Accerchiati i No Vax: da lunedì, 6 dicembre, niente più libertà, controlli a raffica, specie nel trasporto locale

 

Il Viminale spiega come verranno fatte le verifiche in una circolare ai prefetti

 

Persone Sedute Al Bar - Foto e Immagini Stock - iStock

Green pass, super e non, ecco come verranno fatti i controlli in Italia con le nuove misure anti-Covid. Lo spiega la circolare ai prefetti, a firma del capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi, relativa al decreto legge del 26 novembre scorso con le nuove misure di contenimento del Covid-19. “I controlli sono decisivi” si legge sul documento.      Lunedì prossimo cambieranno le cose per tutti.  In particolare per i No Vax. . Sul fronte dei controlli saranno potenziati in primo luogo i “controlli nel weekend in zone di shopping e movida” e sarà centrale il ruolo delle aziende del trasporto pubblico locale.    Insomma il governo italiano ,pur non rendendo obbligatorio il vaccino, ha accerchiato la restante parte della popolazione italiana contraria al vaccino per gli effetti collaterali,  per arrivare all’auspicato risultato :”Vaccinati tutti, bambini compresi”.      Si scrive la parola fine per i No Vax. Dovranno rischiare anch’essi e prenotarsi già per il vaccino. Chi ha patologie serie potrà chiedere l’esenzione al medico curante.

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”Si raccomanda che le modalità esecutive dei controlli” che potranno essere “anche a campione”, “non compromettano le esigenze di fluidità del servizio” per “scongiurare, specie nel trasporto pubblico locale, possibili assembramenti ed eventuali ricadute di ordine pubblico”.

”L’osservanza delle nuove disposizioni, finalizzate al contenimento della pandemia, è la vera chiave per rafforzare le primarie esigenze di tutela della salute pubblica e per non vanificare gli sforzi già compiuti in tale direzione, scongiurando così il ripristino delle più restrittive misure introdotte in passato e il rallentamento del processo di ripresa dell’economia nazionale”. Il decreto, scrive Frattasi, ”stabilisce che i prefetti inviino al ministro dell’Interno una relazione settimanale che dia conto degli esiti dell’attività effettuata nell’ambito di rispettiva competenza”, per assicurare, ”tra centro e territorio, un continuo flusso informativo”.

 – ”Nel settore degli esercizi pubblici e della ristorazione, di sicuro rilievo è da considerare l’attività di controllo della Polizia municipale. Allo scopo di evitare sovrapposizioni con l’attività delle altre forze di polizia, in particolare della Guardia di Finanza, e rendere più efficace ed efficiente l’azione di controllo, si sottolinea l’esigenza che i rispettivi servizi in tale ambito siano oggetto di un’attenta pianificazione’‘.

 – ”Risulta evidente come l’esigenza di potenziare le attività di verifica, di cui occorre tenere presente l’ampio spettro, riguardante sia i diversi ambiti di applicazione del Green Pass sia l’insieme delle altre misure di contenimento epidemiologico, si ponga soprattutto in concomitanza dei fine settimana, contrassegnati da un movimento di persone segnatamente più elevato. L’intensificazione dei servizi andrà dunque particolarmente curata nelle aree urbane con maggiore concentrazione di esercizi commerciali e in quelle caratterizzate dal fenomeno della movida”. ”Secondo la stessa logica implementativa – si legge nella circolare – andranno programmati i servizi di controllo collegati alle festività natalizie e di fine anno”.

NO VAX  DIFESA E FORZE DELL’ORDINE – Per le categorie per cui è stato esteso l’obbligo vaccinale tra cui il personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, nonché quello della polizia locale si evidenzia che ”la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative dei soggetti obbligati, con la conseguenza che l’eventuale inadempimento determina l’immediata sospensione dal servizio, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Durante il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati”. ”Le sanzioni, previste per la mancata verifica dell’adempimento dell’obbligo vaccinale da parte del datore di lavoro e per lo svolgimento dell’attività lavorativa in violazione del medesimo obbligo, sono irrogate dal prefetto’‘.

