Il maltempo flagella l’Emilia Romagna- VIDEO

 

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. Il maltempo sta flagellando l’Emilia Romagna, dove c’è l’allerta rossa, e le MarcheDue persone sono disperse a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, dove si sono rotti gli argini del fiume Lamone. Nella frazione Traversara evacuazioni con elicotteri dei vigili del fuoco di persone bloccate sui tetti.

Ravenna e provincia : totale evacuazione dei residenti

Il Comune ha emanato un’ordinanza che prevede la totale evacuazione di tutti i residenti del comune di Ravenna che vivono nell’area all’interno del perimetro delineato dalla strada provinciale 24 via Basilica a est, dalla via Reale strada statale 16 a sud, dal confine comunale a ovest e dal canale destra Reno a nord”. Lo comunica il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.

”La rottura dell’argine del Lamone in sinistra idraulica in località Traversara a Bagnacavallo ha infatti determinato una fortissima situazione di pericolo in tutto il territorio a nord del Lamone sia nel territorio del comune di Bagnacavallo che nel territorio del comune di Ravenna. Chi non ha la possibilità di trovare una collocazione alternativa può recarsi al Pala De Andrè di Ravenna, aperto come punto di accoglienza”.

“’ l’ arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni  afferma: “.La situazione sembra diventare ogni ora più grave. Le autorità si danno da fare in modo significativo con interventi e comunicazioni di giorno e di notte a tutti i cittadini. Il timore è che per alcune zone si ripeta la tragedia dello scorso anno”ia e attesa”.

Un migliaio di sfollati

Il  presidente dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo spiega: “. Un maltempo che “ha avuto un’evoluzione molto pesante, stiamo gestendo le criticità verificatesi in alcuni bacini. Rispetto al 2023 sono di meno però i fiumi che sono stati interessati dalle esondazioni”“Lo scorso anno sono stati 23 i fiumi esondati, quest’anno sono di meno: l’Idice, il Senio, il Lamone e in parte, Montone e Marzeno”.

Gli sfollati sono poco più di un migliaio, ha spiegato ancora Priolo. Ma, anche in questo caso, “non sono i numeri dello scorso anno: erano partiti da 36mila e arrivarono a 45mila. Né registriamo le 81mila frane che erano finite nei corsi d’acqua”. . Stiamo monitorando il flusso delle acque ma rispetto al 2023 non abbiamo avuto problemi su altri fiumi, né parliamo dell’acqua che hanno ricevuto lo scorso anno”, quando la situazione “fu drammatica e con due eventi consecutivi……

 

 

 

Siccità in Sicilia, nave della Marina a Licata. Il governatore Schifani: «L’obiettivo è risolvere problemi mai affrontati»

 

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È arrivata al porto di Licata, nel primo pomeriggio di oggi, la nave cisterna “Ticino” della Marina militare con un carico di 1.200 metri cubi di acqua destinati a mitigare gli effetti della crisi idrica nell’area dell’Agrigentino e di Gela.  Un intervento sollecitato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per tamponare l’emergenza in una delle aree più colpite e coordinato dal capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, d’intesa con la Protezione civile nazionale.

«Ci stiamo impegnando con tutte le nostre forze per mettere in campo ogni iniziativa necessaria ad alleviare gli effetti della siccità che sta colpendo la Sicilia – dice Schifani – e molte altre aree del Mediterraneo. Il mio obiettivo non è solo arginare l’emergenza, ma risolvere definitivamente tutta una serie di problemi strutturali nel settore idrico siciliano che si trascinano da anni e che sono in parte causa dello stato in cui ci troviamo oggi. Abbiamo pianificato e avviato – conclude il presidente –  un vasto programma di interventi per rendere più efficiente il servizio idrico, opere che la Sicilia attende da troppo tempo e che incomprensibilmente non sono state avviate da chi ci ha preceduto. Un ringraziamento al ministro della Difesa, Guido Crosetto, per l’immediata disponibilità della Marina militare alla collaborazione con la Regione in un momento critico».

La “Ticino”, comandata dal tenente di vascello Laura Zanon, è partita ieri sera da Augusta. Il porto di Licata  è stato ritenuto il più idoneo per l’approdo in seguito alle verifiche effettuate da Aica, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento. L’acqua trasportata dalla nave verrà immessa nella rete idrica in circa 25-30 ore per rifornire il Comune, permettendo di “liberare” risorse che verranno dirottate verso altri centri della zona colpiti dall’emergenza siccità.

