Presidenza Consiglio comunale di Catania: venerdì 8 marzo-ore 18 , la II edizione del Premio Valore Donna

Premio Valore Donna 2024

 

Venerdì 8 marzo, fra poco,  alle ore 18 nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti, su iniziativa della Presidenza del Consiglio comunale di Catania e del Lions Club Catania for an Absolute Serve, si terrà la manifestazione Premio Valore Donna 2^ edizione.
Tema centrale sarà “Le Donne della Psicologia e la Psicologia delle Donne”, relatrice la professoressa Maria Elvira De Caroli.
Subito dopo verranno consegnati “i dovuti riconoscimenti alle donne presenti che nel 2023 si sono contraddistinte per meriti speciali“.

Rinnovabili in Sicilia, intesa con Rse per una gestione più efficiente della produzione

 

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Palermo,

Regione Siciliana e Rse hanno siglato un protocollo d’intesa triennale per agevolare la definizione di politiche tese al raggiungimento degli obiettivi stabiliti a livello europeo, nazionale e regionale in materia di transizione energetica e sviluppo sostenibile e a supportare la redazione della strategia regionale sulla gestione efficiente, economica ed efficace dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
A firmare l’accordo Calogero Giuseppe Burgio, dirigente generale del dipartimento regionale dell’Energia, e Franco Cotana, amministratore delegato di Rse, società di Ricerca sul sistema energetico controllata dal Gestore dei servizi energetici, alla presenza dell’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.
«Grazie a questa collaborazione – dice l’assessore Di Mauro – Regione Siciliana e Rse potranno lavorare alla pianificazione di un modello energetico che comporti un basso costo per i cittadini e le imprese siciliane e promuovere la gestione efficiente dell’energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Particolare attenzione, nell’ambito dell’accordo, è rivolta alla digitalizzazione dei sistemi elettrici, attraverso la creazione di smart grid neurali, e all’individuazione di configurazioni sostenibili di futuri impianti di pompaggio idroelettrico compatibili con il fabbisogno di accumulo, secondo le strategie energetiche del piano di sviluppo di Terna».
«Sarà verificata – aggiunge Burgio – la possibilità di realizzare in Sicilia la filiera produttiva inerente al convertitore del moto ondoso in energia elettrica denominato Wave Sax, da me sviluppato insieme al mondo accademico e a Rse nel porto di Civitavecchia. Questo potrebbe portare a enormi ritorni occupazionali per la nostra regione. Il Wave Sax, oggi a livello preindustriale, è l’unico a utilizzare la tecnologia mini-idroelettrica capace di sfruttare l’enorme quantità di energia presente nel mare, largamente superiore al fabbisogno antropico».
«Grazie alla sua posizione centrale nel Mediterraneo la Sicilia rappresenta un nodo strategico per le reti energetiche nazionali ed europee – afferma Cotana – Siamo lieti di poter offrire supporto nell’analisi e nella progettazione di piani per lo sviluppo di un sistema energetico regionale che risponda alle caratteristiche di efficienza e sostenibilità ambientale, considerando al contempo gli aspetti tecnici ed economici. Il nuovo meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico (Macse) è una grande opportunità per gli stoccaggi energetici idroelettrici della Sicilia». Rse ha individuato in Sicilia ben undici potenziali sistemi di accumulo idroelettrico per una potenza complessiva di circa 4 GW. «I sistemi di accumulo idroelettrico basati su pompaggi tra due bacini a diversa altezza hanno vari vantaggi rispetto all’accumulo elettrochimico con batterie: durata quasi illimitata, indipendenza da materie critiche come il litio, utilizzo di tecnologie italiane», conclude Cotana.

 

Terme di Sciacca e Acireale, il governatore della Sicilia, Renato Schifani promette: «Al via le procedure per giungere alla riapertura»

 

