Bonus affitti Sicilia, approvato il nuovo bando 2022. Il governatore Schifani e l’assessore Aricò: «Ventuno milioni per le famiglie”

 

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Oltre 21 milioni di euro per il “Bonus affitti 2022”. Lo prevede il bando firmato dall’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò,  con le modalità, i requisiti necessari e la documentazione da presentare per accedere al contributo. La dotazione finanziaria, proveniente dal Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione del ministero delle Infrastrutture, è di 21,4 milioni di euro. Si tratta di risorse destinate ai titolari di un contratto di locazione per abitazioni pubbliche, private o di edilizia popolare nell’anno 2022.

«La misura del bonus affitto – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – è cresciuta, passando da 17 milioni del 2021 a 21 milioni del 2022: un incremento in linea con la direzione già tracciata dal mio governo, nel solco di un’equità sociale che sia sostegno all’economia reale. Una misura che si è dimostrata essere un concreto aiuto alle famiglie che più hanno sofferto gli effetti di fasi recessive che speriamo ormai superate, così come abbiamo fatto con il bonus caro mutui, stanziando 50 milioni di euro, il cui pagamento è stato completato qualche giorno fa».

«Torniamo con il bonus affitti 2022 – dice l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – dopo l’ottima esperienza dell’anno scorso in cui abbiamo sostenuto oltre diecimila famiglie con un contributo in media di circa 1.600 euro per ogni nucleo familiare. Continuiamo a stare al fianco dei siciliani su un tema così importante come quello del costo dell’affitto che incide non poco sul bilancio familiare».

Il bando individua le fasce reddituali a cui è destinato il bonus: Isee 2022 del nucleo familiare uguale o inferiore alla somma di due pensioni minime Inps, pari a 13.659,88 euro, o uguale o inferiore al limite di reddito previsto per l’accesso all’edilizia sovvenzionata, pari ad 15.639,46 euro. Potranno accedere, inoltre, al contributo anche coloro che hanno subito una perdita del proprio reddito Irpef superiore al 25% dovuto all’emergenza Covid-19, fino a redditi con valore Isee di 35mila euro.

 

Economia, Presidente della Regione sollecita dipartimenti su Rendiconto 2023 Se entro venerdì, 24 maggio, vi saranno inadempienze il Presidente della Regione Sicilia revocherà l’incarico ai direttori

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Entro venerdì prossimo, 24 maggio, tutti i dipartimenti regionali dovranno far pervenire alla Ragioneria generale i dati propedeutici alla predisposizione del Rendiconto generale 2023. Lo prevede una circolare firmata dal presidente della Regione con la quale si accelera sul completamento delle procedure, necessarie per la chiusura del documento finanziario grazie al quale si procederà allo sblocco di altri pagamenti da parte della Regione.

Il mancato rispetto dei tempi sarà considerato grave inadempienza dirigenziale e diventerà oggetto di apposita valutazione da parte della giunta regionale per l’eventuale applicazione di sanzioni, compresa la revoca dell’incarico. Nelle scorse settimane, il governatore aveva stigmatizzato la mancata chiusura del riaccertamento dei residui, convocando in giunta i dirigenti generali dei dipartimenti in ritardo nell’adempimento. Un intervento che si è rivelato decisivo nella conclusione delle procedure con il contestuale sblocco della spesa pari a due miliardi di euro.

Liste d’attesa, con nuovi contratti per i direttori generali rischio decadenza per i manager che non superano le criticità dei tempi di attesa

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Palermo,

Decisione stamattina  della giunta della Regione Sicilia, su proposta del presidente della Regione, a proposito della procedura di nomina dei nuovi direttori generali delle aziende del Servizio sanitario regionale che potrà concludersi, quindi, solo dopo la predisposizione dei nuovi schemi di contratto che saranno definiti dall’assessorato della Salute sulla base delle direttive formulate oggi

Monitoraggio trimestrale e verifica annuale degli obiettivi relativi all’abbattimento delle liste d’attesa: i nuovi manager della sanità siciliana dovranno attenersi al pieno rispetto del Piano regionale approvato dal governo nel luglio dell’anno scorso, pena la revoca dell’incarico anche solo dopo il primo anno di contratto. . In particolare, per ogni direttore generale e in relazione alla situazione registrata in ciascuna azienda, saranno fissati specifici e concreti obiettivi relativi all’abbattimento dei tempi per l’accesso alle cure e alle prestazioni sanitarie.

