La denuncia: sistema in tilt in Sicilia per i vaccini ai più fragili

Come funzionano i reparti di terapia intensiva? | Fondazione Umberto  Veronesi

Qualcosa non funziona per la prenotazione del vaccino di parecchi siciliani appartenenti alle cosiddette categorie fragili.    Non sono riconosciuti i codici di esenzione.. Ecco la denuncia di diversi deputati della Commissione Salute regionale:

Molte patologie e i relativi codici di esenzione – affermano i deputati regionali  denuncianti del M5S all’Ars, Francesco Cappello, Antonio De Luca, Salvatore Siragusa e Giorgio Pasqua, componenti delle commissione Salute dell’Ars – non vengono riconosciuti dal sistema, ed accedere agli hub vaccinali diventa quindi impossibile per numerosi cittadini”.

Quotidianamente –  ci arrivano segnalazioni in tal senso, che presumiamo arrivino anche a chi dovrebbe intervenire per porre rimedio, é inammissibile che questi cittadini paghino la decapitazione dei vertici dell’assessorato regionale. Il presidente delle Regione Musumeci, nonché assessore alla Salute e commissario per l’emergenza Covid, intervenga subito”.

 

 

Covid Italia,ancora contagi, età media scesa a 46 anni e altri decessi : 376

All'ospedale di Ravenna arrivano le "Cure intermedie", "in aiuto" degli  altri reparti di degenza

Secondo un  report dell’Iss sulle ultime due settimane

l’età media dei casi di Covid-19 in Italia è scesa a 46 anni. E’ quanto emerge dal report integrale sull’epidemia dell’Istituto superiore di Sanità, che riporta i dati di sorveglianza con dati aggiornati al 31 marzo.

Alla fine di aprile 2020 si osserva un trend in calo dell’età media delle persone contagiate da Sars-Cov-2, con l’età che passa da oltre 60 anni a circa 30 anni nella settimana centrale di agosto, per poi risalire lentamente fino a 49 anni e riscendere a 46 anni nelle ultime due settimane. Nel complesso – riferisce l’Iss – l’età mediana dei casi di in Italia segnalati da inizio epidemia è 47 anni.       Situazione dei contagi. Vediamo oggi i dati diffusi dalla Protezione civile.
Sono 21.261 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 3 aprile, secondo i dati della Protezione Civile. Nella tabella del Ministero della Salute registrati altri 376 morti, che portano il totale a 110.704 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid-19. Da ieri eseguiti 359.214 tamponi, l’indice di positività è al 5,9%. Sono 3.714 sono i ricoverati in terapia intensiva (+10 da ieri), con 234 ingressi giornalieri.
CAMPANIA
Sono 2.314 i contagi da coronavirus in Campania oggi, 3 aprile, secondo i dati del 3.160bollettino della regione. Tra questi, secondo la tabella, gli asintomatici sono 1.557. I sintomatici sono 757. Sono registrati altri 34 morti, 2 decessi sono avvenuti nei giorni scorsi. I nuovi casi sono stati individuati su 19.403 tamponi molecolari e 5.137 antigenici. I posti letto in terapia intensiva occupati sono 152 su 656. Quelli di degenza sono 1.567 su 3160
CALABRIA –
Sono 448 i nuovi contagi da coronavirus in Calabria, secondo la tabella del bollettino di oggi 3 aprile. Registrati inoltre 2 morti. Nella Regione ad oggi sono stati sottoposti a test 638.174 soggetti per un totale di 679.005 tamponi eseguiti (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 48.393 (+448 rispetto a ieri), quelle negative 589.781. Secondo i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute, si registrano +2 terapie intensive, +191 guariti/dimessi e 2 vittime.
SICILIA
Sono 1.014 i nuovi casi di Covid 19 registrati oggi in Sicilia su 19.939 tamponi. Sono invece 14 i morti e 86 i pazienti dimessi o guariti. Nell’isola in totale si contano 21.925 positivi – 914 in più rispetto a ieri – e di questi 902 sono ricoverati con sintomi, 152 in Terapia intensiva e 20.871 in isolamento domiciliare.

