PAPA FRANCESCO ENTRA NELLA STORIA DEL MONDO PER LA SUA PROSSIMA PARTECIPAZIONE AI LAVORI DEL G7

Il Papa con Giorgia Meloni

Foto -Vatican Media

 

Il G7 a presidenza italiana del 13-15 giugno entra nella storia del mondo e del Vaticano per la partecipazione annunciata di Papa Francesco, nella sessione dedicata all’Intelligenza artificiale….

La premier Giorgia Meloni ne ha dato l’annuncio in un video pubblicato ieri sui canali social personali e del governo.   Il  Vaticano precisa che l’intervento di Papa Bergoglio sarà in presenza e che la sua partecipazione si inserisce nel percorso avviato dalla Pontificia accademia per la Vita con monsignor Vincenzo Paglia.

«Sono onorata – ha detto la  Meloni – di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale. Ringrazio di cuore il Santo Padre per aver accettato l’invito dell’Italia. La sua presenza dà lustro alla nostra Nazione e all’intero G7. È la prima volta nella storia che un pontefice partecipa ai lavori del Gruppo dei Sette e il Santo Padre lo farà nella sessione outreach, quella aperta anche ai Paesi invitati e non solo ai membri del G7. Sono convinta che la presenza di Sua Santità darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale»…

La celebrazione della veglia pasquale Superare le paure, in questo momento critico del mondo, come la grande pietra che chiudeva la tomba di Gesù

 

Nella veglia pasquale presieduta nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco invita a non lasciarsi imprigionare nel sepolcro delle paure e delle amarezze e a fare in modo che le sofferenze e “gli aneliti di pace spezzati dalla crudeltà dell’odio” non blocchino la via verso la gioia. Durante la celebrazione battezzati otto catecumeni

“Ecco la Pasqua di Cristo, ecco la forza di Dio: la vittoria della vita sulla morte, il trionfo della luce sulle tenebre, la rinascita della speranza dentro le macerie del fallimento. È il Signore, il Dio dell’impossibile che, per sempre, ha rotolato via la pietra e ha cominciato ad aprire i nostri cuori, perché la speranza non abbia fine. Verso di Lui, allora, anche noi dobbiamo alzare lo sguardo.

Nella notte della veglia pasquale, le parole di Papa Francesco che annunciano la risurrezione di Gesù rompono il silenzio del sabato santo e infondono gioia, la “gioia inaudita della Pasqua”. . Il Papa pronuncia l’omelia  dopo il lucernario – il rito con la benedizione del fuoco e del cero pasquale e il canto dell’Exultet che proclama la vittoria della luce sulle tenebre – e la lunga liturgia della Parola che ripercorre la storia della salvezza e incoraggia ad alzare lo sguardo, come hanno fatto le donne recatesi al sepolcro di Cristo per ungerne il corpo, all’alba del terzo giorno dalla morte

Superare le paure come la pietra posta a chiusura della tomba di Gesù

Con il cuore “rimasto ai piedi della croce”, “annebbiate dalle lacrime”, “paralizzate dal dolore, rinchiuse nella sensazione che ormai sia tutto finito”, Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salomè sono preoccupate della pietra posta a chiusura della tomba di Gesù e si chiedono chi potrà farla rotolare. Papa Francesco spiega che “quel masso, ostacolo insormontabile, era il simbolo di ciò che le donne portavano nel cuore, il capolinea della loro speranza: contro di esso tutto si era infranto”.

A volte sentiamo che una pietra tombale è stata pesantemente poggiata all’ingresso del nostro cuore, soffocando la vita, spegnando la fiducia, imprigionandoci nel sepolcro delle paure e delle amarezze, bloccando la via verso la gioia e la speranza. Sono “macigni della morte” e li incontriamo, lungo il cammino, in tutte quelle esperienze e situazioni che ci rubano l’entusiasmo e la forza di andare avanti.

 

 

 

 

Prosegue il programma della Settimana Santa a Messina – Oggi la processione delle Barette – La viabilità.

Prosegue il programma della Settimana Santa a Messina

 

 

Messina,

Sino a domenica 31 marzo, giorno di Pasqua, proseguirà il programma di iniziative della Settimana Santa, promosse e patrocinate dal Comune di Messina, in collaborazione con le storiche Confraternite del Santissimo Crocifisso e della Chiesa della Madonna della Mercede in San Valentino. Oggi la secolare processione delle Barette, a partire dalle ore 18. Gli appuntamenti sono organizzati d’intesa con l’Amministrazione del sindaco Federico Basile.

