delle verifiche contabili, in un ambiente informatico di lavoro fondato su un sistema a rete, nel quale è fondamentale la realizzazione e la continua alimentazione di un data-base in aggiornamento permanente, con la costante acquisizione delle informazioni provenienti dagli organi istituzionali e/o di revisione delle autonomie territoriali, in corrispondenza dei puntuali obblighi ed adempimenti contemplati dalla legislazione finanziaria vigente”.
Missili russi su Leopoli questa mattina, una delle città che pensava di passare indenne dalla guerra. Neanche gli accorati appelli di Papa Francesco e dell’intero mondo cristiano fermano Putin che forse vuole entrare nella storia come il governante intento a riunire l’impero russo.. Il sindaco della città dell’Ucraina occidentale, parlando di cinque attacchi missilistici russi. Andriy Sadovyi ha spiegato sul social di aver inviato sul posto i servizi incaricati. ”Cinque potenti attacchi missilistici su obiettivi civili dell’antica Leopoli europea”,conferma quindi il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, aggiungendo che ”i russi continuano ad attaccare barbaramente le città ucraine dall’alto, dichiarando cinicamente al mondo intero il loro ‘diritto’ di uccidere gli ucraini”.
Dal 26 aprile prossimo, con il supporto dell’AMAT palermitana e della Polizia Municipale, il servizio di spazzamento meccanizzato notturno attraverso l’istituzione di zone di rimozione temporanea (come già fatto con l’ottava Circoscrizione).
“La necessità di implementare l’Ordinanza Sindacale n° 646 del 26 agosto 2020 (limitata alla ottava Circoscrizione) con vie e Piazze insistenti su altre Circoscrizioni – spiega l’Amministratore Unico di Rap Girolamo Caruso – nasce dalle numerose richieste pervenute alla RAP da parte della cittadinanza residente negli altri Quartieri visti i risultati positivi ottenuti nei Quartieri dell’ottava Circoscrizione. Nel merito, dopo avere condiviso il progetto con i Presidenti delle Circoscrizioni al tempo non ricomprese nella Ordinanza Sindacale 646/2020, si è provveduto nelle scorse ore – aggiunge Caruso – a trasmettere all’Amministrazione Comunale la necessaria proposta di Ordinanza Sindacale con allegato l’elenco delle nuove strade da ricomprendere nel circuito dello spazzamento meccanizzato notturno”.
RAP ha previsto giornalmente, dal lunedì al venerdì, due itinerari di spazzamento con l’ausilio di almeno una spazzatrice ad itinerario con al seguito un moto – lambro per la rimozione dei rifiuti solidi urbani abbandonati. Tutte le vie calendarizzate saranno comunque oggetto di monitoraggio preventivo per eventuali rimozioni di rifiuti ingombranti che possano ostacolare il passaggio dei mezzi RAP. L’obiettivo di Rap è quello di poter consentire nel tempo (nel momento in cui dovesse rientrare la precarietà delle risorse umane) almeno un passaggio/mese nelle 135 vie inserite nel suddetto piano, per uno sviluppo complessivo di circa 50 KM.
“Ho chiesto all’Azienda un ulteriore sforzo; sono consapevole della circostanza che dovrei poter effettuare maggiori interventi – precisa l’Amministratore Unico di RAP – o una migliore frequenza di interventi, ma in questo momento il progetto in parola è il massimo che possiamo garantire per dare risposte alla città”.
Oltre alle attività di ripristino del decoro urbano ed interventi contro le discariche abusive, l’Azienda, dalla prossima settimana, sarà impegnata, insieme all’Amministrazione comunale, alla Prima Circoscrizione ed alla SRR Palermo Area Metropolitana, anche ad estendere la raccolta differenziata in altre zone della città:
Nello specifico: Il 19 aprile p.v. sarà avviata, come da Ordinanza Sindacale n. 31 del 29/3/22, la raccolta differenziata per le attività commerciali nelle aree comprese nel quadrilatero delimitato dalle vie Maqueda, Roma, Cavour, Piazza Giulio Cesare e le utenze commerciali prospicienti corso Vittorio Emanuele, nel tratto compreso tra la via Roma e la via Matteo Bonello (Prima Circoscrizione).
Il 18 maggio p.v., sarà esteso il sistema di Isole Ecologiche Mobili, già sperimentato su Borgo Molara (O.S. n°306 del 20/11/2018), anche per la via Paruta ed aree limitrofe (via dell’Acacia, via Due Vanelle, via dei Fiori, via Lenin Mancuso, via Anna Magnani, via Turi Pandolfini, via Filippo Paruta, via Federico Paulsen, via Domenico Russo, via Saitta, Cortile Saitta, via Saitta Longhi, via Santa Venera, via Cesare Terranova , via Santicelli, Piazzale Montalto Ciaccio, Piazzale Carpino, via Oneto Maio). In questo caso saranno coinvolti dal servizio di raccolta differenziata n°: 6217 residenti, 2397 famiglie e 380 circa attività commerciali ( Quarta Circoscrizione).
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