La Cabina di regia deciderà se la Sicilia deve diventare zona gialla o restare bianca

Coronavirus, discoteche affollate e addio mascherina: così si balla nei  locali di Roma

 

Il verdetto sul colore della Sicilia sarà emesso la settimana prossima dalla Cabina di regia governativa. Intanto l’Italia zona bianca, la Sicilia in extremis elude la zona gialla e le regole covid più restrittive che in caso di ‘retrocessione’ scatterebbero dal 23 agosto.

Il monitoraggio dell’Iss e la cabina di regia delineano  il quadro del paese alle prese con la variante delta e i contagi da coronavirus. L’Italia archivia una giornata da 7.260 nuovi contagi, con altri 55 morti registrati e un totale di 128.634 vittime da inizio emergenza. Sono stati eseguiti 206.531 tamponi, con un tasso positività che sale al 3,5% (mercoledì era al 3,1%). In aumento le persone ricoverate in ospedale con sintomi che sono 3.627 (il giorno prima 3.559), con un aumento di 68 persone rispetto al 18 agosto mentre sono 460 i ricoverati in terapia intensiva (+18), con 40 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono 4.204.869 i guariti (+5.465) e 130.502 gli attualmente positivi (+1.720 ).

SICILIA TRA ZONA BIANCA E ZONA GIALLA

Riflettori accesi sulla Sicilia, in bilico in attesa del verdetto e detentrice del triste primato di giornata con 1.377 contagi su 16.265 tamponi processati. Secondo fonti ministeriali l’isola, anche se per pochi decimali, avrebbe comunque i numeri per restare ‘bianca’. Un risultato diverso rispetto a quello prodotto dai dati dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) aggiornati alle 18.24 di ieri, 19 agosto. La Sicilia, infatti, in base al bollettino ha raggiunto quota 11% dopo essere stata negli ultimi due giorni stabile sul ‘tetto’ del 10%. Per quanto riguarda i ricoveri Covid in area non critica, la regione resta ferma al 17%, superando così di 2 punti percentuali la soglia massima stabilita al 15% per il cambio di colore.

Aci Sant’Antonio: il 20 e il 27 agosto attivo un punto di vaccinazione a Palazzo Cantarella

 

Il Sindaco  Caruso: “Crediamo nella vaccinazione che in Sicilia non è ancora a un livello adeguato .Noi offriamo un’pportunità da cogliere”

Continuano le campagne per promuovere la vaccinazione contro il Covid-19 soprattutto fra chi nutre ancora dubbi e timori.
A Palazzo Cantarella venerdì 20 e venerdì 27 agosto-informa un Comunicato stampa- sarà possibile ricevere il vaccino Pfizer dalle 18:00 in poi, con possibilità di prenotazione chiamando il numero 095.7010029 oppure scrivendo un messaggio alla pagina facebook ufficiale del Comune di Aci Sant’Antonio.
Il Sindaco, Santo Caruso, pone l’accento su questa importante iniziativa: “Vaccinarsi è fondamentale in questo momento: sappiamo bene come i dati dei ricoveri parlino chiaro, mettendo in evidenza come i contagi fra i vaccinati siano bassissimi, e i casi gravi quasi inesistenti. È indubbio, quindi, che l’unica arma attualmente a disposizione per l’intero pianeta sia la vaccinazione, che se non è realmente in grado di combattere, è almeno in grado prevenire.
La Sicilia – ha continuato il primo cittadino – ha appena scansato il rischio di cadere in zona gialla, cosa che avrebbe comportato gravi conseguenze per il comparto economico, e questo rischio è chiaramente connesso al numero di vaccinazioni che purtroppo per la nostra Regione non è ancora a un livello adeguato. Offrendo Palazzo Cantarella come punto di prossimità per le vaccinazioni speriamo di dare un piccolo contributo alla campagna nazionale, in modo da offrire la possibilità a chi si trova in questo territorio di usufruire di questa opportunità,magari fugando dubbi e incertezze con una seria chiacchierata con chi ha i mezzi per discutere di questa importante tematica. Di certo è un’opportunità da cogliere”.