Verrà introdotta, inoltre, rispetto al passato, una verifica annuale sul raggiungimento degli obiettivi individuati oltre a un costante monitoraggio a cadenza trimestrale, effettuato attraverso i dipartimenti regionali Pianificazione strategica e Attività sanitarie, per garantire ai pazienti tempestività di accesso alle cure.

Il mancato rispetto degli obiettivi specifici, concreti e misurabili, che verranno definiti in sede assessoriale per il superamento delle criticità relative ai tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali e di ricovero, comporterà l’immediata risoluzione del rapporto di lavoro già dopo la verifica al primo anno di contratto.

Istruzione dei detenuti, rinnovato l’accordo in Sicilia per i poli universitari penitenziari: 118 iscritti ai corsi di laurea

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Palermo,

Si rafforza l’impegno istituzionale per garantire e promuovere la formazione universitaria dei detenuti in Sicilia. È stato firmato, infatti, stamattina, a Palazzo d’Orleans, il rinnovo dell’accordo quadro per la realizzazione dei poli universitari penitenziari nell’Isola per il triennio 2024-2027. Istituiti negli atenei regionali già nel 2021, questi centri hanno l’obiettivo di garantire un percorso di istruzione e formazione ai detenuti e agli internati che vogliono conseguire un titolo universitario, favorendone la riabilitazione psico-sociale, con ricadute positive nell’affrontare il percorso di recupero.

A sottoscrivere l’intesa, il presidente della Regione, l’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale, il Garante regionale dei diritti dei detenuti, il Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria in Sicilia, i rettori delle Università di Palermo, Catania, Messina. Sarà perfezionata successivamente l’adesione all’accordo anche da parte della Kore di Enna.

Una conferma da parte degli enti coinvolti dell’importanza delle attività svolte dai poli che, come documentato dalle relazioni prodotte dalle Università a conclusione del primo triennio, ha permesso a numerosi detenuti in espiazione di pena in Sicilia di intraprendere un percorso di studi universitari: per l’anno accademico 2023-2024 risultano 118 gli iscritti ai corsi di laurea.

I sottoscrittori dell’intesa si impegnano a favorire accordi con altri enti e istituzioni presenti sul territorio, comprese le associazioni di volontariato e del terzo settore che già operano negli istituti penitenziari, ma anche a favorire l’adesione all’accordo di altri enti universitari per gli studi superiori che operano nel territorio regionale.

I destinatari delle attività formative sono i detenuti, gli internati e i soggetti in esecuzione penale in Sicilia che, in possesso dei requisiti previsti dalla legge, intendano immatricolarsi o siano iscritti a corsi universitari.

Le attività avranno prioritariamente luogo nelle sedi individuate dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, d’intesa con gli atenei, con il fine di coordinare le attività didattiche e di dare riconoscimento all’impegno profuso dai singoli operatori, ossia docenti, tecnici, personale amministrativo, tutor e studenti.

Le Università garantiranno la didattica nei singoli istituti penitenziari. Si impegnano anche a prevedere: la messa a disposizione di strumentazioni tecnologiche, materiale librario e didattico o banche dati ai detenuti iscritti; un sevizio di sostegno allo studio attraverso attività di tutorato e mediante tecniche di insegnamento a distanza; misure economiche che favoriscano l’iscrizione e la frequenza dei corsi da parte dei detenuti indigenti; convenzioni che stabiliscano “tirocini curriculari” degli studenti universitari nelle strutture penitenziarie, soprattutto negli ultimi anni del corso di studi, anche per la stesura della propria tesi di laurea. Le università trasmetteranno alla Regione una relazione annuale sulle attività e sull’andamento dei poli.

