Inaugurazione Nuovo Pronto soccorso a Catania al Garibaldi

 

Caos sanità nel Lazio: 6 ore di attesa al pronto soccorso - ilGiornale.it

 

Inaugurazione del o nuovo pronto soccorso nel centro cittadino. La tanto attesa struttura sanitaria del Garibaldi Centro, in via Fabio Filzi, è stata inaugurata questa mattina alla presenza di diverse autorità cittadine e regionali.

l presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha inaugurato stamane a Catania, insieme con l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, il nuovo Centro di emergenza dell’ospedale Garibaldi.«Quando si taglia un nastro si raggiunge un traguardo al quale hanno ovviamente lavorato i miei predecessori. E’ la seconda volta che vengo a Catania per inaugurare centri di emergenza ed il nostro obiettivo è proseguire a riformare la sanità pubblica, aumentare la presenza dei presidii e dare risposte all’utenza perché la sanità è un bene ed una funzione essenziale».

Valanga a Courmayeur, due vittime

Valanga - Wikipedia

 

Nella tarda mattinata di ieri, 19 marzo, la Centrale Unica del Soccorso della Valle d’Aosta ha attivato la procedura di preallarme per il distacco di una valanga in Val Veny – Courmayeur, in relazione alla quale sono accorsi sul posto i militari della Stazione S.A.G.F. di Entreves e gli uomini del Soccorso Alpino Valdostano.

Dai primi rilievi effettuati dai militari operanti, ai quali la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Aosta ha affidato le indagini volte alla ricostruzione del drammatico evento, è emerso come la valanga, che ha percorso un dislivello di circa 600 metri, ha coinvolto quattro giovani sciatori di nazionalità svedese, provenienti da Chamonix, mentre stavano sciando fuori pista nella zona sottostante la funivia di Youla.

Nella giornata di ieri sono stati recuperati due ragazzi del gruppo, portati a valle in discrete condizioni, e constatato il decesso di una delle due ragazze coinvolte nell’incidente; le ricerche, sospese per condizioni metereologiche avverse e instabilità del manto nevoso, hanno infine condotto, nella mattinata odierna, al recupero dell’altra ragazza risultata dispersa. I due giovani sono stati sentiti dai militari del S.A.G.F. nell’ambito dell’indagine avviata per chiarire le dinamiche dell’evento.

Richiesta stamane al Tribunale del riesame la scarcerazione per Rosalia Messina Denaro

Messina Denaro, arrestata la sorella Rosalia, nome in codice “Fragolone”.  «Un suo pizzino ha fatto catturare il boss». Chi è

Archivi -SUD LIBERTA’

 

L’inchiesta sulla vicenda del superboss Matteo Messina Denaro prosegue senza soste.  La magistratura vuol capire gli aiuti che ha avuto il criminale che gi hanno consentito di restare così a lungo in latitanza indisturbata.. Ieri, la coppia di vivandieri, Emanuele Bonafede e la moglie Lorena Lanceri, Ssono stati accusati di aver ospitato a pranzo e cena per mesi il boss ricercato e di averne protetto la latitanza, oggi sono state perquisite le abitazioni di quattro nuovi indagati: l’imprenditore agricolo Gaspare Ottaviano Accardi, la moglie, Dorotea Alfano, Leonarda Indelicato e Laura Bonafede, figlia dello storico capomafia di Campobello di Mazara filmata mentre, due giorni prima della cattura, parlava con il boss in un supermercato del paese.

 

Il reato di cui sono accusati i fiancheggiatori è di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena. L’imprenditore e la moglie e Indelicato avrebbero più volte e per ore incontrato il capomafia trapanese a casa dei Bonafede. La presenza dei tre nell’appartamento della coppia, mentre c’era l’ex latitante, risulta dalle immagini delle telecamere di sorveglianza di alcuni negozi piazzate vicino alla abitazione dei coniugi anche loro incastrati dalle riprese video. I filmati, estrapolati dai carabinieri, hanno immortalato l’auto di Messina Denaro vicina alla loro casa, il boss fermo in macchina mentre dà dei pacchetti a Lanceri, che sarebbe stata a lui legata sentimentalmente, e la coppia accertarsi che il padrino entrasse e uscisse indisturbato controllando l’eventuale presenza nella zona delle forze dell’ordine.

