Papa Francesco: ha ricevuto in udienza il Presidente della Repubblica della Guinea Bissau

Guinea-Bissau, il presidente Embalo: "Le violenze di giovedì ...

 

Ieri Papa Francesco- si apprende da una nota stampa vaticana- ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente della Repubblica della Guinea Bissau, Umaro Sissoco Embaló, (nella foto sopra)che ha poi incontrato il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, accompagnato da m,ons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.

Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato sono state sottolineate le buone relazioni tra la Santa Sede e la Guinea Bissau, ci si è soffermati su alcuni aspetti della situazione sociale del Paese e si è rilevato il contributo della Chiesa in favore del bene comune, specialmente in campo educativo e sanitario”, 

Papa Francesco: “Il piacere sessuale è un dono di Dio ma attenti al vizio della lussuria.Dobbiamo difendere l’amore della mente

Papa Francesco: “Attenzione alle relazioni tossiche, lo documenta la cronaca quotidiana”

 

Papa Francesco - (Afp)
Papa Francesco – (Afp)

Parlando del vizio della lussuria, Bergoglio ha osservato: “Si badi bene: nel cristianesimo non c’è una condanna dell’istinto sessuale. Un libro della Bibbia, il Cantico dei Cantici, è uno stupendo poema d’amore tra due fidanzati. Tuttavia, questa dimensione così bella della nostra umanità non è esente da pericoli, tanto che già San Paolo deve affrontare la questione nella prima Lettera ai Corinzi. Scrive così: «Si sente da per tutto parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani” . Il rimprovero dell’Apostolo riguarda proprio una gestione malsana della sessualità da parte di alcuni cristiani”.

 

PAPA FRANCESCO BATTEZZA 16 BAMBINI. “la data della nascita è come un compleanno, la data nella quale ho ricevuto la grazia del Signore, sono diventato cristiano e cristiana. Insegnate ai bambini questo, per festeggiarla tutti gli anni”

 

Papa Francesco è entrato nella Cappella Sistina, dove stamane, nella solennità del Battesimo del Signore, presiede la messa in cui amministra il Battesimo a 16 bambini e bambine.

I piccoli, per lo più figli o parenti di dipendenti vaticani, sono accompagnati nella Sistina, oltre che dai genitori, dalle rispettive coppie di padrini e madrine.  Concelebrano la liturgia con il Papa il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski e il cardinale Fernando Vergez Alzaga, presidente del Governatorato vaticano. 

Papa Francesco nell’omelia pronunciata ‘a braccio’ durante la messa nella Cappella Sistina  : “Noi stiamo qui per battezzare, per dare proprio il dono della fede ai nostri bimbi. E loro sono i protagonisti in questa cerimonia: loro possono parlare, andare gridare, loro comandano, perché è la festa loro e loro riceveranno il dono più bello, il dono della fede, il dono del Signore“.  “Se piangono – per il momento sono silenziosi, ma è sufficiente che uno dia la nota che incomincia il concerto – lasciateli piangere”.
Se hanno fame allattateli, tranquille qui – ha affermato  il Pontefice- Se hanno caldo togliete le vesti, che alle volte il caldo gli fa male. Loro sono i protagonisti, perché loro oggi ci daranno anche a noi la testimonianza di come si riceve la fede, con innocenza, con apertura di cuore”.

“E a voi genitori e padrini – ha continuato Francesco – vi auguro che la vostra vita sia di aiuto per questi bambini, di aiuto per la crescita, e di accompagnarli nella crescita perché questo è un modo di aiutare a che anche la fede cresca in loro. Grazie tante per la vostra testimonianza di portarli qui a ricevere la fede. E adesso continuiamo col rito del Battesimo”.

“Prima di darvi la benedizione, vi ringrazio per aver incominciato questa vita dei vostri figli col Battesimo, e mi raccomando: che loro sappiano la data del Battesimo, perché è la data della nascita. Anche ognuno di noi, se io domando a voi qual è la data di questa nascita io non so se tutti potranno ricordarlo”.

“Pensate bene – ha proseguito-: la data della nascita è come un compleanno, la data nella quale ho ricevuto la grazia del Signore, sono diventato cristiano e cristiana. Insegnate ai bambini questo, per festeggiarla tutti gli anni”. 

