Consiglio comunale di Catania: Question time con sette interrogazioni. Ieri approvate 4 mozioni

 

Consiglio comunale

 

Catania,

Il Consiglio comunale- si apprende da una nota comunale –  si è riunito questa mattina per il Question time. Nel corso della seduta sono state esposte all’Amministrazione, presente con il sindaco Enrico Trantino e la Giunta, interrogazioni di competenza di diverse direzioni comunali.  Hanno risposto sui vari argomenti il vicesindaco Paolo La Greca e gli assessori Alessandro Porto, Giuseppe Marletta, Bruno Brucchieri, Salvo Tomarchio.
Queste le interrogazioni:
Notizie in merito al patrimonio librario delle biblioteche dismesse” (Direzioni Cultura e Decentramento), presentata dalla consigliera Gianina Ciancio;
“Problematiche di viabilità in via Santa Sofia e precisamente nell’area prospiciente il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Catania” (Direzione Polizia municipale), consigliere Giovanni Curia e componenti della III Commissione consiliare permanente;
“Procedure di alienazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica” (Direzione Patrimonio), consigliere Erio Buceti e componenti della X Commissione consiliare permanente;
“Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche nel Comune di Catania”  (Direzioni Politiche per la famiglia, Polizia municipale, Manutenzioni, Lavori Pubblici), consigliere Maurizio Caserta;
Villa Curia – Richiesta informazioni in merito alla competenza della manutenzione dell’immobile storico di interesse collettivo incluso nel patrimonio del Comune di Catania, attualmente in stato di avanzato degrado, e alla sua definitiva destinazione d’uso” (Direzioni Patrimonio e Manutenzioni), consigliere Orazio Grasso;
SCMC – Servizi Città Metropolitana di Ct – articolo pubblicato su “quotidiano on line” del 16.02.2024 ‘Nuova Pubbliservizi’: nasce comitato dei dipendenti che presenta un esposto a Procura & C” (Direzione Gabinetto del Sindaco), consigliere Antony Manara (l’Amministrazione ha evidenziato di non poter dare risposta su argomento non di competenza del  Comune);
“Sversamento di sostanze inquinanti nel canale di scolo che costeggia la SS.114, in contrada Pantano D’Arci nei pressi della Zona Industriale di Catania” (Direzione Politiche per l’Ambiente), consigliere Graziano Bonaccorsi,  presentata in aula dalla consigliera Gianina Ciancio.
L’interrogazione “Applicazione proroga al 31.03.2024 della L.R. n.8 del 2018 art.63 co. 2” (Direzione Patrimonio), del consigliere Maurizio Mirenda è stata rinviata per l’impossibilità del proponente di partecipare all’Assemblea.

Nell’ambito del Consiglio comunale del 26 marzo, il civico consesso ha approvato ieri in seduta di prosecuzione queste mozioni:
“Creazione del centro fieristico alla Playa per la promozione del Turismo. Lo sviluppo economico locale e la riqualificazione urbana a Catania”, primo firmatario il capogruppo Forza Italia – Berlusconi Piermaria Capuana;
“Proposta servizio di istruzione domiciliare”, per garantire il diritto alla studio anche in casi quali le degenze a casa per malattia, a firma dei consiglieri Alessandro Campisi e Erika Bonaccorsi;
“Autorità del sistema portuale – Esposizione Piano regolatore portuale”, a firma del capo gruppo Orazio Grasso e dei componenti del gruppo Mpa, per un percorso di informazione e confronto politico per un accorpamento di integrazione della progettualità della città con l’ente Porto e con altri enti coinvolti;
“Interventi urgenti immobili di edilizia popolare” a garanzia di sicurezza e decoro, presentata dal consigliere Maurizio Mirenda.

Centro Padre Nostro,Sicilia, il governatore Schifani riceve il presidente M.Artale: «Sostegno al dormitorio per i senza dimora (venti)»

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Palermo,

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto ieri in visita a Palazzo d’Orléans Maurizio Artale, presidente del Centro di accoglienza Padre Nostro, fondato dal beato don Pino Puglisi, il sacerdote siciliano ucciso dalla mafia di cui ha raccolto l’eredità. Schifani ha accolto la richiesta di un contributo economico per il sostentamento del dormitorio Casa Madonna dell’accoglienza che il Centro Padre Nostro di Brancaccio gestisce da oltre vent’anni e che ospita venti senzatetto, donne e uomini che, in caso di chiusura della struttura per mancanza di fondi, sarebbero costretti a ritornare per strada.