Falso ideologico dell’assessore regionale Razza e della dirigente Di Liberti

Covid, Razza sui vaccini: «Campagna rallenta per garantire i richiami»
Guai giudiziari per l’assessore Razza che si appresta a presentare le dimissioni

Fine della carriera politica per Ruggero Razza.   Una intercettazione lo inc hioda in maniera inequivocabile.   La riportiamo:”Spalmiamoli un poco i morti”. Così, in una delle intercettazioni registrate dagli inquirenti, l’assessore alla Salute della Sicilia Ruggero Razza alla sua dirigente Maria Letizia Di Liberti che avrebbe dovuto comunicare i dati dei decessi per Covid in Sicilia all’Istituto Superiore di Sanità. Dirigente ed assessore sono accusati di falso ideologico e materiale.

Ecco come prosegue l’intercettazione. “Ma sono veri?”, chiede Razza. “Si, solo che sono di 3 giorni fa”, risponde la dirigente Di Liberti che poi prosegue: “Ah, ok allora oggi gliene do 1 e gli altri li spalmo in questi giorni, va bene, ok. Mentre quelli del San Marco, i 6 sono veri e pure gli altri 5 sono tutti di ieri… quelli di Ragusa, Ragusa 5! E questi 6 al San Marco sono di ieri.. perché ieri il San Marco ne aveva avuti ieri altri 5 del giorno prima, in pratica. Va bene? Ok”. “Ok”. “Ciao, ci metto questi io”.

Di Liberti parla anche con il commissario per l’emergenza Covid Renato Costa. “Ho parlato con Ruggero. Gli ho mandato i dati. E Ruggero dice che sono troppi, c’è il problema della domenica e di non darli tutti!”. “Va bene”. “Di spostarli a domani un poco.. ma te lo devo dire però, perché altrimenti…”. “Va bene gioia mia, certo!”.
La dirigente fa riferimento al numero di morti emersi quel giorno, ma dice a Costa di avere parlato con l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, che le avrebbe detto di spalmare i morti in diversi giorni. “Quindi li abbasso a 285!”, dice la dirigente. E Costa replica: “285, va bene!”. “E domaniiii… o 295… comunque là siamo… e domani…”. “Va bene..”. “Li aggiungiamo, li spostiamo a domani”.

Draghi,”la campagna vaccinale sta migliorando” ma intanto resta alto il numero dei decessi

 

Governo, secondo giro di consultazioni. Scuola, Ue, vaccini e lavoro: ecco  il programma di Draghi - Politica - ANSA

Il presidente del Consiglio Draghi ha rinnovato l’invito a iniziare a guardare al futuro con ottimismo, visto che  la campagna vaccinale stia  migliorando continuamente e rapidamente. Gli obiettivi prefissati per aprile e maggio, in riferimento alle forniture di vaccini e al numero delle vaccinazioni, pari al mezzo milione di vaccinati al giorno, non sembrano più così lontani,..

La Commissione Europea ha assicurato che le dosi dovrebbero essere più che sufficienti per raggiungere l’immunità per il mese di luglio in tutta l’Europa.

Lo Stato farà di tutto per rispondere alle esigenze delle Regioni, anche con riferimento al tema delle carenze di personale. “Questo è l’atteggiamento del Governo: aiutarvi a raggiungere gli obiettivi che sono di tutti noi”..

Remiamo tutti nella stessa direzione,  tutti dobbiamo  marciare uniti, mettendo da parte ogni polemica perché l’emergenza pandemica impone compattezza. Il piano di somministrazione dei vaccini, avrebbe spiegato il presidente del Consiglio, viene affinato passo dopo passo ed è normale che sia così, senza polemiche lavorando tutti insieme.

