Mattarella autorizza la presentazione alle Camere del disegno di legge sulla Giustizia Nordio

 

 

 

l presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha autorizzato la presentazione alle Camere del disegno di legge recante modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare, il cosiddetto ddl Nordio.

Intercettazioni – Si amplia il divieto di pubblicazione del contenuto delle intercettazioni, che viene consentita solo se il contenuto è riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o è utilizzato nel corso del dibattimento. Si stabilisce il divieto di rilascio di copia delle intercettazioni delle quali è vietata la pubblicazione, quando la richiesta è presentata da un soggetto diverso dalle parti e dai loro difensori, salvo che tale richiesta sia motivata dalla esigenza di utilizzare i risultati delle intercettazioni in altro procedimento specificamente indicato.

Si afferma il divieto per la polizia giudiziaria di riportare nei verbali di intercettazione i “dati relativi a soggetti diversi dalle parti, salvo che risultino rilevanti ai fini delle indagini”. Si vieta al giudice di acquisire (nel cosiddetto stralcio) le registrazioni e i verbali di intercettazione che riguardino soggetti diversi dalle parti, sempre che non ne sia dimostrata la rilevanza. Si stabilisce il divieto per il pubblico ministero d’indicare nella richiesta di misura cautelare, con riguardo alle conversazioni intercettate, i dati personali dei soggetti diversi dalle parti, salvo che ciò sia indispensabile per la compiuta esposizione. In modo corrispondente, si vieta al giudice di indicare tali dati nell’ordinanza di misura cautelare.

Interrogatorio preventivo – Si generalizza l’istituto dell’interrogatorio preventivo rispetto alla eventuale applicazione della misura cautelare e si estende il principio del contradditorio preventivo in tutti i casi in cui, nel corso delle indagini preliminari, non risulti necessario che il provvedimento cautelare sia adottato “a sorpresa”. L’interrogatorio preventivo è quindi escluso se sussistono le esigenze cautelari del pericolo di fuga e dell’inquinamento probatorio. È, invece, necessario se è ipotizzato il pericolo di reiterazione del reato, a meno che non si proceda per reati di rilevante gravità (delitti commessi con uso di armi o con altri mezzi di violenza personale).

Si prevede l’obbligo del giudice di valutare, nell’ordinanza applicativa della misura cautelare e a pena di nullità della stessa, quanto dichiarato dall’indagato in sede di interrogatorio preventivo. Si prevede, altresì, la nullità dell’ordinanza se non è stato espletato l’interrogatorio preventivo o se quest’ultimo è nullo. L’interrogatorio di garanzia (oggi previsto dopo l’applicazione della misura cautelare) non sarà richiesto se è stato svolto quello preventivo. Una volta applicata la misura cautelare, in caso di impugnazione, il verbale dell’interrogatorio preventivo sarà inviato al Tribunale del riesame.

Misura cautelare e custodia in carcere – Si prevede il giudice collegiale per l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere o di una misura di sicurezza provvisoria quando essa è detentiva. Per consentire l’adeguato rafforzamento dell’organico, si prevede che tali norme si applichino decorsi due anni dall’entrata in vigore della legge e l’aumento del ruolo organico del personale di magistratura ordinaria di 250 unità, da destinare alle funzioni giudicanti di primo grado, con autorizzazione a bandire nel 2024 un concorso da espletare nel 2025.

Informazione di garanzia – Sono inserite alcune innovazioni relative all’informazione di garanzia: si specifica testualmente che essa debba essere trasmessa a tutela del diritto di difesa dell’indagato; si specifica che in essa debba essere contenuta una «descrizione sommaria del fatto», oggi non prevista (è richiesta solo l’indicazione della norma violata). Si limita la notifica dell’atto tramite la polizia giudiziaria ai soli casi di urgenza. È espressamente sancito il divieto di pubblicazione dell’informazione di garanzia, finché non siano concluse le indagini preliminari.

