Da domani Centuripe e Vittoria, “zone rosse”, su ordinanza del governatore Regione Sicilia Musumeci

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Nuove criticità in Sicilia e nuovi controlli da domani. Due nuove “zone rosse” sono state infatti istituite dal   presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per contrastare la diffusione del Coronavirus. Vittoria, in provincia di Ragusa, e Centuripe nell’Ennese. L’ordinanza, adottata d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sentiti la Commissione prefettizia e il sindaco, andrà in vigore domani  fino al 10 novembre.

Sarà vietato circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, fatta eccezione nei casi in cui ci si debba recare sul luogo di lavoro (solo se non è consentito il cosiddetto “smart working”), ovvero per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e l’acquisto di beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria o per appuntamento presso studi professionali.

Gli esercizi commerciali (quali bar, ristoranti, rosticcerie, panifici, pollerie, paninerie e similari) garantiranno per le finalità di asporto l’accesso solo a una persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, anche per l’attività di consegna a domicilio.

La partecipazione a funzioni religiose è contingentata nel numero dei partecipanti secondo un apposito protocollo che verrà condiviso tra i Comuni e gli eventuali richiedenti. Tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado, sono sospese, così come le fiere, le sagre e i mercati rionali.

Consentito il transito per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali, così come per i residenti o domiciliati (anche di fatto) nei due Comuni interessati, esclusivamente per garantire le necessarie cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.

Il mercato ortofrutticolo di Vittoria mantiene la propria piena funzionalità. Con riferimento al ciclo della filiera agroalimentare e ortofrutticola e, in genere, all’organizzazione delle attività mercatali, l’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa dovrà intensificare i controlli per la prevenzione e il contenimento del contagio. Adesso vedremo fra stasera e domani il nuovo Dpcm del governo Conte che proseguirà oggi il confronto con le Regioni.

E’ uscita l’Ordinanza del Presidente della Regione Sicilia Musumeci per arginare il fenomeno Covid-19

 

Migranti, stop del Tar a Musumeci: è davvero una sconfitta? - Città Nuova -  Città Nuova

 

E’ uscita l’ordinanza del governatore Nello Musumeci contenente misure di contenimento congiunte tra Regione e ministero della Salute che tengono conto delle indicazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico siciliano. Nell’ambito dell’auspicata collaborazione con il Ministero competente,Il governatore  ha comunicato la sua decisione al ministro Roberto Speranza, decisione finalizzata ad arginare il fenomeno  Coronavirus nell’Isola.

Il provvedimento entrerà in vigore domani (25 ottobre) e sarà valido fino al 13 novembre, per due settimane. Si tratta di azioni tarate sull’attuale andamento epidemiologico della Sicilia, dove non si registrano situazioni di allarme rosso, come in altre aree del Paese.

Circolazione e spostamenti.
Per evitare assembramenti, su tutto il territorio regionale, dalle 23 alle 5, sono limitati gli spostamenti con ogni mezzo, a eccezione dei trasferimenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o d’urgenza, per motivi di salute e per il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza.

Attività didattica.
Per le sole scuole superiori è disposta (da lunedì 26 ottobre) la sospensione delle lezioni in presenza e il contestuale avvio della didattica a distanza.

Mezzi di trasporto.
Sul fronte della mobilità si è provveduto a ridurre del 50 per cento la capacità dei posti nei trasporti pubblici su gomma, rotaia e marittimi.

Esercizi commerciali.
Gli esercizi commerciali, tra cui outlet e centri commerciali, resteranno aperti anche la domenica ma fino alle 14, a eccezione di edicole, farmacie e tabaccherie che potranno mantenere i consueti orari di chiusura.

Attività di ristorazione.
L’attività di ristorazione, invece, sarà consentita dalle 5 alle 23, con consumo al tavolo ma con un massimo di sei persone per tavolo. La consumazione al banco è ammessa solo dalle 5 alle 18. E’ invece consentita la ristorazione, solo per la consegna a domicilio, fino alle 24, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Possibili anche le attività di mense e catering.