 

I militari hanno perquisito le abitazioni dei nuovi indagati e di Laura Bonafede, moglie del mafioso ergastolano Salvatore Gentile, e protagonista di una fitta corrispondenza con Messina Denaro.    Gli inquirenti stanno decifrando ed interprentando i pizzini trovati al boss e alla sorella Rosalia, arrestata nei giorni scorsi per associazione mafiosa. Se alcuni nomi scritti nei biglietti come «Fragolone», che era la stessa Rosalia, «Lesto», “Diletta» e «Tram» che si riferivano a Lanceri, «Maloverso» a suo marito, e «Cugino» a Laura Bonafede sono stati ormai decriptati, resta ancora da risolvere l’enigma della scritta «Romena, Depry, Blu, Bagnino», gli ultimi in codice citati nelle corrispondenze tra il padrino e alcuni suoi fedelissimi.Alcune certezze sulla latitanza del capomafia, però, cominciano a esserci. Matteo Messina Denaro ha vissuto a Campobello di Mazara, ultimo suo nascondiglio, almeno dal 2018.

 

L’ex latitante ha trascorso nella cittadina del trapanese a pochi chilometri da Castelvetrano, suo paese d’origine, 5 anni. L’’ordinanza  con cui i giudici del Riesame di Palermo hanno respinto la richiesta di scarcerazione di Andrea Bonafede, geometra che ha prestato l’identità al boss consentendogli di avere i documenti necessari per sottoporsi alle cure mediche, di acquistare la casa di vicolo San Vito usata come covo e di comprare la Giulietta con cui si spostava,  lo spiega chiaramente

. Dalla ordinanza si comprende anche che il capomafia, ricercato per 30 anni, e che oltre a presentarsi come Andrea Bonafede usava, come identità di copertura, il nome Francesco Salsi, andava in giro su una moto Bmw enduro

. Bonafede avrebbe realizzato secondo gli investigatori,  «un fascio di condotte di assistenza a tutto tondo alla latitanza del capomafia» per almeno 4 anni. E avrebbe messo a disposizione “se stesso come alias di Messina Denaro consentendogli la libera circolazione nel territorio, gli acquisti per la copertura della latitanza e l’accesso alle cure».

Si apprende infine che questa mattina,  nel corso dell’udienza davanti al tribunale del Riesame di Palermo i legali di Rosalia Messina Denaro ne hanno chiesto la scarcerazione. I giudici si sono riservati la decisione.

Un protocollo tra Regione siciliana e Coni per promuovere l’attività motoria

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Il dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato alla Salute, diretto da Salvatore Requirez, e il comitato Sicilia del Coni, guidato da Sergio D’Antoni, hanno siglato oggi un protocollo d’intesa per la promozione dell’attività motoria.

«Tutelare il diritto dei cittadini alla salute – dichiara l’assessore Giovanna Volo – significa anche educare la popolazione ad abitudini quotidiane sane e a mantenere stili di vita attivi che permettano di prevenire molte delle principali patologie croniche, quali malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie, tumori».

Il protocollo, che si inserisce nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2020-2025 e ha durata quinquennale, prevede la collaborazione tra istituzioni per la realizzazione di percorsi multidisciplinari e intersettoriali a livello regionale che favoriscano il movimento. Tra gli obiettivi della collaborazione tra Regione e Coni c’è anche quello di effettuare una mappatura dell’offerta di opportunità per l’attività motoria e sportiva presente nel territorio regionale e di fornire una conseguente e adeguata informazione ai cittadini sulle relative modalità di accesso e di fruizione.