Inappellabilità del pm – Si modifica la disciplina dei casi di appello del pubblico ministero, che attualmente consente d’impugnare le sentenze di proscioglimento, stabilendo che l’organo di accusa non può appellare le sentenze di proscioglimento per i reati oggetto di citazione diretta indicati all’art. 550 del Codice di procedura penale (contravvenzioni, delitti puniti con la pena della reclusione non superiore nel massimo a quattro anni o con la multa, sola o congiunta alla pena detentiva e altri reati specificamente indicati). Restano appellabili le decisioni di proscioglimento per i reati più gravi e le sentenze di condanna per i reati a citazione diretta nei casi in cui l’ordinamento vigente consente l’appello delle sentenze di condanna da parte del p.m. (per esempio: mancato riconoscimento di circostanze ad effetto speciale; riqualificazione del reato).

Un’altra indecenza arricchisce l’attività politica dei gruppi parlamentari: ulteriore aumento di 1270 euro ai capigruppo

 

 

LA  MORALITA’  DELLA  POLITICA  ITALIANA  :  VOTARE ESSI STESSI – SENZA VERGOGNA – L’AUMENTO DELL’INDENNITA’

 

 

 

Un’altra indecenza arricchisce l’attività politica  di chi ha pensato – in un contesto di crisi globale e di difficile sopravvivenza  della popolazione – l’aumento di indennità per i capigruppo alla Camera con il benestare  di Centrodestra e del Movimento 5 Stelle che ha trascurato i principi morali del procedimento.       Si sono  astenuti Pd, Verdi-Sinistra e Roberto Giachetti di Iv. L’aumento di indennità è pari a 1269,34 euro netti.

E’ vero che si tratta di un’operazione a saldo invariato che non pesa sul bilancio della Camera ma è anche vero e sacrosanto  che la moralità e la saggezza sono state  mandate a quel paese .

         Si parla di gestione dei fondi dei gruppi parlamentari, si spiega, e che è stata presa dall’ufficio di presidenza di Montecitorio.

Il Questore della Camera dei deputati Paolo Trancassini con disinvoltura    spiega :”Nell’Ufficio di presidenza abbiamo approvato una delibera che prevede di corrispondere un’indennità per i presidenti dei Gruppi parlamentari pari a quella dei presidenti di commissione, senza prevedere nessun aumento di spesa per il bilancio della Camera dei deputati”  “Con questa indennità, che dovrà essere prelevata dal contributo che viene versato ai Gruppi parlamentari, viene riconosciuta l’importanza del ruolo e delle attività dei presidenti dei Gruppi parlamentari “.

“Grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle abbiamo evitato spese a carico degli italiani. La proposta alternativa, che il M5S ha fermamente contrastato in collegio dei questori, prevedeva l’introduzione dell’indennità per i capigruppo con costi a carico della Camera e quindi dei cittadini”, dice il capogruppo M5S alla Camera, Francesco Silvestri.

“Abbiamo ottenuto una modifica sostanziale spingendo le forze politiche di maggioranza ad accettare lo schema da noi proposto e a votarlo in Ufficio di Presidenza: le indennità dei capigruppo non devono essere a carico degli italiani ma eventualmente dei gruppi parlamentari. La proposta passata alla Camera è a saldo zero”.

“Io, Francesco Silvestri, in linea con la mia storia personale e quella del Movimento 5 Stelle, non mi avvarrò in alcun modo di questo aumento e farò in modo che le risorse, proprio come prima che questa delibera divenisse effettiva, vengano utilizzate per lo svolgimento delle nostre battaglie politiche”.   

  Il  Movimento 5 stelle- è l’opinione di SUD LIBERTA’ –  probabilmente ha trascurato in questa vicenda l’aspetto moralistico sociale che le forze politiche di maggioranza hanno calpestato e come la politica italiana curi bene i propri interessi particolari..

