EMODINAMICA E CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA, ANCHE UN’ECCELLENZA SICILIANA-MARCO CONTARINI- NEL DIRETTIVO NAZIONALE GISE

 

 Marco Contarini

Anche un siciliano presente nel nuovo Consiglio del direttivo nazionale della Società Italiana di Cardiologia Interventistica GISE, che sarà presieduta fino al 2023 dal professor Giovanni Esposito, direttore UOC di Cardiologia, Emodinamica, UTIC dell’Azienda Ospedaliera Universitari Federico II di Napoli. È Marco Contarini (Presidio Ospedaliero “Umberto I° di Siracusa), che negli anni ha ricoperto diversi ruoli all’interno della realtà associativa, collaborando all’attività di didattica, ricerca e studio, allo sviluppo culturale e alla promozione scientifica dell’Emodinamica e delle procedure interventistiche in Cardiologia.

«Sono davvero orgoglioso – sottolinea Contarini, eletto durante il 42° Congresso Nazionale GISE – si tratta di un ruolo di grande prestigio, ristretto a soli 8 componenti. Quest’anno le elezioni sono state molto sentite quanto partecipate e la Sicilia – che per anni ho rappresentato come delegato regionale – mi ha supportato all’unanimità, consentendomi di trainare come partner principale tutti gli altri consiglieri, a testimonianza della grande capacità di fare squadra». Contarini da 10 anni dirige la Cardiologia di Siracusa e da due è Direttore del Dipartimento dell’Emergenza della stessa Asp. Dopo quindici anni d’esperienza all’Ospedale Ferrarotto (Catania), al Policlinico dell’Università del capoluogo etneo e al Centro Cuore Morgagni (Pedara), dal 2004 opera presso l’Emodinamica di Siracusa, centro d’eccellenza d’interventistica cardiovascolare, che esegue annualmente dalle 1200 alle 1400 PCI (percutaneous coronary intervention); e dal 2008 – in rete con altri 3 centri (Lentini, Avola e Augusta) – una media di 300 PPCI anno (angioplastica primaria).

«Nel nostro Cath lab – continua Contarini – si eseguono anche tutte le numerose procedure di interventistica vasale extracoronarica e, da oltre sei anni, abbiamo avviato anche l’Attività d’interventistica strutturale. Per dare un’idea, solo lo scorso anno sono state eseguite oltre cento chiusure di auricola sinistra e una ventina di PFO (forame ovale pervio), una decina di valvuloplastiche aortiche, due mitraliche, cinque impianti di dispositivi innovativi. Inoltre, dopo un lungo percorso di formazione sulle valvole con i nostri cardiologi clinici, negli ultimi due mesi abbiamo corretto sette insufficienze mitraliche con la tecnica edge to edge, programmando un’intensa quanto necessaria attività da qui a fine anno. Tutto ciò per sottolineare l’eccellenza del nostro territorio, oggi riconosciuta a livello nazionale, frutto di una grande voglia di fare da parte dei medici e del personale tecnico infermieristico altamente specializzato, nel rispetto delle regole etiche e civili, e dettato da una grande passione e forza di volontà».

L’obiettivo per i prossimi tre anni? «Rafforzare l’anima del Gise – conclude Contarini – spinti da quell’entusiasmo, voglia di fare e determinazione che ha sempre contraddistinto la Società scientifica fin dai suoi fondatori. Con i colleghi del nuovo Consiglio direttivo abbiamo condiviso l’idea di un GISE inclusivo, in cui tutte le regioni, ma anche e soprattutto i singoli soci, possano tornare a essere i veri protagonisti. Collaboreremo con le altre società scientifiche, mantenendo però la nostra peculiare identità; mireremo ad aprire all’interventistica strutturale (valvole cardiache, chiusura auricola, chiusura di difetti interatriali) tutti i CathLab che dimostreranno interesse e capacità. Promuoveremo al meglio gli aspetti scientifici, culturali, tecnico-organizzativi e normativi del settore, realizzando studi clinici, congressi, corsi, pubblicazioni, aggiornamenti normativi e dialogando costantemente con le istituzioni».

