SOPRINTENDENZA SOTTO INCHIESTA PER REATO “DI CROLLO COLPOSO” PER IL CEDIMENTO DELLA VOLTA DELLA CHIESA S.GIUSEPPE DI ROMA

 

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E’ periodo di crolli. Stavolta senza vittime.Ha ceduto a Roma  la volta della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami in Clivo Argentario . Sul posto i carabinieri del Comando Piazza Venezia, che hanno chiamato anche Vigili del Fuoco e 118.        Non vi sono state vittime perchè la Chiesa era chiusa.Una prima informativa dei vigili del fuoco è attesa a piazzale Clodio. . Non si esclude che vi siano  delle responsabilità per il reato di  “crollo colposo”.

Il ministro per i Beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, “sta seguendo la vicenda del crollo del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano, in Roma ed è costantemente in contatto con il Segretario Generale, Giovanni Panebianco, che sta coordinando le unità del Mibac per far fronte all’emergenza.  È infatti subito intervenuto personale della Soprintendenza speciale di Roma, del Parco archeologico del Colosseo e i Carabinieri del Nucleo Tutela”.

Sembrerebbe che la maggiore responsabilità  sia quella della Soprintendenza che ne ha a carico la manutenzione e quindi la sicurezza.   I Carabinieri dovranno dunque identificare il responsabile della Sicurezza della Soprintendenza e gli addetti alla sicurezza e manutenzione della Chiesa (l’Unità competente) e trasmettere successivamente il fascicolo alla Procura.   Adesso-come il ponte di Genova- tutte le Soprintendenze d’Italia sono in stato di fibrillazione. Non è escluso un monitoraggio anche in Sicilia ricchissima di Chiese e beni culturali dove i Carabinieri potranno controllare lo stato di sicurezza dei beni tramite” l’Unità alla Sicurezza ( qui è una invenzione siciliana per collocare il dirigente “amico del manager”) del Dipartimento ai beni culturali”..
Chiesa di San Giuseppe ai Falegnami

 

“La chiesa di San Giuseppe dei Falegnami è proprietà del Vicariato di Roma che ne ha la custodia. Al Mibac competono le funzioni di tutela. È stata inoltre tempestivamente attivata, tramite l’Istituto centrale per il catalogo, la raccolta di dati circa le opere d’arte contenute nella Chiesa. Dalle prime informazioni acquisite, sembrerebbe che la preziosa tela seicentesca di Carlo Maratta non avrebbe subito danni.

Si apprende da studiosi ed esperti di beni culturali che “la chiesa ha una valenza storica, archeologica e culturale importantissima: sorge proprio sopra il carcere Mamertino, in cui sarebbero stati rinchiusi anche San Pietro e San Paolo, e i romani la sentono particolarmente loro perché la vivono e vi si celebrano matrimoni tre giorni alla settimana. Un simile evento non sarebbe dovuto accadere perchè gli  enti chiamati a vigilare sulla sua integrità sono tre anche se  le responsabilità maggiori vertono sulla Soprintendenza: la confraternita di San Giuseppe dei Falegnami, che risulta proprietaria dell’edificio e che fa capo al Vicariato; la Soprintendenza -appunto- del ministero dei Beni Culturali, a cui è affidata la cura, sicurezza e manutenzione; il Parco archeologico del Colosseo, che cura lo stato di salute del carcere Mamertino”.

 

 

SUD LIBERTA’ : IL SUD SI STA “DESERTIFICANDO”, I GIOVANI FUGGONO,LASCIANO GLI STUDI, IL RILANCIO DELLA SICILIA AFFIDATO SOLO A POCHI MA NON BASTA