Albero via D’Amelio, la Regione riconoscerà il vincolo di interesse culturale

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PROCEDIMENTO DI INTERESSE CULTURALE, MANDATO ALLA SOPRINTENDENZA DI PALERMO

 

Palerrmo

L’Albero della pace in via D’Amelio riceverà dalla Regione Siciliana il vincolo di “interesse culturale”. L’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Francesco Scarpinato, ha dato mandato alla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo di avviare il procedimento di dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante dell’ulivo piantato sul luogo in della strage in cui persero la vita il giudice antimafia Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, sia per il suo riferimento con la storia, sia quale testimonianza unica della identità delle istituzioni collettive. «L’albero piantato in via d’Amelio riveste un valore testimoniale, identitario e civico di carattere eccezionale e la sua salvaguardia assume una forte valenza simbolica in quanto esempio tangibile di partecipazione e di legalità – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani –

A poche settimane dal 31° anniversario della strage del 19 luglio 1992, è un ulteriore segno di attenzione del nostro governo alla valorizzazione della memoria e dell’impegno nella diffusione di una cultura antimafia». «Abbiamo fortemente voluto accelerare l’iter perché siamo consapevoli dell’importanza sociale che questo luogo riveste per l’intera comunità – sottolinea l’assessore Scarpinato – L’ulivo proveniente dalla Terra Santa e piantumato nel primo anniversario della strage è diventato un segno di rinascita, un punto di riferimento per tutti i cittadini, soprattutto per i bambini, le associazioni, le famiglie, che non dimenticano quell’orrore e che ancora lasciano sui rami e ai piedi del fusto un pensiero, un disegno, una dedica alle vittime, testimoniando la volontà di alimentare la memoria di un evento che oggi è parte dell’identità collettiva.

Proprio come avvenuto per la magnolia di via Notarbartolo davanti all’abitazione del giudice Giovanni Falcone, ucciso a Capaci nel 1992, l’albero di via D’Amelio è patrimonio condiviso di ricordi su cui si fonda la storia e quindi l’identità del luogo in cui è avvenuto il tragico evento». Nella giornata di oggi la soprintendente ai Beni culturali di Palermo, Selima Giuliano, ha notificato al Comune di Palermo l’avvio del procedimento amministrativo per il riconoscimento della tutela del bene.

Grillo usa le espressioni forti per avere più ascolto “ma il centrodestra strumentalizza….”

 

 

 

Battuta di Beppe Grillo su Elly Schlein e Giuseppe Conte: la ...

 

 

Il giorno dopo l’apparizione di Beppe Grillo e le sue affermazioni esplosive ,è un susseguirsi di reazioni e polemiche. A infiammare sono le parole pronunciate dal palco dal fondatore del Movimento su “brigate di cittadinanza” e “passamontagna”.

Il M5S  spiega che  Grillo usa le espressioni forti per avere più ascolto, la maggioranza compatta va all’attacco mentre nel Pd , alcuni si trovano in disaccordo  perché a quella manifestazione sabato, contro la precarietà del lavoro, c’era anche la leader dem Elly Schlein.

Il centrodestra incalza e definisce Grillo, con i giornali di quella cordata, un “Buffone”. “Il Movimento Cinque Stelle condivide le posizioni del suo fondatore perchè è stato lanciato così un messaggio molto forte ma i loro possibili alleati a sinistra tentennano La Lega contesta e vuol conoscere la posizione della leader del Pd.  Ma Matteo Renzi  non perde l’occasione di dare il suo affondo contro i grillini. : “Delirio dei 5Stelle ieri sul palco di Roma: aver mandato a casa Conte per portare Mario Draghi a Chigi è stata un’operazione difficile e rischiosa ma ne andremo fieri per sempre. Poi vedo Elly Schlein rincorrere il corteo grillino e domando ai riformisti del Pd: ma davvero volete finire così la vostra esperienza politica?”. E al Tg1 rincara: “Il Pd non è più riformista, lo abbiamo visto ieri quando Schlein ha inseguito Conte e Grillo in quel corteo davvero allucinante. Noi dobbiamo fare una lista tutti insieme e smettere di litigare nel terzo polo, ma i riformisti o stanno nel terzo polo o non hanno più casa nel Pd”.