Il Garante regionale dei diritti dei detenuti, anche in rappresentanza della Regione, potrà sottoscrivere gli specifici atti di collaborazione tra le singole università e il Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria.

La Regione Siciliana si impegna a contribuire alle spese necessarie al perseguimento delle finalità dell’accordo. 

Regione Sicilia e lotta alla mafia, restaurato il casolare del giornalista “Peppino Impastato” assassinato a Cinisi: tutti presenti alla cerimonia, anche la Commissione Antimafia

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Palermo,

Restaurato e restituito alla collettività il casolare “Peppino Impastato” a Cinisi, nel Palermitano, dove il 9 maggio del 1978 l’attivista politico e giornalista venne assassinato dalla mafia. Stamattina la cerimonia di inaugurazione con il presidente della Regione, che ha annunciato l’affidamento in comodato d’uso gratuito del sito, simbolo della lotta alla criminalità, alle associazioni del territorio impegnate nella salvaguardia della memoria.

 

Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore regionale ai Beni culturali e la soprintendente di Palermo, il prefetto e il questore di Palermo, il commissario straordinario del Comune di Cinisi, il presidente della commissione regionale Antimafia, numerose autorità civili e militari, oltre ai familiari di Impastato e alle delegazione dell’istituto comprensivo di Cinisi e del plesso di Terrasini del liceo statale di Partinico recentemente intitolato a Peppino e Felicia Impastato. Il presidente della Regione si è intrattenuto con gli studenti, affrontando il tema della legalità praticata nel quotidiano, e ha rivolto loro un invito a visitare Palazzo d’Orléans.

 

Il progetto di recupero dell’immobile e del terreno circostante – espropriati ed entrati in possesso della Regione nel 2020 – è stato redatto dalla Soprintendenza dei beni culturali di Palermo. I lavori erano stati avviati nel gennaio 2023 e finanziati con risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2020-2024 per un importo pari a centocinquantamila euro. Ad eseguirli l’impresa palermitana Scancarello. 

 

Con questo intervento la Regione Sicilia ha voluto salvare dal degrado un luogo già dichiarato di interesse culturale, che ha una forte valenza evocativa, di testimonianza di civiltà e di lotta alla criminalità, rendendolo uno spazio aperto ai cittadini e tappa di quel “percorso della memoria” in ricordo delle vittime di mafia che tanti visitatori compiono nel nome della legalità.

 

Nello specifico, i lavori hanno riguardato il consolidamento della muratura e del fondale con la realizzazione di un vespaio areato perimetrale oltre che degli intonaci esistenti. Si è proceduto alla pulitura e all’integrazione delle pavimentazioni esistenti con basole in pietra di Billiemi bocciardate, alla collocazione di infissi in legno, porte d’ingresso e vani finestra e alla realizzazione dell’impianto elettrico. Per quanto riguarda la revisione delle coperture, si è provveduto al rifacimento del massetto, all’impermeabilizzazione con malta e al ripristino del soffitto incannucciato a vista.

 

All’interno della stalla, al posto della seduta in pietra sulla quale erano rimaste impresse tracce di sangue, si è scelto di realizzare un parallelepipedo in policarbonato trasparente. Sulla superficie di uno dei lati, una porzione è stata resa manualmente rugosa per fissare simbolicamente quelle macchie, con l’ intento di “cristallizzare l’assenza”.

Catania,Consiglio comunale approva documento unico di programmazione 2024-2026 (26 voti favorevoli- 4 contrari)

 

