Salute, il governatore siciliano Schifani convoca vertice su Pnrr: «Una cabina di monitoraggio a Palazzo d’Orleans»

 

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Accelerare tutte le procedure per portare a termine i progetti finanziati dal Pnrr “Missione 6 Salute” destinati all’ammodernamento del sistema sanitario regionale. Con questo obiettivo, il presidente della Regione, Renato Schifani, ha convocato a Palazzo d’Orleans un vertice al quale hanno partecipato l’assessore alla Salute Giovanna Volo, i dirigenti generali dei dipartimenti Pianificazione strategica e Attività sanitarie dell’assessorato, Salvatore Iacolino e Salvatore Requirez, il capo di gabinetto della Presidenza, Salvatore Sammartano e i dirigenti degli uffici competenti. 

Alla Regione sono stati assegnati 638 milioni di euro per 260 interventi infrastrutturali e 471 di innovazione e digitalizzazione del sistema sanitario regionale. Nel corso dell’incontro, è stata presentata una relazione dettagliata su ogni linea di investimento e sullo stato di avanzamento dei lavori degli interventi previsti. Alcuni target sono già stati raggiunti, così come previsto dalla tabella di marcia del ministero della Salute, in altri, si sono superati gli obiettivi assegnati grazie all’ottimizzazione delle spese, in altri ancora è necessaria allungare il passo per rispettare la scadenza del 2026. In quest’ottica, il presidente della Regione ha deciso di creare una struttura interna di monitoraggio, con sede a Palazzo d’Orleans, per vigilare rigorosamente sul rispetto dei tempi di tutti i cronoprogrammi.

«Ho chiesto a tutti i dipartimenti regionali coinvolti – dice Schifani – uno sforzo ulteriore per superare ogni criticità e  raggiungere gli obiettivi nei tempi previsti. La Missione Salute del Pnrr è una grande opportunità per migliorare il nostro sistema sanitario e l’assistenza territoriale, sia in termini di infrastrutture che di servizi e non possiamo permetterci ritardi o indugi di nessun tipo. Nel ribadire la mia fiducia a tutti i soggetti competenti – aggiunge il presidente della Regione – ho chiesto il massimo impegno. Io sono al loro fianco, pronto a intervenire per rimuovere ogni ostacolo che potrebbe separarci dal raggiungimento dei nostri obiettivi. L’ho detto e lo ripeto: sono qui per dare una svolta alla Sicilia, anche in tema di sanità e non arretrerò di un millimetro fino a quando non vedrò un sistema più moderno, più efficiente e al servizio di ogni singolo siciliano. I tempi dell’immobilismo sono passati, questo è il momento di rimboccarsi le maniche e di pensare al bene comune».

 

Scheda tecnica

Tra le opere previste, c’è la realizzazione delle 50 Centrali operative territoriali, per un finanziamento di 8,5 milioni di euro, attualmente risultano collaudate e certificate il 92%. Il restante 8% degli interventi verrà completato entro fine settembre, termine entro il quale è prevista la piena funzionalità di tutte le strutture. 

Ha già raggiunto l’obiettivo di almeno il 75% delle risorse impiegate il progetto che prevede la Digitalizzazione di 29 Dipartimenti di emergenza e accettazione (Dea), per un totale di 73 interventi e un finanziamento complessivo di 140 milioni. Il completamento, secondo i target dettati dal ministero, è previsto entro il terzo trimestre del 2025. 

Altro risultato ottenuto, è quello relativo al tema delle Grandi apparecchiature. Quelle previste sono in tutto 298, con un budget di 115 milioni di euro. A oggi ne risultano già operative e funzionanti il 57% (169). Il restante 43% delle strumentazioni risulta ordinato o consegnato agli enti del Servizio sanitario e sarà progressivamente messo in funzione. Grazie a un’attenta gestione dei processi di approvvigionamento è stato possibile acquistare ulteriori 36 apparecchiature aggiuntive rispetto alle 262 inizialmente previste.