L’Italia non va male, anzi va meglio dell’Europa, avrebbe quindi chiarito il premier.  Bisogna migliorare e lo faremo già nei prossimi giorni, sarebbe stata la promessa del presidente del Consiglio che avrebbe assicurato ai presenti di voler ridare speranza al Paese. Il premier avrebbe poi sottolineato la necessità di programmare le riaperture già da ora ..

Ragioni delle Regioni... La soglia dei 250 casi su 100.000 abitanti “penalizza le regioni che fanno più tamponi” e reintroduzione delle 4 zone – dalla bianca alla rossa – sulla base del numero dei contagi e della diffusione del virus. Sono alcune delle richieste che – a quanto si apprende da fonti delle Regioni – avrebbero avanzato i governatori al governo.

E ancora: più vaccini, soprattutto nelle zone di confine, che vanno supportate con un maggior numero di dosi. Sia il capo della protezione civile Curcio che il commissario per l’emergenza Covid Figliuolo si sarebbero detti disponibili a intervenire in tal senso.

Recovery, appello governatori. incontro con regioni il 6 aprile

C’è grande ritardo sulla governance del Recovery fund e le Regioni vogliono essere coinvolte. Questo l’appello-monito lanciato dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e dal suo vice Giovanni Toti, durante l’incontro di oggi con il premier Mario Draghi. I governatori di Emilia Romagna e Liguria avrebbero quindi accolto con soddisfazione la proposta del governo di un incontro su questo tema il prossimo 6 aprile.

Dopo l’intervento di Bonaccini e Toti, Draghi avrebbe fatto una breve replica per poi lasciare la riunione che è proseguita con il ministro della Salute, Roberto Speranza, la titolare degli Affari regionali Mariastella Gelmini e il commissario per l’emergenza Covid, il generale Figliuolo su aspetti più tecnici.

Gelmini: “Dl Covid? Testo ancora non è pronto”

“Il testo del prossimo decreto Covid non è ancora pronto. Ma stiamo dicendo tutti la stessa cosa: occorre dare ai cittadini una prospettiva di speranza. Allo stesso tempo questo non è il momento per dire ‘riapriamo tutto’. Fino al 15-20 aprile ci vorrà ancora molta attenzione, ma poi se i numeri migliorano all’interno del dl servirebbe un automatismo per prevedere aperture mirate senza il bisogno di approvare un nuovo provvedimento”.

Oggi 23.839 nuovi contagiati (+5.172 positivi rispetto a ieri). 380 morti in 24h

 

Protezione Civile, il bollettino: 23.839 nuovi contagiati (+5.172 positivi rispetto a ieri). 380 morti in 24h

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 357.154 tamponi e individuati 23.839 nuovi positivi al COVID-19. Gli attualmente positivi sono 571.878, 5.172 in più rispetto a ieri. Nell’ultimo giorno i decessi sono 380 persone affette da Coronavirus per un totale di 107.636 decessi dall’inizio dell’epidemia.

Attualmente positivi: 571.878
Deceduti: 107.636 (+380)
Dimessi/Guariti: 2.832.939 (+18.287)
Ricoverati: 32.256 (+156) di cui in Terapia Intensiva: 3.635 (+7)
Tamponi: 48.820.663 (+357.154)
Totale casi: 3.512.453 (+23.839, +0,68%)

Sono  890 i nuovi casi di covid registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 892.  Le vittime sono invece 23 (ieri 22) e così il totale delle vittime siciliane del virus sale a 4.558.

Le persone ricoverate sono 940 (ieri erano 920), mentre i pazienti in terapia intensiva oggi sono 127 (ieri erano 121), mentre in area medica ci sono 813 persone (ieri erano 799). I pazienti dichiarati guariti sono stati 858 e alla luce di questi numeri i siciliani attualmente positivi sono 16.412 (dei quali 15.472 in isolamento domiciliare). I tamponi processati sono stati 29.038 e il tasso di positività si è attestato così al 3%.