«Secondo il Rapporto Passi 2017-2020 “Sedentarietà” – spiega Requirez – il 50,7 per cento della popolazione siciliana è completamente sedentario, un valore che supera di gran lunga quello di riferimento nazionale che si attesta al 36,6 per cento. Il nostro obiettivo è far sì che l’attività fisica quotidiana inizi a essere vissuta quale momento di benessere psicofisico che coinvolga bambini, giovani, adulti, anziani e persone disabili».

Napoli, al Maschio Angioino “L’Olocausto spiegato ai ragazzi” dai testimoni ancora in vita

 

 

 

NAPOLI,

Nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, la Commissione Cultura del Consiglio comunale, presieduta da Luigi Carbone, – informa un Comunicato del Comune –  ha organizzato nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, l’evento “L’Olocausto spiegato ai ragazzi”. Allestita per l’occasione anche una mostra temporanea nella Sala Armeria. Presente, inoltre, con una pièce musicale l’orchestra composta dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale Foscolo Oberdan. Nel corso dell’iniziativa, lo scrittore Alfredo Pezone e l’artista Christophe Mourey hanno narrato con racconti e illustrazioni l’antisemitismo tra Roma e Napoli negli anni ’40.

In realtà dovremmo parlare della shoah ogni giorno quotidianamente – ha detto Pezone – proprio per il pericolo che le cose non debbano ripetersi bisogna tenere viva la memoria e soprattutto parlare con i ragazzi che sono il nostro futuro. Soprattutto oggi ricorderemo i 221 bambini deportati da Roma”. L’artista Christophe Mourey, ha spiegato che i disegni sono “l’opportunità di dare un volto a quei bambini. In due anni sono riuscito a disegnare tutti i loro visi con il pennarello, come ho voluto rappresentare anche i loro oggetti, come gli occhiali rotti o le bambole”.

La giornata della memoria è una giornata importante in un momento storico in cui stiamo assistendo progressivamente alla perdita dei testimoni diretti di quello che è successo – ha detto l’assessora all’istruzione Maura Striano – quindi è fondamentale affidare alle scuole il testimone del ricordo di quelli che sono stati gli eventi più tragici dell’umanità in cui veramente si è manifestato tutto il male del mondo. E’ anche fondamentale sostenere tutte le iniziative che vanno nella direzione di coinvolgere il più possibile i ragazzi”.

“Come Comune di Napoli abbiamo sempre il dovere di ricordare l’eccidio degli ebrei e soprattutto di farlo insieme alle giovani generazioni – ha sottolineato la presidente del Consiglio Comunale Vincenza Amato – con l’impegno di Napoli e dei ragazzi oggi trasferiamo un messaggio di pace importantissimo, oltre che un messaggio di ricordo; ed è ribadire che qualsiasi tentativo di sottrarre la libertà dei popoli come sta accadendo in Ucraina deve essere assolutamente rigettato con forza. Facendolo con le scuole il messaggio diventa assolutamente più forte”.

Il presidente della commissione Cultura Luigi Carbone ha spiegato che “Stiamo assistendo alla scomparsa degli ultimi sopravvissuti della shoah, quindi ancor di più è necessario tener vivo il monito anche per i bambini che sono la parte anche più tenera della civiltà, affinchè possa imprimersi in loro questa brutta pagina di storia”.

Per il presidente della Municipalità II Roberto Marino “Parlare della shoah sicuramente non è semplice, perché c’è il rischio che si possa perdere questo senso della memoria; invece occorre fare un modo che la memoria resista e arrivi alle nuove generazioni perché i fatti che sono accaduti devono essere sicuramente ricordati e stimolare una sana e giusta riflessione per il mondo e per le future generazioni.”

Nuovi posti di sub-intensiva all’Ospedale dei Bambini di Palermo

 

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Palermo,

«Il Polo pediatrico è il nostro grande obiettivo». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, partecipando stamani all’inaugurazione del nuovo reparto di Malattie infettive con dieci posti fra terapia sub-intensiva e intensiva all’Ospedale dei Bambini Di Cristina di Palermo. «Si tratta di un obiettivo ha aggiunto Schifani – che intendo raggiungere a tutti i costi. Completare i lavori del grande Polo pediatrico di Palermo, che diventerà centro di riferimento per tutta l’Italia meridionale, è la grande scommessa che abbiamo fatto. I genitori con bambini affetti da gravi malattie non devono soffrire ancora di più perché costretti a portare i propri figli a Roma o a Milano».