 – ”Sono esclusi dall’obbligo del green-pass rafforzato le mense e i servizi di catering continuativo su base contrattuale” si precisa, inoltre, nella circolare con le nuove misure di contenimento Covid.

Linea dura nei Paesi europei per combattere l’Omicron (diffusa ma non “mortale”)

Situazione Covid allarmante in alcuni Paesi. In Grecia -si apprende -è prevista una multa di 100 euro al mese per le persone con più di 60 anni che rifiutano di vaccinarsi contro il Covid. La misura è stata annunciata dal primo ministro, Kyriakos Mitsotakis, per incentivare la popolazione a immunizzarsi contro il virus.

In Austria, in lockdown da lunedì 22 novembre, dal primo febbraio 2022 sarà obbligatorio il vaccino contro il Covid-19. In Germania, pronta a varare una nuova stretta sulle misure anti-covid, Olaf Scholz si è detto favorevole alla vaccinazione obbligatoria contro il coronavirus. Il prossimo cancelliere tedesco ha espresso la sua posizione nel corso del vertice con la cancelliera uscente Angela Merkel e i presidenti dei lander tedeschi, dedicato all’emergenza sanitaria. . Il cancelliere in pectore si è anche detto favorevole ad un provvedimento che vieti ai non vaccinati l’accesso a tutti gli esercizi commerciali non essenziali.

  Tre dosi di vaccino in Israele contro il covid proteggono contro l’Omicron, ha affermato il ministro della Sanità israeliano Nitzan Horowitz secondo il quale gli individui pienamente vaccinati contro il covid, possono essere protetti  In Israele sono stati fino a ora confermati quattro casi di positività alla variante. ”

“Bisogna avere il virus in coltura e isolarlo, in Israele o hanno avuto casi o se lo sono fatti mandare dal Sudafrica, oppure bisogna utilizzare un virus chimerico che ha sulla superficie esterna la proteina S con cui il virus attacca le nostre cellule, che serve per il vaccino – ha spiegato – Per svilupparlo per biologia sintetica di vuole un po’ di tempo e poi bisogna provare la capacità immunizzante. Se hanno ottenuto questo risultato è un buon dato”.

Oms  

Dal canto suo l’Oms, per la quale resta ancora “da determinare quanto sia pericolosa e contagiosa” questa nuova variante, sconsiglia i viaggi a persone fragili e over 60. L’avvertimento arriva dall’Organizzazione mondiale della Sanità, che in una nota invita ”tutti i viaggiatori a rimanere vigili” e a ”vaccinarsi quando è il loro turno”. In particolare, l’Oms si rivolge alle ”persone che non stanno bene o sono a rischio di sviluppare una grave malattia da Covid-19 e di morire, comprese le persone di età pari o superiore a 60 anni o quelle con comorbilità”. Citando ”ad esempio malattie cardiache, cancro e diabete”, l’Oms afferma che queste persone ”dovrebbero posticipare il viaggio”.

Variante Omicron e vaccini  

I vaccini esistenti contro il Covid potrebbero essere molto meno efficaci contro la variante Omicron del virus.

Moderna e Pfizer intanto sono all’opera per modificare eventualmente il vaccino e contrastare la variante. Moderna potrebbe impiegare mesi per completare la missione, come spiegato da Bancel. L’efficacia degli attuali vaccini contro la variante Omicron non è nota. Per tamponare l’eventuale emergenza, l’azienda potrebbe rendere disponibile in tempi brevi una dose booster da 100 microgrammi: “La dose più elevata potrebbe arrivare rapidamente.