Per quanto riguarda le Case della comunità, sui 155 interventi previsti e finanziati con 217 milioni di euro, risultano già avviati 44 cantieri. Entro la fine dell’anno partiranno i lavori per tutte le altre strutture. Con riferimento, infine, ai 43 ospedali di comunità previsti con una dotazione di 96 milioni di euro, 11 sono già in costruzione ed entro dicembre sarà dato il via anche agli 32.

Sui dodici interventi previsti per rendere gli Ospedali più sicuri e sostenibili con un investimento di 61,6 milioni di euro, ne sono già partiti 4 e altri 6 saranno avviati entro qualche mese.

Guardie mediche, Regione Sicilia chiede alle Asp ricognizione delle criticità e proposte

 

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Palermo,

Un quadro completo delle criticità delle guardie mediche e proposte per superarle nell’immediato. È la richiesta avanzata dall’assessorato della Salute alle Aziende sanitarie provinciali in vista di un generale ammodernamento tecnologico e gestionale grazie ai fondi disponibili del Pr Fesr 2021-2027.

Nella nota firmata dal dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, viene chiesto ai direttori generali delle Asp di fornire una relazione sulle modalità di gestione delle guardie mediche, sulle risorse tecniche e sul personale impiegati. Allo stesso tempo viene chiesto di indicare attività e provvedimenti concreti che le aziende sanitarie intendono adottare per superare le situazioni più critiche, anche attraverso risorse aggiuntive regionali. Tutte le iniziative dovranno essere in linea con le azioni previste dal Pr Fesr 2021-2027. I fondi europei a disposizione, non solo per le guardie mediche ma per il potenziamento della complessiva assistenza territoriale, ammontano a 70 milioni di euro. Il relativo bando verrà pubblicato a settembre per acquisire le proposte delle aziende sanitarie e, conseguentemente, verranno approvati e finanziati gli interventi che saranno ritenuti coerenti con la programmazione regionale.

«Prosegue il percorso avviato dal mio governo per migliorare l’assistenza nei confronti dei cittadini – dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani –. Non possiamo accettare che in un sistema sanitario strutturato la medicina territoriale presente nei Comuni siciliani possa trasformarsi, in alcuni casi, in medicina di frontiera. Come già accade con la commissione per i pronto soccorso e con il piano per l’abbattimento delle liste d’attesa, anche sulla continuità assistenziale sto seguendo da vicino l’operato dei manager».

Data l’importanza del tema e la necessità di intervenire tempestivamente, il dipartimento per la Pianificazione strategica ha chiesto ai direttori generali delle Asp di presentare le relazioni sulla situazione delle guardie mediche entro il prossimo 2 settembre.

«Alcune criticità strutturali e organizzative della continuità assistenziale e più in generale della medicina di prossimità – dichiara il direttore generale Iacolino – sono ben note a questo dipartimento e al governo regionale, che sta lavorando intensamente per migliorare la rete assistenziale territoriale. Per questo, in accordo con l’assessore Volo, stiamo portando avanti, con il coinvolgimento delle Asp, un percorso unitario di riorganizzazione delle guardie mediche in vista del futuro inserimento di queste strutture, grazie ai progetti del Pnrr, all’interno delle case di comunità. Si tratta di un’azione parallela a quelle avviate su altri fronti, come il piano regionale sull’abbattimento delle liste d’attesa e i ricordati progetti relativi al Pnrr, su cui faremo il punto con i direttori generali delle Asp, per le azioni ulteriori da intraprendere, in un incontro convocato per il 2 settembre».

Sanità, presentate le relazioni ispettive su ospedale di Patti e cardiochirurgia pediatrica del Civico

 