Maurizio Artale ha condiviso con il presidente le sue preoccupazioni per i bisogni della struttura che necessita di aiuti finanziari per proseguire l’attività, in attesa di una soluzione definitiva con il Comune di Palermo e con l’assessorato regionale della Famiglia, i cui uffici stanno lavorando per mantenere in vita il centro.

«Siamo disponibili a fornire il contributo della Presidenza della Regione – ha detto Schifani – per affrontare i costi di gestione del dormitorio e andare incontro alle esigenze della struttura che svolge un importante ruolo di accoglienza delle fasce più deboli. Il mio governo sarà presente tutte le volte in cui occorrerà sostenere coloro che dedicano la propria vita all’assistenza dei più fragili».

Catania: Consiglio comunale approva all’unanimità nuovo regolamento sui beni confiscati

 

Municipio

Foto  Comune di Catania

 

Catania,

Il Consiglio comunale di Catania  ha approvato ieri sera all’unanimità dei 30 consiglieri presenti il nuovo regolamento per l’affidamento dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
L’atto, illustrato dall’assessore ai Beni confiscati, Viviana Lombardo, presente in Aula il sindaco Enrico Trantino, va ad abrogare il regolamento che era stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale del 17 giugno 2014.
Il documento ha ottenuto il via libera dell’Assemblea insieme con diversi emendamenti, alcuni proposti dall’Amministrazione, altri a firma delle commissioni IV e II, uno del consigliere Maurizio Caserta e uno congiunto dei consiglieri Gianina Ciancio e Maurizio Caserta.
Un regolamento all’insegna della trasparenza – ha sottolineato l’assessore Lombardo – ,  frutto di un lavoro condiviso che ha visto in primo luogo l’attività delle Commissioni consiliari, a partire da quella su Statuto regolamento e affari istituzionali, ma anche la collaborazione del mondo accademico, delle associazioni. Tra le varie novità contenute nel documento c’è quella relativa al progetto di un ufficio e uno sportello beni confiscati, in via Monte Sant’Agata 6, dove sono iniziati i lavori per la riqualificazione dei locali”.
Il documento comprende  31 articoli, distribuiti in 5 capi: principi, finalità, oggetto, disposizioni; procedura di acquisizione dei beni confiscati; procedura per l’assegnazione dei beni confiscati; controlli; disposizioni transitorie e finali.
Tra i vari punti figurano il registro dei beni confiscati, lo sportello per l’utenza, la costituzione di un osservatorio permanente,  le linee guida per la destinazione dei beni confiscati,  l’utilizzo diretto per finalità istituzionali e sociali,  l’utilizzo per finalità istituzionali attraverso l’assegnazione a società partecipate, enti strumentali e aziende speciali, l’utilizzo per fini abitativi, la concessione a terzi per finalità istituzionali e sociali.
Il nuovo regolamento è stato redatto in ottemperanza alle disposizioni di legge che hanno previsto che i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata possono essere trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del comune ove l’immobile è sito e che i comuni possono amministrare direttamente il bene o, sulla base di apposita convenzione, assegnarlo in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, a comunità, anche giovanili, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad organizzazioni di volontariato, a cooperative sociali,  o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, nonché alle associazioni di protezione ambientale riconosciute.
Nell’ambito della seduta sono state approvate due mozioni. Una della consigliera Melania Miraglia, per richiedere la risoluzione delle gravi criticità causate dalla carenza di personale al VI Municipio del Comune, l’altra del consigliere Maurizio Mirenda sulla sicurezza che prevede l’utilizzo di fondi regionali per impiego di associazioni ex forze dell’ordine.

 

Relazione dell’Antimafia all’Ars,il Presidente della Regione Sicilia Schifani: «Condivido analisi, accolgo proposte della Commissione Nuove regole sulla disciplina dei rapporti tra i vari assessorati”

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Commissione Antimafia parlamentare presieduta dall’on Cracolici. Il presidente della Regione Renato Schifani – si apprende -è intervenuto oggi all’Ars al dibattito sulla relazione del primo anno di attività della Commissione parlamentare antimafia siciliana.

«Ho sempre sostenuto – ha esordito Schifani – che la dialettica tra i partiti è importante e bisogna essere pronti ad ascoltare maggioranza e opposizione. Sul contrasto alla criminalità organizzata la politica non può e non deve dividersi, perché si farebbe un favore alla mafia. Il clima che registro è importante, accolgo l’analisi fatta dalla Commissione e assicuro al presidente Antonello Cracolici, e a tutti i componenti, che ci faremo carico di esaminare con responsabilità le loro proposte perché hanno un senso concreto, sono credibili e hanno un significato. Ringrazio tutti i componenti per quello che hanno fatto e continueranno a fare».