Scossa di terremoto- di magnitudo 3.4 – oggi alle ore 9 nell’area Campi Flegrei di Napoli

 

Napoli,

Una forte scossa di terremoto è stata registrata intorno alle 9 nell’area dei Campi Flegrei ed è stata avvertita anche in altre zone di Napoli, da Fuorigrotta al Vomero. Secondo quanto riporta il sito dell’Osservatorio Vesuviano, è stata di magnitudo 3.4, a una profondità di 2.93 km. E’ l’ultima di una serie di scosse che si sono susseguite dalla serata di ieri. Una delle più intense è arrivata a 1,7 gradi della scala Richter.

seismograph showing earthquake activity - terremoto foto e immagini stock

Clima fine Luglio- Agosto: tendenza alla tropicalizzazione SUD con terreni inariditi, boschi abbandonati e forestali “incendiari”per sollecitare la politica

Archivi -Sud Libertà

 

Gli ultimi temporali con frane, smottamenti, fiumi esondati e ponti abbattuti e allagamenti fanno salire il conto dei danni provocati dai cambiamenti climatici che si manifestano con una evidente tendenza alla tropicalizzazione, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.

Luglio, riferisce la Coldiretti, secondo i dati forniti da Copernicus dovrebbe classificarsi come il più caldo mai registrato in tutto il mondo segnato però da una serie di eventi meteorologici estremi, come ondate di calore in Nord America, Asia ed Europa, nonché incendi boschivi in Paesi come Grecia, Italia, Spagna e Canada, con le alte temperature hanno avuto conseguenze disastrose sulla vita delle persone gli abitanti, nonche sull’ambiente e l’economia locale. 

L’Italia è divisa in due con le alte temperature e l’assenza di precipitazioni che al Sud hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne, sotto   la spinta probabile -si apprende – dei forestali che “sollecitano” così la politica regionale all’assunzione di nuovi flussi di personale  e nei boschi spesso abbandonati. Ci vorranno almeno 15 anni, ricorda la Coldiretti, per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.  

IL SUD CON PICCHI ANCHE DI 48 GRADI

 

Eventi meteo estremi in attenuazione sull’Italia, dopo i violenti temporali hanno flagellato il Nord Italia e il caldo record che al Sud, con picchi anche di 48 gradi, ha contribuito al alimentare gli incendi che hanno colpito Sicilia, Puglia e Calabria. Lorenzo Tedici, meteorologo  comunica che nel corso della giornata odierna, un flusso di aria fresca Nord Atlantica riuscirà a penetrare sul nostro Paese in forma più decisa, dando luogo ancora a dei focolai temporaleschi, anche se limitatamente ad alcuni tratti del Nordest e, nel pomeriggio, a parte del Centro, specie sui rilievi e sul comparto adriatico. Entro sera qualche rovescio si sposterà fino ai settori più settentrionali della Puglia. Sono ancora elevate le probabilità di grandine di grosse dimensioni associate a forti raffiche di vento fino a 120-130 km/h, chiamate in gergo downburst.

Dopo i violenti temporali, ecco però arrivare la tanto attesa svolta, stavolta anche per le regioni meridionali: stop al gran caldo africano! Lungo la fascia adriatica e al Sud Peninsulare la colonnina di mercurio calerà anche di 13°C rispetto a martedì, grazie ai venti più freschi settentrionali che spazzeranno via del tutto la calura opprimente dell’anticiclone africano Caronte. Al nord il calo sarà meno marcato, ma comunque ben evidente grazie al calo dei valori di umidità relativa. Insomma, si tornerà a respirare!

A PALERMO IL FUOCO SOVRASTA QUARTIERI SAN TOMMASO NATALE E SAN LORENZO

 

 

Il fuoco è alimentato dal forte vento di scirocco. Chiuso fino alle 11.00 l’aeroporto Falcone e Borsellino, chiusi al traffico diversi svincoli sull’A29

incendio boschivo

Archivi – Sud Libertà

Nel  palermitano  diverse abitazioni sono state evacuate a causa degli incendi che da 24 ore hanno colpito diverse zone. Da ieri sera il fuoco ha colpito il monte Inserra a Palermo, che sovrasta i quartieri Tommaso Natale e San Lorenzo. Il fuoco è alimentato dal forte vento di scirocco che soffia da ieri.

Vigili del fuoco al lavoro dalla notte scorsa per impedire che le fiamme, che si vedono a chilometri di distanza, possano raggiungere la zona dell’ospedale Cervello.

