Anniversario Mattarella, Schifani: «Un uomo che ha combattuto la mafia attraverso le istituzioni»

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«Oggi abbiamo celebrato la vita compiuta di uomo di grande valore che ha combattuto la mafia attraverso le istituzioni. Istituzioni che, lui per primo, ha sempre preteso che fossero trasparenti». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani alla cerimonia di commemorazione per l’anniversario dell’omicidio di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia a Palermo il 6 gennaio 1980. «La mafia – ha aggiunto il governatore – non va sottovalutata, va combattuta senza se e senza ma, perché si infiltra. Non è né di destra né di sinistra. Il contrasto del mio governo alla criminalità organizzata sarà massimo, attraverso una verifica attenta degli appalti e di tutto quanto attiene all’utilizzazione dei fondi pubblici».

Impianti di produzione idrogeno, la Sicilia vuol diventare hub del Mediterraneo

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PALERMO,

Primo passo per creare la filiera dell’idrogeno “verde”. La Regione Siciliana, attraverso il dipartimento dell’Energia, ha pubblicato l’Avviso pubblico finalizzato alla selezione di proposte progettuali per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse. Il bando è finanziato con le risorse del Pnrr per la “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, per complessivi 40 milioni di euro.

Saranno finanziate proposte progettuali di investimento fino a un massimo di 20 milioni ciascuna. Dovranno prevedere la riconversione di aree industriali non più utilizzate per creare centri di produzione e distribuzione di idrogeno verde, ossia prodotto attraverso la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, in particolare grazie al solare. I progetti dovranno essere presentati a partire dal 1 febbraio e sino al 17 febbraio. La graduatoria delle proposte pervenute dovrà essere pubblicata entro il 31 marzo.  

«Siamo stati i primi a consegnare l’Avviso pubblico al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica – sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani – raggiungendo un primo traguardo a cui l’Amministrazione regionale lavorava già da qualche anno. Questo, però, è solo il punto di partenza che ci permette di guardare al futuro con ottimismo: la Sicilia vuole diventare un punto di riferimento nazionale ed europeo per la produzione di energia pulita».

«Con questa misura – spiega l’assessore all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro – si dà avvio concreto alla Strategia regionale dell’Idrogeno. Ci attendiamo grande partecipazione dalle imprese di settore e dovremo lavorare intensamente e con celerità per rispettare la tempista imposta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il nostro intento è fare diventare la Sicilia un vero e proprio Hub del Mediterraneo nella produzione di idrogeno “verde”, una tecnologia che può permettere alla nostra Isola di essere la vera avanguardia nella decarbonizzazione. Ringrazio il direttore uscente del dipartimento dell’Energia, Antonio Martini, che si è speso con passione per raggiungere questo obiettivo».

Si tratta di un percorso avviato da un paio di anni. La Strategia regionale dell’idrogeno, infatti, è stata approvata dalla giunta regionale il 29 gennaio 2021 con la delibera n. 47 che ha portato anche alla costituzione dell’Osservatorio regionale dell’Idrogeno, in cui sono rappresentate le istanze del mondo scientifico e industriale, non soltanto siciliano, mettendo a disposizione del tessuto industriale e scientifico dell’Isola le prime consistenti risorse finanziare afferenti un più ampio masterplan elaborato dall’Amministrazione regionale, documentazione disponibile nella pagina dedicata del sito del dipartimento dell’Energia.

Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, nel messaggio di auguri per il Natale

 

Palermo,

Care siciliane e cari siciliani, consentitemi innanzitutto di rivolgere un pensiero di forte vicinanza al popolo ucraino, un popolo che sta soffrendo i grandi dolori di una grave aggressione. Buon Natale a chi soffre, Buon Natale a chi vive un disagio sociale. Il mio massimo impegno, in questi anni di governo, sarà rivolto a loro. Lavorerò senza sosta per far crescere la nostra regione, attraverso l’occupazione, una sanità più efficiente, per dotarla di migliori trasporti. E lo farò in silenzio, con il doveroso garbo istituzionale che è necessario in un momento di politica che è troppo urlata. Ma lo farò con la forte determinazione di chi ama la propria terra. Buon Natale”.