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Palermo,

Le scelte del medico di guardia in servizio al Pronto soccorso di Patti (Messina) sono all’origine dell’episodio che ha visto protagonista, qualche giorno fa, un paziente al quale era stata provvisoriamente immobilizzata una gamba fratturata con del cartone imbottito di cotone di germania. Una responsabilità individuale, quindi, alla quale si aggiunge la mancata segnalazione sulla necessità di richiedere i dispositivi medici monouso per l’immobilizzazione degli arti. Sono queste le conclusioni dell’ispezione svolta dalla commissione incaricata dall’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, lo scorso 2 agosto, su indicazione del presidente della Regione Renato Schifani.
Le risultanze sono state illustrate questo pomeriggio nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede dell’assessorato, a Palermo. Erano presenti, oltre all’assessore, anche il dirigente del dipartimento della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, il dirigente del Dasoe, Salvatore Requirez, il direttore generale dell’Asp di Messina, Giuseppe Cuccì, e il direttore generale dell’Arnas Civico di Palermo, Walter Messina.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti è stata presentata la conclusione dell’indagine conoscitiva interna della direzione generale dell’ospedale Civico di Palermo sul reparto di cardiochirurgia pediatrica del Di Cristina. Su un quotidiano locale, nei giorni scorsi, i genitori di un piccolo paziente, deceduto quattro mesi fa nel corso della degenza, avevano denunciato presunti disservizi assistenziali. L’audit ha evidenziato “l’inesistenza di lacune nel trattamento erogato dagli operatori sanitari, il cui comportamento denota una indiscutibile professionalità nella tenuta dei rapporti, adeguati e rispettosi, sia nei confronti del paziente che dei genitori”.
«Ci tengo a esprimere prima di tutto – ha affermato l’assessore Volo – la mia vicinanza personale ai protagonisti di questi due episodi, che seppur dei casi isolati meritavano comunque un attento approfondimento. Nel caso di Patti abbiamo appurato che si è trattato di una responsabilità di singoli operatori e che, quindi, non esiste una criticità legata al rifornimento di presidi medico sanitari per le emergenze-urgenze. Era doveroso accertare le cause di eventi che hanno suscitato, comprensibilmente, clamore mediatico non soltanto nell’Isola. Abbiamo voluto fare chiarezza in tempi brevi per tranquillizzare i siciliani sul livello e l’efficienza del sistema sanitario regionale. Manterremo, comunque, alta l’attenzione».
«Vi è grande collaborazione tra il dipartimento e le direzioni aziendali dell’Asp di Messina e del Civico con l’obiettivo – ha aggiunto Iacolino – di concordare le azioni di miglioramento necessarie a rafforzare l’assistenza sanitaria, specialmente negli ospedali di frontiera. Tuttavia, occorre salvaguardare e tutelare l’immagine e il decoro tanto del Sistema sanitario pubblico complessivamente inteso, quanto dei professionisti che, a vario titolo, sono quotidianamente impegnati nello svolgimento della funzione assistenziale a garanzia della salute della comunità siciliana. L’incontro di oggi serve a ristabilire la verità dei fatti e il ruolo centrale del Sistema sanitario regionale pubblico».
«Le linee guida sono chiare – ha concluso Requirez – vanno applicate però ai casi concreti, in modo da lasciare poco spazio alle interpretazioni personali. Nel caso specifico di Patti, l’ispezione regionale ha accertato che i dispositivi monouso erano presenti nella struttura ospedaliera, e che quindi la paventata carenza non c’era, e che la scelta assistenziale adottata non era la più idonea al caso».

 

Sanità Sicilia,presidente Schifani: «Commissione tecnica di valutazione su efficienza dei Pronto soccorso Ma conosco bene la carenze del personale medico”

 