Incendio anche a Monte Gallo, così come nel quartiere Cruillas, a ridosso dell’ospedale Cervello. I vigili del fuoco sono ininterrottamente al lavoro da ieri.

Si apprende anche che a causa deli incendi, l’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo ha annunciato la chiusura fino alle ore 11. “I voli programmati subiranno cancellazioni e ritardi. A breve vi aggiorneremo sullo stato dei voli”, si legge sul profilo social dello scalo. “Per ragioni di sicurezza si consiglia di non raggiungere l’aeroporto. Su indicazioni della Polaria, al momento i passeggeri non accederanno nelle sale imbarchi”. Sono una ventina i voli finora cancellati. I primi voli cancellati sono quelli provenienti da Roma e con destinazione la stessa Capitale. E, ancora, Madrid, Linate, Verona

Rodi in fiamme, la Protezione civile greca organizza centri di accoglienza

Emergenza incendi a Roma

Archivi -Sud Libertà

 

L’Unità di Crisi della Farnesina e l’ambasciata ad Atene- si apprende – stanno tenendo da ieri stretti contatti con le autorità greche, la Protezione Civile e i connazionali presenti a Rodi devastata dagli incendi.

 La Protezione Civile greca ha organizzato centri di accoglienza e raccolta e sta facilitando i trasporti verso l’aeroporto di Rodi e i porti disponibili per consentire gli imbarchi verso ulteriori destinazioni. La località di Lindos, per cui si temeva inizialmente la possibilità d’incendi e dove sono presenti molti italiani, è comunque al momento al sicuro.

In generale la circolazione sull’isola è piuttosto congestionata. Per chi prevedeva di partire per Rodi è consigliabile considerare una destinazione alternativa nelle vicinanze e comunque tenere conto delle difficoltà di trasporto, consiglia la Farnesina in una nota.

La Farnesina ricorda di contattare per assistenza o segnalazioni +390636225 anche via SMS e scrivere a unita.crisi@esteri.it.

Domani in Sicilia “IT-alert” il servizio di allarme pubblico della Protezione Civile: alle ore 12 squillerà in automatico su tutti i cellulari il messaggio di test (come a Messina )

 

 

Domani, mercoledì 5 luglio 2023 intorno alle ore 12, squillerà e apparirà sui cellulari e smartphone di tutti i siciliani, così com’è già avvenuto in altre regioni d’Italia, il messaggio di prova IT-alert, il nuovo Sistema di allarme pubblico. L’iniziativa  rientra tra quelle promosse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile mirate ad attuare una sollecita comunicazione alla cittadinanza nell’imminenza o al verificarsi di emergenze di protezione civile connotate da rilevante gravità.

Al riguardo anche il Comune di Messina – informa l’ente -d’intesa con la Prefettura, come tutti i comuni della regione Sicilia, ha aderito al servizio sperimentale finalizzato a integrare le modalità di informazione e comunicazione attraverso i test per far conoscere IT-alert quale nuovo sistema di allarme pubblico che, in caso di emergenze e catastrofi imminenti, potrebbero raggiungere i territori interessati. “Una prova necessaria, nessuna paura – informano il Sindaco Federico Basile e l’assessore alla Protezione Civile, Massimiliano Minutoli –. “Il test servirà a capire se il servizio e la tecnologia attuali in uso funzionano o necessitano di miglioramenti per raggiungere tutti i cittadini in possesso di un cellulare. Ricevuto il messaggio – spiega Minutoli – bisognerà premere OK e contribuire al suo miglioramento compilando il questionario che viene proposto. IT-alert, comunque, non sarà l’unico sistema di informazione della popolazione, ad esso si affiancano, come indicato anche dalla Protezione Civile, i sistemi locali già esistenti, nel caso di Messina il sito istituzionalecon la sezione dedicata alla Protezione civile e anche l’app Alert-System che l’Amministrazione comunale ha deciso di attivare e che tutti possono scaricare anche dal sito Internet del Comune e dove ci si può registrare per ricevere i messaggi telefonici, anche su telefono fisso, e gli sms nel caso di  informazioni urgenti alla cittadinanza”.

Pertanto, domani chi riceve il messaggio di test non dovrà fare nulla tranne leggere il messaggio.  Superata la fase di test, IT-alert consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso, in particolare rispetto a sei casistiche di competenza del Servizio nazionale di Protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o precipitazioni intense. 