 

Novità all’Ars: Bernardette Grasso, prima dei non eletti di Forza Italia, da oggi è deputata dell’Assemblea siciliana

 

Bernardette Grasso, prima dei non eletti di Forza Italia nella circoscrizione provinciale di Messina, è da oggi una deputata dell’Assemblea regionale Siciliana.

Subentra all’ex capogruppo Tommaso Calderone che ha optato per il seggio alla Camera dei deputati nel collegio uninominale di Barcellona Pozzo di Gotto.

 © ANSA

La parlamentare ha annunciato di aderire al gruppo di Fi che fa capo a Stefano Pellegrino, legato al governatore Renato Schifani. Decisione che cambia gli equilibri tra i due gruppi di Forza Italia nati alla Regione Siciliana nella ‘diaspora’ interna al partito nell’isola: quello legato a Gianfranco Miccichè ha adesso tre deputati – oltre a lui Nicola D’Agostino e Michele Mancuso – e per costituirne uno ne occorrono quattro. “Da oggi – ha intanto comunicato Bernadette Grasso – potrò ancora servire la Sicilia ed in particolare il territorio messinese con la cura che meritano. Ho sostenuto con lealtà il Presidente della Regione Renato Schifani, credendo, anche adesso, nel progetto di una coalizione di centrodestra coesa; tutti attorno alla proposta di una personalità determinata e autorevole. Sarò iscritta nel gruppo for

Valorizzazione beni confiscati alla mafia, Schifani: «Finanziati tre progetti della Regione»

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Palermo,

«Tre beni immobili confiscati alla mafia saranno ristrutturati e valorizzati grazie un finanziamento di quasi dieci milioni di euro ottenuto dalla Regione Siciliana attraverso i fondi del Pnrr».
Ad annunciarlo il governatore Renato Schifani, che ha appena avuto notificato il provvedimento da parte dell’Agenzia per la coesione territoriale.
I tre progetti, presentati attraverso il dipartimento regionale delle Finanze dell’assessorato all’Economia, riguardano: il feudo di Verbumcaudo a Polizzi Generosa, che ha ottenuto 5,3 milioni di euro; Palazzo Alicò di via delle Croci a Palermo, attuale sede dell’assessorato dei Beni culturali, con 2,5 milioni di euro; la Masseria di Contrada vecchia a Salemi, che avrà 2 milioni di euro.
«È un importante traguardo – sottolinea il presidente Schifani – raggiunto dalla Regione sul tema della valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Un progetto avviato dal precedente governo e che adesso ha avuto un nuovo impulso. Un risultato che è stato possibile raggiungere grazie a un’estesa rete di collaborazione istituzionale tra soggetti pubblici e privati e che dà il senso della forza dello Stato contro la mafia. Sottrarre i beni illeciti alla criminalità e restituirli alla collettività per fini sociali rappresenta un grande esempio di civiltà».
Il progetto riguardante l’immobile di Polizzi Generosa (ex feudo dei fratelli Michele e Salvatore Greco, dal 2016 affidato al Consorzio madonita legalità e sviluppo e gestito dalla Coop “Verbumcaudo”) prevede la creazione di laboratori di trasformazione e magazzini, oltre ad attività collaterali per l’inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati.
Palazzo Alicò (confiscato all’ex imprenditore Vincenzo Piazza) sarà oggetto, invece, di una profonda ristrutturazione che prevede tra l’altro il restauro dei prospetti, la manutenzione straordinarie delle coperture e l’adeguamento dell’impianto antincendio.
A Salemi, nel Trapanese, verrà riqualificato un caseggiato di contrada Masseria Vecchia a circa 9 chilometri dal centro abitato, appartenuto ai coniugi Miceli e definitivamente confiscato nel 1987. Prevista la realizzazione di un magazzino per il deposito delle attrezzature agricole e la costruzione di un edificio per le sementi e parte dei raccolti provenienti dalle coltivazioni dei terreni gestiti dalla Coop “Rita Atria-Libera Terra”.