 

BASILICA VATICANA, Messa di Natale, Papa Francesco :”Il nostro cuore è a Betlemme dove Principe Pace è rifiutato da logica perdente guerra”

 

10 anni di Papa Francesco in immagini

Archivi-Sud Libertà

 

Il nostro cuore è a Betlemme, dove Principe pace è rifiutato da logica perdente guerra”. Sono le prime parole del Papa durante la messa di Natale nella Basilica Vaticana, a cui hanno assistito 6.500 fedeli. In piazza, altri fedeli hanno seguito la celebrazione dai maxi schermi. Nella Basilica di San Pietro è stata svelata l’immagine del Bambino Gesù.

Bergoglio ha parlato del contesto nel quale nasce Gesù: “‘Il censimento di tutta la terra’. È questo il contesto nel quale Gesù nasce e su cui il Vangelo si sofferma. Poteva accennarne rapidamente, invece ne parla con accuratezza. E con ciò fa emergere un grande contrasto: mentre l’imperatore conta gli abitanti del mondo, Dio vi entra quasi di nascosto; mentre chi comanda cerca di assurgere tra i grandi della storia, il Re della storia sceglie la via della piccolezza. Nessuno dei potenti si accorge di Lui, solo alcuni pastori, relegati ai margini della vita sociale”.

Ma il censimento, osserva Bergoglio, dice di più: “Il censimento di tutta la terra manifesta da una parte la trama troppo umana che attraversa la storia: quella di un mondo che cerca il potere e la potenza, la fama e la gloria, dove tutto si misura coi successi e i risultati, con le cifre e con i numeri. È l’ossessione della prestazione. Ma al contempo nel censimento risalta la via di Gesù, che viene a cercarci attraverso l’incarnazione”. Il Pontefice scandisce: “Non è il dio della prestazione, ma il Dio dell’incarnazione. Non sovverte le ingiustizie dall’alto con forza, ma dal basso con amore; non irrompe con un potere senza limiti, ma si cala nei nostri limiti; non evita le nostre fragilità, ma le assume”.

Francesco a questo punto sferza i fedeli: “Fratelli e sorelle, stanotte possiamo chiederci: noi in che Dio crediamo?

Nel Dio dell’incarnazione o in quello della prestazione? Sì, perché c’è il rischio di vivere il Natale avendo in testa un’idea pagana di Dio, come se fosse un padrone potente che sta in cielo; un dio che si sposa con il potere, con il successo mondano e con l’idolatria del consumismo”. Bergoglio osserva: “Sempre torna l’immagine falsa di un dio distaccato e permaloso, che si comporta bene coi buoni e si adira coi cattivi; di un dio fatto a nostra immagine, utile solo a risolverci i problemi e a toglierci i mali. Lui, invece, non usa la bacchetta magica, non è il dio commerciale del “tutto e subito”; non ci salva premendo un bottone, ma si fa vicino per cambiare la realtà dal di dentro. Eppure, quanto è radicata in noi l’idea mondana di un dio distante e controllore, rigido e potente, che aiuta i suoi a prevalere contro altri! Ma non è così. Lui è nato per tutti, durante il censimento di tutta la terra”.

Il Natale “deve essere visto nella sua vera essenza”      “Dio è entrato fino in fondo nella nostra condizione umana”

Il Papa invita a riappropriarsi della vera essenza del Natale: “Ecco lo stupore del Natale: non un miscuglio di affetti sdolcinati e di conforti mondani, ma l’inaudita tenerezza di Dio che salva il mondo incarnandosi. Guardiamo il Bambino, guardiamo la sua mangiatoia, guardiamo il presepe, che gli angeli chiamano ‘il segno’ : è infatti il segnale rivelatore del volto di Dio, che è compassione e misericordia, onnipotente sempre e solo nell’amore. Sorelle, fratelli, stupiamoci perché “si è fatto carne”. Carne: parola che richiama la nostra fragilità e che il Vangelo utilizza per dirci che Dio è entrato fino in fondo nella nostra condizione umana. Perché si è spinto a tanto? Perché gli interessa tutto di noi, perché ci ama al punto da ritenerci più preziosi di ogni altra cosa”.