 

 

 

 

Eventi meteomarini sul litorale jonico: sopralluogo tecnico degli assessori comunali di Messina Minutoli e Caminiti

 

Messina,

Presenti gli assessori al ramo Massimiliano Minutoli e Francesco Caminiti,- informa il Comune di Messina -Ufficio stampa-  è stato effettuato un sopralluogo tecnico da parte dei rappresentanti della Protezione civile nazionale e regionale che, unitamente ai tecnici comunali del servizio Protezione civile e difesa suolo, hanno potuto verificare lo stato dei luoghi interessati dagli eventi meteomarini, che hanno colpito il litorale jonico gli scorsi 9 e 10 febbraio 2023.
Il sopralluogo congiunto, avviato dal litorale di Contesse, si è concluso a Briga Marina, ove, oltre alla verifica delle barriere radenti di protezione danneggiate e della barriera soffolta di Santa Margherita, si è potuto verificare il danno arrecato al contenimento della strada statale 114, oltre Ponteschiavo in direzione sud. I tecnici comunali hanno illustrato gli interventi emergenziali realizzati con fondi comunali che ammontano ad oltre € 300.000,00, così ripartiti: intervento tratto Santa Margherita-San Paolo per l’importo di € 70.000,00, Mili-Galati Marina € 8.000,00, Santa Margherita € 144.000,00 e Galati Marina € 80.000,00.
Per l’evento meteomarino in questione – come si ricorderà – fu convocato un incontro presso la locale Prefettura ed in quella sede la Protezione civile regionale invitò a presentare un computo dei danni ed un’ipotesi di progetto da valutarsi in seguito. Il Comune di Messina ha quindi avviato i primi interventi emergenziali attraverso gli appalti posti in essere, utilizzando tutte le somme disponibili e parte delle somme del nuovo appalto per interventi emergenziali aggiudicato per l’importo di € 250.000,00.
Si rimane quindi in attesa degli sviluppi circa il riconoscimento dei danni per il ristoro, atteso che anche le attività private dovranno essere tenute in considerazione all’interno degli eventuali ristori che verrebbero elargiti dalla dichiarazione dello stato di emergenza.

 

Protezione civile Catania: il CSVE forma 40 volontari per ogni emergenza ed all’utilizzo di attrezzature speciali

Protezione civile

 

Catania

La sede di Nesima del coordinamento comunale della Protezione Civile ha ospitato un corso di formazione di 40 volontari appartenenti a 16 Enti di Terzo Settore di protezione civile della città di Catania, per l’utilizzo in sicurezza di attrezzature speciali: motopompe, elettropompe, idrovore, motoseghe, decespugliatori, gruppi elettrogeni.

 Il corso, promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato Etneo presieduto da Salvatore Raffa, ha rappresentato anche un’occasione di confronto, a cui è intervenuto anche l’assessore alla protezione civile del Comune di Catania Michele Cristaldi, che ha ospitato la formazione presso gli uffici di viale Felice Fontana: “Eventi come questo -ha detto Cristaldi- confermano l’importanza di una collaborazione continua tra istituzioni e volontariato. Da questa sinergia possono nascere opportunità di crescita per tutto il sistema della protezione civile con ricadute positive per la tutela e la sicurezza dei cittadini. Una sinergia che vogliamo incentivare e sostenere per migliorare la risposta sistematica alle emergenze purtroppo sempre più frequenti”.

Presenti all’incontro anche diversi presidenti delle associazioni di volontariato etnee che hanno avuto occasioni di incontro e confronto con le istituzioni.

Rivolgendosi ai volontari, il presidente del CSVE Raffa ha sottolineato la vicinanza agli enti del terzo settore impegnati sul territorio: ”Gli incontri di formazione -ha detto- sono preziose occasioni per migliorare la qualità del servizio dei volontari e garantire una presenza costante sul territorio in ogni situazione”.

Il programma formativo è stato articolato in una parte teorica e in una pratica. Sono state approfondite le tematiche relative al D.Lgs. 81/08, in particolare le questioni relative alla responsabilità dell’operatore e ai principali rischi connessi all’utilizzo delle attrezzature. Si è parlato anche della tecnologia delle dotazioni di lavoro e dei dispositivi di comando, sicurezza, manutenzioni e verifiche. La giornata di formazione si è conclusa con un addestramento all’uso corretto delle attrezzature e con una specifica prova pratica sul campo al termine della quale è stata rilasciato ai partecipanti un attestato.