La Biontech, partner di Pfizer nella produzione dell’altro vaccino mRna, annuncia l’avvio dello sviluppo di un vaccino adattato come “misura cautelativa”. La ricerca che andrà avanti in parallelo con lo studio della natura della nuova variante Omicron. “Per evitare di perdere tempo, stiamo perseguendo questi due obiettivi in parallelo fino a che non saranno disponibili dati e che non avremo altre informazioni per determinare se il vaccino contro il Covid attualmente disponibile ha effettivamente bisogno di essere adattato o no”, spiega la portavoce dell’azienda in una intervista alla Dpa. “L’obiettivo di questo approccio è quello di muoverci velocemente, nel caso sia necessario un nuovo vaccino specifico per una variante”.

 

Johnson & Johnson invece valuterà il suo vaccino anti-Covid e per farlo sta testando il siero del sangue dei partecipanti agli studi sul richiamo completati e in corso, così da verificare l’attività neutralizzante contro il nuovo mutante. Allo stesso tempo l’azienda Usa sta lavorando a un vaccino specifico contro la variante Omicron e lo porterà avanti a seconda delle necessità. E’ quanto spiega J&J in una nota in cui fa il punto sulle attività relative al nuovo mutante.

Johnson & Johnson ha monitorato da vicino le nuove varianti emergenti di Covid-19. In collaborazione con gruppi accademici in Sudafrica e in tutto il mondo, l’azienda ha valutato l’efficacia del suo vaccino per diverse varianti, compresa la nuova variante Omicron che si sta diffondendo rapidamente. .

 

Variante sudafricana Omicron in Europa: il Virus “della preoccupazione” prende in giro gli scienziati

 

Variante Omicron e impennata contagi, stato di emergenza a New York.  L'America si blinda - Cronaca
Variante Omicron “elemento di preoccupazione”

Omicron, variante africana del covid individuata in Sudafrica, è in Europa. In Belgio è stato trovato il primo caso nel Vecchio Continente e sono scattate le misure, comprese quelle dell’Italia che ha bloccato gli arrivi da 8 paesi. Mentre la quarta ondata della pandemia di coronavirus non si ferma, adesso c’è quest’altra novità elemento di preoccupazione.

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha delineato l’identikit di Omicron, passata dallo status di variante di interesse a quello di variante di preoccupazione.

VARIANTE OMICRON IN EUROPA

Caso  in Belgio. La paziente, una giovane non vaccinata e positiva alla variante B.1.1.529, proveniva dall’Egitto dopo aver fatto scalo in Turchia. L’esito del test è stato confermato dall’ospedale universitario UZ Leuven. La donna ha sviluppato sintomi a 11 giorni di distanza dal viaggio in Egitto. La paziente, che presenta una carica virale alta, non sembra aver avuto recentemente legami con il Sudafrica e il Botswana, dove la variante è stata individuata.

ITALIA BLOCCA I VOLI

VietatI gli ingressi di chi, negli ultimi 14 giorni, è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini e Malawi. “Sarebbe da irresponsabili non essere preoccupati”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, .

“Penso che siamo in una fase non semplice di gestione di questa pandemia. I numeri soprattutto nel nostro pezzo di mondo, in Europa, sono i numeri di un’ondata in corso piuttosto significativa”. E questa nuova variante “ha numerose mutazioni, oltre 30 della proteina Spike, e va presa con grandissima attenzione anche se non abbiamo elementi di certezza tali da poter arrivare a un esito di analisi, ma è evidente che si è scelta una linea di grande prudenza”.

Speranza ha sottolineato che “i numeri della variante Omicron sono ancora limitati, 100 casi sequenziati nel mondo”.

Secondo gli scienziati il nuovo virus avrebbe un ampio numero di mutazioni, alcune delle quali preoccupanti. Gli elementi preliminari suggeriscono un aumentato rischio di reinfezione con questa variante in confronto ad altre varianti di preccupazione”, ha spiegato l’Organizzazione Mondiale della Sanità in relazione alla variante B.1.1.529 al termine della riunione del panel di esperti che ha esaminato i dati disponibili sul mutante.