Al taglio del nastro del nuovo reparto erano presenti oltre al presidente Schifani, nella qualità di Commissario delegato per il potenziamento della rete ospedaliera, l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, il dirigente generale del dipartimento Asoe, Salvatore Requirez, il direttore generale dell’Arnas Civico, Roberto Colletti, il soggetto attuatore del Commissario delegato per l’edilizia sanitaria, Salvatore Lizzio, il direttore del 118 di Palermo e Trapani, Fabio Genco, il direttore sanitario dell’ospedale Di Cristina, Marilù Furnari, il direttore del dipartimento Pediatria, Giovanni Corsello, e il direttore dell’Uoc Malattie infettive, Claudia Colomba.

La ristrutturazione del reparto pediatrico di Malattie infettive al 4° piano “Maggiore”, avviata nella primavera 2021, per una spesa di oltre 1,8 milioni di euro, rientra tra le opere di potenziamento della rete ospedaliera regionale, avviate dalla Struttura del Commissario delegato.

«Questi dieci posti letto – dice lassessore alla Salute, Giovanna Volo – rientrano nell’ambito del potenziamento complessivo dell’ospedale pediatrico Di Cristina  Ci auguriamo che non siano utilizzati per eventi pandemici ma questa dotazione consentirà di dare risposte più adeguate alle esigenze di cura ad alta intensità e aiuterà gli operatori a garantire una assistenza qualificata e consistente al bisogno e alla domanda di salute che viene dal territorio».

«Questa inaugurazione – spiega il dirigente generale Dasoe, Salvatore Requirez– cade opportunamente all’interno di una stagione che manifesta da sempre un incremento dei casi di infezioni polmonari. Abbiamo registrato ultimamente difficoltà nella reperibilità di posti letto per i ricoveri a causa della bronchiolite, soprattutto in età neonatale. Questa opportunità è un segnale importante verso un allargamento a un bacino di utenza che non sarà più solo limitato alla provincia di Palermo».

SCHEDA TECNICA

L’intervento ha permesso di realizzare 10 nuovi posti letto (8 di terapia sub-intensiva e 2 di terapia intensiva). Sono stati installati un sistema di climatizzazione a pressione controllata per ogni singola stanza di degenza, un impianto di gas medicali, un impianto di rivelazioni fumi, un sistema di chiamata infermieri, con videocitofoni in ogni stanza per mettersi in contatto con gli operatori sanitari.

Il reparto è stato dotato di tutte le attrezzature sanitarie necessarie con un investimento di altri 344 mila euro più Iva. Alle pareti è stato realizzato un “tema narrativo” con pellicola adesiva antivirale, dal titolo “Un Mondo a colori”, che racconta tutti i continenti e la descrizione degli animali e dei prodotti tipici di ogni Paese. All’ingresso una targa in ricordo del professore Giuseppe Cascio, pioniere dell’infettivologia pediatrica. La progettazione definitiva è stata curata dall’Uoc Gestione tecnica dell’Arnas. I lavori sono stati realizzati dall’impresa appaltatrice Consorzio Conpat scarl di Roma.

“Banca d’Italia :la manovra del governo favorisce in realtà l’evasione.fiscale.”

In Italia ci sono quasi sei milioni di poveri, ma per nessuno sono un'emergenza - Il Riformista

Archivi -Sud Libertà

 

Fabrizio Balassone, capo del Servizio Struttura Economica del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia così si è espresso   in audizione davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla manovra 23:

“Soglie più alte” per l’utilizzo del contante “favoriscono l’economia sommersa” mentre “l’uso di pagamenti elettronici permettendo il tracciamento delle operazioni ridurrebbe l’evasione fiscale”. 