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Palermo,

Una Commissione tecnica di valutazione per conoscere il reale stato di efficienza e di operatività delle aree di emergenza e urgenza di ciascun presidio ospedaliero delle Aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale. È la precisa indicazione che il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dato oggi all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e in particolare al dirigente del dipartimento di Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, affinché venga costituita e attivata nel più breve tempo possibile.
«I fatti accaduti nei giorni scorsi nel Pronto soccorso dell’ospedale di Patti e denunciati oggi dalla stampa, ma anche le numerose segnalazioni di disservizi e inefficienze che abbiamo registrato negli ultimi tempi – dice il governatore – impongono un intervento immediato da parte del governo regionale. Avvieremo, quindi, una rigorosa e completa indagine sullo “stato di salute” dei Pronto soccorso dell’Isola, così da conoscere le criticità nel dettaglio e intervenire tempestivamente con misure adeguate ed efficaci. Al di là della oggettiva e cronica carenza di personale medico, di cui siamo bene a conoscenza e su cui stiamo lavorando concretamente e in maniera strutturale, sento il dovere politico e morale di intervenire sulle emergenze che interessano le nostre strutture sanitarie ospedaliere».
La Commissione potrà operare collegialmente o in appositi team snelli, con l’obiettivo di predisporre una puntuale e circostanziata relazione su ogni singolo presidio ospedaliero. Il documento dovrà indicare i punti di forza e quelli di debolezza, sottolineando le criticità più gravi, con l’indicazione delle azioni correttive e delle misure organizzative che potranno essere adottate dalle direzioni generali, responsabili del buon funzionamento delle realtà ospedaliere, per il pronto superamento delle inefficienze segnalate dalla commissione di valutazione.

IMMOBILIZZATA UNA GAMBA DI PAZIENTE CON FRATTURA CON CARTONE LA PROCURA DI PATTI APRE UN’INDAGINE

 

Incredibile ma vero!I medici del Barone Romeo di Patti hanno  immobilizzato una gamba di paziente con frattura al perone usando un cartone da imballaggio, perché di stecche per l’ingessatura al pronto soccorso non vi era disponibilità..

L’infortunato è un giovane che si è adattato alla situazione, trovandosi con la gamba destra impacchettata come un dono natalizio. Ma il padre ha ritenuto quella «confezione» un po’ troppo audace, tanto che ha postato una foto su l social, chiedendo conto e ragione al presidente della Regione e ai deputati siciliani: «Come si può uscire in queste condizioni da un pronto soccorso?».
Il genitore non ce l’ha coi medici, spesso costretti a turni estenuanti e senza disporre dei supporti minimi per fronteggiare le emergenze, ma con chi non provvede a far funzionare le cose. «Mi piacerebbe tanto –  – regalare al presidente della Regione o all’assessore il cartone con cui è stata steccata la gamba di mio figlio».

La Procura di Patti vuole vederci chiaro e, intanto, ha aperto un fascicolo modello 45: atti non costituenti reato.

Accordo tra Regione siciliana – governatore Schifani – e sistema privato della sanità convenzionata per uno stanziamento di oltre 515, 8 milioni di euro

 

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Nella foto da sinistra: Carmelo Tropea, Giovanna Volo, Renato Schifani, Barbara Cittadini, Salvatore Iacolino e Domenico Arena. 

 

 

Quindici milioni di euro per il supporto che il sistema sanitario privato convenzionato darà all’abbattimento delle liste d’attesa, specialmente per i trapianti di midollo osseo e cornea e gli interventi di chirurgia oncologica in Sicilia, nonché per altre prestazioni di ricovero.

È uno dei punti dell’accordo tra la Regione e le associazioni dell’ospedalità privata per l’erogazione dei finanziamenti regionali per le prestazioni di ricovero in strutture accreditate e contrattualizzate, per il 2024. L’intesa firmata oggi prevede lo stanziamento complessivo di oltre 515,8 milioni di euro.

 

A sottoscrivere il documento, stamattina a Palazzo d’Orléans, il presidente Renato Schifani, l’assessore alla Salute, Giovanna Volo, assistiti dal dirigente generale del dipartimento della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e i presidenti regionali di Acop, Carmelo Tropea, di Aiop, Barbara Cittadini, e di Aris, Domenico Arena.

«Con questo accordo – ha detto il presidente Schifani – investiamo risorse importanti per abbattere le liste d’attesa nelle aree critiche, a cominciare dalle aree di emergenza e gli interventi di chirurgia oncologica e dai trapianti di midollo e di cornea. Un campo, questo, nel quale la Sicilia sta compiendo progressi importanti, che intendiamo rendere strutturali. Abbiamo avviato un programma sull’edilizia ospedaliera per rendere la sanità siciliana fortemente competitiva, con l’obiettivo di tutelare il bene primario della salute dei cittadini.  A tal fine, il sistema privato convenzionato di qualità è una risorsa con professionalità e strutture di eccellenza che concorre con il sistema pubblico a rendere le prestazioni accessibili agli assistiti della comunità isolana».