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Acireale,
«Il rilancio delle terme di Sciacca e Acireale è sempre stato nell’agenda del mio governo. Proprio un anno fa, incontrando il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, avevamo convenuto sulla necessità di accelerare l’iter che porterà alla loro riapertura e, oggi, dando seguito a una mia precisa volontà, espressa in più occasioni, diamo ufficialmente il via a tutte le procedure necessarie per raggiungere l’obiettivo entro la fine di questa legislatura».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel corso del tavolo tecnico che si è svolto questo pomeriggio a Palazzo d’Orléans. Presenti, oltre al governatore, l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, i dirigenti dell’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni, Dora Piazza, del dipartimento regionale delle Finanze, Silvio Cuffaro, della Programmazione, Vincenzo Falgares, del Dipartimento regionale tecnico, Duilio Alongi, del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, il capo di gabinetto della Presidenza, Salvatore Sammartano e il commissario liquidatore delle terme di Sciacca, Carlo Turriciano, «Dovremo procedere – ha sottolineato Schifani – innanzitutto con una veloce due diligence che ci consenta di avere un quadro preciso degli investimenti necessari per gli interventi di ammodernamento e ristrutturazione dei due impianti.
Poi individueremo le risorse, pensiamo, ad esempio, al Fondo per lo sviluppo e la coesione, e infine, attraverso un bando, individueremo i partner privati in grado di assicurare un piano industriale che generi un impatto economico e sociale positivo non solo nei territori in cui ricadono gli stabilimenti, ma in tutta la Sicilia.
Il turismo termale, infatti, è un segmento in crescita che, incrociando gli altri tipi di offerta turistica, grazie anche al nostro clima, può contribuire a uno sviluppo significativo dell’intero settore». Una prima stima verrà eseguita con la massima tempestività dal Dipartimento regionale tecnico. Entro maggio, inoltre, si dovrebbe concludere la fase di liquidazione delle due società, grazie allo stanziamento di 4,3 milioni di euro previsto dalla legge regionale 25 del 21 novembre 2023, che consente di estinguere i debiti erariali e passare così alla chiusura definitiva delle s.p.a. Si deciderà, in quella fase, se i privati verranno coinvolti già dall’inizio nel recupero delle strutture o solo in un secondo momento, per la gestione e il rilancio dei due siti termali.

Mare, Catania, disco verde ai solarium con il ritorno di quelli di Ognina e piazza Sciascia

 

 

 

Catania,

I solarium nel Lungomare quest’anno saranno tre. Dopo alcuni anni assenza, infatti, verrà realizzato anche quello di Ognina di fronte al Nautico, esteso circa 2200 mq insieme a quello, di piazza Sciascia di fronte piazza Europa, che verrà allargato e quello nella spiaggetta con sabbia vulcanica del borgo marinaro di San Giovanni Li Cuti, fermo restando la passerella per i disabili con discesa a mare, un sistema quest’ultimo molto apprezzato già nella scorsa stagione estiva. Lo ha stabilito la giunta comunale guidata dal sindaco Trantino che, anticipando i tempi della programmazione, ha deliberato il piano degli interventi per l’accesso libero al mare della stagione balneare 2024 nel litorale roccioso del lungomare di Catania, .

Abbiamo promosso nuovi investimenti e l’aumento dell’offerta di spazi attrezzati per il mare a favore di cittadini e turisti per la stagione estiva -ha spiegato il sindaco Enrico Trantino, a conclusione della seduta della riunione dell’esecutivo di palazzo degli elefanti-. Riteniamo infatti che una città di mare come è Catania debba avere quanti più spazi attrezzati per godere del mare. Grazie all’impiego dei proventi della tassa di soggiorno l’intervento di 450 mila euro non graverà il bilancio comunale. Mi sento di ringraziare il capo di gabinetto Giuseppe Ferraro per la cura che mette nell’utilizzo dei fondi del turismo per finalità utili a promuovere lo sviluppo a valorizzare gli aspetti ambientali e storico monumentali, secondo gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale e quanti collaboreranno, con gli indirizzi dell’assessore Guzzardi, affinché vi sia una stagione balneare quanto più aperta e inclusiva”.

Già nei prossimi giorni i funzionari dell’assessorato al mare retto da Andrea Guzzardi provvederanno a esperire le procedure di gara sul mercato elettronico: l’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è quella di aprire al pubblico già nei primi giorni del prossimo mese di giugno le piattaforme attrezzate di bar, docce, servizi igienici e salvataggio, per l’accesso libero e sicuro al mare della scogliera.

La riunione della giunta municipale, che ha visto tutti presenti gli assessori che la compongono e in cui sono state approvate numerose altre delibere, si è svolta alla presenza dei ragazzi della consulta provinciale studentesca, che hanno potuto verificare personalmente i processi decisionali dell’esecutivo comunale, al pari di altri loro colleghi di diversi istituti scolastici delle scuole medie superiori di Catania ospiti nelle precedenti sedute, secondo l’impostazione del sindaco Trantino di avvicinare i più giovani all’attività istituzionale.