Il presidente, nel suo intervento, ha toccato svariati temi, sottolineando l’impegno a rafforzare il ruolo della Regione Siciliana in materia di appalti e per il contrasto alla diffusione del crack. Schifani ha parlato anche di  una circolare con nuove regole sulla disciplina dei rapporti tra la Presidenza, gli assessorati e l’intermediazione con le aziende e sulla gestione dei rifiuti su cui il governo regionale sta lavorando, forte delle norme speciali attribuite dal governo nazionale.

Sul tema della gestione pubblica dei beni confiscati alla mafia, Schifani ha assicurato che si confronterà con l’Irfis, «per verificare un eventuale misura per l’abbattimento dei tassi d’interesse per le aziende in amministrazione giudiziaria».

Sulla carenza di sistemi di video sorveglianza in molti Comuni, come segnalato dall’Antimafia, il presidente Schifani ha assicurato che verificherà la possibilità di intervenire attraverso i fondi Fsc.

 

Rifiuti, ok al Piano regionale. Il Presidente della Regione Sicilia e commissario straordinario Schifani: «Due termovalorizzatori per chiudere ciclo e garantire risparmio»

 

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Palermo,

 

Integrare e adeguare la rete impiantistica esistente, consentire il recupero energetico, la riduzione dei movimenti dei rifiuti e una maggiore protezione dell’ambiente, anche attraverso la realizzazione di due termovalorizzatori per la chiusura del ciclo. Sono questi i principali contenuti del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, apprezzato dal governo Schifani nel corso della giunta di oggi pomeriggio.

I termovalorizzatori – ad esclusiva iniziativa e realizzazione pubblica – sono la grande novità del Piano e saranno costruiti in aree idonee delle due maggiori città metropolitane, Palermo e Catania. Una scelta che tiene conto di fattori geografici, per essere al servizio delle due macro-aree della Sicilia occidentale e orientale con la relativa viabilità, e per la presenza di impianti esistenti o di prossima realizzazione.

 

«Il provvedimento adottato oggi in giunta – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è il segnale tangibile dell’accelerazione che il mio governo intende dare alla soluzione del problema dei rifiuti in Sicilia. Un mese fa sono stato nominato commissario straordinario con decreto del presidente del Consiglio dei ministri e subito mi sono messo al lavoro su questo fronte. Il Piano prevede anche la realizzazione di due termovalorizzatori che avranno un costo presuntivo di 800 milioni di euro: saranno impianti costruiti con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021/2027 e la gestione verrà affidata a operatori di mercato selezionati con procedura ad evidenza pubblica. Questo significa che l’investimento a carico degli utenti e il suo ammortamento è nullo. Nello stesso tempo, garantiranno risparmi nello smaltimento dei rifiuti a carico dei Comuni e una produzione di energia che comporterà ricavi: tutto ciò si tradurrà concretamente nella riduzione della Tari per i cittadini. Vogliamo cambiare approccio rispetto al tema: i rifiuti sono una risorsa che va valorizzata e trasformata in energia per realizzare così, e per la prima volta, una vera economia di scala. Senza perdere di vista, comunque – evidenzia Schifani -, il raggiungimento del target fissato dalla direttiva 2018/851 dell’Unione europea che prevede al 2035 una percentuale di recupero e riciclaggio, legati all’incremento della raccolta differenziata, pari ad almeno il 65%. Un obiettivo che vogliamo raggiungere, nel più breve tempo possibile, attraverso campagne mirate di sensibilizzazione, miglioramento dell’impiantistica esistente, controllo del territorio e contestuali sanzioni».

 

Gli impianti assorbiranno il 30 per cento dell’energia prodotta per il loro funzionamento mentre il restante 70% verrà immesso sul mercato producendo un ulteriore ricavo che concorrerà alla riduzione della tariffa di ingresso. Secondo le stime, avranno un fabbisogno di 600 mila tonnellate all’anno per una produzione di 50 Mw di energia elettrica. Negli altiforni di incenerimento verranno immessi rifiuti solidi urbani solo dopo un trattamento meccanico biologico che li priverà di elementi ferrosi e frazioni omogenee “nobili” che possono essere avviate al ciclo di recupero. E in tal senso il nuovo Piano prevede, infatti, anche l’ottimizzazione della rete impiantistica esistente e la realizzazione di quella nuova per il pre-trattamento dei rifiuti.

 

Contemporaneamente, si ridurrà notevolmente il traffico necessario per il loro trasporto, annullando anche la presenza di rifiuti maleodoranti o percolanti, sia nei mezzi circolanti che nelle zone di stoccaggio. Il cronoprogramma prevede l’approvazione definitiva del Piano dopo avere acquisito i relativi pareri ambientali, nel rispetto delle norme europee, entro luglio, per poter poi avviare subito la progettazione degli impianti.