LE RAGIONI DEI NO VAX: IL DESTINO DELLA VITA INTERVIENE ANCHE DOPO IL VACCINO PFIZER

 

Paralisi facciale-embolia polmonare anche dopo alcune settimane -in diversi casi (spesso omessi di comunicarli) con  il vaccino anti Covid di Pfizer

Vaccini, Pfizer rinvia consegna di 32mila dosi. La Regione: "Così troppi ritardi"

di   Raffaele Lanza

Si dice che i vaccini siano sicuri. Si dice che il vaccino è necessario perchè “rispetta la libertà degli altri”.  Si dice ancora che oltre il 70 per cento della popolazione si è vaccinata e ha scelto consapevolmente di farlo, si dice che i no vax  hanno la libertà di non vaccinarsi ma probabilmente “non confidano nella sicurezza dei vaccini” ribadiscono i virologi, primari e scienziati in ogni occasione o trasmissione televisiva

Quel che non si dice e si nasconde da più parti, sono i decessi che, pur in percentuale bassissima, hanno determinato alcuni di questi vaccini industriali, venduti prima ad un prezzo, poi ad un prezzo più alto. Vorremmo vedere noi, questi virologi, o le star imbecilli che ci martellano ogni minuto in televisione  sulla necessità di vaccinarsi, se essi nella loro famiglia, avessero avuto casi gravi di malattia o embolia polmonare dopo la somministrazione del vaccino Pfizer.    Non si perde niente a fare pubblicità sulla pelle degli altri. Ma sappiamo che il destino della vita interviene come una roulette o un bel paio di forbici.   Allora, ricordiamoci che i no vax hanno delle buone ragioni a difendere il principio della libertà del rifiuti. Tante cose, decessi, e malattie causate dai vaccini,sono state nascoste all’opinione pubblica . Parola d’ordine del Ministero della Salute: vaccinazione generale per combattere le varianti del virus.Ricorderemo qui: 

I decessi registrati recentemente dall”agenzia del farmaco della Norvegia,  23 morti, tra persone anziane e fragili, “associate alla vaccinazione anti-Covid” di Pfizer-BioNtech. La difesa d’ufficio, ingiustificata:  “reazioni comuni ai vaccini con mRNA, come febbre e nausea, potrebbero aver contribuito ad un esito fatale in alcuni pazienti fragili e anziani“.

Covid, Pfizer sta preparando una versione in polvere del suo vaccino- Corriere.it

Ricorderemo il caso di quel  61enne inglese che aveva  sviluppato delle paralisi facciali dopo entrambe le dosi del vaccino anti Covid di Pfizer e BioNTech. “l fatto che i due episodi di paralisi facciale si siano manifestati nell’uomo immediatamente dopo ciascuna dose di vaccino suggerisce in modo molto forte che la paralisi di Bell sia da attribuire al vaccino Pfizer-BioNTech, sebbene una relazione di causa-effetto non possa essere stabilita”, avevavo rilevato  gli esperti del Royal Surrey County Hospital Nhs Foundation Trust di Guilford in una ricerca pubblicata sulla rivista Bmj Case Reports

La paralisi di Bell si manifesta con uno stato di debolezza e un improvviso blocco dei muscoli di un lato del viso a causa di un’infiammazione che provoca il malfunzionamento del nervo facciale, che tra le sue funzioni stimola anche le ghiandole salivari e lacrimali e controlla un muscolo dell’udito.

In genere è causata da infezioni virali o da disturbi del sistema immunitario. Già in fase sperimentale con i vaccini Comirnaty di Pfizer e BioNTeche Vaxzevria di AstraZeneca erano stati rilevati alcuni casi di paralisi di Bell.    In altri casi il vaccino Pfizer ha causato embolia polmonare provocando una infiammazione alle gambe e una crisi cardiaca con dilatazione del tessuto cuore In questi casi il fatto diventa ancora più grave -anche se gli specialisti non riescono a fornire una correlazione precisa col Covid- perchè l’evento si è verificato in persone del tutto esenti da patologie o malattie.  

Vaccini, obbligo sì, obbligo no: vibrate polemiche politiche prive di fondamento scientifico

 

 

La maggioranza degli italiani è vaccinata contro il Covid: più di un italiano su due (il 50,57% della popolazione over 12) ha completato dunque il ciclo, a quanto emerge dal report del governo. Su un totale di 61.777.255 somministrazioni sono 27.311.228 le persone che hanno effettuato entrambe le dosi. Sono invece 66.310.986 le dosi consegnate alle Regioni, con una percentuale di somministrazioni pari al 93.2%.

“Sui vaccini non sono ammissibili ambiguità da parte di nessuna forza politica.Afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza,”Dalla campagna di vaccinazione dipende la ripartenza e il futuro del Paese” 

– Sono 2.072 i nuovi contagi da coronavirus finoggi  in Italia Si registrano altri 7 morti. Ieri i nuovi contagi erano stati 3.127 e 3 i morti. I nuovi decessi portano a 127.874 il totale delle vittime da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 89.089 tamponi, con un tasso di positività che sale a 2,3% (ieri 1,9%). In aumento le persone ricoverate in ospedale con sintomi che sono 1.188 (ieri 1.136), con un aumento di 52 persone rispetto a ieri mentre sono 162 i ricoverati in terapia intensiva (+6 rispetto a ieri), con 16 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono 4.114.129 i guariti (+651) e 47.525 gli attualmente positivi (+1.412).