 

 

 

A19, chiusura svincolo di Termini Imerese.Il Presidente Regione Sicilia, Schifani: «Consapevole dei disagi, ma lavori urgenti»

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Si terrà oggi in prefettura a Palermo una nuova riunione per definire gli ultimi dettagli per la chiusura dello svincolo autostradale di Termini Imerese sull’A19, necessaria affinché l’Anas possa eseguire i lavori di messa in sicurezza. Già da lunedì scorso, nella zona sono stati avviati i primi interventi propedeutici per l’avvio del cantiere.

Le opere, per un importo di 2,1 milioni di euro, prevedono il risanamento del ponte sul torrente Barratina, che raccoglie tutto il traffico in entrata e in uscita proveniente da Palermo e Catania, e di tutte le arterie di accesso all’autostrada. Opere necessarie e non più rinviabili a causa del grave ammaloramento della struttura in diversi punti (vedi foto). L’area di cantiere, che prevede anche il consolidamento di muri di contenimento e delle carreggiate, è di circa due chilometri.

La durata originaria prevista per l’intervento era di sedici mesi, ma dopo le indicazioni date all’Anas dal commissario straordinario per la manutenzione straordinaria della A19, il presidente della Regione Renato Schifani, è stata ridotta a otto. Prima di decidere la chiusura dello svincolo, era stata valutata anche la possibilità di un eventuale bypass, ma l’ipotesi è stata subito accantonata dai tecnici perché sarebbe stato necessario realizzare un ponte provvisorio allungando, quindi, considerevolmente i tempi previsti per i lavori di risanamento strutturale.

Alla riunione di oggi con Anas, i sub commissari nominati dalla Regione, polizia stradale e locale, vigili del fuoco e 118, prenderà parte anche il sindaco di Termini Imerese, non presente a quella dello scorso 8 febbraio scorso.

«Siamo consapevoli – sottolinea il presidente della Regione Schifani – dei disagi che cittadini e utenti saranno costretti ad affrontare, ma la sicurezza viene prima di ogni cosa: forse in molti hanno dimenticato la tragedia del Ponte Morandi a Genova. Proprio per ridurre al minimo le difficoltà, visto che si tratta di un’area vasta utilizzata giornalmente da migliaia di utenti, ho chiesto il raddoppio dei turni di lavoro, dimezzando così il periodo di chiusura. Vigileremo sul rispetto dei tempi e ho dato mandato in tal senso ai due sub commissari».

Catania,Alloggi popolari: riapertura termini nuovo rapporto locativo per occupazione senza titolo

 

Ufficio Stampa

Edilizia

E’ il 2 aprile 2024 –informa il Comune eteno -il termine ultimo per la presentazione delle domande di regolarizzazione dei rapporti locativi per l’occupazione senza titolo di alloggi popolari, come previsto dall’articolo 68 della legge regionale 3/2024  “Riapertura termini per occupazione senza titolo di alloggio popolare” .
Sulla base di quanto disposto dalla Regione, i soggetti che occupavano senza titolo un alloggio di edilizia residenziale pubblica alla data del 31 dicembre 2017 e che a seguito dell’invito rivolto dall’ente proprietario o gestore, relativamente alla possibilità di regolamentare l’occupazione, non hanno presentato istanza di regolarizzazione secondo il comma 2 dell’articolo 63 della legge regionale 8/2018, possono presentare domanda di regolarizzazione entro il 31 marzo 2024, ovvero entro le ore 24.00 del 2 aprile 2024 in quanto i giorni 31 marzo e 1 aprile sono  festivi.
La domanda deve essere redatta tramite l’apposito modulo che può essere scaricato dalla pagina “Direzione Patrimonio” del sito del Comune di Catania, che contiene l’avviso pubblico (, e va presentata secondo le modalità indicate. La regolarizzazione è subordinata ad alcune condizioni:
il possesso dei requisiti previsti dalla legge per l’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica come disposto dall’art. 63 comma 2 della L.R. 8/2018 e dall’art. 1 della L.R. 11/2002;
il saldo dei canoni di locazione dovuti, a decorrere dalla data di iniziale occupazione, da dimostrarsi con le attestazioni di avvenuto pagamento;
il saldo di tutte le spese accessorie dovute, a decorrere dalla data di iniziale occupazione, da dimostrarsi con le attestazioni di avvenuto pagamento;
tutti i componenti del nucleo familiare non devono essere proprietari di un immobile ad uso abitativo né essere stati ed essere assegnatari di alloggio nel rispetto dell’art. 2 del D.P.R. 1035/72 e s.m.i.