Revocato lo sciopero generale del 18 Marzo dell’Ast ma il trasporto pubblico in Sicilia, e a Catania in particolare, è dir poco che fa davvero pena

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Afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sulla revoca dello sciopero generale del trasporto pubblico locale in Sicilia previsto per il 18 marzo.«Scongiurato lo sciopero generale e il disagio che avrebbe comportato per la mobilità locale, confermo che il governo regionale sta mettendo in atto tutte le azioni necessarie per superare le criticità che interessano la società Ast mantenendo fede agli impegni assunti. L’adozione del nuovo piano industriale dell’Ast si muove in questa direzione, all’interno di un processo di salvataggio e risanamento della società di trasporto pubblico locale, a garanzia dei lavoratori come anche dell’utenza pendolare, scolastica e lavorativa».

«Rivolgiamo il nostro apprezzamento alle rappresentanze sindacali degli autoferrotranvieri che ci hanno comunicato di aver revocato lo sciopero generale del trasporto pubblico locale in programma per il prossimo 18 marzo – aggiunge l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone – – una scelta saggia e costruttiva. Come da impegno assunto nel corso delle trattative svolte dal governo Schifani, il 20 marzo si terrà l’assemblea dei soci di Ast per l’approvazione dei bilanci 2020 e 2021. Una volta compiuto il passaggio – ha concluso Falcone – potremo poi passare all’adozione del nuovo piano industriale della società di trasporto pubblico, altro tassello del percorso di salvataggio e risanamento di Ast da noi avviato. Manteniamo con i sindacati un’interlocuzione costante e franca, nell’esclusivo interesse dei cittadini siciliani e dei lavoratori».

Messina,consiglio comunale in adunanza giorno 19 Marzo per discutere lo stato di degrado e l’ipotesi di riqualificazione dell’area dell’Hotel e del Lido di Mortelle”.

Consiglio comunale: seduta martedì 19 marzo. L’esito dell’adunanza di ieri sera.

Foto dell’Ufficio Stampa Comune di Messina

Messina,

Il Consiglio comunale, riunitosi ieri sera in seduta d’urgenza, dopo avere accolto tre emendamenti, ha approvato, con sedici voti favorevoli, quattordici contrari e nessun astenuto, il provvedimento relativo “all’attivazione della procedura di contestazione della decadenza del consigliere Maurizio Croce per assenze ingiustificate alle sedute del Consiglio comunale”. Successivamente, nel corso dei lavori d’Aula, è stata ritirata “la proposta di deliberazione in indirizzo: attivazione della procedura di contestazione della decadenza per assenze ingiustificate del consigliere comunale Maurizio Croce, ex art. 41, comma 6, del Regolamento del Consiglio comunale del Comune di Messina”.

Il Civico consesso è convocato martedì 19 marzo, alle ore 13.30, con all’ordine del giorno la discussione relativa allo “Stato di degrado e all’ipotesi di riqualificazione dell’area dell’Hotel e del Lido di Mortelle”.

Disco verde in Sicilia alla stabilizzazione degli Asu. Schifani: «Impegno continuo contro il precariato» La massa dei disoccupati:” Asu stabili senza alcun concorso nè esami, che indecenza, questa è la Mafia della politica!

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Dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

«Dopo il personale delle società in liquidazione, il bacino ex Resais, i dipendenti ex Keller, i precari dei comuni in dissesto e i lavoratori ex Pip Emergenza Palermo, va a buon fine anche la soluzione che il governo regionale ha trovato per un’altra categoria di precari storici, ovvero i lavoratori impegnati in attività socialmente utili (Asu). Nel mio programma di governo era previsto lo stop al precariato e stiamo mantenendo l’impegno. Con questo obiettivo, raggiunto dopo la mancata impugnativa della norma sull’iter di stabilizzazione da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, rendiamo la nostra Regione più solida e ordinata, riconoscendo dignità e diritti a migliaia di lavoratori siciliani».

Dichiara l’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, Nuccia Albano

«La stabilizzazione dei 3.700 lavoratori Asu adesso è realtà. Abbiamo dovuto attendere le decisioni di Roma sulla legge di Stabilità: la norma che riguarda questa categoria di precari, approvata nell’ultima finanziaria regionale, non è stata impugnata, così come immaginavamo – . Ciò sancisce la bontà del provvedimento, fortemente voluto dal governo regionale, e al quale abbiamo lavorato assiduamente assieme all’assessore Falcone e all’onorevole Pace. Gli uffici stanno già preparando la circolare da inviare agli enti utilizzatori per velocizzare la fase di applicazione e avviare le procedure per la stabilizzazione. I lavoratori Asu dovranno poi presentare la domanda direttamente agli enti».