La Regione Sicilia approva la manovra finanziaria e il suo presidente (Schifani) si dice “certo di aver dato impulso all’occupazione e creato piu’ posti di lavoro..”

Sicilia, Campania e Calabria tra peggiori 10 in Ue per ...

Palermo,

Dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, annunciando disco verde  da parte del governo regionale del disegno di legge di Stabilità regionale, del bilancio previsione 2023 e del pluriennale 2023/2025. «Una manovra finanziaria asciutta e piena di contenuti inseriti con la piena condivisione degli assessori. Ci siamo confrontati e abbiamo lavorato in un ottimo clima. Una Legge di stabilità che, confermando l’impegno di questo governo a fare ordine nei conti della Regione, si pone l’obiettivo di dare un deciso impulso su tre ambiti strategici: l’occupazione, per creare più posti di lavoro e sostenere le imprese, la sanità, per dare nuova linfa alle strutture sul territorio, e il supporto agli enti locali per dare slancio alle progettazioni e cogliere nuove opportunità di finanziamento».  La Giunta ha anche approvato una norma di assestamento che garantisce il recepimento dell’accordo con il Governo nazionale che assegna 200 milioni di euro alla Sicilia per il ripiano degli aumenti sulla spesa sanitaria a carico della Regione.
«Abbiamo stanziato – spiega il Presidente  – le somme necessarie per garantire sgravi contributivi per chi assume,un’implementazione delle borse di studio per gli specializzandi di Medicina e la creazione di un Fondo di rotazione a favore dei Comuni affinché possano dare incarichi ai tecnici per la progettazione ed evitare che i fondi europei vadano in disimpegno. Stiamo lavorando anche sulla riduzione delle liste d’attesa, un tema complesso e delicato, ma prioritario. È uno strumento asciutto, ma pieno di contenuti concepito per dare risposte e difendere l’interesse della Sicilia e dei siciliani. Insomma – conclude Schifani – vogliamo dimostrare che stiamo facendo di tutto per dare il segno di una svolta concreta e vicina alle esigenze dei cittadini».
Nel ddl, composto da una decina di articoli, viene prevista anche l’assegnazione di risorse per mettere in sicurezza l’Arpa, così come richiesto dalla Corte dei conti, l’appostamento di quasi 250 milioni di euro per il settore della forestazione. E ancora, la proroga del trasporto gratuito sui mezzi pubblici per le forze armate e dell’ordine, ma anche per gli insegnanti e il personale sanitario.
Previsto inoltre l’aumento fino a 36 ore per il personale Asu in servizio al dipartimento dei Beni culturali: una norma che mira ad assicurare l’apertura al pubblico dei siti museali e archeologici durante tutto l’anno. Sgravi fino a 30 mila euro per chi assume dipendenti a tempo indeterminato.
«La manovra approvata oggi – aggiunge l’assessore all’Economia, Marco Falcone – da un lato garantisce l’equilibrio finanziario e i servizi essenziali, dall’altro utilizza la leva pubblica per fare spesa efficiente e creare condizioni di sviluppo nella nostra Isola, così come da programma del presidente Schifani».

Unione di comuni, dalla Regione più di un milione “per servizi ai cittadini “

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Palermo,

Il dipartimento delle Autonomie locali dell’assessorato della Funzione pubblica -comunica la Reg. siciliana  – di aver emesso il decreto per ripartire più di un milione di euro tra le Unioni di comuni che ne avevano fatto richiesta lo scorso agosto, con l’obiettivo di rendere più funzionali ed efficaci i servizi resi ai cittadini. L’importo complessivo è di un milione e 37 mila euro, di cui 550 mila a valere sul bilancio della Regione Siciliana e 555 mila euro circa a carico dello Stato.  