Pakistan, vandalizzate le chiese cristiane

 

IncendiatI e vandalizzati  luoghi di culto cristiani a Jaranwala, nell’est del Paese.. La   reazione violentissima dopo un presunto atto blasfemo contro il Corano (strappo di alcune pagine). La polizia ha arrestato più di cento persone.

 La folla, fomentata da estremisti, ha distrutto alcune chiese e quanto in esse era contenuto – Le Bibbie all’interno delle chiese sono state bruciate e fedeli costretti a lasciare le loro case.

La polizia del posto  è sembrata incapace di tenere sotto controllo la situazione.  Non si registrano feriti.

Si apprende che le  pagine strappate sarebbero state visionate da un leader religioso locale che avrebbe incitato la popolazione musulmana a reagire. Secondo ricostruzioni immediate, a essere colpite sono state tre chiese presbiteriane, una chiesa cattolica, una chiesa della Full Gospel Assembly e un’altra dell’Esercito della salvezza. Ma il numero degli edifici di culto attaccati è di 21.

Il primo ministro pakistano ad interim Anwaar-ul-Haq Kakar ha dichiarato : “Sono sconvolto dalle immagini, saranno presi provvedimenti severi contro coloro che violano la legge e prendono di mira le minoranze”, ha scritto l’esponente politico sui canali social, aggiungendo che “a tutte le forze dell’ordine è stato chiesto di arrestare i colpevoli e consegnarli alla giustizia. Siate certi che il governo pakistano – ha concluso – è al fianco dei nostri cittadini su base paritaria”. Nella notte la polizia provinciale ha poi reso noto con un comunicato che oltre 100 persone sono state arrestate in relazione agli attacchi contro la comunità cristiana..

Il presidente della Conferenza episcopale del Pakistan, l’arcivescovo di Islamabad-Rawalpindi, monsignor Joseph Arsad, ha condannato l’ accaduto di  Jaranwala rivolgendo un appello al governo del Punjab affinché vengano presi immediati provvedimenti contro gli autori degli attacchi. “Questi incidenti – ha scritto in una nota diffusa dalla diocesi e ripresa da Asianews – aprono la strada all’insicurezza per le minoranze che vivono in Pakistan. I nostri luoghi di culto e la nostra gente non sono al sicuro. Vi sia un’indagine trasparente su questo tragico indicente in modo che sia ristabilito il primato della legge e della giustizia e si costruisca – si legge – una società migliore nell’armonia e nel rispetto delle religioni”.

Papa Francesco .””Nella vita tutto si paga, solo una cosa è gratis: l’amore di Gesù”

Nella vita nulla è gratis. Tutto si paga. Solo una cosa è gratis: l’amore di Gesù. Allora con l’amore di Gesù e con la voglia di camminare, camminiamo nella speranza. Riscopriamo le nostre radici e andiamo avanti senza paura. Non abbiate paura”.  Parole di Papa Francesco, nella veglia ai giovani al parco Tejo di Lisbona,

Un discorso improvvisato quello di Papa Francesco nella veglia della Giornata mondiale della gioventù

“Gli alpini che amano salire sulle montagne” dicono in un canto che “ciò che importa non è cadere ma non rimanere a terra. È una cosa bella”, ha commentato. “Chi rimane a terra è andato in pensione da questa vita, ha chiuso la speranza, le illusioni. Quando vediamo qualche amico nostro che è caduto, dobbiamo aiutare a rialzarlo“. “L’unica volta che possiamo guardare una persona dall’alto verso il basso è quando lo aiutiamo a rialzarsi”

A Fatima Papa Francesco per pregare la concessione al mondo della pace duratura

 

Tappa a Fatima per Papa Francesco, in visita in Portogallo per la Giornata mondiale della Gioventù. Accolto da circa 200mila persone, il Pontefice ha recitato il rosario nel Santuario con i giovani malati. Si affidano a Maria i dolori del mondo e si prega per la pace: “Preghiamo per la pace. Sia concesso al mondo un duraturo tempo di pace”, ha detto il Pontefice.

La Chiesa è accogliente e senza porte, è un santuario a cielo aperto, non ha porte. Questa è la casa della madre nel cuore di questa piazza che evoca un grande abbraccio materno. Così sia nella Chiesa, che è madre: porte aperte per tutti, per facilitare l’incontro con Dio; e posto per tutti, perché ognuno è importante agli occhi del Signore e della Madonna”, ha sottolineato nel suo breve discorso a braccio.