LE PROVINCE. Ecco la situazione nelle province:

Palermo: 51.179 casi complessivi dall’inizio della pandemia (286 nuovi casi)
Catania: 45.276 (121)
Messina: 21.100 (83)
Siracusa: 11.935 (98)
Trapani: 11.246 (20)
Ragusa: 9.340 (109)
Caltanissetta: 8.104 (78)
Agrigento: 7.631 (70)
Enna: 4.887 (25)

Sicilia, altri 892 casi di positività e 22 vittime di Covid

 

Aperto il reparto Covid dell'Ospedale di Altamura: attivati 20 posti letto, ampliabili sino a 60 | Panorama della Sanità

 

 

Sono 23.987 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 26 marzo, secondo i dati delle regioni nel bollettino della Protezione Civile. Il Ministero della Salute fa riferimento ad altri 457 morti, che portano il totale a 107.256 vittime dall’inizio dell’epidemia di covid-19. Da ieri sono stati eseguiti 354.982 tamponi, l’indice di positività è al 6,7%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3628 (+8).

Altri 892 casi di positività al virus sono stati registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore  I tamponi processati nell’Isola sono stati 27.892, con una incidenza di positivi al 3,1%, in leggera diminuzione rispetto a ieri.

La Regione resta nona per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 22 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.535. Il numero degli attuali positivi è di 16.403 con 409 casi in più rispetto a ieri, mentre i guariti sono 461. Negli ospedali i ricoverati sono 920, 11 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 121, tre in più.

La situazione nelle singole province:

Palermo: 50.893 (346)
Catania: 45.155 (201)
Messina: 21.017 (30)
Siracusa: 11.837 (40)
Trapani: 11.226 (47)
Ragusa: 9.231 (56)
Caltanissetta: 8.026 (61)
Agrigento: 7.561 (91)
Enna: 4.862 (20)

Vaccino , Sileri: “In alcune Regioni gli anziani hanno ricevuto il vaccino, in altre no..”

Pierpaolo Sileri, il chirurgo viceministro della Salute - Sanità - ANSA.it

 

Da metà aprile arriveremo a 500mila dosi quotidiane” di vaccino anti-Covid. Così  il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri . Da metà aprile, quando arriverà il vaccino Johnson&Johnson, quel mezzo milione di dosi quotidiane verranno garantite ai nostri cittadini”.

Finora, ha ricordato Sileri, “sono 10 milioni le dosi distribuite e quasi 9 milioni sono le prime dosi somministrate. La fotografia più interessante viene dai fragili e gli anziani, questi ultimi circa 3 milioni dei nostri cittadini sopra gli 80 anni hanno ricevuto il vaccino, almeno già una dose su i 4 milioni e 400mila purtroppo con diversità da regione a regione ed è qui che bisognerà cercare una uniformità per non creare nemmeno disparità”.

Non è possibile che in alcuni regioni gli anziani abbiano avuto accesso al vaccino e in altre si sia ancora indietro – ha aggiunto Sileri – Così come in alcune regioni vi sono delle aree in cui vi è una difficoltà di prenotazione, spesso si tratta di mal comunicazione o impossibilità di eseguire la prenotazione ma si tratta di numeri che stanno crescendo a vista d’occhio”.

Il personale sanitario, circa 3 milioni di persone che lavorano nel comparto sanitario pubblico e privato hanno ricevuto già una dose, le Rsa hanno una copertura pressoché totale, e non vediamo più infezioni, è sporadico vedere infezioni nelle Rsa – – Così è nel personale sanitario e così sarà anche a distanza di due, tre settimane anche per gli over 80. Significa vedere in tre quattro settimane un notevole calo dei decessi per queste categorie di persone“.