VENERDÌ SANTO (29 MARZO)

Basilica Cattedrale

ore 17 – Passione del Signore;

Nuovo Oratorio della Pace – ore 18

Secolare Processione delle Barette alla quale prenderanno parte i tamburi dell’Associazione culturale “Rione Panzera” di Motta Sant’Anastasia, Gruppi storici, le Biancuzze, i Babbaluci e le sei Bande di Santo Stefano Briga, Camaro, Salice, Faro Superiore, Santo Stefano Medio e Contesse.

Le Confraternite e le Associazioni religiose della Città illumineranno tutto il percorso con le torce a vento, facendo ala ai gruppi statuari.

Itinerario: uscita dalla Chiesa Nuovo Oratorio della Pace, vie XXIV Maggio, Sant’Agostino, corso Cavour, Tommaso Cannizzaro, Garibaldi, I Settembre, piazza Duomo (sosta per ricevere la Benedizione impartita da S.E. l’Arcivescovo Mons. Giovanni Accolla), Oratorio San Francesco (a ‘nchianata di Varetti), XXIV Maggio e rientro in chiesa.

DOMENICA 31 MARZO – PASQUA DI RESURREZIONE

Chiesa della Mercede in San Valentino

ore 7.30 Santa Messa

A seguire, Solenne processione di Maria e Gesù Risorto per le vie della città con il seguente itinerario: vie Tommaso Cannizzaro, Centonze, Nino Bixio, Ghibellina, Santa Cecilia, Antonio Martino, Cernaja, Cesare Battisti e I Settembre;

ore 10.15 – Piazza Duomo (solenne incontro dei due Simulacri e lancio delle colombe), corso Cavour, vie Antonio Martino, ingresso dei due Simulacri nella chiesa del Carmine, XXIV Maggio, Felice Bisazza, Borelli, Nicotra, viale Principe Umberto, Pietro Castelli, Tommaso Cannizzaro e rientro in chiesa con tradizionale incontro;

ore 12 Santa Messa;

ore 18 Messa Solenne.

Al termine replica dell’incontro dei due simulacri davanti la chiesa, seguito dalla tradizionale distribuzione dei fiori delle Barette e spettacolo pirotecnico.

La viabilità di oggi per la processione delle Barette.

Dalle ore 15 alle 20 di oggi, venerdì 29 marzo, vigerà il divieto di sosta, con zona rimozione coatta, sul corso Cavour, lato ovest, nel tratto compreso tra piazza Antonello e via Tommaso Cannizzaro; nell’area destinata alla fermata autobus, compresa tra piazza Duomo e corso Cavour; via XXIV Maggio, entrambi i lati, nel tratto compreso tra via della Zecca e 10 metri a nord di via Sant’Agostino; entrambi i lati di via Oratorio San Francesco; entrambi i lati di via Sant’Agostino, nel tratto compreso tra piazza Antonello e via XXIV Maggio; e lato sud di via I Settembre, nel tratto compreso tra le vie Cesare Battisti e Garibaldi. Sarà inoltre vietato il transito nell’area destinata alla fermata degli autobus tra piazza Duomo e corso Cavour.

Dalle 16 sino al termine della processione, saranno istituiti i divieti di transito e le direzioni obbligatorie a destra di via Peculio Frumentario, all’intersezione con via San Giovanni Bosco; a sinistra sul corso Cavour all’intersezione con via San Camillo/via della Munizione; a destra in via Cesare Battisti all’intersezione con via Maddalena; a sinistra in via Cesare Battisti all’intersezione con via Nicola Fabrizi; e a sinistra in via Romagnosi all’intersezione con via San Cristoforo. Sempre oggi, dalle 16 per il tempo necessario al passaggio del corteo della processione delle Barette, sarà anche vietato il transito nella carreggiata ovest di via Garibaldi, tra largo San Giacomo e via I Settembre, e vigerà il doppio senso di circolazione nella carreggiata est di via Garibaldi tra largo S. Giacomo e via I Settembre.