Personale sanitario No Vax alle corde: l’Ordine Medici Catania “sospende” altri dieci camici bianchi

«DUE I COLLEGHI REINTEGRATI DOPO AVER DECISO DI VACCINARSI»

No Vax, ecco chi sono i 'guerrieri' della galassia complottista - Cronaca -  ilgiorno.it

Archivio-Sud Libertà

CATANIA –

Ormai è durissima la lotta ai No Vax. Non parliamo poi del personale sanitario che ha dubbi seri sulla validità del vaccino anti-Covid. Ma non c’è niente da fare. La libertà di decidere del proprio corpo e della vita ormai è stata soppressa.

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania oggi ha sospeso altri 10 medici che rifiutano la vaccinazione anti-COVID. La procedura segue quella intrapresa poche settimane fa, quando l’OMCeO era stato costretto ad adottare la stessa disposizione nei confronti di 4 camici bianchi della nostra provincia.

Ignazio La Mantia | Publons

«A questo provvedimento, di certo poco piacevole – ha dichiarato il presidente dell’Ordine etneo Prof. Igo La Mantia, nella foto sopra – si aggiunge però una buona notizia: la revoca di sospensione di due medici iscritti al nostro Ordine che hanno deciso di intraprendere il percorso della vaccinazione. Ancora non si riesce a comprendere perché alcuni colleghi si ostinino a voler proseguire la strada NO-vax, insensibili ai progressi della scienza e alla situazione emergenziale che continua purtroppo a progredire».

Le procedure adottate dall’Ordine etneo si sommano a quelle già disposte nel resto d’Italia. La Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), che riceve via via il flusso dagli Ordini provinciali, ha reso noto i dati aggiornati. Su 106 totali, sono 84 gli Ordini che hanno comunicato almeno una sospensione. Sospensioni che, sinora, sono state 2365, delle quali 598 revocate per avvenuta vaccinazione. Rimangono sospesi, attualmente, 1767 professionisti su 468000 iscritti agli albi dei medici e degli odontoiatri.

Tutto questo, contemporaneamente al consueto aggiornamento quotidiano fornito dal bollettino del Ministero della Salute, che evidenzia un ulteriore aumento dei contagi da Covid in Sicilia. Nell’Isola, infatti, nelle ultime 24 ore sono state diagnosticate 655 infezioni da SARS-CoV-2 (a fronte di 28.753 tamponi processati dal sistema sanitario regionale) e sono state comunicate purtroppo altre 5 vittime del Covid. Ieri i nuovi casi erano stati 690 (su 26.385 tamponi) e le vittime 6. La Sicilia è all’ottavo posto in Italia per incremento dei nuovi casi dopo Lombardia (2.302), Veneto (2.066), Emilia-Romagna (1.307), Lazio (1.276), Campania (1.110), Friuli-Venezia Giulia (845) e Piemonte (780).

 

Covid, nuovi casi in Sicilia (655), Catania in testa tra le città siciliane con 206 ricoverati

Pronta la nuova terapia intensiva del San Raffaele

Secondo il bollettino odierno del ministero della Salute, nell’Isola nelle ultime 24 ore sono state diagnosticate 655 infezioni da SARS-CoV-2 (a fronte di 28.753 tamponi processati dal sistema sanitario regionale) e sono state comunicate purtroppo altre 5 vittime del Covid. Ieri i nuovi casi erano stati 690 (su 26.385 tamponi) e le vittime 6. Il tasso di positività è quasi del 2,3%, ieri era al 2,6%.

Mentre  sono 13.764 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, e 166.598 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 7.281 in più nelle ultime 24 or, la Sicilia registra una crescita dei contagi comunque contenuta anche se secondo gli esperti presto anche nell’Isola faremo i conti con numeri più preoccupanti soprattutto per i reparti ospedalieri. Oggi la Sicilia è all’ottavo posto in Italia per incremento dei nuovi casi dopo Lombardia (2.302), Veneto (2.066), Emilia Romagna (1.307), Lazio (1.276), Campania (1.110), Friuli Venezia Giulia (845) e Piemonte (780).