In merito al vertice europeo, al quale parteciperà anche il presidente Usa Joe Biden, Sileri ha detto che “dove c’è un vertice di questa natura escono sempre buone notizie. Questa guerra contro il Coronavirus andrà avanti ancora per molti mesi, il finale dovrà essere, e immagino che questo vertice sia un grande passo avanti, arrivare a un consorzio, arrivare al punto che le multinazionali possano creare un cartello, un cartello buono, per arrivare a un pan vaccino che possa andare a coprire tutte le varianti, ma che in fretta possa anche venir modificato, nel caso arrivi una variante, per garantire le necessità della popolazione mondiale”.

Sul vaccino tanto contestato  AstraZeneca, Sileri ha affermato che la società non sta “onorando i contratti in maniera impeccabile. Il numero di dosi che ci hanno consegnato sono largamente inferiori alle attese. Capisco i problemi di produzione che hanno avuto – ha aggiunto il sottosegretario – ma questi problemi dovranno essere risolti il prima possibile per garantire all’Italia e a tutta l’Europa le dosi che erano nel contratto. Vigilare sui lotti che transitano per capirne la provenienza e la destinazione”.

SICILIA, ROBOTICA ORTOPEDICA IN SALA OPERATORIA, PRIMI INTERVENTI AL GINOCCHIO

 

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Nuove tecnologie a Carmona (Messina), Villa Salus (Siracusa), Latteri (Palermo), Valsalva (Catania) e Sant’Anna (Trapani)
Antonio Tigano: «Così innalziamo gli standard per invertire la rotta della migrazione sanitaria»

«Coniugare le competenze della nostra équipe chirurgica e l’intelligenza artificiale dei robot di ultima generazione con l’obiettivo di diventare polo di riferimento siciliano per la chirurgia ortopedica. Grazie all’acquisizione delle tecnologie innovative per l’artroprotesi totale del ginocchio, le nostre strutture oggi sono le uniche in Sicilia a utilizzare un dispositivo di tensionamento robotico dei legamenti, che pianifica il perfetto posizionamento dell’impianto». Così Antonio Tigano, presidente del Gruppo, annuncia i primi interventi effettuati presso le case di cura Carmona (Messina)Villa Salus (Siracusa), Latteri (Palermo), Valsalva (Catania) e Sant’Anna (Trapani), con l’ausilio di “OmniBotics”, tecnologia che ha rivoluzionato l’approccio chirurgico convenzionale, colmando il gap territoriale che è spesso causa di migrazione sanitaria verso centri specializzati del Nord Italia, dove la robotica è già entrata a pieno titolo in sala operatoria.

Interventi personalizzati con ricostruzioni tridimensionali sulla base dell’anatomia del paziente, recupero post-operatorio rapido ed efficiente: «Negli ultimi tempi sono in aumento i pazienti che si rivolgono al chirurgo ortopedico per problemi di artrosi del ginocchio, che in molti casi possono essere risolti solo con l’impianto di una protesi – sottolinea Santino Foti, specialista dell’Unità Funzionale di Ortopedia della casa di cura Carmona, struttura che opera anche in regime di convenzione – al giorno d’oggi, inoltre, è necessario eseguire impianti in pazienti sempre più giovani, dove occorre una precisione estrema nel mantenere un corretto bilanciamento articolare (corretto tensionamento dei legamenti, della capsula articolare, dei tendini). Condizioni, queste, imprescindibili per un efficace funzionamento dell’impianto protesico e per la sua durata. Una percentuale di pazienti (15%-20%) sottoposti a trattamenti chirurgici tradizionali e sempre validi, a fronte di un corretto posizionamento della protesi, continuano tuttavia a lamentare dolore e limitazione funzionale. Una condizione di insoddisfazione che può dipendere dal non corretto bilanciamento articolare: aspetto che ha sempre rappresentato una criticità in tale ambito. Questo avanzato sistema di robotica permette di ottenere un perfetto allineamento dell’arto. Una crescita possibile grazie alla sensibilità del Gruppo Tigano – sempre attento alle innovazioni tecnologiche in ambito sanitario – e al contributo del nostro team di medici. Tale sistema si avvale di un tensionatore robotizzato che svolge una duplice azione: effettuare i tagli ossei, analizzando la tensione dei tessuti molli durante tutto l’arco di movimento di flesso estensione, acquisendola e permettendo al chirurgo di fare un accurato planning; misurare i risultati e confermare il perfetto bilanciamento articolare».