A fruire delle misure di sostegno integrato ventiquattro Unioni di comuni già costituite che hanno aderito all’avviso pubblico del 10 agosto scorso. Si sono aggiudicate il contributo più rilevante, di 90 mila euro ciascuno: “Ibleide”, unione dei comuni di Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo nel Ragusano; “Platani-Quisquina-Magazzolo”, unione dei comuni di Bivona, Cianciana, San Biagio Platani e Santo Stefano di Quisquina nell’Agrigentino; e i “Comuni dei Nebrodi”, costituito da Longi, Frazzano e Mirto nel Messinese. 

«Incentiviamo le Unioni di comuni che rappresentano in Sicilia un’importante prospettiva per rafforzare l’efficienza dei servizi verso i cittadini e i territori, in particolare dove risultano carenti di risorse e infrastrutture – ha affermato il presidente della Regione Renato Schifani. – Una forma di azione congiunta tra enti locali che intendiamo promuovere e sostenere, in linea con quanto già previsto dalla legislazione nazionale e regionale».

«Anche quest’anno – ha aggiunto l’assessore alla Funzione pubblica Andrea Messina – la Regione finanzia la gestione associata di alcuni servizi comunali essenziali per i cittadini. Un sostegno importante per superare le difficoltà legate alla frammentazione dei comuni che possono così integrare le loro forze, razionalizzare la spesa e indirizzarla verso una maggiore efficacia».

Restano escluse dai benefici, per mancata chiusura delle rendicontazioni degli anni precedenti o per difformità varie nella presentazione delle domande, le Unioni dei comuni: “Terra delle Acque” (Francofonte, Licodia Eubea), nel Catanese; “Valle del Tirreno” (Valdina, Torregrotta, Monforte, Condrò, Roccavaldina), “Costa Alesina” (Tusa, Motta D’Affermo, Castel di Lucio, Pettineo) e “Valli dei Nebrodi” (Tortorici, Galati Mamertino, Castell’Umberto), nel Messinese.

Linea Palermo-Roma, tariffe che arrivano fino a 700 euro con l’aereo: sono impazziti?

 

2,543 Foto Ryanair, Immagini e Vettoriali

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Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che aveva già annunciato l’intenzione di denunciare il “cartello” tra Ita e Ryanair sulla rotta Palermo-Roma in quanto unici vettori a operare su quel percorso ha comunicato che «La giunta regionale ha deliberato all’unanimità la  proposta di dare incarico immediatamente a una struttura legale specializzata in ricorsi all’Antitrust, perché si possa valutare l’opportunità e poi immediatamente rivolgersi all’Autorità che vigila sulla concorrenza». 
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«È un fatto inaccettabile – prosegue Schifani – che una struttura pubblica come Ita abbia realizzato un’operazione di “cartello” con Ryanair per evitare che ci siano altri concorrenti che possano incidere sui prezzi, decidendo il rialzo delle tariffe, che arrivano fino a 700 euro. Questa è una situazione scandalosa che non può trovare accoglimento da parte delle istituzioni e che penalizza la popolazione siciliana. Noi siamo qui a tutelare i diritti dei nostri giovani e delle nostre famiglie».

 

ANTONELLO CRACOLICI NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE ANTIMAFIA PARLAMENTARE:LUCI ED OMBRE

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Foto /Im. Reg.Sicilia

 

 