– La cabina di regia con il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza per discutere del cambio dei parametri per i colori delle regioni e della possibile estensione dell’obbligo del Green pass per luoghi come – tra gli altri – stadi, piscine, palestre, concerti, dovrebbe tenersi mercoledì mattina e, sempre nella stessa giornata, potrebbe tenersi un Consiglio dei ministri. 

 Una vibrata polemica politica – Sul fronte politico si accende la polemica sull’obbligo dei vaccini per gli insegnanti. “Ci troveremo questa settimana con il Consiglio dei ministri e ci sarà una decisione collegiale. Certamente io porterò i risultati del Cts, che ovviamente presenterò a tutti” ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Afferma Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna: “Sarei persino d’accordo sul vaccino obbligatorio per il personale scolastico, seppur non voglia farne una battaglia di religione. Nella nostra regione le vaccinazioni per gli insegnanti sono andate bene: abbiamo più dell’85% del corpo docente vaccinato, e non è poco. 

Contrarietà sull’obbligo per gli insegnanti è stata espressa da Salvini, leader della Lega, Matteo Salvini, ha rimarcato che “l’84% degli insegnanti ha già fatto la prima dose di vaccino, il 75% ha già completato il ciclo, entro settembre si stima di arrivare oltre il 90% di copertura (volontaria) fra gli insegnanti. Che senso ha parlare di obblighi o licenziamenti a scuola?”. ”Si può consigliare agli insegnanti di farsi vaccinare, non obbligarli. I numeri dimostrano che nessun minorenne è morto fino ad ora di solo Covid. E gli insegnanti non vaccinati, chi potrebbero mai infettare? I minorenni appunto… 

Campagna di vaccinazione a tappeto in Sicilia: da domani entra in vigore un’Ordinanza del Presidente della Regione Sicilia

 

Stanze di degenza ospedaliera: requisiti e criteri progettuali

 

Da domani e fino all’1 settembre, nuove disposizioni anticovid della Regione con una ordinanza del governatore Nello Musumeci con cui il governo regionale dà avvio alla «Campagna di vaccinazione di prossimità». Una vera e propria campagna «a tappeto», un piano articolato per imporre una forte accelerata alla campagna di immunizzazione, anche alla luce della diffusione della variante «Delta», e raggiungere al più presto la quota dell’80 per cento di vaccinati stabilita a livello nazionale

Le aziende sanitarie provinciali eseguiranno una ricognizione completa e aggiornata di tutti i dipendenti pubblici, del personale preposto ai servizi di pubblica utilità e ai servizi essenziali, degli autotrasportatori, del personale delle imprese della filiera agroalimentare e sanitaria, degli equipaggi dei mezzi di trasporto per censire chi non è ancora stato sottoposto a vaccinazione e invitarlo formalmente a provvedere. In caso di indisponibilità o di rifiuto, il datore di lavoro dovrà, nei modi e termini previsti dai contratti collettivi, riassegnare il dipendente ad altro ruolo, o altra mansione che non comporti  il contatto diretto con l’utenza. L’ordinanza introduce importanti novità che consentono ai cittadini di essere vaccinati anche nei luoghi turistici e della movida.

Le Asp, infatti, accanto agli interventi per il miglioramento funzionale delle Guardie mediche turistiche, con apposito avviso pubblico daranno la possibilità agli operatori turistici di sottoscrivere una convenzione per realizzare punti vaccinali all’interno della propria struttura ricettiva, anche in modalità drive in. Il termine è previsto per il 5 settembre e le spese saranno a carico del sistema sanitario regionale. In più, nelle località turistiche sarà avviata una campagna speciale di vaccinazione a favore del personale della grande e media distribuzione (centri commerciali e supermercati).