Una tecnica “sartoriale, che grazie alla mininvasività e alla maggiore longevità – con riduzione del numero di interventi di revisione protesica – consente anche un ritorno all’attività sportiva: «Investire in innovazione tecnologica – conclude il presidente Antonio Tigano – vuol dire offrire ai cittadini prestazioni adeguate, contribuendo al contenimento della mobilità passiva. Siamo certi che il percorso intrapreso dal nostro Gruppo consentirà di avviare questo importante cambiamento di rotta».

Covid, 386 decessi oggi,22 Marzo, e 21 vittime in Sicilia

Come funzionano i reparti di terapia intensiva? | Fondazione Umberto  Veronesi

 

Sono 13.846 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 22 marzo, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile con i numeri regione per regione. Nella tabella pubblicata dal ministero della Salute si registrano altri 386 morti, che portano il totale a 105.328 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 169.196 tamponi, l’indice positività è all’8,18%. Aumentano ancora i pazienti in terapia intensiva: oggi sono 3.510 in terapia intensiva (+62 da ieri).

Sono 666 i nuovi contagi da Covid in Sicilia, secondo i dati del bollettino di oggi, 22 marzo. Registrati inoltre altri 21 morti, che portano a 4.451 il numero totale delle vittime nella Regione siciliana dall’inizio della pandemia di Covid-19. I pazienti dimessi o guariti sono 219. In tutto nell’isola gli attuali positivi sono 16.618 – 426 in più rispetto a ieri – e di questi 783 sono ricoverati con sintomi, 123 in Terapia intensiva e 15.712 in isolamento domiciliare.

M5S: “Dati sbagliati sui contagiati Covid a Palermo? Richiesta audizione deputati denuncianti

Foto M5S)

I deputati M5S della commissione salute dell’Ars, Salvatore Siragusa, Francesco Cappello. Giorgio Pasqua e Antonio De Luca,  hanno chiesto alla presidente La Rocca Ruvolo la convocazione in audizione in VI commissione dell’assessore Razza, del commissario per l’emergenza Covid a Palermo, Costa, del direttore generale dell’Asp di Palermo Faraoni e del sindaco di Palermo, Orlando.

L’incredibile e inspiegabile crollo di oltre il 70% dei positivi a distanza di meno di 15 giorni dalla rilevazione precedente sembrerebbe confermare il gran numero di dati probabilmente errati sui contagiati Covid a Palermo.

E in questo caso sarebbe gravissimo, perché gli oltre 11 mila casi comunicati ai primi di marzo ha determinato provvedimenti restrittivi, probabilmente sovradimensionati, che lasceranno profonde ferite sullo stato di salute, già precario, di tantissime nostre imprese. È per questo che questa incresciosa vicenda non può passare sottotraccia e deve essere sviscerata a fondo all’Ars. Vogliamo sapere quali siano realmente i dati e di chi sia la responsabilità di quanto probabilmente accaduto”.

Da Razza e Costa – affermano i deputati – vogliamo anche spiegazioni sull’inaccettabile caos registrato nel corso delle vaccinazioni dei fragili a Palermo, che hanno fatto registrare lunghissime code e pericolosi assembramenti di persone anche in condizioni precarie di salute, in attesa per ore ed esposti alle intemperie”.

“Vorremmo capire -afferma Pasqua – se anche a Palermo si sta verificando quello che succede altrove in Sicilia, cioè una discrepanza tra numero di soggetti vaccinabili e postazioni attivate. In soldoni, le Asp comunicano che hanno 8 postazioni mediche per fare anamnesi, ma poi ne attivano solo 4, per carenza di medici. Avviene così che il sistema informatico prenoti un numero di persone doppio rispetto alle persone materialmente vaccinabili”.