Cuc, nel 2023 gare per oltre 2 miliardi. Schifani e Falcone: «Avviato percorso virtuoso»

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i i dati che emergono dal monitoraggio compiuto dall’assessorato dell’Economia sul funzionamento della struttura che centralizza appalti e acquisti della Regione Siciliana, oggi guidata ad interim dalla dirigente Antonella Di Stefano.

«Fin dal nostro insediamento abbiamo avviato un percorso virtuoso nel funzionamento della Centrale unica di committenza – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – per garantire trasparenza, regolarità ed economicità nella gestione degli appalti pubblici. Grazie all’impegno profuso, si è ottenuto un doppio obiettivo: da un lato il raddoppio delle gare rispetto ai precedenti risultati e dall’altro l’immissione nel sistema economico di oltre due miliardi di euro».

«Ci siamo concentrati sul riordino della Cuc, pur facendo i conti con le storiche carenze della struttura – aggiunge l’assessore all’Economia Marco Falcone – con l’obiettivo di valorizzarla per darle maggiore efficienza. Registriamo, in questo senso, i primi segnali positivi circa l’adozione di buone prassi e il conseguimento di notevoli risparmi. Il 2023 è stato dunque l’anno dell’avvio di un percorso di qualità, anche nell’ottica di adempiere ai richiami dell’Anac e alla sfide del nuovo Codice degli appalti».

I numeri registrati da via Notarbartolo certificano un miglioramento costante della performance della Cuc nel periodo 2020-2023 e un netto salto di qualità l’anno scorso, quando si è registrato, fra le altre cose, un risparmio complessivo per l’amministrazione regionale di oltre 620 milioni di euro in ribassi d’asta. Le 19 gare concluse nel 2023 segnano di fatto il raddoppio della mole di lavoro evasa dalla Cuc nel 2020, quando le gare furono 11 per un valore totale di 970 milioni di euro. Nel 2022, invece, le gare ultimate sono state 15, ma l’importo totale dei procedimenti si era attestato a 745 milioni di euro, cioè il 35 per cento del valore delle gare portate a compimento l’anno scorso.

Lotta alla devianza, accordo tra istituzioni a Catania L’assessore regionale Mimmo Turano: “I giovani devono trovare il piacere della libertà”

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Catania,

«L’assessorato dell’Istruzione e l’intero governo regionale sono impegnati in prima linea nel contrasto alla devianza nei quartieri a rischio. Deviare è perdere tempo, opportunità, dignità e forza: dobbiamo, come stiamo facendo con numerosi provvedimenti, rendere le scuole luoghi dove ragazze e ragazzi, anche al di fuori dell’orario curriculare e d’estate, trovino gratificazione e il piacere della libertà».

Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, intervenuto a Catania, nella sala del consiglio della Camera di commercio, alla cerimonia di sottoscrizione del rinnovo dell’”Accordo tra pubbliche amministrazioni volto a prevenire la devianza giovanile nell’area metropolitana di Catania e ad assicurare la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minorenni o dei giovani adulti destinatari di provvedimenti giudiziari civili e penali”.

In occasione dell’incontro, convocato dalla Prefettura di Catania nell’ambito delle attività dell’Osservatorio metropolitano per la devianza minorile, Turano ha ricordato i progetti messi in campo dall’assessorato dell’Istruzione per combattere la dispersione scolastica. Tra gli altri, le più recenti iniziative inscritte nel “Piano strategico triennale per il contrasto alla povertà educativa, la riduzione della dispersione scolastica, la qualificazione e l’internazionalizzazione del sistema scolastico siciliano – Triennio 2023/2025” che si è tradotto in una delibera di giunta.

«È di pochi giorni fa – ha ricordato Turano – la circolare sul tempo pieno nelle scuole primarie, sia in orari extracurriculari che, soprattutto, nel periodo estivo: con il progetto “Fuori Orario” abbiamo appena stanziato 2 milioni e mezzo di euro. Finanziamento che si aggiunge al cospicuo impegno di “Scuola aperte”, per 27 milioni su fondi Fse, che avrà respiro triennale, destinato alle scuole medie e superiori. E ancora, i 2 milioni e 800 mila euro che abbiamo impegnato contro la violenza di genere e gli abusi sui minori, e il grande progetto di contrasto a bullismo e cyberbullismo, al quale abbiamo destinato 2,3 milioni di euro».

 

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