IL  DRAMMA      SICILIANO

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di   Raffaele  Lanza

Sotto i riflettori il dibattito politico-economico: la “Questione meridionale”. Secondo studi di osservatori scientifici (Svimez), il Mezzogiorno per recuperare terreno rispetto al resto del Paese deve essere sostenuto da politiche ad hoc. Altrimenti, si profila un rischio peggiore. ed un ulteriore passo indietro   Non trascuriamo che il Meridione  può pagare anche le incertezze internazionali e il rallentamento del commercio mondiale che potrebbero debilitarne, ulteriormente, la crescita. Non ci sono dubbi: il Sud ha bisogno di investimenti e di interventi strutturali nella propria economia. Per questi motivi, nell’evoluzione del Meridione d’Italia, e in Sicilia in particolare, il ruolo della politica è di straordinaria importanza. Il ruolo spesso evocato nel dibattito di politica economica su efficacia e rilevanza degli investimenti pubblici quale volano dello sviluppo del Paese è, nel Sud, confermato con ogni evidenza”.

 

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In 16 anni, hanno lasciato il Mezzogiorno, un milione e 883mila residenti, la metà giovani. Purtroppo è la Sicilia la regione in cui l’emorragia è più allarmante.Mettiamo nel conto poi anche la Campania e la Calabria che stanno comunque meglio di noi . Secondo il presidente Svimez Adriano Giannola, “con la frenata dell’economia le prospettive per il Sud peggiorano. Per ora tutto tiene, ma i dati che iniziano a circolare sul rallentamento della crescita preoccupano, anche perché il Mezzogiorno continua a portarsi dietro tutte le sue arretratezze”. In buona sostanza, “il recupero che c’è stato negli ultimi due anni rischia di saltare nell’attuale stagione dell’incertezza”. Per lo Svimez, nel 2019, “si rischia un forte rallentamento dell’economia meridionale: la crescita del prodotto sarà pari a +1,2 per cento nel Centro-Nord e +0,7 per cento al Sud”. Secondo Giannola, “il Mezzogiorno non è tutto uguale. Ci sono regioni che hanno fatto meglio,  ma ce ne sono altre, come la Sicilia, che stanno andando particolarmente male”.

La Sicilia – è il pensiero di SUD LIBERTA’- è stata usata nei decenni come un serbatoio di voti , messa volutamente in ginocchio nello sproporzionato rapporto economico con il Nord Italia, per costringere la popolazione a rivolgersi ai referenti politici- onorevoli – e frequentare le segreterie dei deputati per risollevare la famiglia con un favore o un “posticeddu” al Comune o, velatamente, alla Regione in massa o creando apposite categorie clientelari (come alla Protezione civile o in maniera sfacciata al dipartimento ai beni culturali infestato dagli “amici degli amici”)…

A dispetto delle dichiarazioni politiche attuali , lo Svimez dimostra, purtroppo, che il Sud, e la Sicilia in particolare, si stanno “desertificando”. Chi si iscrive all’Università lascia la struttura sia per i costi esosi delle tasse che ricadono sulle spalle dei genitori sia per la difficoltà/impossibilità di trovare lavoro persino con due lauree… I giovani sono senza futuro e fuggono altrove,probabilmente sono più coraggiosi delle precedenti generazioni, partono in Spagna, Australia, Svizzera, Germania ,le micro, piccole e medie imprese accusano la mancanza del sostegno adeguato, la burocrazia eccessivamente pesante e l’assenza di aiuti per l’accesso al credito, le famiglie si sentono abbandonate. Solo il lavoro e la produzione nonchè l’agricoltura possono salvare il Sud e la Sicilia. , per invertire la rotta del tessuto produttivo/occupazionale dell’isola.   Non basta combattere la Mafia e la corruzione come un dipartimento di polizia e magistratura,-osserviamo noi di SUD LIBERTA’ – occorre che l’intera classe politica regionale, collaborando con la Presidenza della Regione Sicilia, instauri un rapporto alla pari con il  governo di Roma per l’interesse generale del Sud . Quando la casa brucia bisogna intervenire tutti insieme.Solo così possiamo far restare nel Sud i nostri figli, salvare le loro idee genuine e riaffermare quell’autonomia che abbiamo nel sangue dalla nascita e che, pochi lassù vogliono ancora riconoscere…

 