«Sono soddisfatta perché con questa intesa – ha aggiunto l’assessore Volo – la sanità privata convenzionata viene incontro al settore pubblico nel soddisfacimento del bisogno dei siciliani legato, soprattutto, all’emergenza-urgenza. La Sicilia era l’unica Regione che non aveva ancora formalizzato questa collaborazione. Con l’impegno di questo governo per l’ampliamento della rete territoriale di assistenza e gli investimenti sull’edilizia ospedaliera, daremo la possibilità a tutti i siciliani di trovare risposta ai loro bisogni di salute e di porre fine ai viaggi della speranza»

 

L’accordo prevede inoltre risorse per 18 milioni di euro per prestazioni di alta complessità volte a contrastare la mobilità sanitaria verso altre regioni. L’intesa punta anche a migliorare l’assistenza dei pazienti che ricorrono ai pronto soccorso del sistema pubblico, con la possibilità di trasferirli, con il loro consenso, in una struttura privata. A tal fine, le Aziende sanitarie, accertata l’obiettiva necessità di ricorrere a soggetti privati contrattualizzati, potranno bandire una manifestazione di interesse pubblico alla quale potranno aderire gli operatori privati convenzionati e contrattualizzati per ridurre il carico di lavoro e il sovraffollamento dei pronto soccorso degli ospedali pubblici, garantendo al contempo tempestività e appropriatezza dei necessari trattamenti sanitari.

Palermo, Sanità, convenzione tra Regione e Invitalia per gestione gare per quattro ospedali nel capoluogo per un valore di 747,7 milioni di euro

 

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Palermo,

Collaborazione tra Regione Siciliana e Invitalia per la realizzazione di tre nuovi ospedali a Palermo – il polo di eccellenza pediatrico, il nuovo Policlinico e l’ospedale Palermo Nord-Polo oncoematologico – e la ristrutturazione del padiglione A dell’ospedale “Cervello”, sempre nel capoluogo. Opere per un valore di 747,7 milioni di euro che rientrano nell’accordo tra Stato e Regione Siciliana sulla spesa dei fondi ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria.

«Prosegue il nostro impegno concreto per riqualificare, innovare e adeguare, dal punto di vista impiantistico e strutturale, gli edifici sanitari dell’Isola – dice il presidente della Regione Renato Schifani -. Il nostro obiettivo, grazie anche ai fondi statali destinati alla Sicilia, tra fondi ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria e Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è quello di costruire nei prossimi anni un sistema sanitario che possa rispondere in tempi ragionevoli a tutti i bisogni di cura e assistenza dei cittadini. L’accordo siglato oggi garantisce l’ottimizzazione delle risorse pubbliche, la massima efficienza operativa e gestionale e una rapida cantierabilità degli interventi».

La convenzione, siglata oggi a Palazzo d’Orléans e che scadrà nel dicembre del 2026, prevede che Invitalia supporti la Regione nella realizzazione dei quattro interventi, svolgendo attività di Centrale di committenza e di supporto tecnico-operativo.

«Quella di Invitalia con la Regione Siciliana – dice l’amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella – è una collaborazione importante che prosegue da tempo e che interessa diversi ambiti strategici per lo sviluppo. La nostra Agenzia, con le sue molteplici attività, è uno dei principali attori impegnati nell’attuazione delle politiche pubbliche ed è la Centrale di committenza più qualificata del Paese. Supporteremo l’amministrazione regionale curando la predisposizione e la gestione delle procedure di gara e le attività per accelerare la realizzazione di questi investimenti. Uno degli interventi è di particolare rilevanza perché riguarda la realizzazione del nuovo ospedale pediatrico di Palermo».