Interdetto infine l’accesso, dalle 16 alle 24, tramite idonea transennatura, in tutte le strade di immissione al percorso impegnato dalla processione delle Barette, che, con partenza alle 18 dalla chiesa Nuovo Oratorio della Pace, sita in via XXIV Maggio al numero civico 58, si snoderà lungo le vie XXIV Maggio, Sant’Agostino, piazza Antonello, corso Cavour, Tommaso Cannizzaro, Garibaldi (carreggiata lato monte), I Settembre, piazza Duomo, Oratorio San Francesco, XXIV Maggio e rientro in chiesa.

Papa Francesco chiede di liberarci dall’odio, violenza ed inimicizia

 

Il Papa è triste e addolorato e prega per le vittime del “vile attentato terroristico” di Mosca.

Francesco al termine della celebrazione per la Domenica delle Palme, ha espresso così il suo dolore per quanto accaduto in Russia due giorni fa, e chiedendo a Dio di accogliere le vittime, confortare i familiari e convertire “i cuori di quanti progettano, organizzano e attuano queste azioni disumane che offendono Dio, il quale ha comandato: ‘Non ucciderai'”.

Dobbiamo liberarci dall’odio, dalla violenza e dall’inimicizia

Francesco, ricordando che in questa Domenica delle Palme, “Gesù è entrato in Gerusalemme come Re umile e pacifico”, chiede ai fedeli di aprire a Lui i cuori perché Lui solo “ci può liberare dall’inimicizia, dall’odio, dalla violenza, perché Lui è la misericordia e il perdono dei peccati”. Il pensiero del Pontefice è quindi quello di chiedere preghiere per chi soffre a causa della guerra, guardando alla “martoriata” Ucraina, “dove tantissima gente si trova senza elettricità a causa degli intensi attacchi contro le strutture che oltre a causare morte e sofferenza comportano il rischio di una catastrofe umanitaria di ancora più ampie dimensioni”. Lo sguardo di Francesco si ferma su Gaza “che soffre tanto” e su tanti altri “luoghi di guerra”.

Le vittime in Colombia, comunità di pace

Il pensiero del Papa in principio era andato alla Colombia, alla comunità di Pace di San josé de Apartadò, dove nei giorni scorsi sono stati uccisi una donna e un ragazzo, moglie e fratello di uno dei leader della comunità che, ha ricordato Francesco, “nel 2018 è stata premiata come esempio di impegno per l’economia solidale, la pace e i diritti umani”.

 

 

 

Papa Francesco:” Non abbiate vergogna di negoziare, si ritrovi quell’umanità per una pace giusta e duratura”

Non passa giorno in cui il Papa non faccia cenno della pace.Il Papa ora parla nuovamente della cessazione delle ostilità, la tregua raggiunta con il coraggio del negoziato. Suo auspicio è una soluzione diplomatica per una pace giusta e duratura”

Il Papa con le sue parole sull’Ucraina  chiede il cessate il fuoco e rilancia il coraggio del negoziato.  L’auspicio di Francesco per il Paese, da sempre definito “martoriato”, è tutto racchiuso nelle parole già espresse all’Angelus del 25 febbraio, all’indomani del drammatico doppio anniversario dello scoppio del conflitto, in cui ribadiva il suo “vivissimo affetto” alla popolazione. E cioè di “creare le condizioni di una soluzione diplomatica alla ricerca di una pace giusta e duratura”.

“Il Papa – – usa il termine bandiera bianca, e sulla guerra in Ucraina dice di  Il Papa sulla guerra in Ucraina: non abbiate vergogna di negoziare

Aggiunge pubblicamente Papa Francesco: ” Ma credo che è più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. E oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è una parola coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche Paese che faccia da mediatore. Oggi, per esempio nella guerra in Ucraina, ci sono tanti che vogliono fare da mediatore. La Turchia, si è offerta per questo. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore”.

Mentre rinnovo il mio vivissimo affetto al martoriato popolo ucraino e prego per tutti, in particolare per le numerosissime vittime innocenti, supplico che si ritrovi quel po’ di umanità che permetta di creare le condizioni di una soluzione diplomatica alla ricerca di una pace giusta e duratura’”.

Papa Francesco: ” Echeggiamo tutti il grido della pace perchè le guerre e i massacri sono inutili..”