I limiti all’uso del contante, pur non fornendo un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione”, 

Sul Pnrr .”La piena attuazione delle riforme e investimenti del Pnrr potrà fornire un contributo determinante alla crescita economica e di riflesso al miglioramento della finanza pubblica”.

Maltempo in Sicilia, interviene la Regione con la Protezione civile

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Palermo-  Comunicato della Regione Siciliana

 

«Sono in stretto e continuo contatto con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina e seguo da vicino l’evolversi della situazione relativa al maltempo nella Sicilia sud-orientale. Mi riservo, una volta avuta la relazione sui danni, di dichiarare lo stato di calamità per quelle zone».

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in merito all’ondata di maltempo che ha colpito alcune aree dell’Isola.

«La Regione – prosegue il governatore – ha dato, inoltre, la propria disponibilità a prestare supporto, con uomini e mezzi, alla Protezione civile nazionale per la tragedia avvenuta nell’Isola di Ischia. Alla comunità campana – conclude Schifani – va la solidarietà e la vicinanza mia personale e di tutto il popolo siciliano. Alle famiglie delle vittime il cordoglio più sincero».

Si contrae la domanda interna dei consumi: tredicesime pronte per pagare debiti, bollette, e rate mutuo

Ci costringono a morire e non avere figli e poi lo apprendiamo dalla  statistica! - attualita.it

Archivi-SUD LIBERTA’

 

 I  dipendenti pubblici e quelli privati,riceveranno le tredicessime     , entro le prossime tre o quattro settimane. Si tratta delle tredicesime e l’Ufficio studi della CGIA ha già fatto i primi conti: quest’anno l’ammontare complessivo toccherà i 46,9 miliardi di euro, di cui 11,4 verranno “assorbiti” dal fisco.

I destinatari di questa gratifica ammontano a 33,9 milioni di italiani: 16,1 milioni di pensionati e 17,8 milioni di lavoratori dipendenti. In complesso, i beneficiari incasseranno un ammontare lordo pari a 46,9 miliardi di euro. Se a questo importo sottraiamo gli 11,4 miliardi di ritenute Irpef che finiranno nelle casse dell’erario, nelle tasche degli italiani rimarranno 35,5 miliardi netti. Probabilmente una buona parte di questa mensilità aggiuntiva sarà spesa nel mese di dicembre per pagare, in particolar modo, le bollette di luce e gas, la rata del mutuo, il saldo dell’Imu della seconda abitazione, ma è altrettanto auspicabile che la rimanente parte venga utilizzata per rilanciare i consumi natalizi. Una voce, quest’ultima, che ha una incidenza molto importante sul bilancio annuale di molti artigiani e di altrettanti piccoli commercianti.
L’Ufficio studi della CGIA stima che la spesa per i regali natalizi di quest’anno dovrebbe toccare almeno la stessa soglia registrata l’anno scorso, quando sfiorò i 9,5 miliardi di euro. Niente a che vedere, tuttavia, con quanto spendevamo prima della grande crisi del 2008-2009, quando per i regali natalizi gli italiani facevano acquisti per 18/19 miliardi di euro. La contrazione registrata in questi ultimi anni in parte è anche ascrivibile al fatto che molti italiani anticipano a novembre l’acquisto dei regali, approfittando del “black friday”. “Con meno acquisti, tuttavia, a pagare il conto sono stati soprattutto i negozi di vicinato, mentre gli outlet e, almeno in parte, la grande distribuzione organizzata sono riusciti ad ammortizzare il colpo. ….

AGGIUDICATA LA GARA DI 54 MILIONI PER LA DIGA DI PIETRAROSSA, “UN’OPERA IDRICA STRATEGICA”

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Via libera al progetto definitivo per completare, dopo venticinque anni, la più grande incompiuta del sistema idrico siciliano: la diga di Pietrarossa, nei Comuni di Aidone e Mineo, a cavallo delle province di Catania ed Enna. Il presidente della Regione Renato Schifani ha infatti dato il proprio assenso all’ultima proposta pervenuta dal commissario straordinario Ornella Segnalini, nominata dal presidente del Consiglio dei ministri per gli interventi di completamento dell’infrastruttura.
 