Strutture termali e centri benessere.
Dalle 8 alle 20 potranno restare aperte palestre, piscine, strutture termali e centri benessere. Inoltre, nella stessa fascia oraria, sarà permessa l’attività di sale bingo e sale gioco, ma con una limitazione per i clienti del 50 per cento della capienza.

Prevenzione sanitaria.
Le Asp, sotto il monitoraggio dell’assessorato della Salute, avvieranno campagne sulla diffusione dell’epidemia nel territorio regionale mediante appositi progetti di tracciamento, a partire dalla popolazione in età scolastica e in aree caratterizzate dalla insorgenza di cluster localizzati.

 

Misure di contenimento congiunte tra Regione e ministero della Salute che tengono conto delle indicazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico siciliano. Il governatore Nello Musumeci ha firmato poco fa, sentito il ministro Roberto Speranza, la nuova ordinanza per limitare il diffondersi del Coronavirus nell’Isola. Il provvedimento entrerà in vigore domani (25 ottobre) e sarà valido fino al 13 novembre, per due settimane. Si tratta di azioni tarate sull’attuale andamento epidemiologico della Sicilia, dove non si registrano situazioni di particolare allarme sanitario, come in altre aree del Paese.

Circolazione e spostamenti.
Per evitare assembramenti, su tutto il territorio regionale, dalle 23 alle 5, sono limitati gli spostamenti con ogni mezzo, a eccezione dei trasferimenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o d’urgenza, per motivi di salute e per il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza.

Attività didattica.
Per le sole scuole superiori è disposta (da lunedì 26 ottobre) la sospensione delle lezioni in presenza e il contestuale avvio della didattica a distanza.

Mezzi di trasporto.
Sul fronte della mobilità si è provveduto a ridurre del 50 per cento la capacità dei posti nei trasporti pubblici su gomma, rotaia e marittimi.

Esercizi commerciali.
Gli esercizi commerciali, tra cui outlet e centri commerciali, resteranno aperti anche la domenica ma fino alle 14, a eccezione di edicole, farmacie e tabaccherie che potranno mantenere i consueti orari di chiusura.

Attività di ristorazione.
L’attività di ristorazione, invece, sarà consentita dalle 5 alle 23, con consumo al tavolo ma con un massimo di sei persone per tavolo. La consumazione al banco è ammessa solo dalle 5 alle 18. E’ invece consentita la ristorazione, solo per la consegna a domicilio, fino alle 24, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Possibili anche le attività di mense e catering.

Strutture termali e centri benessere.
Dalle 8 alle 20 potranno restare aperte palestre, piscine, strutture termali e centri benessere. Inoltre, nella stessa fascia oraria, sarà permessa l’attività di sale bingo e sale gioco, ma con una limitazione per i clienti del 50 per cento della capienza.

Prevenzione sanitaria.
Le Asp, sotto il monitoraggio dell’assessorato della Salute, avvieranno campagne sulla diffusione dell’epidemia nel territorio regionale mediante appositi progetti di tracciamento, a partire dalla popolazione in età scolastica e in aree caratterizzate dalla insorgenza di cluster localizzati.

E’ uscita l’ordinanza del Presidente della Regione Sicilia. Contiene misure di contenimento congiunte tra Regione e ministero della Salute che tengono conto delle indicazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico siciliano.Nell’ambito dell’auspicata collaborazione con il Ministero competente il governatore Nello Musumeci  ha comunicato la decisione al  ministro Roberto Speranza, decisione finalizzata ad  arginare il diffondersi del Coronavirus nell’Isola. Il provvedimento entrerà in vigore domani (25 ottobre) e sarà valido fino al 13 novembre, per due settimane. Si tratta di azioni tarate sull’attuale andamento epidemiologico della Sicilia, dove non si registrano situazioni di particolare allarme sanitario, come in altre aree del Paese.Punti essenziali:

Circolazione e spostamenti.
Per evitare assembramenti, su tutto il territorio regionale, dalle 23 alle 5, sono limitati gli spostamenti con ogni mezzo, a eccezione dei trasferimenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o d’urgenza, per motivi di salute e per il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza.

Attività didattica.
Per le sole scuole superiori è disposta (da lunedì 26 ottobre) la sospensione delle lezioni in presenza e il contestuale avvio della didattica a distanza.