Con gli ultimi nuovi casi e con il saldo dei guariti, oggi in Sicilia gli attualmente positivi sono 11.304 (+206 rispetto a ieri), di cui  10.928 in isolamento fiduciario, 355 ricoverati in ospedale con sintomi (+12 rispetto a ieri) e 41 ricoverati gravi in Terapia intensiva (stabili rispetto a ieri) con due nuovi ingressi in Rianimazione nelle ultime 24 ore (come ieri). I guariti nelle ultime 24 ore sono stati 444, mentre i decessi con gli ultimi 6 hanno raggiunto quota 7.173.

 

Provenzano (SIMDO): «Malattia in aumento, soprattutto nel Sud Italia. Sicilia maglia nera per mortalità»

Giornata mondiale del diabete

 

Nel 2021 ricorre il centenario dalla scoperta dell’insulina che ha cambiato la vita dei malati di diabete. Sensibilizzare per intervenire in tempo

Domenica 14 novembre, ricorre la Giornata mondiale del diabete, data scelta per omaggiare la nascita del fisiologo canadese Frederick Grant Banting, che insieme a Charles Herbert Best, scoprì l’insulina, nel 1921. Si celebra quindi, quest’anno, il centenario del farmaco che ha segnato il punto di svolta nella cura della malattia che colpisce milioni di persone nel mondo con dati in forte aumento in Italia e in particolar modo al Sud, in Sicilia, Campania, Puglia per via della diffusa obesità. Con l’aggravante che già alla diagnosi un 33% dei pazienti ha sviluppato patologie cardiovascolari.

 Dopo un secolo, non tutti ancora riescono a curarsi. “Accesso alle cure. Se non ora quando” è, proprio, lo slogan scelto da Diabete Italia onlus per questa edizione che porta all’attenzione pubblica la necessità di accesso ai farmaci e terapie innovative, ai dispositivi tecnologici, al supporto psicologico, all’educazione terapeutica, ai corsi di formazione per gli insegnanti dei bambini con diabete, l’accesso agli stili di vita salutari, l’attività fisica e la sana alimentazione.

 In Sicilia la mortalità per diabete è doppia rispetto al resto di Italia Anche SIMDO, Società Italiana Metabolismo, Diabete, Obesità ha aderito alla Giornata mondiale del diabete. «È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica – afferma il presidente di SIMDOVincenzo Provenzano – perché l’aumento esponenziale della malattia nella popolazione la rende un’emergenza a cui far fronte con tutte le forze disponibili. Non aumentano solo i casi di diabete mellito, quello di tipo 2 legato all’obesità, ma sono in aumento anche quelli nei bambini soprattutto nelle zone in cui le condizioni socio economico culturali sono meno elevate». «In questo – ha sottolineato Vincenzo Provenzano  anche  primario di Diabetologia all’ospedale Civico di Partinico – la Sicilia è maglia nera con una mortalità doppia rispetto al resto di Italia, tripla rispetto al Trentino e al Friuli, e nelle conseguenze gravi come l’amputazione del piede. È encomiabile l’impegno dell’assessorato alla Salute della Regione siciliana e dell’ASP di Palermo a favore delle persone con diabete ed in particolare dei bambini e delle donne in gravidanza. Perché non esiste un unico malato di diabete ma ogni età e ogni genere ha delle peculiarità che non possono essere ignorate per garantire a ciascun malato una vita migliore. Bisogna puntare sugli obiettivi della cura – conclude Provenzano – e prevenire le complicanze invalidanti e ottenere buona qualità della vita». 