A metà giornata piomba l’annuncio del consigliere della Regione Lazio, Alessio D’Amato , le sue dimissioni comunicate a Stefano Bonaccini:  “Non mi ritrovo in questa linea politica….”.

Nel Partito Democratico voci e sfumature diverse sulla manifestazione M5S e la presenza della leader dem. Brando Benifei, capodelegazione Pd a Bruxelles, parla di “un Movimento 5 stelle ancora imbrigliato dai confusi e a volte fraintendibili comizi di Beppe Grillo delle cui parole evidentemente non può rispondere Elly Schlein”.

Per l’avv Conte le parole di Grillo sono state strumentalizzate ed è partito un illogico coro di indignazione.

Progetti -Contrada Amabilina -Iacp Trapani e Catania premiati a Barcellona. L’Assessore Aricò: «L’edilizia popolare- per la sua efficienza – incontra ora il futuro»

 

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Palermo,

Riconoscimenti nazionali e internazionali per il progetto di social housing “Contrada Amabilina – Marsala” dello Iacp di Trapani su progetto dell’architetto Francesca D’Amico: inserito nella pubblicazione di Federcasa sugli interventi che riguardano il welfare, la gestione sociale e i progetti innovativi di settore, è stato anche presentato a Barcellona in occasione del Festival di Housing Europe, la Federazione europea dell’edilizia pubblica, durante il workshop sul programma europeo dedicato all’efficientamento energetico “Super I”. Nell’ambito della manifestazione è stato presentato anche il progetto dello Iacp di Catania che ha realizzato ben due comunità energetiche nella provincia etnea. 

Presente anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò. «L’edilizia residenziale pubblica – dice l’esponente del governo Schifani – va incontro al futuro e grazie a progetti come quello di Amabilina diventa sinonimo di efficienza, sostenibilità, comunità. È una grandissima soddisfazione assistere agli enormi passi avanti che la Sicilia sta portando avanti in questo settore, il chiaro segnale di un cambio di visione. I progetti degli Iacp di Trapani e di Catania stanno dando lustro alla nostra Regione e, per questo, è nostra intenzione promuoverli il più possibile come modello per tutti i progetti di edilizia popolare futuri che porteremo avanti».

Il progetto, finanziato dalla Comunità europea con i fondi Po-Fesr 2014-2020 (azione 9.4.1), permetterà, entro il 2023, di ricavare 25 case popolari, di diversa metratura, da una ex scuola. La riqualificazione dell’area si completerà, inoltre, con la creazione di aree verdi e spazi socio-educativi, ricreativi, sportivi e culturali, oltre ad un poliambulatorio, con lo scopo di fornire servizi essenziali a categorie di cittadini più fragili, puntando soprattutto alla costruzione di un forte senso di comunità.

Nel corso del Festival di Barcellona, i gestori dell’edilizia residenziale pubblica di Italia, Portogallo e Spagna – rispettivamente Federcasa, Aphm e Avs – hanno anche dato vita all’Asse del Mediterraneo, un protocollo che consentirà di affrontare con una strategia comune le sfide future dell’edilizia popolare, accendendo un riflettore europeo sul settore degli alloggi sociali.
«Un percorso che terremo ben presente nella nostra attività politica – aggiunge l’assessore Aricò – perché identifica l’edilizia popolare con un servizio pubblico di qualità e ci impegna a lavorare sempre di più e meglio per garantire la dignità delle persone nell’ambito di una vita autonoma e responsabile nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità».