Mezzi di trasporto.
Sul fronte della mobilità si è provveduto a ridurre del 50 per cento la capacità dei posti nei trasporti pubblici su gomma, rotaia e marittimi.

Esercizi commerciali.
Gli esercizi commerciali, tra cui outlet e centri commerciali, resteranno aperti anche la domenica ma fino alle 14, a eccezione di edicole, farmacie e tabaccherie che potranno mantenere i consueti orari di chiusura.

Attività di ristorazione.
L’attività di ristorazione, invece, sarà consentita dalle 5 alle 23, con consumo al tavolo ma con un massimo di sei persone per tavolo. La consumazione al banco è ammessa solo dalle 5 alle 18. E’ invece consentita la ristorazione, solo per la consegna a domicilio, fino alle 24, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Possibili anche le attività di mense e catering.

Strutture termali e centri benessere.
Dalle 8 alle 20 potranno restare aperte palestre, piscine, strutture termali e centri benessere. Inoltre, nella stessa fascia oraria, sarà permessa l’attività di sale bingo e sale gioco, ma con una limitazione per i clienti del 50 per cento della capienza.

Prevenzione sanitaria.
Le Asp, sotto il monitoraggio dell’assessorato della Salute, avvieranno campagne sulla diffusione dell’epidemia nel territorio regionale mediante appositi progetti di tracciamento, a partire dalla popolazione in età scolastica e in aree caratterizzate dalla insorgenza di cluster localizzati.

Ballottaggi in diversi comuni siciliani, già le certezze

 

In via di definizione elettorale le operazioni di scrutinio nelle varie sezioni comunali interessate.  Vi sono alcune certezze. Apprendiamo ad es. che Franco Miccichè, autonomista a capo di liste civiche che ha incassato il sostegno di Lega, FI e Diventerà Bellissima, è il nuovo sindaco di Agrigento. Il verdetto arriva al termine di in uno dei 4 ballottaggi che coinvolgono altrettanti comuni siciliani (al voto anche a Carini, Augusta e Floridia): ha raggiunto oltre il 60% delle preferenze e i numeri non lasciano dubbi sulla vittoria finale.

Marco Carianni è, invece, il nuovo sindaco di Floridia: il 24enne, al secondo turno, ha battuto Salvo Burgio con 4.540 voti; è il più giovane sindaco che la città abbia mai avuto.

A Carini Monteleone esprime pubblicamente felicità per il risultato a suo favore:   ma  “c’è Lo spoglio delle schede e non c’è ancora un risultato ufficiale nella sfida con Salvatore Totò Sgroi (centrodestra).

Ad Augusta il vincitore del ballottaggio è  Giuseppe Di Mare con  “Benvenuto futuro”. L’altro candidato al ballottaggio è Giuseppe Gulino. Non ci sono ancora risultati ufficiali dello scrutinio in corso.

L’affluenza definitiva per i ballottaggi di ieri e oggi nei quattro comuni coinvolti, si è attestata al 40,13%, in forte calo rispetto al 58,04% del primo turno: un contrazione del 17,91%. Il numero degli elettori ad Agrigento si è fermato al 42,62%, con un -20,37% circa rispetto al 2012, l’ultima volta che si era verificato un ballottaggio (in quel caso a votare si recò oltre il 60% degli aventi diritto). Affluenza minore rispetto alle precedenti elezioni anche a Carini dove ha votato il 32,05% (-14,53%), ad Augusta dove si è recato alle urne il 42,95% (-18,84%) ed infine a Floridia il 43,68% (17,80).

 

Ballottaggi, oggi alle 14 si chiudono le operazioni di voto

elezioni comunali reggio calabria 2020

 

Urne aperte anche oggi  dalle 7 in Sicilia fino alle 14  per i ballottaggi. Si prosegue con il voto in quattro comuni: Agrigento, unico capoluogo di provincia; Carini, nel Palermitano; Augusta e Floridia nel Siracusano.Le operazioni di scrutinio avranno inizio oggi dopo il completamento delle operazioni di voto.
Ricorderemo che nella città dei Templi – dove si concentrano le attenzioni degli osservatori politici -a contendersi la poltrona di primo cittadino sono il sindaco uscente Lillo Firetto, sostenuto da liste di centro, che al primo turno ha ottenuto il 27,8% dei consensi, e Franco Miccichè, appoggiato da Vox e liste civiche, che ha ottenuto il 36,6% dei voti.