 

10 anni di Papa Francesco in immagini

 

Tante guerre, tante sofferenze. La prima guerra mondiale doveva essere l’ultima e gli Stati si costituirono nella Società delle Nazioni, ‘primizià delle Nazioni Unite, pensando che ciò bastasse a preservare il dono della pace. Eppure da allora, quanti conflitti e massacri, sempre tragici e sempre inutili. Tante volte ho supplicato: ‘Basta!’. Echeggiamo tutti il grido della pace, perchè tocchi i cuori, anche quelli insensibili alla sofferenza dei poveri e degli umili. E soprattutto preghiamo”.

Così Papa Francesco ricevendo in udienza i membri del Sinodo dei vescovi della Chiesa Patriarcale di Cilicia degli Armeni. “Non dimentichiamo i popoli che soffrono a causa della guerra: Ucraina, Palestina, Israele e tanti altri. E preghiamo per le vittime dei recenti attacchi contro luoghi di culto in Burkina Faso; come pure per la popolazione di Haiti, dove continuano i crimini e i sequestri delle bande armate”, ha poi aggiunto il Santo Padre al termine dell’udienza generale.

La festa di S.Agata a Catania: la processione e gli appuntamenti fino al giro finale della “Santuzza” alle prime luci dell’alba del 6 febbraio

 

 

 

Sant’Agata, la santa patrona di Catania viene festeggiata  per 3 giorni fino  a lunedì  5 compreso.  E’ un appuntamento grandioso, molto sentito dalla cittadinanza e dalle istituzioni

La festa della “Santuzza” della città – chiamata così dai suoi devoti attira persone da tutta Italia e da tutto il mondo che riempiono le vie di Catania durante i le 3 giornate della processione. Riportiamo  le date e gli appuntamenti della festa.

Festa di Sant’Agata:  gli appuntamenti

 

 

Eventi Liturgici

  • Ore 07,30; 10,00: Sante Messe nella cappella di Sant’Agata   Giorno 3 Feb.
  • Ore 12,00: Processione per l’offerta della cera dalla Chiesa di S. Agata alla Fornace alla Basilica Cattedrale. Parteciperanno S. E. Mons. Arcivescovo, i Capitoli delle Basiliche Cattedrale e Collegiata, il Clero, gli alunni del Seminario interdiocesano, la scuola per il diaconato permanente “Sant’Euplio”, il Prefetto, il Sindaco del Comune di Catania, il Presidente del Consiglio Comunale con i Consiglieri, il Magnifico Rettore, gli Ordini Equestri Pontifici, il Sovrano Militare Ordine di Malta, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, le Autorità militari nonché i Gonfaloni della Città, della Città metropolitana e dell’Ateneo seguiti dalle storiche berline del Senato e dai Cerei.
  • Riflessioni dettate da alcuni laici impegnati nei movimenti ecclesiali.
  • In Cattedrale solenne “TE DEUM” e benedizione eucaristica.

Domenica 4 Febbraio

La vera festa inizia proprio  oggi ,il 4 mattina, con la caratteristica messa dell’Aurora al Duomo. La Cattedrale già stamane registrava il pienone di cittadini fedeli .Al termine, il busto di Sant’Agata viene concesso alla città è fa la sua uscita maestosa dalla cattedrale. Il busto prosegue in processione facendo un giro esterno della città, in questa giornata ed in alcuni punti è facile approcciarsi al fercolo senza troppa confusione.

Eventi liturgici

Prima dell’alba ingresso dei fedeli e devoti in Cattedrale; sacerdoti saranno
disponibili per le confessioni.