L’ORDINE DI CATANIA SOSPENDE 4 MEDICI NO-VAX MA SUD LIBERTA’ E’ IN ATTESA DELLE MOTIVAZIONI DEI SOSPESI

No Vax? I nuovi gilet gialli. Amano i media e minacciano l'ordine esistente”

Il presidente dell’Ordine etneo Igo La Mantia: «Atto dovuto, il vaccino è un requisito essenziale per poter svolgere l’attività sanitaria»

Catania

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania ha sospeso 4 Medici no-vax. La procedura si è resa necessaria dopo un’attenta verifica adottata dai dirigenti dell’OMCeO sull’ultima lista di nominativi di camici bianchi non vaccinati trasmessa nei giorni scorsi dall’Asp.

 

Vaccini Covid: per il presidente dell'Ordine dei Medici di Catania, La  Mantia, "terza dose indispensabile" - La Gazzetta del Calatino

 

L’Ordine etneo ha emesso il provvedimento in rispetto all’art. 4 del Decreto legislativo 44/2021 che riporta le “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 mediante previsione di obblighi vaccinali per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario” e che stabilisce l’obbligatorietà del vaccino per tutti coloro che esercitano una professione sanitaria o di interesse sanitario, in strutture sanitarie, sociosanitarie, socioassistenziali, nelle farmacie e nelle parafarmacie e negli studi professionali.

Il messaggio di auguri del Presidente La Mantia – Catania Medica

«Il vaccino è un requisito essenziale per poter svolgere l’attività sanitaria – ha dichiarato il presidente dell’Ordine etneo Igo La Mantia -(nella foto sopra) eppure esiste ancora una percentuale di Medici no vax “duri e puri”, che a Catania fortunatamente è minima. L’ultimo elenco di 6 medici non vaccinati pervenuto dall’Azienda Sanitaria di Catania al nostro Ordine nei giorni scorsi si è ridotto a 4, in quanto due colleghi risultavano in effetti vaccinati in altre sedi. Abbiamo proceduto dunque a sospendere i 4 colleghi non vaccinati sino al 31 dicembre 2021. Purtroppo la quarta ondata della pandemia inizia a preoccupare e, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, a partire dalla seconda metà di agosto il trend delle infezioni continua a crescere proprio tra medici, infermieri e Oss. È lo stesso ISS ad aver dichiarato che per gli under 40 non vaccinati il rischio di contagio è sei volte superiore. È pertanto assolutamente necessario accelerare sulle vaccinazioni e risulta oggi più che mai necessaria la somministrazione della terza dose per proteggere medici, infermieri e personale sanitario, anche alla luce di un possibile aumento della pressione sugli ospedali nei mesi invernali. Naturalmente speriamo che l’allarme rientri al più presto, ma sarebbe grave non farsi trovare pronti».

Fin qui il Comunicato Stampa pubblicato.  Naturalmente SUD LIBERTA’ è disponibile ad accogliere e pubblicare le (eventuali) motivazioni della controparte, dei medici sospesi…

Muore a 18 anni dopo il vaccino AstraZeneca: ecco cosa sappiamo - Il  Piccolo Trieste

Drammatica la storia di Camilla Canepa, la ragazza di Sestri Levante deceduta “per effetto del vaccino, come stabilito dagli accertamenti della Procura locale”,  ricoverata dapprima  all’ospedale San Martino di Genova con una gravissima trombosi al seno cavernoso e conseguente emorragia cerebrale. Due settimane prima, il 25 maggio, aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca, dopo aver partecipato al primissimo “Open day”

VACCINI, LA MANTIA: «TERZA DOSE INDISPENSABILE PER CONTENERE I CONTAGI NOI MEDICI DOBBIAMO ESSERE D’ESEMPIO»

Covid19, intervento del presidente OMCeO della provincia di Catania

CATANIA 

In Italia così come in Europa il trend del contagio da Covid-19 mostra una risalita: i dati allarmanti di Gran Bretagna e Germania fanno riflettere, e anche nel nostro Paese il tasso di positività sta lentamente risalendo. Sono aumentati anche i ricoveri, dunque la situazione è nuovamente di preallerta, soprattutto in Sicilia e nel capoluogo etneo, dove si registrano i dati più alti e la curva epidemica è in lieve ma continua ascesa.