Diabete: le rivoluzioni tecnologiche e farmacologiche. Da oggi, fino al 16 Ottobre il XX congresso nazionale di Simdo a Palermo

PALERMO

«Il diabete non fa più paura» afferma Vincenzo Provenzano, presidente di Simdo. Il congresso, fino a sabato 16 ottobre, al Saracen Hotel di Isola delle Femmine

Il Saracen Sands Hotel & Congress Centre di Isola delle Femmine, alle porte di Palermo, ospita da oggi ,giovedì 14 a sabato 16 ottobre, 20esimo congresso nazionale della Simdo, Società Italiana Metabolismo Diabete Obesità. Tra i temi che saranno affrontati durante la tre giorni aperta a diabetologi, endocrinologi, dietologi, obesiologi, cardiologi, nefrologi e medici di medicina generale, ci saranno le recenti innovazioni tecnologiche e farmaceutiche che, grazie a un moderno approccio multidisciplinare, rendono più efficienti le cure dei pazienti con diabete.

La cerimonia inaugurale oggi  alle 15 alla presenza dell’assessore all’Istruzione della Regione Siciliana, Roberto Lagalla, del commissario per l’emergenza Covid a Palermo, Renato Costa, del presidente dell’Ordine dei Medici, Toti Amato, dell’assessore al Verde del Comune di Palermo, Sergio Marino. A presiedere il congresso Vincenzo Provenzano, responsabile dell’Unità operativa di diabetologia e malattie del metabolismo dell’Ospedale Civico di Partinico e presidente nazionale della Simdo.

I temi del 20° Congresso nazionale della Simdo

Saranno presenti oltre cento esperti provenienti da ogni parte d’Italia, intervenendo sia in presenza che da remoto, nell’arco di sei sessioni di lavoro, tra letture, lectio magistralis e tavole rotonde. Grande spazio sarà dedicato alle nuove molecole e tecnologie che stanno dando risultati eccezionali nella riduzione di eventi cardiovascolari, come infarto, ictus e scompenso cardiaco, ma anche per le malattie renali.

Tra i temi di discussione, il piede diabetico, l’approccio farmacologico all’obesità, i cento anni dell’insulina e le complicazioni cardiologiche e nefrologiche. Una tavola rotonda sarà dedicata all’umanizzazione delle cure al tempo del Covid e un simposio si concentrerà sui legami tra diabete, Alzheimer e Covid dal punto di vista dei clinici.

«Il diabete ormai non fa più paura – afferma Vincenzo Provenzano, presidente di Simdo, È un momento storico, che non esitiamo a definire rivoluzionario, grazie agli straordinari progressi nelle conoscenze fisiopatologiche e alle formidabili innovazioni diagnostico-terapeutiche. Oggi più̀ che mai, è per questo necessario, un enorme sforzo nel campo dell’aggiornamento professionale».

Il congresso gode del patrocinio, oltre che di diverse società scientifiche, dell’Assemblea Regionale Siciliana; degli assessorati regionali della Salute, dell’Istruzione e Formazione professionale e dei Beni Culturali; del Comune di Palermo e dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odondotiatri della Provincia di Palermo. Provider e segreteria organizzativa sono a cura di Biba Group……

 

La Sicilia e il resto del Paese da oggi nella fascia di colore bianca

 

Con il passaggio della Sicilia dalla zona gialla, con limiti e misure più restrittive, alla zona bianca, tutto il Paese si ritrova oggi nella  fascia di colore bianca.

Ministro Speranza: “Numeri da epidemia in corso, servono prudenza e  gradualità"

L’annuncio del passaggio in area bianca per la Sicilia  dal ministro della Salute, Roberto Speranza. “Ho appena firmato l’ordinanza che riporta la Sicilia in area bianca” ha comunicato il ministro della Salute, invitando tutti a “continuare su questa strada”.