Mobilità, 147 nuovi autobus extraurbani in Sicilia. Il Presidente della Regione Sicilia Schifani e l’assessore Aricò: «Investimento da 31 milioni» (Ma l’AST che “serve ” tutti i comuni nel baratro, neppure un cenno) “

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Dal prossimo anno ci saranno 147 nuovi autobus sulle strade extraurbane siciliane. La Regione, attraverso l’assessorato alle Infrastrutture, ha impegnato 31 milioni di euro, provenienti da fondi Pon del ministero delle Infrastrutture, relativi al programma “Infrastrutture e Reti” 2014-2020 – Asse IV del Programma “Potenziamento della mobilità regionale per la ripresa verde, digitale e resiliente”.
Sono venti, nel complesso, le aziende di trasporto pubblico locale che, in base alle richieste presentate un anno fa, potranno adesso beneficiare del contributo regionale e acquistare i nuovi autobus. Il dipartimento regionale delle Infrastrutture, infatti, ha finanziato per l’80 per cento l’acquisto degli autobus, consentendo alle società di trasporto pubblico locale di anticipare soltanto il 20% delle somme, anche sotto forma di fidejussione.
Afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: «Con queste risorse contribuiamo a rinnovare il parco mezzi di decine di aziende del trasporto locale con mezzi nuovi e moderni per offrire maggiori servizi e sicurezza ai cittadini, e nel contempo contribuire al miglioramento della qualità dell’aria»..
«Sono molto soddisfatto – afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – perché si tratta di un provvedimento che ho fortemente voluto e per il quale un anno fa avevo presentato all’Ars la norma, poi diventata legge regionale, che ci ha consentito di anticipare le somme e di rispettare così i termini imposti dal ministero. In questo modo, non solo aiutiamo le aziende azzerando di fatto il costo d’acquisto dei nuovi autobus, ma contribuiamo a migliorare un servizio essenziale per la mobilità di migliaia di siciliani».
Queste, nel dettaglio, le aziende che beneficeranno del contributo regionale: Autolinee Gallo srl, Autolinee Giuseppe Cavaleri srl, Autolinee Magistro srl, Autoservizi Salemi srl, Autotrasporti Tumino srl, Camarda e Drago srl, Etna trasporti spa, F.lli Camilleri & Argento Srl, Fratelli Patti Autolinee Srl, Giuntabus Trasporti Srl, Interbus s.p.a., Prestia e Comande’ Srl, SAIS Autolinee S.p.A., SAIS TRASPORTI SPA, Salvatore Lumia s.r.l., Sberna Viaggi Srl, Segesta Autolinee S.P.A., Sicilbus s.p.a., Urso Guglielmo Srl, Zappalà & Torrisi Srl.

La Corte dei conti Sicilia boccia il Rendiconto 2020 della Regione siciliana . Dove sono finiti i soldi del disavanzo? “Correttivi in atto”

 

 

I giudici contabili bocciano  la parifica del documento varato dall’allora giunta Musumeci.

L’assessore Falcone mimetizza: ” La bocciatura non avrà conseguenze sulla tenuta finanziaria della Regione”

La Corte dei Conti ha definito il giudizio sul rendiconto 2020 della Regione Siciliana, non parificando lo strumento finanziario. Presenti all’adunanza
l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, il ragioniere generale Ignazio Tozzo, il capo di gabinetto della presidenza della Regione Salvatore Sammartano. “Abbiamo preso atto – afferma Falcone – della decisione della Corte dei Conti inerente a una fase finanziaria risalente ormai a un quinquennio fa e che non avrà conseguenze sulla tenuta finanziaria della Regione. Se è vero che il disavanzo al 2018 andava ripianato non in dieci ma in tre anni, è vero anche che la Regione, da allora ad oggi, ha posto in essere tutti i necessari correttivi e guarda ai propri conti con maggiore serenità.

Lo scorso novembre i giudici contabili, accogliendo la richiesta della Procura generale della Corte dei conti, avevano sospeso il giudizio di parificazione del rendiconto, rinviando la decisione in attesa della sentenza della Corte Costituzionale sulla questione del disavanzo: sentenza che è arrivata a fine gennaio di quest’anno, con la quale la Consulta ha dichiarato illegittimo il decreto che consentì all’ex governo Musumeci di spalmare il deficit in dieci anni perché per i giudici la Regione poteva essere autorizzata solo con una legge e dunque andava spalmato in tre anni, tesi questa che era stata sostenuta dalla Corte dei conti.