Le aziende sanitarie, inoltre, potenzieranno i presidi vaccinali nei Comuni, in particolare in quelli che hanno fatto registrare una minore adesione. Viene esteso, infine, l’obbligo di tampone a chi arriva dalla Spagna o dal Portogallo, o a coloro che nei 14 giorni precedenti vi hanno soggiornato o transitato. Si tratta, al momento, degli unici due Paesi europei per i quali in Sicilia è prevista questa misura di sicurezza. “Siamo impegnati senza sosta – dice il presidente Musumeci – perché l’obiettivo della ‘immunità di gregge sia raggiunto al più presto. Alcuni dei provvedimenti che ho appena disposto sono innovativi, a livello nazionale, perché riteniamo di dover maggiormente coinvolgere gli operatori turistici, che finalmente hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo, perché proprio nei luoghi di vacanza ci si possa vaccinare, anche realizzando drive-in i cui costi saranno sostenuti dal Sistema sanitario regionale»

«DALLA GESTIONE DELLA PANDEMIA ALLA SICUREZZA DEGLI OPERATORI NEI LUOGHI DI LAVORO:IL BILANCIO DELLE VITTIME E’ DI 359 MEDICI (DA AGGIORNARE)

Assemblea annuale degli iscritti Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri di Catania

 

 

“L’IMPEGNO DEL NUOVO CONSIGLIO PER IL 2021»

CATANIA

Un’assemblea svoltasi in presenza (all’Hotel Nettuno), partecipata da oltre 150 iscritti all’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Catania, dopo vari rinvii causati dalla pandemia. Un momento di confronto per condividere l’attività del nuovo Consiglio negli ultimi nove mesi (dall’insediamento di ottobre scorso a oggi) e per tracciare le linee guida del prossimo futuro in un momento così delicato per la categoria che, nel capoluogo etneo, conta oltre 11mila iscritti. «Un grazie ai colleghi che hanno riposto la loro fiducia nel lavoro di questo Consiglio, a seguito di un lungo e travagliato periodo che ha visto alternarsi vari commissariamenti – ha detto il presidente Igo La Mantia in apertura – l’augurio è che il percorso intrapreso dopo le spiacevoli vicende che nostro malgrado hanno riguardato l’Ordine etneo, possa consentire una proficua collaborazione con chiunque abbia interesse a partecipare alla vita ordinistica. Ci tengo inoltre a sottolineare che tutto il Consiglio attuale Ordine dei Medici è solidale con l’ex presidente Diego Piazza, a seguito dell’annullamento delle precedenti elezioni – che ha avuto non poche conseguenze per l’Ente sul piano morale ed economico – poi ritenuto illegittimo dalla Cassazione. Esprimendo anche il pensiero degli attuali Consiglieri, considero i colleghi Diego Piazza, Francesca Catalano, Riccardo Castorina, Marco Barbanti, Federica Filosco e Giorgio Giannone come Consiglieri “aggiunti” con i quali condividere programmi a favore della categoria».

 

Foto Press- Igo La Mantia-Presidente Ordine Medici

Il presidente La Mantia ha poi riservato grande attenzione alla situazione d’emergenza sanitaria in atto, sempre in continua evoluzione: «L’OMCeO di Catania è stato fortemente impegnato a fare la propria parte – ha continuato – collaborando a pieno ritmo con le istituzioni e assicurando la continuità dei servizi: dall’iscrizione in urgenza dei giovani medici in modalità semplificata, all’attivazione a distanza dei tirocini post laurea, passando per la  mappatura delle attività in modalità smart, la prosecuzione delle attività disciplinari, la formazione in modalità Fad». E ancora, «abbiamo inoltrato la richiesta, insieme a tutti i presidenti degli ordini siciliani, di un provvedimento legislativo sulla circolare Inps che blocca la pensione ai medici vaccinatori in quiescenza, prima chiamati alle armi, oggi penalizzati per la loro disponibilità. Siamo intervenuti anche in tema di “green pass” che è sicuramente un’ottima soluzione che va però accompagnata a una tempistica certa della terza somministrazione, soprattutto per medici e sanitari che devono continuare a lavorare con serenità. Grazie al personale amministrativo dell’Ordine, coordinato dal consigliere segretario Alfio Saggio e da Maurizio Vancheri, abbiamo consentito ad oltre tremila medici di sottoporsi alla vaccinazione. A febbraio di quest’anno il bilancio delle vittime era di 359 medici italiani, ma temo, con dolore, che l’elenco oggi sia da aggiornare. Durante la solennità civile dedicata agli operatori della salute (20 febbraio 21), insieme a tutti i presidenti regionali abbiamo voluto rendere omaggio ai medici scomparsi con una manifestazione laico-religiosa che si è conclusa con l’intitolazione della cappella ai medici caduti e la benedizione di un sacrario marmoreo presso la sede dell’OMCeO Palermo, con i nomi di tutti i colleghi della Regione Siciliana».