Nel dettaglio, 120 milioni di euro saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo di eccellenza pediatrico, che farà capo all’azienda ospedaliera Arnas “Civico-Di Cristina”; 348 milioni serviranno per la realizzazione del nuovo Policlinico, per offrire all’utenza elevati livelli prestazionali in ambienti idonei e accoglienti ma anche sicuri per gli operatori impiegati; 240 milioni saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo oncoematologico degli Ospedali riuniti “Villa Sofia-Cervello”, che avrà l’obiettivo di costruire percorsi assistenziali di prevenzione, diagnosi, cura e follow-up, fornendo ad ogni paziente le cure sperimentali più avanzate; infine, 39,7 milioni serviranno per i lavori di adeguamento e messa a norma del polo chirurgico e delle emergenze dell’ospedale “Cervello” (Padiglione A).

 

Sicilia, Sicurezza sui luoghi di lavoro, insediata Commissione per verifica requisiti dei formatori

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Palermo,

Si è insediata, nei locali del Dasoe all’assessorato regionale della Salute, la nuova Commissione regionale per la verifica dei requisiti dei soggetti formatori in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. La Commissione, che è stata ricostituita con decreto assessoriale 294 del 14 marzo 2024, oltre a stilare e aggiornare l’elenco regionale dei soggetti formatori abilitati, verifica il mantenimento dei requisiti previsti, al fine di garantire una formazione di qualità, efficiente ed efficace delle specifiche figure, in considerazione dello specifico ruolo strategico per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
«Sono soddisfatta che si sia insediata la Commissione regionale per la verifica dei requisiti dei formatori – ha detto l’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo – perché il tema relativo alla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresenta una forte criticità da superare, per interrompere la tragica sequenza di incidenti gravi e mortali sul lavoro. L’attività di formazione, in particolare, rappresenta sicuramente uno degli strumenti più efficaci per la prevenzione degli infortuni. Per questo sono grata al dirigente generale del Dasoe che, attraverso l’attività della Commissione, garantirà un ulteriore e forte impegno del governo regionale, con particolare riferimento proprio alla formazione nell’ambito della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro».
«L’insediamento della Commissione cade in un particolare momento in cui è elevatissima l’attenzione sui rischi e gli infortuni nell’ambito del lavoro – ha sottolineato il dirigente generale del Dasoe, Salvatore Requirez – Esistono specifiche linee guida e indicazioni ministeriali rispetto alle quali la Regione Siciliana sta attuando manovre di adesione, soprattutto per quanto riguarda i livelli dei contenuti dei singoli percorsi formativi. È necessario interfacciarsi operativamente con altre istituzioni e soprattutto rafforzare gli Spresal (Servizi prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro) all’interno della aziende; c’è la necessità di intervenire a un livello culturale, destinando i messaggi non solo alla condivisione da parte degli operatori nello specifico settore della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, ma anche a tutti gli altri organi istituzionali deputati a una formazione specifica. Stiamo anche pensando, e per questo lavoriamo con tutti i componenti di questo tavolo tecnico, di misurare i risultati dell’attività formativa, attraverso quelle dinamiche che si sono dimostrate strumenti affidabili per valutare i livelli di efficacia dei percorsi formativi».
La Commissione è costituita da Antonio Leonardi, referente del Gruppo tecnico interregionale salute e sicurezza nei luoghi di lavoro/direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp Catania, come presidente; Elisabetta Gerbino, componente della cabina di regia regionale Prp 2020-2025 dell’Asp Catania; Elisa Trapani, dirigente medico dell’Asp Palermo; Maria Pia Angelo, responsabile dell’ufficio Attività amministrative del dipartimento di Prevenzione dell’Asp Trapani; un rappresentante dell’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro; Carlo Domenico Turriciano, rappresentante dell’assessorato regionale dell’Istruzione, e Antonio Giannotta (sostituto); Gesualdo Rubbonello, rappresentante Inail Sicilia; Salvatore Piscitello, Confartigianato; Francesca Vitale, rappresentate delle sigle Cgil-Cisl-Uil-Ugl, e Francesco Lucchesi (sostituto); Lucia Li Sacchi, responsabile Servizio 1 del Dasoe; Maria Lucia Furnari, responsabile Servizio 2 del Dasoe; Pier Paolo Arena, Servizio 2 del Dasoe, con funzioni di segretario.