Adesso tutta l’Italia è in zona bianca, abbiamo fatto un altro passo in avanti” ma “nessuno nel mondo dice che ne siamo fuori, la lotta al virus è ancora una partita aperta e delicata” . Il ministro soffermandosi sulla ripresa economica, ha spiegato: “La crescita del 6% la fai se metti il Paese in sicurezza dalla pandemia. Stiamo entrando nella quarta settimana dalla riapertura delle scuole, possiamo parlare di tenuta, ma per un bilancio degli effetti è presto”.

Continuiamo a tenere l’attenzione alta, perché c’è l’incognita varianti. Ora abbiamo i vaccini e l’Rt è a 0,83. Ma in Gran Bretagna ci sono 40.000 casi al giorno e mille morti in Russia. “.

Sanità, a Librino consegna di due defibrillatori a società sportive nel ricordo di giovani morti improvvisamente

 

ciao

Nell’area attigua al campo San Teodoro di Librino, è stato consegnato un defibrillatore all’associazione “I Briganti ASD Onlus” e un altro strumento rianimatore all’associazione Masterball Academy, dove giocava il ventenne Christian Blandini, morto improvvisamente mentre si trovava a casa.

Grazie alla generosità dei benefattori, che desiderano restare anonimi, sono stati donati due defibrillatori, con il desiderio, espresso da quest’ultimi, che sempre più  persone, soprattutto i giovani,  possano frequentare un Corso di Primo Soccorso che preveda anche la possibilità di apprendere l’utilizzo del defibrillatore.

Sono stati presenti: l’ assessore allo sport, Sergio Parisi, la Presidente della quarta Commissione Sanità, del Comune di Catania, Sara Pettinato, i Presidenti di entrambe le associazioni sportive destinatarie dei defibrillatori, Davide ed Elvira,  rispettivamente, padre e madre di Christian, Antonio, padre di Raffaele Barresi, che da tempo sostiene questa causa della diffusione dei defibrillatori.

 

 

 

SICILIA, DIMINUISCONO I CONTAGI COVID,DIMINUISCONO ANCHE I FLUSSI TURISTICI

 

 

La Sicilia, attualmente in zona gialla, dovrebbe evitare il passaggio in zona arancione con regole ancor più rigide per arginare i contagi da coronavirus. “In questi giorni – ha detto l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza  – assistiamo a una diminuzione. Siamo per il terzo giorno di seguito sotto la linea dei mille nuovi casi, e da almeno una settimana anche la curva delle ospedalizzazioni è sostanzialmente piatta. Ovviamente anche la diminuzione del flusso turistico fa la sua parte”.

Ai dati relativi ai contagi si abbinano quelli relativi alla somministrazione di vaccino: “Questa settimana il livello delle prime vaccinazioni in Sicilia supererà il 74% e spero che entro fine mese si arriverà a raggiungere, per le prime vaccinazioni, il target fissato dal Commissario nazionale”.

Placet dell’AIFA alla terza dose del vaccino-antiCovid. In fermento la classe politica italiana

Foto Ospedale sala operatoria, immagini Ospedale sala operatoria da  scaricare | Foto stock - Depositphotos

 

Sì alla terza dose di vaccino contro il coronavirus, si partirà  con i soggetti immunodepressi. La Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)  ha fornito il placet tanto atteso per la terza dose di vaccino anti-Covid,   Adesso scatta anche la fantasia dei politici italiani

. Si partirà a fine settembre con i pazienti immunodepressi (ad esempio i trapiantati, chi è in terapia oncologica o in trattamento per sclerosi multipla), ma il ‘booster’ riguarderà anche gli anziani in Rsa e gli operatori sanitari più a rischio di esposizione al contagio insiene ad altre categorie che verranno adesso individuate.