 

Elezioni amministrative Agrigento, Firetto non si apparenta, Miccichè  invece sì | SICILIATV.ORG

Franco Miccichè                                                                    Lillo Firetto

A Carini la sfida è tra l’uscente Giovì Monteleone del centrosinistra, che ha ricevuto il 37,5% delle preferenze, e Totò Sgroi del centrodestra, che ha ottenuto il 33,5% dei consensi.
Ad Augusta la contesa è tra l’ex sindaco Pippo Gulino che ha conquistato il 31,4% delle preferenze e Giuseppe Di Mare che si è fermato al 27,1%.
A Floridia il duello sarà tra Marco Carianni che ha ottenuto il 26,1% dei voti, sostenuto da liste civiche, e Salvo Burgio, che ha conquistato il 17,2% dei consensi, sostenuto da FdI e lista civica.

Ordine architetti di Catania:”Con la legge “Semplificazioni” sono state ingessate le città ed aggirati i pareri delle Soprintendenze”

Beni culturali, "potenziare | risorse umane e Soprintendenze" - Live Sicilia

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CATANIA

Il recente decreto-legge Semplificazioni all’articolo 10 stabilisce che in tutte le zone A delle nostre città si potranno demolire e ricostruire edifici esistenti solo se inseriti in un piano particolareggiato di recupero e riqualificazione. In assenza di un dettagliato strumento di pianificazione urbanistica, la demolizione e ricostruzione sarà consentita solo e soltanto se l’edificio verrà riedificato con la stessa sagoma, sedime, volumetria, prospetti e caratteristiche tipologiche.    Assieme ad altri Ordini italiani il consiglio dell’ordine architetti etneo-si apprende – ha inviato al Senato proposta di modifica della legge “Semplificazioni” per una maggiore flessibilità.        Sarà da valutare quindi se vi siano interessi particolari da un lato o dall’altro.

«Contrarietà ha espresso  infatti –  il  consiglio dell’Ordine  Architetti di Catania e il presidente Alessandro Amaro perchè nel capoluogo etneo, come in tutte le altre città italiane, alcuni “mostri” urbani che si trovano in centro storico, verrebbero tutelati alle stessa stregua di edifici dal valore architettonico, e risorgerebbero tali e quali, senza alcuna miglioria qualitativa in chiave contemporanea». Un approccio legislativo che penalizza la rigenerazione urbana e che difende i «falsi storici», tutelando anche edifici senza alcun pregio: «Le modifiche apportate all’articolo 10 – spiega Amaro – annullano ogni possibilità di riqualificazione nelle zone A, ingessando di fatto le città, lì dove spesso è presente uno scenario edilizio del dopoguerra, che vede edificazioni frammentarie, disomogenee, dissestate, degradate e spesso legittimate da piani di recupero o condoni edilizi. In altre parole, diventeranno intoccabili anche quelle strutture di scarso o nullo valore architettonico».

L’emendamento in vigore rappresenta un ostacolo non solo all’ammodernamento e alla rigenerazione dei tessuti storici, ma anche alla prevenzione e sicurezza urbana: «Con le modifiche apportate al decreto e con l’impossibilità di lavorare sulla sagoma dell’edificio – sarà molto difficile, se non impossibile, attivare interventi di messa in sicurezza antisismica. Impensabile in una città come Catania, così come in buona parte del territorio nazionale».

Il disappunto del consiglio etneo si riferisce non solo alle modifiche dell’articolo 10, ma anche all’emendamento riguardante gli stadi: «La possibilità di aggirare i pareri delle Sovrintendenze per la riqualificazione degli stadi mi sembra un controsenso e una legge che tutela interessi specifici, piuttosto che quelli collettivi».  