POLIZIOTTI SENZA ONORE: GRAVI ACCUSE-A VERONA – PER CINQUE POLIZIOTTI DI “FALSO, OMISSIONI ATTI, ABUSO D’UFFICIO, TORTURE,VIOLENZE,LESIONI, PECULATO”

 

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Archivi- Sud Libertà – ( Immag.ironica)

 

 

Poliziotti intoccabili sotto il profilo giudiziario?          No visti i casi registrati dalle cronache e l’emissione delle sentenze  . Non solo nel Nord ma anche in Sicilia si hanno sentenze esemplari  contro ispettori di polizia specialisti   nella redazione di atti fasulli per richiedere ai malcapitati  cospicuo risarcimento giudiziario   .   Esempio: ispettori di polizia che, a Catania        nel recente passato avevavo inventato una  querela corredata di elementi fantasiosi contro il giornalista – scrittore  Raffaele Lanza .  Solo che qui il giornalista etneo -che scrive queste righe ,direttore di questo Quotidiano Antimafia- ha messo in luce i comportamenti illeciti e d’abuso d’ufficio dei “poliziotti”.   Primo caso, affermano penalisti del Foro di Catania, in cui i poliziotti della stradale perdono la faccia e ,nel caso  anche l’onore-    I   poliziotti, devono tenere a mente bene, non sono i padroni della legge e tanti di essi -as esempio nella sezione “stradale” sono ancora impreparati.   Pensate, quando non conoscono un articolo del Codice e fermano un automobilista, telefonano al Comando per avere ragguagli .   Che si mettano a studiare !

Ora un caso di tortura e lesioni nel Nord , a Verona. E’ questa l’accusa per 5 poliziotti nei confronti dei quali il personale della Polizia di Verona ha eseguito questa mattina un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. dei  “colleghi ” Sotto accusa un ispettore e quattro agenti per presunti atti di violenza tra il luglio 2022 e il marzo 2023, nei confronti di persone sottoposte, a vario titolo, alla loro custodia perché momentaneamente private della libertà personale.

                                                                                                                                                                                          R.Lanza

LA CRONACA

Questa mattina un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Sotto accusa un ispettore e quattro agenti per presunti atti di violenza tra il luglio 2022 e il marzo 2023, nei confronti di persone sottoposte, a vario titolo, alla loro custodia perché momentaneamente private della libertà personale.

Le indagini, condotte per otto mesi dalla Squadra mobile di Verona, su delega della locale Procura, hanno previsto anche l’uso di supporti tecnici e hanno riguardato comportamenti che sarebbero sfociati anche in atti gravemente lesivi della dignità delle persone sottoposte ad accertamenti di polizia. Ai cinque indagati, oltre al reato di tortura, sono stati contestati, a diverso titolo, anche i reati di lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio.

Poliziotti già trasferiti ad altri incarichi, per la vergogna degli atti commessi e d’abuso evidente

Una nota -comunicato della Questura di Verona: “I poliziotti destinatari ”delle misure cautelari erano già stati trasferiti ad altri incarichi all’indomani della chiusura delle attività di indagine e quindi da alcuni mesi

Dopo i successivi accertamenti giudiziari”, il questore della provincia di Verona, ”ha altresì disposto – si chiarisce nella nota – la rimozione dagli incarichi di altro personale che, pur non avendo preso parte a episodi di violenza, si presume possa non aver impedito o comunque non aver denunciato i presunti abusi commessi dai colleghi’‘.

Le gravi vicende oggetto di accertamenti hanno formato oggetto di accurate e rigorose indagini delegate dall’autorità giudiziaria alla Polizia di Verona, sottolinea in una nota la questura, ”la cui professionalità nell’azione investigativa è stata, peraltro, evidenziata dal gGp nell’ordinanza che ha disposto le misure cautelari segnatamente in riferimento all’encomiabile efficienza e sollecitudine dimostrata nello svolgimento delle investigazioni”.

Cresce la devozione per S. Rita, la Santa dei casi impossibili

 

 

 

Chiesa di Santa Rita in Sant’Agostino

 

Si scopre tanta devozione per S.Rita , la Santa dell’impossibile.   Dove trovarla a Catania, in Via Vittorio Emanuele nell’edificio,  collegato al vicino convento,  originariamente dedicato al culto di Sant’Agostino,

.La devozione popolare  ha creato nel 2013 il  Santuario di Santa Rita, figura particolarmente cara alla popolazione siciliana e anche nazionale.
Proprio per questo tutto il mese di maggio costituisce un periodo di grande fermento per la chiesa, che si prepara alla tradizionale e imperdibile benedizione delle rose tenutasiil 22 del mese ma anche all’Ottava non si può pèrrdere l’occasione.di dare un saluto alla Santa dei casi impossibili

Rivelazione di segreti d’ufficio, assolto il Comandante dei Carabinieri Vittorio Stinga

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(Ag.)