Palermo,

«Al nuovo presidente della Commissione regionale d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, Antonello Cracolici, ai due vice presidenti, Ismaele La Vardera e Riccardo Gennuso, le mie congratulazioni e i miei auguri di buon lavoro».
Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a seguito dell’elezione dei vertici dell’organismo parlamentare in seno all’Assemblea regionale siciliana.    
«Portino avanti le loro indagini  – aggiunge Schifani – con spirito critico e imparzialità, come si conviene a un’istituzione super partes che agisce al servizio dei siciliani. Il governo regionale è pronto alla massima collaborazione. Legalità e contrasto alle mafie sono una nostra priorità».
        CHI   E’   ANTONELLO  CRACOLICI           -LUCI    ED  OMBRE –   CONDANNATO IN PRIMA BATTUTA DALLA CORTE DEI CONTI  PER I PASTI CONSUMATI AL BAR DELL’ARS E PER IL LEASING DI DUE AUTO DA SOGNO                  NON E’ POSSIBILE DARE LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA AD UN POLITICO SUL QUALE ALEGGIANO QUESTE OMBRE
Fondi ai Comuni siciliani, Cracolici “Soldi a 10 giorni da elezioni”, Falcone “Piano si farà” - BlogSicilia - Ultime notizie dalla Sicilia
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Nato a Palermo nel 1962. Laureato in Economia e management ed in Economia aziendale. Abilitato Dottore Commercialista e revisore legale. Ispettore dell’Inps. La passione per la politica-afferma Cracolici in questa sua nota – ha segnato la mia vita fin da quando ero ragazzo, a 15 anni sono entrato a far parte dei movimenti studenteschi per la pace e contro la mafia. Ho fatto il segretario della Fgci di Palermo e della Sicilia. Sono stato segretario dei Democratici di Sinistra, prima della Federazione di Palermo e poi della Sicilia. Sono tra i fondatori del PD in Sicilia e sono componente della Direzione Nazionale del partito.
Ho iniziato il mio impegno istituzionale nel Consiglio di quartiere a Pallavicino, poi negli anni ’90 consigliere comunale a Palermo, capogruppo ed assessore al Bilancio al Comune di Palermo.

Sono stato eletto per la prima volta all’Ars nel 2001 e da allora sono sempre stato rieletto al Parlamento regionale rivestendo diversi ruoli istituzionali da deputato di opposizione e da esponente di governo: sono stato più di una volta componente della commissione Sanità, della commissione Bilancio e della commissione Affari istituzionali, che ho anche guidato da presidente nel corso della XV legislatura.

Nel corso delle mie prime due legislature all’Ars (2001/2006 e 2006/2008, erano gli anni del governo Cuffaro) prima da segretario regionale dei Democratici di Sinistra e poi da capogruppo dei DS ho portato avanti battaglie importanti, come quando sono riuscito a bloccare la “vendita degli ospedali siciliani” o quando, in seguito ad una attenta battaglia d’aula, ho determinato l’abolizione dell’Agenzia delle Acque e dei Rifiuti, un “carrozzone” che allora aveva raggiunto gli onori della cronaca per sprechi e clientele.

Nella seguente legislatura (2008/2012) da capogruppo del PD sono stato tra i promotori di un percorso politico che arrivò a frantumare il centrodestra siciliano, permettendo nella legislatura successiva al centrosinistra (2012/2017) di arrivare al Governo della Regione, anni durante i quali sono anche stato presidente della commissione Affari Istituzionali all’Ars e poi assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea.

Nell’ultima legislatura (2017/2022) da parlamentare di opposizione ho portato avanti iniziative importanti a difesa delle categorie produttive, delle fasce sociali più deboli, a sostegno di chi ha continuato a credere nelle potenzialità e nel futuro della nostra Sicilia. Ma mi sono anche battuto, in più di una occasione, per scoperchiare le inadeguatezze del governo Musumeci sia in ambito finanziario che in materia sanitaria, soprattutto in relazione alla gestione in Sicilia dell’emergenza Covid che ho seguito in prima linea anche nella qualità di componente della commissione Sanità dell’Ars.

LE  SPESE  PAZZE  ALL’ARS _

ARCHIVI  -SUD LIBERTA’ – Antonello Cracolici, ex capogruppo del Pd all’Ars all’epoca di quando era  assessore all’Agricoltura,ha pure riportato una  condanna dalla Corte dei conti a risarcire 346 mila euro per le cosiddette “spese pazze” dell’Assemblea nella scorsa legislatura.