«L’unica via d’uscita è la terza dose di vaccino per tutta la popolazione – sottolinea il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania Igo La Mantia – uno scenario che ritengo indispensabile per proseguire con quella “rinascita” del Paese tanto auspicata, sia in rapporto alla situazione sanitaria che a quella socio-economica. Ciò che sta accadendo in altri Paesi Europei, dove assistiamo a una recrudescenza dei casi di Covid-19, ci impone di non trascurare tutte le misure di sicurezza in vigore per evitare un pericoloso boomerangchi ha completato la vaccinazione con prima e seconda dose circa sei, sette mesi fa, deve fare il terzo richiamo. È indispensabile proseguire con la campagna vaccinale, soprattutto per i sanitari, e credo sia importante insistere sul Green Pass. Il vaccino è l’unico modo per garantire piena sicurezza a tutti coloro che lavorano in ospedale, al fianco dei pazienti più fragili. Da parte dei medici si sta già registrando un’ampia adesione che speriamo continui anche nelle prossime settimane. Soltanto continuando a proteggere tutta la popolazione e mantenendo alti i livelli di immunità dal virus, potremo ritrovare quella condizione di normalità che pian piano ci sta riavvicinando al passato».

Proprio in coincidenza dell’arrivo dell’influenza stagionale, il presidente La Mantia aggiunge: «Anche se ancora siamo in assenza di indicazioni da parte della comunità scientifica riguardo la necessità di somministrare la terza dose ai “sani under 60”, credo sia un provvedimento indispensabile, così come accade ormai da anni per altre vaccinazioni. Ormai i dati confermano la necessità della vaccinazione e non ritengo sensato discutere ancora sulla loro efficacia e sicurezza. Il tutto, senza dimenticare l’importanza del vaccino antinfluenzale (è possibile fare entrambi i vaccini a distanza di 10 giorni l’uno dall’altro) determinante anche per non sovraccaricare le strutture sanitarie e soprattutto i pronto soccorso in un momento così critico».

Domenica 24 a Messina – Piazza Cairoli la campagna “IO NON RISCHIO – buone pratiche di Protezione civile” edizione 2021

Presentata oggi nel corso di una Conferenza Stampa a Palazzo Zanca- Prevista la simulazione di interventi di emergenza

La campagna nazionale per le buone pratiche di Protezione Civile “IO NON RISCHIO”, giunta alla XI edizione, é stata presentata oggi a Palazzo Zanca, nel corso di una conferenza stampa, dall’Assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli, dall’esperto Antonio Rizzo e dall’arch. Grazia Rosa Cammaroto del Dipartimento Regionale di Protezione civile.

Presenti all’incontro con i giornalisti anche una rappresentanza delle Associazioni di Volontariato partecipanti alle attività che si svolgeranno domenica 24, dalle ore 10 alle 20, a Piazza Cairoli e, qualora le condizioni meteo fossero avverse, nell’androne di Palazzo Zanca. Prevista la simulazione di interventi di emergenza a seguito di un terremoto e successiva onda di maremoto. La manifestazione, cui ha aderito la città di Messina, coinvolgerà in contemporanea circa 350 piazze italiane con numerosi eventi online.
L’obiettivo di questa campagna – ha sottolineato l’Assessore Minutoli – é educare, formare ed informare l’intera cittadinanza sui possibili rischi presenti sul territorio nel quale si vive e sul conseguente comportamento da tenere in caso di emergenza al fine di avere una cittadinanza consapevole. La prevenzione, realizzata attraverso piani di emergenza comunali, è basilare per evidenziare eventuali criticità e fornire spunti di riflessione e di dialogo per la correzione dei comportamenti e la programmazione di interventi necessari e indispensabili per il miglioramento del livello di sicurezza, ma anche per la gestione dell’emergenza sisma per organizzare un soccorso tempestivo ed efficiente. Alle attività della manifestazione partecipano specifiche professionalità che ringrazio – ha concluso Minutoli – insieme alle Associazioni di volontariato e a tutti coloro che prenderanno parte all’iniziativa. Le Associazioni di Volontariato che contribuiranno alla realizzazione del programma a Piazza Cairoli sono Mari e Monti 2004, Legambiente dei Peloritani e Castel Gonzaga”.
Per l’undicesimo anno consecutivo Volontariato di Protezione civile, Comuni, Regioni e mondo della ricerca scientifica torneranno a incontrare i cittadini per diffondere la conoscenza dei rischi e sensibilizzare le comunità sulle vulnerabilità dei diversi territori, anche attraverso il racconto e la condivisione di conoscenze, esperienze e memorie storiche degli eventi che hanno interessato il nostro Paese.