La Mantia in conclusione ha ringraziato il direttivo per il lavoro svolto (il presidente dell’Albo Odontoiatri Gian Paolo Marcone; il vicepresidente Ezio Campagna e la tesoriere Elisa Battaglia), ribadendo che le attività del 2021 saranno concentrate sull’etica e la tutela della professione: «L’Ente è fortemente impegnato sul fronte della prevenzione degli atti di violenza, per garantire la sicurezza degli operatori sanitari, chiedendo nuove risorse per adeguare strutture e presidi. La violenza è indice di vulnerabilità del sistema, che non deteriora solo le condizioni di lavoro degli operatori ma anche la qualità delle prestazioni sanitarie». Ultimo atto della relazione, l’aggiornamento sulla vicenda della nuova sede dell’Ordine: «Abbiamo riattivato la convenzione col Dicar – ha concluso La Mantia – allo scopo di avere un parere tecnico sulla opportunità di ristrutturare o vendere la sede acquistata nel 2016, avviando contestualmente una manifestazione di interesse tramite il Cev (Consorzio europeo di valutazioni di Verona), che con grande trasparenza vaglierà l’esistenza di eventuali acquirenti. Solo dopo l’acquisizione di entrambi i pareri, il Consiglio proporrà all’assemblea eventuali strade da intraprendere».

 

L’assemblea si è conclusa con la votazione del bilancio consuntivo 2020 (approvato da tutti con un solo voto contrario) e del bilancio preventivo 2021 (approvato all’unanimità)

 

Il virus allenta la morsa, vicini a fine corsa

Ospedale di Vignola, potenziato il reparto di Nefrologia

 

Il virus allenta pian piano la sua morsa. Sono 808 i contagi da Coronavirus in Italia oggi, 4 luglio. Registrati, inoltre, 12 morti nelle ultime 24 ore. Da ieri sono stati fatti 141.640 tamponi con un tasso positività allo 0,57%. Sono 197 i ricoverati in terapia intensiva, 3 in meno rispetto a ieri. Scende anche il numero dei ricoveri che si attesta a 1.364, 30 in meno. Sono 1.706 i nuovi guariti.

In Sicilia sono  102 i nuovi casi di covid registrati nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 134). I decessi  sono stati invece 2 (ieri 0) e così il numero complessivo delle vittime nella nostra isola sale a 5.981.

I ricoverati complessivamente sono 158 (ieri erano 162) dei quali 15 in terapia intensiva (ieri erano 17) e 143 in area medica (ieri 145).

I guariti sono stati 212 e dunque il numero delle persone attualmente positive in Sicilia è di 3.563 (-112) delle quali 3.405 in isolamento domiciliare. I tamponi processati sono stati soltanto 6.397 (ieri 8.832) e dunque il tasso di positività è stabile al 1.59% 

Mascherine all’aperto, oggi il parere del Cts o le condizioni, intanto siamo quasi tutti in zona bianca

 

Mascherine sì o no? Ecco cosa dicono i dati - Le Scienze

I componenti del Cts dovranno ora verificare il rapporto tra il  numero di vaccinati e la diffusione della variante Delta nel Paese  Si affronterà oggi l’argomento.      

 L’organismo dovrà dare un parere sullo stop alla misura anti-Covid  come richiesto formalmente da una richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza, anticipata dal premier Mario Draghi nel corso di dichiarazioni pubbliche sul tema 

Si pensa a due ipotesi:  la sospensione dell’obbligo il 5 luglio oppure, prima, già il 28 giugno. 

Il dibattito è acceso da giorni, dopo la scelta di eliminare l’obbligo del dispositivo della Francia. Una decisione seguita dalla Spagna con l’annuncio dello stop dal 26 luglio.

 Finora sono state somministrate oltre 46 milioni di dosi nel nostro Paese secondo i dati del report caricati sul sito del ministero della Salute, mentre sono 16 milioni gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale. Il vaccino maggiormente distribuito è stato Pfizer con oltre 33 milioni di dosi, seguito da AstraZeneca, Moderna e J&J.

Finalmente  in zona bianca

Con l’estate e il calo della curva dei contagi il Paese si avvia sempre più verso il ritorno alla normalità. Ieri i nuovi contagi sono stati 881 e 17 i morti. Oggi scatta la zona bianca per quasi tutta l’Italia a eccezione della Valle d’Aosta.    Il nuovo colore        interessa  la  Campania, Toscana, Sicilia, Basilicata, Calabria, Marche e provincia autonoma di Bolzano. Sostanzialmente quasi l’intera Italia

EMODINAMICA, PARTE DALLA SICILIA LA SFIDA DELL’ALTA FORMAZIONE PER IL PERSONALE TECNICO-SCIENTIFICO NEI CATH LAB

 

Partecipazione da tutta Italia per i corsi online patrocinati da Sici-Gise

Dal monitoraggio elettrocardiografico all’angioplastica coronarica: il potenziamento degli standard qualitativi passa dalla conoscenza dell’innovazione tecnologica

In Italia abbiamo 269 laboratori di Emodinamica, dove annualmente vengono eseguite 300mila procedure coronariche, a cui si aggiungono gli interventi di cardiologia strutturale per il trattamento delle patologie valvolari, con sistemi all’avanguardia che richiedono un’alta specializzazione.