Musumeci: ” Incomprensibile il comunicato dell’Ufficio stampa del Tar secondo il quale avremmo inviato una pec a casella elettronica sbagliata”

Immagini Giustizia | Vettori Gratuiti, Foto Stock e PSD

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Il Tar Sicilia non ci sta a digerire le affermazioni del presidente della Regione Sicilia Musumeci sulle anomalie del Tar e dei magistrati e con l’Ufficio stampa del Consiglio di Giustizia amministrativa formula un comunicato di “precisazioni”     Eccolo:  “La Regione Siciliana ha «formalmente presentato» la richiesta di audizione davanti a Tar Palermo dopo la decisione del Governo nazionale di impugnare l’ordinanza del presidente Nello Musumeci di chiusura dei centri per migranti nell’isola, poi sospesa cautelativamente, ma «ad un indirizzo telematico errato» e «comunque tardivamente».

Il governatore siciliano Nello Musumeci  «ha più volte dichiarato che il Tar Palermo ha deciso “senza neppure ascoltare la Regione”, accuse rincarate nel corso della trasmissione condotta da Nicola Porro, Quarta Repubblica del 31 agosto, in cui ha affermato “il Tar non ci ha voluti ascoltare… è normale che questo possa avvenire all’interno di una strategia…”».

«l’audizione delle parti nel giudizio cautelare-precisa il Settore Stampa del Tribunale -monocratico non è obbligatoria» e che «la richiesta audizione è stata sì formalmente presentata, ma ad un indirizzo telematico errato, non idoneo alla ricezione degli atti processuali, e comunque tardivamente, sicché, per fatto imputabile alla stessa Regione Siciliana, tale richiesta non è stata tempestivamente acquisita nel fascicolo processuale».

Fase 2, ecco la "graduale riapertura" di Musumeci - QdS

«Il codice del processo amministrativo – commentano alla Regione Siciliana – prevede che per il decreto monocratico il presidente del Tribunale possa sentire le parti, anche informalmente. Nel caso del ricorso notificato alla Regione, proprio ed che si tratta di richiesta informale, l’avvocato generale ha dapprima chiamato il presidente del Tar, che gli ha riferito di non essere a Palermo, e poi ha inoltrato una pec all’indirizzo pubblicato nel sito della Giustizia amministrativa, quando si è appreso che il procedimento sarebbe stato deciso dalla presidente di quella sezione.

Non si comprende la ragione per cui si faccia riferimento, nel comunicato diffuso, a una specifica casella di posta elettronica per la ricezione degli atti –  non trattandosi di un procedimento cui il codice del processo amministrativo riconosce formalità, soprattutto se la decisione deve avvenire in poche ore».

Conte convoca Musumeci e Martello,sindaco di Lampedusa,mercoledì prossimo a Roma sull’emergenza siciliana

Migranti, sbarcate 300 persone a Lampedusa | Musumeci: "L'isola scoppia ma  Roma non dichiara emergenza" - Tgcom24

LAMPEDUSA –

La convocazione è arrivata, sia per il sindaco di Lampedusa che per il presidente della Regione siciliana Musumeci.

Giuseppe Conte non si è tirato indietro, nemmeno dopo gli ultimi avvenimenti  dell’isola . La comunicazione è  del  sindaco dell’isola Totò Martello, al termine dell’incontro con alcuni imprenditori, commercianti locali e cittadini, sullo sciopero generale minacciato ieri dal primo cittadino. «Lo sciopero a questo punto è stato rinviato – ha aggiunto – in attesa delle risposte che arriveranno da Roma».

Sindaco di Lampedusa: "Importante la dichiarazione di stato di calamità" |  Nuovo Sud

Martello (nella foto d’archivio sopra)ha proseguito: «Ci sono alcune cose che deve fare la Regione Sicilia nei confronti del popolo di Lampedusa e altre
che devono essere fatte da Roma. Appena ci saranno i provvedimenti fatti, Conte verrà anche a Lampedusa. Che il governo ci convochi, vista l’emergenza che c’è a Lampedusa, è un fatto concreto».

Soddisfatto  Musumeci   «L’emergenza migranti in Sicilia sarà al centro di un incontro fissato per mercoledì a Roma, a Palazzo Chigi, con il premier Conte. che mi ha chiamato al telefono.

«È stato quindi raccolto – prosegue il presidente della Regione – l’ennesimo invito che ho rivolto ieri al premier per un confronto. Al governo centrale porteremo le ragioni che hanno animato e continuano ad animare il nostro impegno, per dare finalmente una priorità a questa infinita emergenza sanitaria e umanitaria che si consuma in Sicilia, dopo un decennio di silenzi e omissioni di Roma e Bruxelles».