Quest’anno, grazie all’impegno di circa 3000 volontari, la campagna sarà attiva in 300 spazi formativi e informativi sui social e fisicamente in circa 350 piazze. Tra le novità dell’edizione 2021 anche il debutto della diretta nazionale “Io non rischio”, un progetto organizzato dal Dipartimento della Protezione civile, in collaborazione con l’Istituto Statale Cine-Tv Roberto Rossellini di Roma. Una diretta streaming sul canale YouTube del Dipartimento che domenica mattina offrirà ai cittadini spunti di riflessione e approfondimenti utili a diffondere la cultura di Protezione civile. In un territorio come quello italiano, in cui più del 90% dei Comuni ha aree esposte a rischio alluvioni e frane e il 41% della popolazione risiede nelle zone a più elevata pericolosità sismica (zone 1 e 2), risulta infatti sempre più importante puntare sulla cultura della prevenzione e su cittadini consapevoli dei rischi a cui sono esposti.

La campagna, nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico, è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Fondazione Cima (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Centri di Competenza del Dipartimento, Regioni, Province Autonome e Comuni. .

Confusione Vaccini: “i certificati di esenzione possono essere rilasciati solo dai pediatri di famiglia e medici generici”

 

Confusione e mercato nero del Green pass : indagine dei Nas e  4  medici catanesi deferiti all’Autorità Giudiziaria

Green pass: come ottenerlo in caso di errori o ritardi - Wired

 


ORDINE DEI MEDICI, IGO LA MANTIA: «       Solo i medici vaccinatori possono rilasciare i certificati»

 

CATANIA –

«L’indagine dei NAS di Catania, che riguarda i certificati di esenzione al vaccino e che ha condotto al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 4 medici della provincia etnea non autorizzati al rilascio, ha puntato i riflettori su una situazione inammissibileche mette in imbarazzo l’Ordine etneo e tutta la categoria – ha dichiarato Igo La Mantia, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania – certificazioni false, esenzioni irregolari, “mercato nero” dei Green Pass: sono tutti fenomeni che devono essere identificati e puniti. Non si tratta solo di inadempienze etiche e deontologiche o di responsabilità morali in capo al professionista, ma di violazioni civili e penali – che configurano veri e propri reati – in contrasto con quanto emanato dal ministero della Salute. La normativa è chiara: a rilasciare i certificati possono essere solo i medici vaccinatori, dunque i pediatri di famiglia e i medici di medicina generale che abbiano aderito alla campagna vaccinale anti-SARS-CoV-2 nazionale. Da sempre la nostra professione segue linee rigide entro le quali bisogna operare e noi siamo impegnati quotidianamente nel controllo e nella verifica delle norme e degli obblighi che i nostri iscritti devono seguire con rigore.

Quanto accaduto ci lascia profondamente colpiti, siamo in attesa di ulteriori sviluppi e determinazioni da parte delle Autorità Giudiziarie e dell’ASP, per procedere eventualmente con l’apertura di un provvedimento disciplinare a carico dei professionisti coinvolti. L’appello ancora una volta a tutti i cittadini e ai colleghi per denunciare violazioni e bloccare certificazioni presuntivamente compiacenti»