In questo contesto sono oltre 500 – secondo i dati forniti da GISE (Società Italiana di cardiologia interventistica) – i tecnici e gli infermieri che nella quotidianità supportano i medici interventisti a lavoro nei Cath Lab (Laboratori dove vengono trattate e curate le coronaropatie e valvulopatie). Personale che va formato e aggiornato periodicamente, anche in considerazione delle continue innovazioni tecnologiche e scientifiche. È per questo che per la prima volta in Sicilia sono stati organizzati una serie di corsi di formazione professionale, che hanno coinvolto centinaia di iscritti tra infermieri, tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, tecnici sanitari di radiologia medica, medici specializzandi in cardiologia ed emodinamisti.

Nei quattro appuntamenti del percorso di aggiornamento nazionale – sostenuto da Archigen e Boston Scientific, e patrocinato da Sici-Gise con l’accreditamento del ministero della Salute – si è discusso di molteplici tematiche: “Elettrocardiografia di base e monitoraggio del paziente in Cath Lab”; “Infezioni correlate all’assistenza in Cath Lab: nuove evidenze e sterilità. La sala ibrida”, “Le metodiche di imaging coronarico: IVUS” e “Trattamento delle stenosi coronariche calcifiche: nuove metodiche e tecniche consolidate per il personale tecnico infermieristico”.

 

 

I corsi hanno riposto alle esigenze di tutte le professioni sanitarie che, a vario titolo e ruolo, operano all’interno dei Laboratori di Emodinamica: un’opportunità di crescita e confronto che ha tenuto in considerazione le diverse esigenze professionali, unitamente allo sviluppo e ai cambiamenti degli scenari clinici. «La formazione online sviluppata dai colleghi siciliani nella nostra area di interesse, è stata nello stesso tempo una novità e una scommessa vinta – ha spiegato il responsabile Area Nursing & Technicians di GisMatteo Longoni (San Raffaele, Milano) – Un’idea partita dalla Sicilia, che per la sua rilevanza scientifica ha attirato l’interesse nazionale. Il personale tecnico infermieristico è parte integrante nelle procedure cliniche ed è importante che accresca le proprie competenze. Crediamo fortemente negli eventi formativi di alto livello scientifico come quello che si è appena concluso: la numerosa partecipazione evidenzia una presa di coscienza che il professionista sta sviluppando. La formazione non può limitarsi solo a quella universitaria o all’attività interna alle strutture sanitarie, ma va condivisa con altri colleghi, per creare una sinergia tra le molteplici realtà e accrescere il know-how attraverso la rete».

Durante i corsi, che si sono svolti nei mesi di aprile, maggio e giugno, si è tenuto anche un live-case dall’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa – eseguita da Antonino Nicosia (direttore della Unità Operativa Complessa Di Cardiologia) e dal dott. Guido D’Agosta, commentato da discussant d’eccellenza come Marco Caruso (Civico – Palermo) e Alessio La Manna (vicepresidente GISE; Policlinico – Catania) – caso unico per un evento di formazione dedicato all’area nurse and tech, per coinvolgere gli iscritti nell’attività pratica: «È emerso il bisogno di formazione da parte della componente tecnico-infermieristica, cui abbiamo prontamente dato risposta – sottolinea Giovanni Coppola (Umberto I, Siracusa), delegato Area Nursing & Technicians Gise e responsabile scientifico dell’evento insieme a Giuseppe Raneri (Sant’Antonio Abate, Trapani) – abbiamo fornito il punto di vista scientifico della nostra Società di Cardiologia Interventistica, con un documento che contiene spunti di riflessione e strumenti di lavoro per la formazione nei Cath Lab. Durante gli incontri, inoltre, sono stati trattati tutti gli aspetti legati alle attività assistenziali e chirurgiche per innalzare ulteriormente i livelli di assistenza».

L’investimento in formazione, dunque, quale scommessa per la diffusione di conoscenza, grazie a una faculty tutta siciliana che ha decretato il successo dell’iniziativa.