Il relativo decreto di approvazione, a firma della Segnalini e del Rup Salvatore Stagno, sarà pubblicato nei prossimi giorni, consentendo così a Invitalia, centrale di committenza per la Regione, di poter indire entro fine anno la gara da quasi 54 milioni di euro. L’obiettivo è quello di giungere alla consegna del cantiere entro i primi sei mesi del 2023 e di completarlo nel 2026. A realizzare la progettazione è stato il Raggruppamento temporaneo di imprese che fa capo alla Hmr Srl di Padova, che si era aggiudicata la gara indetta dal dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti.
 

«È un risultato di portata eccezionale – evidenzia il governatore Schifani – tenuto conto che i lavori, già completati per il 95%, sono fermi dal 1997. Sono soddisfatto che in così poco tempo dal mio insediamento si sia potuta sbloccare un’opera di grande rilevanza, anche economica. In continuità con il precedente governo regionale che ha creduto nell’intervento, e ha inserito l’opera tra i progetti finanziabili con il Pnrr, oggi si può finalmente procedere al completamento di un’infrastruttura concepita ben quarant’anni fa. È una sfida notevole per la nostra Regione e per l’economia agricola della Piana di Catania, oltre al fatto che non resterà un’eterna incompiuta, con un incredibile spreco di denaro pubblico».
 

L’ammontare complessivo del finanziamento è di 82 milioni di euro e prevede anche la sistemazione della “Statio romana di Casalgismondo”, un’area di sosta risalente all’epoca imperiale, con edifici e strutture a supporto dei viaggiatori e dei mercanti che si spostavano lungo l’antica arteria consolare che univa Catania e Agrigento.

«L’approvazione da parte del ministero delle Infrastrutture del progetto definitivo per completare la diga Pietrarossa, che si trova a cavallo delle province di Catania ed Enna, è un segnale importante di grande attenzione da parte del governo nazionale per il Sud e per la nostra Isola nello specifico. Si tratta, infatti, di un’opera strategica per il territorio della Sicilia orientale che ci consentirà di risolvere in buona parte il problema idrico della piana di Catania e di fornire maggiori servizi agli agricoltori della zona. Un risultato fondamentale nel percorso complessivo di riforme che intendo seguire alla guida di questo assessorato». Lo dice l’assessore regionale dell’Agricoltura, Luca Sammartino.
 

SCHEDA TECNICA SULLA DIGA PIETRAROSSA

La diga è da considerarsi strategica in quanto fa parte di un più ampio sistema di opere idriche, costituito dal serbatoio Don Sturzo – già Ogliastro – sul fiume Gornalunga e dalla traversa sul fiume Dittaino. Tali opere sono finalizzate all’irrigazione delle vaste aree ricadenti ai margini nella Piana di Catania e interessanti la zona di sinistra del fiume Dittaino, le valli dei fiumi Margherito e Gornalunga e la fascia a nord degli abitati di Mineo, Palagonia, Scordia, Francofonte e Lentini.
 

La diga, una volta ultimata, incrementerà di circa 45 milioni di metri cubi i volumi idrici accumulabili negli invasi siciliani. L’opera riuscirà a salvaguardare le riserve della “Don Sturzo” e garantirà acqua a oltre diciassettemila ettari di terreni, più del doppio di quelli attualmente raggiunti. La posa della prima pietra risale al 1989, i lavori furono bloccati sul finire (nel 1997), quando mancava solo una minima parte da ultimare (il 5%). Dopo oltre vent’anni è stata la Regione a riavviare l’iter, firmando nel 2019 un accordo col ministero delle Infrastrutture per rendere finalmente operativa la struttura. Il completamento verrà eseguito utilizzando le risorse del Pnrr.