Bergoglio ha osservato: “Vorrei che oggi guardassimo l’ immagine di Maria e che ognuno pensi: che ci indica? A volte anche le cose che non funzionano bene nel nostro cuore. Ognuno nel suo cuore dica: cosa sta indicando a me la Madre? Cosa c’è nella mia vita che ti commuove e ti interessa? A Gesù indica il nostro cuore. Sentiamo la presenza di Maria Madre vicina a noi. Che benedica tutti noi. Salutiamola con un applauso”.

Il Santuario mariano, meta di pellegrinaggi da tutto il mondo, è già stato visitato dal Pontefice il 13 maggio 2017 per il centenario delle apparizioni della Vergine Maria. Nell’eliporto di Fatima della cittadina portoghese il Papa è accolto dal vescovo di Leiria-Fatima e dal sindaco.

 

 

Messina: Il 3 giugno la Festa della Madonna della Lettera, ecco la viabilità per la processione

 

 

 

Riceviamo e pubblichiamo : “In occasione della festività della Madonna della Lettera, protettrice della città di Messina, sabato 3 giugno- comunica il Comune- si svolgerà la tradizionale processione con partenza da piazza Duomo alle ore 18, lungo il percorso corso Cavour, via T. Cannizzaro, via Garibaldi (carreggiata lato monte), via I Settembre e rientro in piazza Duomo.

Per consentire il passaggio del simulacro in argento, opera dello scultore messinese Lio Gangeri e niellata dal romano Pietro Calvi, nelle strade interessate sono stati adottati provvedimenti viabili. Pertanto, sabato 3 giugno, per il tempo strettamente necessario al passaggio della processione, sarà interdetta la circolazione veicolare lungo il corso Cavour, nel tratto compreso tra piazza Antonello e via T. Cannizzaro; e nelle vie T. Cannizzaro, tra corso Cavour e via Garibaldi; via Garibaldi, carreggiata lato monte, tra via T. Cannizzaro e via I Settembre; e in via I Settembre, nel tratto compreso tra via Garibaldi e piazza Duomo.

Inoltre, sempre sabato 3 giugno, dalle 8 alle 24, sarà vietata la sosta nello spazio destinato alla fermata degli autobus, in corrispondenza del limite ovest di piazza Duomo, ed in via I Settembre, lato sud, tra le vie Cesare Battisti e Garibaldi. Per consentire il passaggio del corteo religioso, saranno aperti i varchi con rimozione dei paletti dissuasori, in piazza Duomo, lato corso Cavour, ed in via I Settembre, in corrispondenza dell’intersezione con via Cesare Battisti; e dalle 16 sino a circolazione normalizzata, su indicazione delle Forze dell’Ordine preposte al servizio specifico, sarà istituito il doppio senso di circolazione in via Garibaldi, carreggiata lato est, tra via I Settembre e largo S. Giacomo.

 

 

 

 

 

Oggi la festa di S.Rita, benedizione delle rose, la Santa dei miracoli impossibili

 

 

Messina, Società

 

Cascia,

 

Cascia sta onorando oggi – 22 Maggio 2023 – la sua patrona, Santa Rita, con un ampio programma di festeggiamenti religiosi e non solo, che attirano fedeli da ogni angolo d’Italia e persino da diverse parti del mondo. E c’è una novità: la location del solenne pontificale del 22 maggio sarà diversa, non più davanti alla basilica, per motivi di sicurezza e per permettere una maggiore partecipazione dei fedeli. Sarà un cambiamento storico per la città.

La Santa nacque a Roccaporena  verso il 1380. Secondo la tradizione era figlia unica e fin dall’adolescenza aveva una forte fede in Cristo ma, i genitori la diedero in sposa. Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, fu accolta nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena a Cascia. Visse per circa 40 anni nella preghiera e nella penitenza. Negli ultimi quindici anni di vita, portò sulla fronte il segno della sua profonda unione con Gesù. Morì il 22 maggio 1457.

Ci sono molte iniziative in attesa della festa, tra cui la consegna del riconoscimento internazionale Santa Rita a tre donne che incarnano il valore del servizio al prossimo, seguendo l’esempio della santa dei casi impossibili e disperati. Il programma ufficiale delle celebrazioni ha avuto  inizio il 12 maggio con la Novena di Santa Rita, che si  è svolta fino al 20 maggio. Ogni giorno  preghiera con il Rosario con le Monache in diretta streaming sui canali social del monastero agostiniano di Cascia, per la prima volta direttamente dal Coro del Monastero. 