Corruzione e falso ideologico Catania – Eseguite 9 misure cautelari personali- Ditte “generose” e dispositivi medici

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Catania,

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito di complesse attività d’indagine coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione nelle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia, con il supporto di militari degli omologhi Comandi Provinciali del Corpo, a un’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 9 soggetti [4 Direttori di Unità Operative Complesse (in breve U.O.C.)/Dipartimenti di Aziende Ospedaliere delle province della Sicilia orientale, 3 rappresentanti di società di distribuzione locale di multinazionali produttrici di dispositivi medici, un rappresentante di tali multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi], a vario titolo indagati in concorso per i reati di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

In particolare, sulla scorta degli elementi indiziari acquisiti nell’attuale fase del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contraddittorio con le parti, sarebbe stato osservato che tre società – distributori locali per conto di multinazionali operanti nel settore della commercializzazione di dispositivi medici – avrebbero promesso e poi elargito ingenti somme di denaro per l’organizzazione da parte dei dirigenti sanitari indagati, operanti in strutture sanitarie della Sicilia orientale, di convegni e congressi di medicina finalizzati alla formazione, l’ultimo dei quali svoltosi a Catania nel mese di maggio..

 Nei fatti, dette sponsorizzazioni economiche avrebbero avuto lo scopo di ottenere in cambio l’impegno degli stessi di favorire le “ditte più generose” garantendogli l’uso effettivo di un numero maggiore di propri dispositivi medici nel corso degli interventi chirurgici.

 

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Palermo, Sanità, dal 17 luglio attivo ambulatorio multidisciplinare di neurochirurgia pediatrica al “Di Cristina”

 

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Palermo,

Sarà attivo dal prossimo 17 luglio all’ospedale “G. Di Cristina” di Palermo il primo ambulatorio multidisciplinare di neurochirurgia pediatrica della Sicilia occidentale. Un obiettivo, fortemente voluto dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, raggiunto grazie all’impegno costante del dipartimento della Pianificazione strategica dell’assessorato regionale della Salute, guidato da Salvatore Iacolino.

In una recente riunione, svolta a Palazzo d’Orléans, il governatore aveva assicurato l’impiego di circa tre milioni di euro da destinare alla realizzazione di questo Polo avanzato per la diagnosi e il trattamento delle patologie pediatriche a indirizzo neurochirurgico. Uno step fondamentale verso la costituzione, successivamente, di un reparto presso la medesima azienda ospedaliera, dove, tra l’altro, da quasi un anno è attivo anche il reparto di Cardiochirurgia pediatrica, gestito in collaborazione con l’ospedale San Donato di Milano.

«Abbiamo dimostrato più volte, e continueremo a farlo – dice Schifani -, che abbiamo davvero a cuore la salute dei piccoli pazienti siciliani e lavoriamo costantemente per offrire loro tutte le opportunità di cura e assistenza di cui hanno bisogno. Questo ambulatorio contribuirà a ridurre già adesso l’incidenza dei cosiddetti viaggi della speranza, spesso impossibili da sostenere per le famiglie. Il nostro grande obiettivo resta, comunque, il Polo di eccellenza pediatrico, che stiamo realizzando in Fondo Malatacca (Palermo) con i fondi ex articolo 20 a compartecipazione statale. Nei prossimi giorni sarà stipulato il protocollo d’intesa con Invitalia per avviare le procedure di scelta del contraente per la costruzione della struttura. Siamo certi che diventerà un centro di riferimento per tutta l’Italia meridionale».

La gestione dell’ambulatorio pediatrico di III livello del “Di Cristina” sarà affidata all’Unità operativa complessa di Neurochirurgia Adulti del Civico, diretto da Giovanni Tringali, che già opera patologie neurochirurgiche di interesse pediatrico. Sarà possibile accedere alle visite tramite Cup, con la richiesta di specialisti del settore. L’attività chirurgica sarà condotta in collaborazione con l’Irccs Ospedale pediatrico “Santobono-Pausilipon” di Napoli, con il dipartimento di Neuroscienze, diretto da Giuseppe Cinalli.