Municipio

Catania,

Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di ieri sera, con 26 consiglieri favorevoli e quattro contrari, il Documento unico di programmazione 2024-2026, presupposto fondamentale e imprescindibile per l’approvazione del bilancio 2024-2026.
L’atto risponde al nuovo ordinamento contabile, che rafforza il ruolo della programmazione, e fa riferimento in particolare al Testo unico degli enti locali (decreto legislativo 267/2000)  e al decreto legislativo 118/2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi” così come modificato e integrato dal decreto legislativo 126/2024.
Il Dup è composto da due volumi. Il primo presenta la Sezione strategica (Analisi del Contesto esterno ed interno all’ente; Linee Programmatiche), che sviluppa e concretizza appunto le linee programmatiche di mandato e  individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’amministrazione con un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo.
Il secondo volume presenta la Sezione operativa, che costituisce lo strumento a supporto del processo definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici, fissati in un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del bilancio di previsione.
Si articola in due sottosezioni. La parte prima (Missioni e Programmi), nella quale vengono declinati in programmi gli obiettivi strategici. La parte seconda, comprendente i Documenti di programmazione dell’ente, e nello specifico:
il Programma triennale opere pubbliche;
la Programmazione delle risorse finanziarie da destinare al fabbisogno di personale a livello triennale e annuale entro i limiti di spesa e della capacità assunzionale dell’Ente in base alla normativa vigente;
il Piano delle alienazioni e valorizzazione del patrimonio immobiliare;
la Verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie con Determinazione del prezzo di cessione;
il Programma triennale di acquisti di beni e servizi – art. 37 D. Lgs. n. 267/2000.
Il Dup è stato approvato insieme con 16 emendamenti fatti propri dall’Amministrazione e con  l’immediata esecutività.

La Sicilia avvolta ancora una volta dall’ombra della Mafia e della politica Oggi l’interrogatorio in Tribunale di Luca Sammartino Il Calvario inizia per il “re delle preferenze”

 

 

Chi è Luca Sammartino, «signore delle tessere» e vicegovernatore della Regione Sicilia (oggi sospeso) passato dall’Udc al Pd, poi a Italia viva e infine alla Lega

Archivi -Sud Libertà

Il Gip dottssa C.Aurora Valenti ha fissato a stamane  venerdì 19 aprile gli interrogatori al deputato regionale Luca Sammartino ed al maresciallo dei carabinieri in pensione Antonino Cunsolo.

L’ex vicegovernatore  della Sicilia ed assessore Regionale all’Agricoltura è stato sospeso -è noto. per un anno dai pubblici uffici accusato del reato di corruzione dalla Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta “Pandora” su presunte infiltrazioni mafiose nel Comune di Tremestieri Etneo dove avrebbe agito da referente politico.  Sammartino  39 enne  -è noto come il re delle preferenze siciliane :prima Udc, poi Articolo 4, Pd, Italia viva e infine Lega. La stagione di massima esposizione è  quella del 2017 , la sua qualifica professionale è di odontoiatra

La linea di difesa sarà resa nota  dal l’avvocato Carmelo Peluso,   scelto quale penalista dall’indagato e sarà comunicata quanto prima

La solidarietà del sindaco della Città metropolitana di Messina al Primo cittadino del comune di Novara di Sicilia .Basile invita con una nota il sindaco Bertolami a sospendere lo sciopero della fame.

 

La solidarietà del sindaco della Città metropolitana di Messina al Primo cittadino del comune di Novara di Sicilia

Foto allegata dal Comune di Messina (Uf.Stampa)

Messina,

Il sindaco Federico Basile è intervenuto stamani nella vicenda che vede, dallo scorso giovedì 11 aprile, il sindaco del comune di Novara di Sicilia Girolamo Bertolami, protagonista di una protesta pacifica,  lo sciopero della fame, contro l’inerzia da parte dell’Anas in merito ai lavori della SS 185, nel territorio di Francavilla di Sicilia.

Il sindaco Basile, riferisce in una nota, di avere sentito Bertolami telefonicamente invitandolo a sospendere lo sciopero della fame a tutela della propria salute, e nel contempo tiene a precisare nella qualità di Sindaco metropolitano che “in merito all’evidente ritardo nei lavori di ripristino dei danni alla SS 185, causati da un evento alluvionale, nulla è fattibile da parte dell’amministrazione metropolitana”.