Il Gup Aiello emette la Sentenza di condanna per gli uomini di Messina Denaro

OPERAZIONE    VISIR

 

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Il cerchio si stringe attorno al superboss ricercato in tutto il pianeta Messina Denaro.      Condannati infatti gli amici del “Capo dei capi”per i reati di estorsione e associazione mafiosa.   Il Tribunale di Palermo con il Gup Nicola Aiello, spesso- è noto- minacciato per le sue indagini contro i mafiosi-ricorderemo la croce disegnata sulla porta della stanza d’ufficio, ha emesso la sua sentenza.   Sentenza di condanna per tutti i fiancheggiatori dell’operazione che gli investigatori hanno denominato “Visir”

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Queste le condanne del procedimento col rito abbreviato degli imputati arrestati dai carabinieri : 16 anni per Vito Vincenzo Rallo, considerato il presunto reggente della cosca marsalese; 14 anni per il suo braccio destro Nicolò Sfraga; 9 anni per Calogero D’Antoni; 12 anni e 8 mesi per Vincenzo D’Aguanno; 10 anni e 8 mesi per Giuseppe Giovanni Gentile; 12 anni per Simone Licari; 12 anni Ignazio Lombardo, detto “il capitano”; 12 anni per Michele Lombardo; 10 anni per Aleandro Rallo; 5 anni e 4 mesi per Massimo Salvatore Giglio.

Oggi ancora un’altra ” Croce” delle elezioni di ballottaggio. Non ne possiamo più di votare

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Oggi urne aperte in 75 città sopra i 15 mila  abitanti. Causa i ballottaggi per l’elezione dei sindaci e consigli comunali si ripresenta un nuovo test politico, anche per il governo  giallo-verde. Termometro del rapporto di forza esistente nelle forze politiche e quelle governative .  Oggi previsto  il silenzio elettorale

In Sicilia le piazze interessate sono tre : Siracusa, Ragusa e Messina. Sono otto i comuni al ballottaggio, con popolazione superiore ai quindicimila abitanti. Nello Stretto è sfida interna al centrodestra: Placido Bramanti duella con Cateno De Luca, deputato regionale.

L’ex sindaco Renato Accoriti è oramai fuori dai giochi.  Per  Placido Bramanti (Noi con Salvini, Fdi, Fi, Ora Messina, Peloro 2023, Insieme x Messina, #diventerabellissima, Idea Sicilia – Popolari e autonomisti, Il Popolo della famiglia e Bramanti sindaco); per  Cateno De Luca (liste Giovani x, Messina nord, Messina sud, La svolta per Messina, Messina centro, De Luca sindaco di Messina).

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Siracusa Ezechia Reale, ex assessore regionale (Idea Sicilia – Popolari e autonomisti, Progetto Siracusa, Cantiere Siracusa – ora…tutti noi evoluzione civica, Amo Siracusa, Fratelli d’italia, Italia Unione di centro, Forza Italia Berlusconi per Siracusa, Siracusa protagonista) andrà al secondo turno  il candidato indipendente del centrosinistra Francesco Italia   (liste Francesco Italia sindaco, #fuorisistema per Siracusa e Siracusa 2023 – Pdr Sicilia futura).

 

Aveva intascato 33 milioni di euro: il Tribunale assolve Mercadante -“il fatto non sussiste” . La Corte dei conti invece va avanti in Cassazione

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Con sentenza  del Tribunale di Civitavecchia –Gaetano Mercadante è stato assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di aver intascato a profitto personale 33 milioni di euro provenienti dagli incassi dei biglietti dei siti culturali della Regione siciliana e dei Comuni interessati di Calatafimi, Castelvetrano, Marsala, Siracusa e Taormina.perchè ” risulta errata la qualificazione in termini prettamente pubblicistici dell’obbligo di versamento degli incassi del servizio di biglietteria”. In altri termini, la società incaricata non avrebbe sottratto soldi pubblici dalle casse degli enti concessionari, visto che la problematica ha i contorni  di natura privatistica e contrattuale