La manovra,  prevista all’origine in 100 milioni, sale intorno ai 350 milioni.       La Regione Sicilia dovrà dare i promessi 60 milioni ai Comuni per i rifiuti inviati all’estero; 15 milioni a Siciliacque per combattere la crisi idrica a Trapani; 7 milioni per la nuova ondata di stabilizzazioni dei Pip e 6 milioni e mezzo per l’Ast , azienda che funziona poco e male, incontrollata com’è. ma servono anche quasi 170 milioni per coprire tante altre piccole spese e nuove falle di natura contabile.

Ci adegueremo alle indicazioni dei magistrati nella revisione del rendiconto 2020 – aggiunge – potendo disporre degli opportuni accantonamenti che mantengono in sicurezza i nostri bilanci. Ciò è avvenuto anche grazie al rapporto di leale collaborazione che abbiamo instaurato con la Corte dei Conti e che ci ha condotto assieme a risultati importanti: infatti, il rendiconto 2022 certifica il calo del disavanzo della Regione a soli   miliardi di euro. Dal 2021 ad oggi siamo cioè rientrati di quasi tre miliardi e, secondo le nostre previsioni, nel rendiconto 2023, in fase di  predisposizione, rientreremo di altri 800 milioni di euro”.

 

Villa Belmonte,Sicilia, domani inaugurazione nuova sede Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Siciliana

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Palermo,

Si inaugura domani alle 10.30, alla presenza del presidente della Regione, Renato Schifani, la nuova sede del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana nell’ottocentesca Villa Belmonte, nel quartiere Acquasanta a Palermo (via Rampolla Mariano Cardinale, 10B). Alla cerimonia – che farà seguito alla prima udienza del Cga sul posto, alle ore 9 – saranno presenti l’assessore all’Economia, Marco Falcone, il presidente del Cga Sicilia, Ermanno De Francisco.

Villa Belmonte, bene di proprietà della Regione per anni inutilizzato e in abbandono, torna così alla fruizione dei cittadini in veste di nuova sede del Cga Sicilia, dopo una serie di interventi di adeguamento e recupero a cura del dipartimento Finanze e del Dipartimento regionale tecnico.

 

Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, proroga fino a fine luglio

 

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«Il centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina resterà in attività fino al 31 luglio. Il ministero della Salute ha accolto la richiesta che il mio governo aveva avanzato nei giorni scorsi per mantenere in funzione il reparto in attesa che entri a regime la Cardiochirurgia pediatrica del Civico di Palermo». 

Lo ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in seguito alla comunicazione del ministero della Salute sul parere favorevole emesso, di concerto con il ministero dell’Economia, alla proroga fino a fine luglio della convenzione tra l’Asp di Messina e l’ospedale pediatrico Bambin Gesù per la proroga dell’attività del reparto istituito nell’ospedale San Vincenzo di Taormina. 

La richiesta, inviata lo scorso 11 gennaio e firmata da Schifani e dall’assessore alla Salute Giovanna Volo, era stata ritenuta «imprescindibile» al fine di «garantire tutte le attività sanitarie pertinenti e necessarie per organizzare un raccordo operativo» con la nuova Cardiochirurgia pediatrica del Civico di Palermo, assicurare la completa presa in carico dei pazienti cardiopatici pediatrici siciliani e la complessiva messa a regime della nuova struttura nel capoluogo siciliano. 

«La proficua interlocuzione istituzionale tra il mio governo e il ministero della Salute – ha aggiunto il presidente della Regione – continua a dare risultati concreti, nell’interesse dei siciliani. Siamo in costante contatto con il ministro Schillaci, che ringrazio per l’attenzione dimostrata verso la Sicilia e, in particolare, per la vicenda della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. In questi sei mesi, comunque, va trovata una soluzione definitiva, e continuiamo a lavorare per raggiungere questo obiettivo, non nascondendo le difficoltà dei vincoli posti dal vigente “decreto Balduzzi”. Assicurare ai piccoli pazienti affetti da patologie cardiologiche la continuità delle cure e dell’assistenza è, in ogni caso, la nostra priorità, così come siamo consapevoli degli ottimi livelli qualitativi che la struttura taorminese ha raggiunto in questi anni». 

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