“In questa vicenda tengo comunque a sottolineare la necessità di dare voce e fare squadra tra noi amministratori di Comuni per avere risposte e interventi immediati in tutte quelle circostanze in cui l’inerzia è ascrivibile ad altri enti. Pur comprendendo le oggettive difficoltà che presentano opere di questo tipo e so bene come non sia semplice rispettare i tempi, credo che sia opportuno da parte dell’Anas verso i Sindaci, una informativa chiara con specifiche tempistiche d’inizio e conclusione dei lavori, visto che parliamo spesso di segmenti stradali di vitale importanza per l’economia e lo sviluppo dei nostri territori, oltre alla necessità di garantire la normale vivibilità e mobilità a comunità che rischiano di rimanere isolate e ingiustamente penalizzate”, conclude la nota.

 

Siccità Sicilia, nasce la cabina di regia per l’emergenza idrica Un team di “super”dirigenti della Regione,già plurincaricati con ulteriori indennità-compensi

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Palermo,

È stata istituita, su proposta del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, la cabina di regia per l’emergenza idrica. Lo ha deciso il governo siciliano nel corso della riunione di giunta di oggi pomeriggio. La struttura, che avrà il compito di individuare, stimolare e coordinare gli interventi più urgenti e indifferibili per mitigare gli effetti della crisi, sarà guidata dallo stesso Schifani e coordinata dal capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina che già riveste altri incarichi (n.d.r:).

Ne fanno parte poi: il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico Duilio Alongi; l’avvocato generale della Regione Giovanni Bologna; Mario Cassarà del dipartimento regionale Acqua e rifiuti; Antonino Granata dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia; Giorgio Domenico Micale, professore ordinario di Teorie dello sviluppo dei processi chimici del dipartimento di Ingegneria dell’università di Palermo; Mario Rosario Mazzola, già professore ordinario di Costruzioni idrauliche presso l’università di Palermo, attualmente presidente della fondazione Utilitatis e componente del Consiglio superiore dei lavori pubblici; Enrico Foti, ordinario di Idraulica dell’università di Catania; Salvatore Barbagallo, professore ordinario di Idraulica agraria dell’università di Catania; Salvatore Sammartano, capo di gabinetto del presidente della Regione. Gli assessori all’Agricoltura, all’Energia e alle Infrastrutture potranno liberamente partecipare alle riunioni della struttura, che si insedierà domani pomeriggio a Palazzo d’Orléans.

«Ho voluto questa struttura – dice Schifani – per definire strategie coordinate da un’unica regia e adeguate a contenere gli effetti negativi della crisi. Ma anche per accelerare sia la realizzazione delle infrastrutture necessarie sia gli interventi di ammodernamento volti alla riduzione delle perdite di risorsa idrica. Possiamo contare sul contributo di un team di professionisti che ci supporteranno da un punto di vista tecnico e che daranno impulso alle azioni. La crisi che stiamo vivendo – aggiunge il presidente della Regione – è severa, qui come in altre regioni non solo italiane, ma insieme col governo nazionale stiamo mettendo in campo tutte le misure necessarie anche per risolvere problemi mai affrontati prima. Ci stiamo impegnando al massimo e i risultati si vedranno».

Voto siciliani fuori sede per regionali e amministrative La deputata del M5S Martina Ardizzone comunica un proprio disegno di legge, una opportunità del governo siciliano”

 

Voto siciliani fuori sede .Una stelletta brilla in cielo.  Afferma la deputata  deputata M5S all’Ars Martina Ardizzone, prima firmataria di uno dei 4 disegni di legge delle opposizioni all’esame della commissione Affari istituzionali che oggi ha audito sul tema le associazioni “The good lobby”, “Generazione Itaca” e il comitato “Voto dove vivo” : .“La Sicilia può avere l’occasione di fare da apripista per le altre regioni italiane sul voto a distanza per i fuori sede in occasione delle elezioni amministrative e regionali. Schifani non perda questa imperdibile opportunità: potrebbe essere il fiore all’occhiello del suo governo”.

 

Il governo nazionale – dice Ardizzone – si sta muovendo per aprire al voto a distanza in occasione delle elezioni europee e politiche, il nostro ddl completerebbe il quadro aprendo anche alle competizioni regionali e amministrative e saremmo i primi a farlo, visto che nelle altre regioni ci si sta muovendo con l’approvazione di mozioni, ma non di una compiuta legge come la nostra”.