  • Ore 04,30: Nella Basilica Cattedrale recita del Rosario.
  • Ore 05,15: Esposizione delle Reliquie della Santa Patrona.
  • Ore 06,00: “Messa dell’Aurora” celebrata da S. E. Mons. Arcivescovo.
    Al termine l’Arcivescovo benedirà le Corone del Rosario per la preghiera guidata dagli “Amici del Rosario”.
  • Sante Messe in Cattedrale alle ore 8,00; 9,30; 11,00.
  • Ore 07,00: In piazza Duomo riflessioni di Mons. Barbaro Scionti, parroco della Basilica Cattedrale, che insieme ai devoti darà inizio alla processione delle Reliquie di S. Agata da Porta Uzeda. Davanti all’Icona della Madonna della Lettera S. E. Mons. Arcivescovo offrirà un cero alla Santa Patrona. Davanti alla cappella del Santissimo Salvatore in via Dusmet, omaggio dell’Autorità Portuale e della Capitaneria di Porto.
  • La processione proseguirà per le vie Calì, piazza Cutelli, via Vittorio Emanuele, piazza dei Martiri, dove renderanno omaggio i disabili, via VI Aprile, della Libertà, piazza Iolanda. In detta piazza riflessioni del Rev.do P. Francesco La Vecchia OP, Priore dei domenicani di Catania . La processione continua per le vie Umberto, Grotte Bianche, piazza Carlo Alberto; dinanzi al Santuario della SS. Annunziata al Carmine omaggio dei Padri Carmelitani, riflessioni del Parroco, P. Antonino Mascali O.C.; indi si prosegue verso piazza Stesicoro dove S. E. Mons. Arcivescovo si rivolgerà ai fedeli per il tradizionale messaggio alla Città. La comunità cristiana catanese, nei luoghi, tradizionalmente riconosciuti, del martirio di S. Agata rinnova solennemente le promesse battesimali.
  • Lungo la salita dei Cappuccini e piazza S. Domenico le Sacre Reliquie raggiungeranno la Chiesa di S. Agata la Vetere. Celebrazione dei Primi Vespri della solennità di Sant’ Agata V. M., presiede S. E. R. Mons. Giuseppe Favale, Vescovo di Conversano, anima la liturgia la comunità del Seminario interdiocesano.
  • La processione prosegue per le vie Plebiscito, Vittorio Emanuele, piazza Risorgimento, via Aurora, Palermo, piazza Palestro, in detta piazza riflessioni del Rev.do Sac. Rosario Mazzola, parroco al Sacro Cuore al fortino e Vicario foraneo, indi per via Garibaldi, Plebiscito, Dusmet, rientro in piazza Duomo da Porta Uzeda.

Lunedì 5 Febbraio

Questa è la giornata più lunga, Il busto di Sant’Agata durante questa giornata viene custodito ed esposto all’interno del duomo dove viene celebrata la messa pontificale e solo nel tardo pomeriggio riportato fuori dai devoti per il giro finale in città che si conclude spesso alle prime luci dell’alba di giorno 6 febbraio.

Eventi liturgici

Solennità di Sant’Agata V. M.

  • Ore 08,00: Santa Messa nella Chiesa di Sant’Agata alla Badia.
  • Ore 10,00: Le Autorità con i Gonfaloni della Città, della Provincia e dell’Università da Palazzo degli Elefanti si recheranno in Cattedrale.
  • Ore 10,15: Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro,
    Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, gli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi di Sicilia, i Canonici, il Clero e il Seminario muoveranno in corteo liturgico dal Palazzo
  • Arcivescovile fino alla Basilica Cattedrale per il Solenne Pontificale.
  • Il servizio liturgico sarà curato dagli alunni del Seminario interdiocesano, l’animazione del canto dalla Cappella Musicale del Duomo.
  • Sante Messe in Cattedrale alle ore 13,00; 14,00; 15,00.
  • Ore 16,00: Santa Messa presieduta da S. E. R. Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù.
  • Ore 17,00: Processione delle Sacre Reliquie per via Etnea; dinanzi alla Basilica Collegiata omaggio floreale del Capitolo dei canonici e dei soci del Circolo Cittadino S. Agata;
  • La processione prosegue per via Caronda, piazza Cavour; in detta piazza omaggio floreale dell’Associazione Sant’ Agata al Borgo e riflessioni del Rev.do Sac. Enzo Fatuzzo, parroco in Sant’ Agata al Borgo e Vicario foraneo. Indi si prosegue per via Etnea, Sangiuliano, Crociferi; dinanzi alla Chiesa di San Benedetto omaggio floreale delle Monache benedettine dell’adorazione perpetua, riflessioni del cappellano Mons. Antonino La Manna, Vicario episcopale per la cultura;
  • Si prosegue per piazza S. Francesco d’Assisi, via della Lettera, Garibaldi, piazza Duomo.
  • Al rientro in Cattedrale, celebrazione di benedizione e di ringraziamento presieduta da S. E. Mons. Arcivescovo.