Tra i manifestanti anche Attilio Lucia, coordinatore della Lega sull’isola: «Se il sindaco non è davvero in grado di scioperare, si dimetta – spiega – Altrimenti oggi occupiamo il Comune. Vogliamo che venga sgomberato l’hotspot immediatamente».

 

Il governo impugnerà l’Ordinanza di Musumeci- Sul fronte giudiziario non sarà agevole visto che la Sanità è una competenza esclusiva della Regione Sicilia

 

Migranti, sindaco Mineo: "Quasi tutta la Sicilia è con Musumeci, c ...

Musumeci l’aveva previsto. Lui punta sulla competenza esclusiva della Sanità della Regione Sicilia a statuto speciale. Il governo è pronto a impugnare nelle prossime ore l’ordinanza emessa dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci sulla chiusura degli hotspot nell’isola. Gli esperti governativi stanno  esaminando gli atti per poi procedere all’impugnazione a stretto giro.   Sarà dura anche livello giudiziario.

Intanto il presidente della Regione siciliana ha inviato una nota di diffida ai Prefetti per l’esecuzione della propria ordinanza, emanata sabato scorso. Nel documento il governatore richiede, tra le altre misure, di illustrare il cronoprogramma del progressivo svuotamento degli hotspot per “le gravi ragioni di promiscuità e assembramento in cui sono costretti gli ospiti”.

Qualora ciò non fosse stato già predisposto, come avvenuto stamane per il trasferimento dei migranti risultati positivi al Coronavirus, contagiatisi tra loro, nella struttura di Pozzallo”, nella piena vigenza della ordinanza, il presidente Musumeci ha chiesto di dare “rapida esecuzione” al provvedimento, tenuto conto altresì dell’”enorme numero di migranti” attualmente presenti senza alcun distanziamento e pregiudizio della loro salute”, nell’hotspot di Lampedusa.  I  Prefetti- si apprende – hanno riscontrato la nota del Presidente della Regione spiegando che in materia “la competenza è dello Stato e fra poche ore il ricorso del governo sarà pronto”.

 

Sindaco Caruso: “Una visione di futuro ad Aci Sant’Antonio con lo sguardo rivolto ai cittadini”

Identità Aci Sant'Antonio - Ialmo

Riceviamo e pubblichiamo:

“Dal programma triennale delle opere pubbliche al piano delle alienazioni e della valorizzazione del patrimonio immobiliare, passando per il Bilancio di Previsione: sono questi gli oggetti di lavoro delle ultime Delibere della Giunta Caruso, che anche quest’anno ha preparato in tempo lo schema legato a entrate e uscite per l’anno che verrà, schema che adesso il Consiglio dovrà vagliare e mettere ai voti.
All’approvazione dello schema di Bilancio di Previsione Finanziario 2020-2022, che si fonda sulla certezza di aver rispettato il pareggio di bilancio e l’equilibrio tendenziale (alla luce del fatto che risultano parificate le entrate con le spese e che su base della positiva esperienza di questi anni le risorse vengono stimate come ‘effettive e congruenti’), è seguita quella del Documento Unico di Programmazione per il triennio 2020-2022, su base del quale è stato analizzato anche il fabbisogno di personale e il piano biennale (2020-21) di forniture e servizi, il tutto in linea con il programma amministrativo della Giunta Caruso al quale i lavori di Sindaco e Assessori si sono fino ad ora richiamati e si richiamano per il futuro prossimo.
“Si tratta di due Delibere di grandissima importanza – ha dichiarato nel Comunicato Stampa- il primo cittadino, Santo Caruso – che certificano il lavoro corretto e proficuo dell’Amministrazione, capace ancora una volta di rispettare i tempi e di fornire una visione di futuro ad Aci Sant’Antonio, con obiettivi strategici e operativi che tengono conto delle risorse finanziare oltre che umane, con lo sguardo rivolto anzitutto ai cittadini e agli indici di vivibilità. Con il D.U.P. diamo una direzione al nostro Comune, e lo facciamo sapendo di essere in regola con le spese, il che quando si parla di enti pubblici non è affatto scontato.
Abbiamo in mano, adesso, il presupposto necessario per tutti gli altri strumenti di programmazione, e chiaramente ne faremo buon uso”.