Faculty: Benedetta Arena (Papardo – Messina), Claudia Artale (Umberto I – Siracusa), Ornella Campanella (ISMETT – Palermo), Giancarlo Cappello (ISMETT – Palermo), Marco Caruso (Civico – Palermo), Chiara Cascone (Giovanni Paolo II – Ragusa), Marco Contarini (Delegato regionale Sici GISE; Umberto I – Siracusa), Giovanni Coppola (Delegato Area Nursing & Technicians GISE; Umberto I – Siracusa), Giuseppe De Luca (Policlinico – Catania), Vincenzo Di Majo (ISMETT – Palermo), Giuseppe Gallo (ISMETT – Palermo), Roberta Gerasia (ISMETT – Palermo), Alessio La Manna (Vicepresidente GISE; Policlinico – Catania), Matteo Longoni (Responsabile Area Nursing & Technicians GISE; S. Raffaele – Milano), Antonina Lo Piccolo (Cervello – Palermo), Gianfranco Marano (Policlinico – Catania), Antonino Nicosia (Giovanni Paolo II – Ragusa), Giuseppe Raneri (S. Antonio Abate – Trapani), Luca Romano (Umberto I – Siracusa), Matteo Scalia (Policlinico – Catania), Alessandro Scarantino (S. Elia – Caltanissetta), Antonino Scardamaglia (Villa Sofia – Palermo), Andrea Vago (Ingegnere Biomedico – Milano), Giampiero Vizzari (G. Martino – Messina).

Green pass, il Certificato verde digitale è già operativo

Certificato verde digitale per viaggiare sicuri in Europa | Sportello  Europe Direct | Rete Civica Iperbole

 

Green pass in Italia, il certificato verde Covid 19 è online già da ieri dopo la firma  del premier Draghi al nuovo dpcm che ha anticipato la diffusione del documento digitale che renderà più semplice l’accesso ad eventi e strutture nel nostro Paese e che faciliterà dal primo luglio gli spostamenti in Europa. Quali sono le disposizioni governative?  Le ricordiamo in diversi punti.

La Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate nasce su proposta della Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione europea durante la pandemia di COVID-19. È una certificazione digitale e stampabile (cartacea), che contiene un codice a barre bidimensionale (QR Code) e un sigillo elettronico qualificato. In Italia, viene emessa soltanto attraverso la piattaforma nazionale del Ministero della Salute.

La Certificazione attesta una delle seguenti condizioni: aver fatto la vaccinazione anti COVID-19, essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore, essere guariti dal COVID-19 negli ultimi sei mesi.

Italia – La Certificazione verde COVID-19 può essere richiesta nel nostro Paese per partecipare a eventi pubblici, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”. Regioni e Province autonome possono prevedere altri utilizzi della Certificazione verde COVID-19. Dal 1 luglio la Certificazione verde COVID-19 sarà valida come EU digital COVID certificate e renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.

Europa – Il Regolamento europeo sulla Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate, approvato il 9 giugno 2021 dal Parlamento europeo, prevede che gli Stati dell’Ue non possano imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati – come quarantena, autoisolamento o test – a meno che “non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”. La Commissione europea ha creato una piattaforma tecnica comune (gateway), attiva dal 1 giugno 2021, per garantire che i certificati emessi dagli Stati europei possano essere verificati in tutta l’UE. La Certificazione resterà in vigore per un anno a partire dal 1 luglio.

In Italia è il Ministero della Salute a rilasciare la Certificazione verde COVID-19 attraverso la Piattaforma nazionale, sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome. Ecco le principali caratteristiche di funzionamento:

Dopo la vaccinazione oppure un test negativo oppure la guarigione da COVID-19, la Certificazione viene emessa automaticamente in formato digitale e stampabile dalla piattaforma nazionale.

Quando la Certificazione sarà disponibile, riceverai un messaggio via SMS o via email, ai contatti che hai comunicato quando hai fatto il vaccino o il test o ti è stato rilasciato il certificato di guarigione; il messaggio contiene un codice di autenticazione (AUTHCODE) e brevi istruzioni per recuperare la certificazione.

Puoi acquisire la Certificazione da diversi canali in modo autonomo:  accesso tramite identità digitale (Spid/Cie) oppure con Tessera Sanitaria (o con il Documento di identità se non sei iscritto al SSN) in combinazione con il codice univoco ricevuto via email o SMS; nel Fascicolo sanitario elettronico; tramite l’App “Immuni”.

La certificazione contiene un QR Code con le informazioni essenziali. Agli operatori autorizzati al controllo devi mostrare soltanto il QR Code sia nella versione digitale, direttamente da smartphone o tablet, sia nella versione cartacea.

La verifica dell’autenticità del certificato è effettuata dagli operatori autorizzati, per esempio nei porti e negli aeroporti, esclusivamente tramite l’app VerificaC19, nel rispetto della privacy.

Se il certificato è valido, il verificatore vedrà soltanto un segno grafico sul proprio dispositivo mobile (semaforo verde) e i tuoi dati anagrafici: nome e cognome e data di nascita. Il verificatore può chiederti di mostrare anche un documento di identità in corso di validità.