Aci Sant’Antonio: nuovamente si replica l’appuntamento dei vaccini antiCovid

Caruso: “Dopo le tante richieste della due-giorni, abbiamo deciso di
replicare”

Sono stati 107 i soggetti che hanno scelto di vaccinarsi al punto di prossimità di Palazzo Cantarella nel corso dei due giorni scelti per questo importante appuntamento sul territorio.
Adesso, alla luce delle numerose richieste pervenute già subito dopo la chiusura del secondo appuntamento (che ha avuto luogo lo scorso 27 agosto), si è scelto di replicare aggiungendo un terzo appuntamento: sarà possibile ricevere il vaccino ‘Pfizer-BioNTech’ nelle date di venerdì 17, venerdì 24 e mercoledì 29 settembre, dalle 16:00 alle 21:00,sempre presso Palazzo Cantarella, in via Regina Margherita, 5.
Dopo le tante richieste della due-giorni di agosto, abbiamo deciso di replicare – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – Tenendo conto che a brevissima distanza abbiamo un importantissimo ed enorme Hub Vaccinale,cioè quello di Acireale, i numeri fatti registrare qualche settimana fa sono notevoli. Per questo già subito dopo il secondo appuntamento discutemmo della possibilità di rimettere in piedi il punto di prossimità. Avendo superato il rodaggio con gli appuntamenti iniziali,sono certo che nel corso delle tre date di settembre tutto andrà speditamente, con la collaborazione dell’ASP e delle strutture preposte “.
Come ho già detto – ha concluso il primo cittadino – sono convinto che il vaccino sia la strada maestra per contrastare la diffusione del Covid-19, perciò riuscire a offrire questa opportunità sul territorio di Aci Sant’Antonio credo sia molto importante. Da parte dell’Amministrazione ci sarà tutto il supporto possibile a medici, infermieri e volontari che si sono già distinti ad agosto”.

 

Il Ministro Speranza firma l’ordinanza che riporta la Sicilia in zona gialla

 

Chi è il Ministro Speranza? Biografia, Età e Studi del ministro della Salute

 

Firmata una nuova ordinanza dal ministro alla Salute Roberto Speranza che porta la Sicilia  da zona bianca in zona gialla. È la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi». 

Sarà dunque obbligatorio indossare nuovamente -fra l’altro- le mascherine anche all’aperto..

RICERCA DEGLI SCIENZIATI DI SIENA SU I200 PAZIENTI ANALIZZATI”: IL VACCINO ANTICOVID PRESENTA RISCHI DI TROMBOEMBOLISMO -ANCHE DOPO UN PO’ DI TEMPO- NEI SOGGETTI DAI 50 IN SU”

La foto del cartello «Basta scienza» alla manifestazione no vax a Firenze è  vera? Sì! - Open

 

Adesso gli scienziati spiegano, con dati alla mano, perchè i NOVAX  hanno ragione a rifiutare e  protestare contro la somministrazione del vaccino antiCovid. Pericolo maggiore per i soggetti con un’età superiore ai 50 anni o una riduzione del testosterone a causa di un’anomalia genetica

Rischio trombosi più elevato per gli uomini, positivi al Covid-19, con un’età superiore ai 50 anni o una riduzione del testosterone a causa di un’anomalia genetica. Lo conferma uno studio coordinato dalla Genetica Medica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, diretta da Alessandra Renieri, e pubblicato sul ‘Journal of Hematology and Oncology’. La ricerca mette in luce gli interrogativi posti dal vaccino somministrato ad  alcuni pazienti che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 che vanno incontro a maggiori rischi trombotici, specie se si tratta di anziani o soggetti con minor effetto del testosterone (carenza di recettore degli androgeni) e che hanno un difetto in una proteina, gene Selectina P, che innesca il trombo in maniera più vivace.

Il tromboembolismo è una causa frequente di gravità e mortalità nel Covid-19 – spiega Renieri -. Tuttavia, l’eziologia di questo fenomeno non è ancora ben compresa. Insieme agli altri centri di ricerca abbiamo selezionato un campione di circa 1200 pazienti, positivi al coronavirus ma con diverse gravità, e classificati secondo sesso ed età. 100 di questi pazienti sono stati reclutati all’ospedale Santa Maria alle Scotte, gli altri provengono da altri 40 centri italiani.