Il programma diffuso dal Vaticano: oggi alle ore 16:00, ci sarà la visita al Monastero con la narrazione della storia e del messaggio di Santa Rita; alle ore 17:00, ci sarà un percorso guidato nella Penitenzieria e la possibilità di confessarsi; alle ore 18:00, si terrà l’Eucarestia animata dalle comunità ospiti, seguita da un passaggio accanto all’Urna di Santa Rita.

 

 

Il giorno della festa di Santa Rita da Cascia, lunedì 22 maggio, il suono festoso delle campane risuonerà alle ore 6:00, seguito dalle messe nella sala della Pace alle ore 6:00, 7:00, 8:00, 9:00, 11:00 e 13:00. La basilica rimarrà aperta per l’intera giornata, dalle 5:30 alle 20:00, in modo che tutti i pellegrini possano prendersi il tempo di venerare Santa Rita e pregare davanti allasua Urna. Il monastero antico sarà visitabile durante la mattina, dalle 7:00 alle 12:30 ininterrottamente, mentre nel pomeriggio saranno organizzate visite guidate agli orari delle 14:30, 15:30, 16:30 e 17:30.

Alle ore 10:00, in piazza San Francesco, avverrà l’arrivo della processione proveniente da Roccaporena, con la Statua di Santa Rita portata sulle spalle degli abitanti di Cascia, seguito dalla presentazione dei personaggi della vita di Santa Rita nel suggestivo Corteo Storico con costumi del XV secolo. Alle 10:30, sempre in piazza San Francesco, si terrà la celebrazione del Solenne Pontificale, presieduto dal Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Tra i concelebranti ci saranno Monsignor Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia, e Padre Alejandro Moral Antòn, Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino. La celebrazione del Pontificale, come spiegato, è stata spostata dalla via del Santuario a Piazza San Francesco, nel centro di Cascia, per conformarsi alle nuove norme di sicurezza e garantire la partecipazione di tutti i fedeli.

Al termine del pontificale, il Corteo Storico, la Processione con tutti i concelebranti e la statua di Santa Rita proseguiranno fino al Viale del Santuario. Alle 12:30, nel sagrato della basilica di Santa Rita, il rettore reciterà la preghiera della Supplica a Santa Rita e il Cardinale impartirà la Benedizione delle Rose. Infine, alle ore 18:00, nella basilica, si celebrerà la messa per i benefattori del santuario, presieduta da Padre Luciano De Michieli, Rettore della Basilica di Santa Rita, e animata dalle monache agostiniane.

Durante tutta la festa, oltre alle celebrazioni religiose, i visitatori potranno partecipare a diverse attività culturali, mostre ed eventi speciali organizzati per onorare Santa Rita da Cascia. 

ADDIO A PAPA JOSEPH RATZINGER. SI SPEGNE A 95 ANNI..

 

 

ratzinger

Il Papa emerito Ratzinger era visibilmente affaticato nelle sue ultime uscite pubbliche

 

Addio a Papa emerito Joseph Ratzinger. “Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”. Le condizioni di salute di Ratzinger, 95 anni, si erano aggravate nei giorni scorsi.

Il Vaticano fa sapere che dalla mattina di lunedì 2 gennaio, il corpo del Papa emerito sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli. I funerali verranno celebrati giovedì alle 9.30 in piazza San Pietro.

Il portavoce Bruni ha spiegato che Benedetto XVI aveva ricevuto l’estrema unzione mercoledì pomeriggio al monastero Mater Ecclesiae.  L’annuncio dell’aggravamento delle condizioni di salute di Ratzinger era stato dato da Papa Francesco all’udienza generale di mercoledì scorso durante la quale aveva invitato a pregare per Benedetto XVI.

Il Papa emerito, tra le sue volontà, ha chiesto che vengano celebrati funerali semplici, nessuna solennità, ha fatto sapere il portavoce del Vaticano. “I funerali si svolgeranno nel segno della semplicità assecondando il desiderio del Papa”, ha detto Bruni, precisando che i funerali saranno “solenni ma sobri”.

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