In caso non disponessi di strumenti digitali, puoi recuperare il certificato sia in versione digitale sia cartacea con la Tessera Sanitaria e con l’aiuto di un intermediario: medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, farmacista.

L’emissione della Certificazione è gratuita per tutti, disponibile in italiano e in inglese e, per i territori dove vige il bilinguismo, anche in francese o in tedesco.

Le Certificazioni verdi COVID-19 associate a tutte le vaccinazioni effettuate a partire dal 27 dicembre 2020 verranno generate in automatico entro il 28 giugno.

Per un periodo transitorio, fino al 30 giugno 2021, le documentazioni rilasciate dalle Asl, laboratori, medici e farmacie attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti avranno la stessa validità della Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate.

Il certificato non è un documento di viaggio. I dati scientifici relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione dalla COVID-19 continuano a evolvere, anche alla luce delle nuove varianti del virus che destano preoccupazione. Prima di mettersi in viaggio, verificare le misure sanitarie pubbliche applicabili e le relative restrizioni applicabili nel luogo di destinazione.

Acquisire la Certificazione verde COVID-19 è semplice. Sono stati previsti più canali, con o senza identità digitale, in piena autonomia o con un aiuto. Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate saranno rese disponibili entro il 28 giugno. Se hai ricevuto via sms o email il codice per avvenuta vaccinazione, test negativo o la guarigione da COVID-19 puoi già scaricare la Certificazione verde. La Certificazione verde COVID-19, in Europa “EU Digital COVID Certificate”, è rilasciata in Italia dal Ministero della Salute in formato digitale e stampabile.

Con identità digitale – Dopo esserti autenticato con le tue credenziali SPID o CIE, puoi acquisire la Certificazione verde COVID–19

Con Tessera Sanitaria o documento di identità – Puoi ottenere la Certificazione verde COVID–19 senza utilizzare l’identità digitale (SPID o CIE). Se possiedi la Tessera Sanitaria inserisci: le ultime 8 cifre del numero identificativo della tua tessera sanitaria, la data di scadenza della stessa, uno dei codici univoci ricevuti con: il tampone molecolare (CUN), il tampone antigenico rapido (NRFE), il certificato di guarigione (NUCG). In alternativa a questi codici, puoi inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS ai recapiti che hai comunicato in sede di prestazione sanitaria.

Se non possiedi la Tessera Sanitaria, in quanto non sei iscritto al SSN – Inserisci: il tipo e numero di documento che hai fornito in sede di esecuzione del tampone o di emissione del certificato di guarigione, la data di scadenza della stessa, uno dei codici univoci ricevuti con: il tampone molecolare (CUN), il tampone antigenico rapido (NRFE), il certificato di guarigione (NUCG). In alternativa a questi codici, puoi inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS ai recapiti che hai comunicato in sede di prestazione sanitaria.

Tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico – Puoi acquisire la certificazione verde COVID-19 accedendo al tuo Fascicolo Sanitario Elettronico, con le modalità previste nella tua Regione di assistenza. La Certificazione verde COVID-19 è messa a disposizione in formato scaricabile e stampabile (PDF).

Tramite App Immuni – Puoi acquisire la Certificazione verde COVID-19 utilizzando l’App Immuni attraverso l’apposita sezione “EU digital COVID certificate” visibile nella schermata iniziale della APP. Per ottenere la Certificazione verde COVID-19 devi inserire: le ultime 8 cifre del numero identificativo della tessera sanitaria, la data di scadenza della stessa, uno dei codici univoci ricevuti con: il tampone molecolare (CUN), il tampone antigenico rapido (NRFE), il certificato di guarigione (NUCG). In alternativa a questi codici, puoi inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS ai recapiti che hai comunicato in sede di prestazione sanitaria. La Certificazione verde COVID–19 viene mostrata a video e il QR code salvato nel dispositivo mobile in modo che possa essere visualizzato e mostrato anche in modalità offline.

Tramite App IO – Presto potrai acquisire la Certificazione verde COVID-19 utilizzando l’App IO, ricevendo direttamente un messaggio ogni volta che la Piattaforma nazionale rilascerà un certificato intestato a te.

Con l’aiuto di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacie – Il medico e il farmacista, accedendo con le proprie credenziali al Sistema Tessera Sanitaria, potranno recuperare la tua Certificazione verde COVID-19. Serviranno il tuo codice fiscale e i dati della Tessera Sanitaria che dovrai mostrare loro. La Certificazione verde COVID-19  sarà consegnata in formato cartaceo o digitale.