Il procedimento penale durato cinque anni – nel corso del quale Gaetano Mercadante è stato assistito dagli avvocati Ettore Randazzo e Sergio Monaco prima, Grazia Volo e Valerio Spigarelli poi – è culminato con una sentenza che conferma un orientamento già affermato nel 2009 dalle Sezioni Unite Civili della Cassazione,

Diversa la tesi  sostenuta dalla Procura della Corte dei conti per la Regione Siciliana, che ha attivato il rpocedimento penale e un altro di carattere contabile, sovrapponendosi ai contenziosi in sede amministrativa e civile . Sui procedimenti della Corte dei conti pendono tuttora due ricorsi in Cassazione e si resta in attesa della ricostruzione completa della vicenda.

 

Il Ministro Salvini…” L’Italia non può affrontare il fenomeno gigantesco dei migranti in solitudine…….chiudiamo i porti..”

Il Viminale non vuole autorizzare lo sbarco, ritenendo che, trovandosi l’imbarcazione a 43 miglia da Malta, sia la capitale La Valletta “il porto più sicuro”. “.

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
Afferma il Ministro Salvini in rotta con i sindacai di Napoli (De Magistris: Salvini è un uomo senza cuore…..) e con Leoluca Orlando (provvedimento di Salvini che rivela una precisa natura culturale…) “La nostra capitaneria di Porto- afferma Salvini- ha scritto reiteratamente all’autorità de La Valletta affinché, per la prima volta dopo molto tempo, Malta fosse messa di fronte alle sue responsabilità. Ed è nostra intenzione che risponda ufficialmente alla nostra richiesta di apertura dei suoi porti per il salvataggio delle centinaia di naufraghi presenti sulla nave Ong Aquarius”. E’ quanto scrivono in una nota congiunta il ministro dell’Interno Matteo Salvini e quello delle Infrastrutture Danilo Toninelli. “L’isola – continuano i due ministri – non può continuare a voltarsi dall’altra parte quando si tratta di rispettare precise convenzioni internazionali in materia di salvaguardia della vita umana e di cooperazione tra Stati. Il Mediterraneo è il mare di tutti i Paesi che vi si affacciano e non si può immaginare che l’Italia continui ad affrontare questo fenomeno gigantesco in solitudine. Ecco perché chiediamo al governo di La Valletta di accogliere la Aquarius per un primo soccorso ai migranti a bordo. Noi continueremo a salvare vite umane, altri restano nel torto”.

SI RIPETE OGGI IL RITO: ITALIANI A VOTARE IN 761 COMUNI

Sono complessivamente 761 i Comuni chiamati alle urne oggi, dalle 7 alle 23, per le amministrative 2018 nelle regioni a statuto ordinario, Sicilia e Sardegna. Si tratta del primo test elettorale dopo la formazione del nuovo governo M5s-Lega.

I cittadini sono chiamati alle urne per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali nonché per l’elezione dei consigli circoscrizionali. L’eventuale turno di ballottaggio, nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, si svolgerà domenica 24 giugno

 

Nave della legalità: a Palermo tutti insieme per “non dimenticare”

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Nave della legalità:    a bordo mille ragazzi provenienti da tutta Italia salpata ieri da Civitavecchia, settantamila gli studenti coinvolti in progetti per la legalità su tutto il territorio nazionale.

All’ incontro, nell’aula bunker,   hanno partecipato  il presidente della Camera Roberto Fico, che si è soffermato a scattare selfie con gli agenti ed i ragazzi, il procuratore nazionale antimafia  Federico Cafiero De Raho, il ministro dell’Interno Marco Minniti ed il capo della Polizia Franco Gabrielli, il ministro Valeria Fedeli, Maria Falcone e il leader di “Liberi eguali” Sen. Pietro Grasso.

Si sono viste  le bandiere dell’Associazione Libera, gli striscioni e le magliette che hanno ricordano i due magistrati uccisi dalla mafia e la loro scorta.

e componenti di quotidiani e gruppi vari antimafia.