Musumeci: “La mia Ordinanza ha competenza esclusiva della Sicilia perchè tutela la salute dei siciliani” Andiamo in Tribunale

 

Palazzo del Viminale - Wikipedia

Foto Archivio Sud Libertà

Musumeci non si ferma. La voce del Viminale secondo la quale l’immigrazione è “una materia di competenza statale”la ritiene irresponsabile .         Sostenuto dall’intera coalizione del Centrodestra e in gran parte dalla popolazione siciliana che vuol ridurre al minimo i rischi della pandemia e l’invasione di una massa che ,potenzialmente rappresenta una minaccia per i siciliani, il governatore prevede il trasferimento di tutti i migranti entro le 24 di oggi e la chiusura degli hotspot dell’isola. .

Nello Musumeci e l'ordinanza "facile". Migranti, il "populismo ...

Tutti conoscono il mio rispetto per le istituzioni. – continua – Ma pretendo lo stesso rispetto per la mia gente. Da Roma non abbiamo avuto altro che silenzi: sullo ‘stato di emergenza’ richiesto per Lampedusa due mesi fa, sui protocolli sanitari da applicare, sulle tendopoli da scongiurare, sui rimpatri che dovevano iniziare il 10 agosto e di cui non si parla più, sul ponte aereo per i negativi. Nulla. Solo silenzio. Il governo centrale è arrivato impreparato e non si è posto alcun problema sulla gestione di un numero enorme di sbarchi durante la pandemia”.

E adesso il problema è diventato la mia ordinanza? Il ministro dice che è nulla? Quindi la responsabilità è loro. Bene, sono usciti allo scoperto! Ma io, a differenza di quelli che parlano e straparlano da casa, sono entrato nell’hotspot di Lampedusa – sottolinea il presidente della Regione Siciliana – E so bene che quelle strutture non sono adeguate sotto il profilo sanitario. Sono un rischio costante per i migranti e per chi ci lavora. Piuttosto che prendersela con me o con i siciliani, provino a fare sentire la loro voce in Europa e si diano un piano serio per tutelare gli italiani. Facciano qualcosa… o meglio facciano quello che non hanno ancora fatto! Noi andremo avanti“.

La mia ordinanza serve a tutelare la salute dei siciliani, dei turisti e dei migranti“. E, interpellato sulla presa di posizione del Viminale, spiega: “Io non ho rivendicato competenze che appartengono allo Stato. Ricordo che sono soggetto attuatore con delega dello Stato di competenze che attengono la materia sanitaria e solo di quello mi sto occupando”.

Credo che la mia ordinanza serva a tutelare non soltanto la salute di chi vive in Sicilia – sottolinea il governatore – ma anche la dignità dei migranti, ammassati in assoluta promiscuità, mentre poi io ai siciliani devo chiedere di mantenere il distanziamento, di indossare la mascherina, di essere cauti”.

Il Viminale avrà tempo e modo per far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune. E’ chiaro che lo stesso faremo noi – dice Musumeci – Ho grande rispetto per le competenze del Viminale e per i rapporti istituzionali in generale”, ma “la competenza sanitaria in tempo di epidemia è del presidente della Regione. Io mi sono mosso solo in funzione di questa mia competenza, vedremo cosa deciderà la magistratura qualora la mia ordinanza dovesse essere impugnata”.

Gli hotspot secondo le autorità sanitarie sono inadeguati sul piano igienico-sanitario” e all’interno di queste strutture “non si consente il mantenimento delle distanze” sottolinea ancora. “Lo Stato – aggiunge – avrebbe dovuto in tempo utile predisporre interventi per rendere idonei questi locali: si sapeva già da febbraio che le coste siciliane sarebbero state raggiunte da migliaia e migliaia di migranti”.

“. L’assessore alla Salute Ruggero Razza sta preparando una circolare “per rendere concreta l’applicazione della mia ordinanza. Quindi noi andiamo avanti fino alle aule dei Tribunali”.