La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti presieduta da Luciana Savagnone ha condannato Antonello Cracolici capogruppo del Pd a risarcire la Regione 346 mila euro per le cosiddette “spese pazze” dell’Assemblea nella scorsa legislatura. La sentenza della magistratura contabile seguì- ricorderemo – quelle a carico di Bufardeci, Musotto, Leontini, De Luca, Maira e Fiorenza. La richiesta della Procura era superiore a 400 mila euro.

. Oltre a spese per i pasti consumati al bar e alla buvette dell’Ars, regali, convegni e acquisto di copie di libri e giornali, c’era anche il leasing di due auto: una Mercedes e una Audi.

Per Cracolici tutti i componenti del gruppo dovevano rispondere delle spese “in aderenza alle previsioni del regolamento – SPIEGA CHIARAMENTE QUELLA SENTENZA-  – erano stati adottati annualmente bilanci preventivi e consuntivi, tutti coloro che avevano concorso all’adozione dei documenti di programmazione delle spese e dei rendiconti”.

Da qui Cracolici,  aveva chiesto- si ricorderà dalle cronache – l’ampliamento della platea dei convenuti con la chiamata in causa di tutto il gruppo consiliare nel corso della XV legislatura: Roberto Ammatuna, Giuseppe Apprendi, Giovanni Barbagallo, Mario Bonomo, Roberto De Benedictis, Giacomo Di Benedetto, Giuseppe Digiacomo, Antonino Di Guardo, Michele Donato Donegani, Davide Faraone, Massimo Ferrara, Cataldo Fiorenza, Michele Galvagno, Baldassare Gucciardi, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Lupo, Vincenzo Marinello, Bruno Marziano, Bernardo Mattarella, Camillo Oddo, Filippo Panarello, Giovanni Panepinto, Salvino Pantuso, Giuseppe Picciolo, Concetta Raia, Francesco Rinaldi, Calogero Arturo Speciale, Salvatore Termini, Gaspare Vitrano.

Ma non per i giudici della Corte dei conti, visto che nel regolamento è stabilito che “il presidente è responsabile della gestione finanziaria del gruppo”. Per quanto riguarda le auto in leasing, una Mercedes Classe S 320 e un’Audi A6, per 164 mila euro, non c’è danno erariale anche se il presidente Luciana Savagnone, il relatore Roberto Rizzi e Giuseppa Cernigliaro componente stigmatizzano la scelta: “Non v’è dubbio che, soprattutto in un contesto caratterizzato da una congiuntura economica per molti versi drammatica, da un crollo della fiducia nei confronti degli apparati rappresentativi e da tensioni sociali profonde la scelta di utilizzare due lussuose autovetture per svolgere compiti istituzionali appaia, a livello di impressione epidermica, di complicata metabolizzazione”.

Sono tutte da risarcire, circa 346 mila euro, le altre spese: 73 mila euro alla buvette dell’Ars; 50 mila euro per un ricorso presentato dal 2008 da Rita Borsellino e altri per l’annullamento delle elezioni del 13 e 14 aprile; 49 mila euro per regali, gratifiche, brindisi augurali pasquali e per l’acquisto di copie di libri e del mensile Agrisicilia e diversi acquisti di fiori per cerimonie funebri.

Nella voce convegni ne figurano due dell’allora deputato regionale Davide Faraone: 6 mila euro per un convegno sugli impianti sportivi di Palermo e 3 mila euro per l’agenda digitale del Comune di Palermo. Tra le spese contestate dai giudici, anche quelle sostenute per i sondaggi elettorali, circa 28 mila euro, e a sostegno delle campagne referendarie, quasi 9 mila euro.