Agrigento,

Sentenza assolutoria con la formula “Assolto perché il fatto non sussiste” per  il comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, colonnello Vittorio Stingo, accusato dalla Procura della città dei templi di una presunta fuga di notizie, tutta interna all’Arma, e di calunnia nei confronti di un collega del Ros di Palermo, che non si è costituito parte civile. Il gup Micaela Raimondo ha emesso una sentenza assolutoria con formula piena.

L’ufficiale è alla guida del Comando provinciale di Agrigento da circa tre anni, durante i quali ha raggiunto numerosi risultati operativi sia in termini di contrasto alla criminalità mafiosa e comune che nel supporto alla popolazione. Il procuratore facente funzioni Salvatore Vella e il pm Maria Barbara Grazia Cifalinò avevano chiesto la sua condanna per rivelazione di segreto d’ufficio, insieme ad altri due ufficiali Augusto Petrocchi, capitano della compagnia dell’Arma di Licata, e il capitano Carmelo Caccetta, ex comandante del Nucleo operativo radiomobile della stessa compagnia – anche loro assolti con la stessa formula -, nell’ambito di un’indagine avviata dall’allora capo della Dda di Palermo, Francesco Lo Voi.

Formazione professionale, Regione Sicilia. presto un percorso per la riforma del settore e del Dipartimento messo in ginocchio dai magistrati

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FORSE  UN’INTESA CON I “SINDACATI DELLA REGIONE”

Palermo,

Forse come dice questo comunicato regionale che pubblichiamo l’intero settore del Dipartimento formazione professionale della Regione Sicilia in gran parte negli anni scorsi invaso dal virus della corruzione, degli illeciti, e dei dirigenti mafiosi,  e depurato poi, si sa, dai magistrati,  sarà   cambiato e “riformato” radicalmente..

Un primo momento di confronto e discussione, questa mattina a Palazzo d’Orléans, tra il governo della Regione Siciliana e le associazioni degli enti e dei lavoratori della Formazione professionale. L’incontro, – comunica l’Ufficio Stampa – alla presenza del presidente della Regione e dell’assessore alla Formazione professionale, è servito per affrontare i problemi segnalati dagli operatori del comparto, ma anche per prospettare le tappe di un percorso che dovrà portare alla riforma dell’intero settore.

Tra le soluzioni proposte dal governo, lo sblocco dei pagamenti delle spettanze agli enti, entro la seconda decade di giugno dopo il riaccertamento di bilancio, per consentire l’erogazione degli stipendi ai lavoratori. Saranno inoltre potenziati gli organici degli uffici del dipartimento della Formazione per velocizzare i tempi della rendicontazione. Tra gli impegni assunti dal governo anche lo scorrimento delle graduatorie dell’Avviso 8 per l’utilizzo dei relativi fondi. 

La Regione , punta a un’organica riforma del settore: per questo intende istituire un tavolo interassessoriale e interdipartimentale per avviare un percorso che coinvolga enti e sindacati. In questo senso, l’obiettivo fondamentale è quello di strutturare una formazione professionale tarata sulle reali esigenze del mercato del lavoro per consentire effettivi sbocchi occupazionali per gli allievi.

ll Presidente Mattarella ha ricevuto il Presidente dell’Ucraina, Zelensky

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.
Era presente all’incontro il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

 

Il Presidente Sergio Mattarella accoglie al Quirinale il Presidente dell'Ucraina Volodymyr ZelenzkyIl Presidente Sergio Mattarella con il Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenzky

 

Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente dell'Ucraina Volodymyr ZelenzkyIl Presidente Sergio Mattarella con il Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenzky

Foto  Quirinale – Ufficio Stampa