Papa Francesco: ha ricevuto in udienza il Presidente della Repubblica della Guinea Bissau

Guinea-Bissau, il presidente Embalo: "Le violenze di giovedì ...

 

Ieri Papa Francesco- si apprende da una nota stampa vaticana- ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente della Repubblica della Guinea Bissau, Umaro Sissoco Embaló, (nella foto sopra)che ha poi incontrato il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, accompagnato da m,ons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.

Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato sono state sottolineate le buone relazioni tra la Santa Sede e la Guinea Bissau, ci si è soffermati su alcuni aspetti della situazione sociale del Paese e si è rilevato il contributo della Chiesa in favore del bene comune, specialmente in campo educativo e sanitario”, 

Papa Francesco: “Il piacere sessuale è un dono di Dio ma attenti al vizio della lussuria.Dobbiamo difendere l’amore della mente

Papa Francesco: “Attenzione alle relazioni tossiche, lo documenta la cronaca quotidiana”

 

Papa Francesco - (Afp)
Papa Francesco – (Afp)

Parlando del vizio della lussuria, Bergoglio ha osservato: “Si badi bene: nel cristianesimo non c’è una condanna dell’istinto sessuale. Un libro della Bibbia, il Cantico dei Cantici, è uno stupendo poema d’amore tra due fidanzati. Tuttavia, questa dimensione così bella della nostra umanità non è esente da pericoli, tanto che già San Paolo deve affrontare la questione nella prima Lettera ai Corinzi. Scrive così: «Si sente da per tutto parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani” . Il rimprovero dell’Apostolo riguarda proprio una gestione malsana della sessualità da parte di alcuni cristiani”.

 

PAPA FRANCESCO BATTEZZA 16 BAMBINI. “la data della nascita è come un compleanno, la data nella quale ho ricevuto la grazia del Signore, sono diventato cristiano e cristiana. Insegnate ai bambini questo, per festeggiarla tutti gli anni”

 

Papa Francesco è entrato nella Cappella Sistina, dove stamane, nella solennità del Battesimo del Signore, presiede la messa in cui amministra il Battesimo a 16 bambini e bambine.

I piccoli, per lo più figli o parenti di dipendenti vaticani, sono accompagnati nella Sistina, oltre che dai genitori, dalle rispettive coppie di padrini e madrine.  Concelebrano la liturgia con il Papa il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski e il cardinale Fernando Vergez Alzaga, presidente del Governatorato vaticano. 

Papa Francesco nell’omelia pronunciata ‘a braccio’ durante la messa nella Cappella Sistina  : “Noi stiamo qui per battezzare, per dare proprio il dono della fede ai nostri bimbi. E loro sono i protagonisti in questa cerimonia: loro possono parlare, andare gridare, loro comandano, perché è la festa loro e loro riceveranno il dono più bello, il dono della fede, il dono del Signore“.  “Se piangono – per il momento sono silenziosi, ma è sufficiente che uno dia la nota che incomincia il concerto – lasciateli piangere”.
Se hanno fame allattateli, tranquille qui – ha affermato  il Pontefice- Se hanno caldo togliete le vesti, che alle volte il caldo gli fa male. Loro sono i protagonisti, perché loro oggi ci daranno anche a noi la testimonianza di come si riceve la fede, con innocenza, con apertura di cuore”.

“E a voi genitori e padrini – ha continuato Francesco – vi auguro che la vostra vita sia di aiuto per questi bambini, di aiuto per la crescita, e di accompagnarli nella crescita perché questo è un modo di aiutare a che anche la fede cresca in loro. Grazie tante per la vostra testimonianza di portarli qui a ricevere la fede. E adesso continuiamo col rito del Battesimo”.

“Prima di darvi la benedizione, vi ringrazio per aver incominciato questa vita dei vostri figli col Battesimo, e mi raccomando: che loro sappiano la data del Battesimo, perché è la data della nascita. Anche ognuno di noi, se io domando a voi qual è la data di questa nascita io non so se tutti potranno ricordarlo”.

“Pensate bene – ha proseguito-: la data della nascita è come un compleanno, la data nella quale ho ricevuto la grazia del Signore, sono diventato cristiano e cristiana. Insegnate ai bambini questo, per festeggiarla tutti gli anni”. 

 

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