 

LA  DIFESA DI ANTONELLO CRACOLICI:  “LE SPESE ERANO UNA SPESA “IMPROPRIA” COMPRESI  I BIGLIETTI D’AUGURI…”

“Depositata al tempo  la sentenza della Corte dei conti che riguarda il gruppo parlamentare del Partito democratico all’Ars nella scorsa legislatura – Affermò  Cracolici -. Nella qualità di capogruppo sono stato condannato per spese pari a 346.317 euro, circa 200 mila in meno rispetto alla cifra inizialmente contestata. Sono turbato per questo giudizio che arriva dopo la richiesta di archiviazione in sede penale e per le cui contestazioni il gruppo parlamentare del Pd ha fornito ogni minuziosa attestazione relativa alle spese sostenute, producendo il tutto in giudizio”.

Ribadisco di essere convinto di aver sempre gestito le risorse del gruppo in maniera corretta al punto da lasciare, alla fine della scorsa legislatura, un avanzo nei conti di circa 800 mila euro: cosa che non era mai accaduta in precedenza. Voglio sottolineare un altro aspetto che considero importante: non mi si accusa di aver messo ‘un solo euro in tasca’ né di non aver spiegato come è stato speso ogni singolo euro. Si è voluta addebitare la responsabilità al rappresentante del gruppo parlamentare non per spese sostenute nell’interesse personale ma per una ‘interpretazione postuma’ sulla coerenza delle spese sostenute dal Pd all’Ars rispetto alle finalità istituzionali dei gruppi parlamentari. Tra queste, ad esempio, il costo di sondaggi per valutare l’attività del gruppo tra i cittadini, piccole spese sostenute in occasione della campagna referendaria sull’acqua pubblica e sul nucleare, il costo del buono pasto riconosciuto ai dipendenti del gruppo, il costo delle spese legali per intervenire nel procedimento che avrebbe fatto interrompere la legislatura e quindi cancellato l’esistenza del gruppo, il costo di acquisti di pubblicazioni e promozione delle leggi fatte approvare all’Ars, le spese di rappresentanza sostenute da decenni e che improvvisamente costituiscono ‘spesa impropria’, compresi i biglietti di auguri natalizi a firma del capogruppo”.

NOTA   DEL  DIRETTORE  DI SUD LIBERTA’   R. LANZA ALL’ON CRACOLICI

No, non è possibile On Cracolici, affidare la Presidenza di una Istituzione così importante come la Commissione Antimafia parlamentare della Regione in presenza di queste ombre.   Salve diverse sue battaglie ed interventi politici ma così facendo si  gettano ombre ulteriori sulla Regione Siciliana oltre che sull’Istituzione antimafia.

Spiace dott Cracolici ma è lo spirito e la sua disinvoltura  che non possiamo condividere per l’omessa vigilanza di ex capogruppo   sui soldi pubblici  tratti dal bilancio dell’Ars per cose (inutili  n.d.r.)  che i parlamentari avrebbero  potuto benissimo acquistare- comprese le consumazioni al bar, vergogna- con la loro forte indennità di parlamentare della Regione Sicilia .

 

Un Procuratore della Repubblica Giovanni Ilarda, designato dalla Regione Sicilia commissario liquidatore del Consorzio Asi Sicilia orientale,

 

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Foto/Im.Reg.Sicilia

 

Palermo,

La Regione Sicilia punta sui Procuratori della Repubblica di lungo corso per avere maggiore garanzia di successo e di immagine .Su proposta dell’assessore alle attività produttive Edy Tamajo, la giunta regionale ieri  pomeriggio-comunica la Regione Sicilia – ha designato infatti il magistrato palermitano in quiescenza Giovanni Ilarda, commissario liquidatore del Consorzio Asi Sicilia orientale. Ilarda, già procuratore generale della Repubblica di Trento, è stato ispettore generale capo del ministero della Giustizia.

Trattandosi di una nomina esterna, il provvedimento passerà all’esame della competente commissione all’Ars per la.formulazione del relativo parere. Il giudice Ilarda sostituisce l’avvocato Achille Peritore, il cui mandato è scaduto nei giorni scorsi “.