Grazie al sequenziamento degli esomi – prosegue la ricercatrice -, è stato individuato un gruppo di circa 500 pazienti maschili, di età superiore ai 50 anni, per cui il rischio trombotico era aumentato, per effetto della regolazione del gene Selp dal testosterone. Un’indicazione, questa – conclude Renieri -, molto importante anche per indicare il percorso terapeutico più idoneo per ogni soggetto”.

Pertanto il vaccino non si presenterebbe sicuro, come affermano con arroganza e semplicità comunicativa, i virologi televisivi ma presenta rischi di trombosi ed embolie polmonari (infarti) nelle persone dai 5o-60 anni in su

La ricerca è stata realizzata grazie al Consorzio Gen-Covid, in virtù di  un finanziamento della Regione Toscana, ed ha visto la partecipazione delle aziende del Sistema sanitario regionale e di altri 40 ospedali in Italia. Fondamentale anche la collaborazione di Andrea Isidori, dell’Università La Sapienza di Roma, Giuseppe Marotta, direttore Dipartimento Innovazione, Sperimentazione e Ricerca clinica e traslazionale dell’Aou Senese, e Simone Furini del Dipartimento Biotecnologie Mediche dell’Università di Siena.

I test sui 1200 pazienti analizzati – aggiunge Renieri – sono stati effettuati con analisi dell’esoma tramite il sequenziatore genomico a disposizione dell’Aou Senese e acquisito, a dicembre 2019, grazie al sostegno di Regione Toscana, Miur, Università di Siena, Aou Senese, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Toscana Life Sciences, Azienda Usl Toscana sudest. L’apparecchio, unico in Toscana in ambito sanitario e uno dei pochi in Italia del suo genere – conclude Renieri -, è in grado di processare 200 pazienti per notte ed individuare tutti i marcatori utili per la gravità di Covid“.

A SIRACUSA PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE DI “SOSPENSIONE” A 49 MEDICI NON VACCINATI

 

 

Il Presidente  dell’Ordine dei Medici di Siracusa Anselmo Madeddu

 

L’Ordine dei medici di Siracusa comunica di aver adottato provvedimenti disciplinari, nel caso sospeso 49 medici non vaccinati, dopo aver ricevuto gli elenchi dall’Asp e aver fatto i dovuti accertamenti. “Il medico che può e non si vaccina è un pessimo esempio per la società. Le regole si rispettano, così come le indicazioni della comunità scientifica accreditata”, afferma  il presidente dell’Ordine siciliano, Anselmo Madeddu. 

La sospensione  durerà fino al 31 dicembre per chi non si sottoporrà a immunizzazione nel frattempo. «Le regole si rispettano, così come le indicazioni della comunità scientifica accreditata, altrimenti è meglio cambiare mestiere. Vaccinarsi non è solo un atto di attenzione per la propria salute, ma anche un dovere civico e una necessaria tutela che ogni medico deve garantire ai propri pazienti e assistiti», continua il presidente dall’Ordine di Siracusa. L’iniziativa ha preso origine dal decreto legge che ha affidato alle Asp il compito di accertare le inosservanze e di comunicarle all’Ordine. Nel caso della provincia di Siracusa l’Asp ha trasmesso all’Ordine un elenco iniziale di 153 medici non vaccinati. Dopo gli accertamenti è stato possibile escludere dall’elenco tutti cloro che si erano ne frattempo vaccinati o avevano ottenuto le esenzioni previste dalla legge. 
Molti medici siracusani che lavorano fuori Sicilia, inoltre, avevano già fatto il vaccino nelle regioni dove operano, e pertanto sono stati esclusi. Alla fine, dunque, sono rimasti solo 49 i medici aretusei non ancora vaccinati e non esentati, per i quali il Consiglio dell’Ordine ha deliberato l’immediata sospensione, con annotazione nell’Albo.

Il provvedimento disciplinare  durerà fino al 31 dicembre, eccetto che per coloro i quali nel frattempo si dovessero vaccinare, e comporta il divieto di lavorare a qualsiasi titolo, sia come medico dipendente che come libero professionista.