Napoli, Scampia cambierà volto con i soldi europei e il nuovo progetto

Scampia,Napoli  -Archivi -Sud Libertà

Napoli,

La Giunta comunale ha approvato su proposta degli Assessori all’Urbanistica Laura Lieto e al Patrimonio Pier Paolo Baretta, la proposta al Consiglio di alcuni progetti di fattibilità tecnico economica di particolare importanza per il quartiere di Scampia.

Si tratta, in particolare, di – “RESTART SCAMPIA_un nuovo ecoquartiere nell’area dell’ex lotto M” CUP: B61B22000670006 ammesso a finanziamento a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); – del “completamento degli interventi di riqualificazione edilizia e rigenerazione urbana dei comparti edificatori ricompresi nel quartiere di Scampia, connessi alle opere previste nell’ambito del PUI di Scampia; – dell’operazione strategica: RESTART SCAMPIA_un nuovo ecoquartiere nell’area dell’ex lotto M” – PON Metro Plus 2021-2027 con adozione della conseguente variante urbanistica “Questa delibera è un passo fondamentale nel processo di rigenerazione del Lotto M di Scampia – ha spiegato il Vice Sindaco Laura Lieto – perché approva gli elementi essenziali del progetto del nuovo quartiere che sorgerà al posto delle Vele e perché definisce la variante urbanistica che apre la strada a questa grande trasformazione.

Siamo particolarmente soddisfatti della qualità e dell’impegno di questo lavoro. Il progetto, redatto dal gruppo tecnico del Comune di Napoli in collaborazione con la Municipalità 8, l’Università Federico II e i rappresentanti degli abitanti delle Vele, restituisce a questa comunità uno spazio a misura di abitante, dove al tema della residenza si affianca la produzione di servizi di prossimità e spazi aperti di grande qualità sotto il profilo paesaggistico e ambientale. Questo importante risultato arriva dopo un anno di lavoro che abbiamo impegnato a realizzare un progetto di qualità ma soprattutto a costruire una relazione di fiducia tra territorio e istituzioni”.

Palermo,missione Biagio Conte, consegna del “padiglione green” in via Decollati

immagine

Palermo,

La sede di via Decollati della Missione di Speranza e Carità, fondata da Biagio Conte a Palermo, può contare adesso – informa la Regione Sicilia – su un padiglione destinato all’accoglienza dei più poveri completamente autonomo dal punto di vista energetico. La Regione Siciliana, alla presenza del presidente Renato Schifani e del responsabile della Missione don Pino Vitrano, ha consegnato l’immobile “ex Aeronautica”, all’interno della Cittadella del povero e della speranza, nel quale sono stati conclusi i lavori di efficientamento energetico, costati circa un milione di euro a valere sulle risorse dell’Azione 4.1.1 del Po Fesr 2014/2020. L’intervento finanziato prevedeva la promozione dell’eco-efficienza e la riduzione di consumi di energia primaria in edifici e strutture pubbliche, attraverso opere di ristrutturazione, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti, installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all’autoconsumo.
«Biagio Conte dice Schifani – ci guarda dall’alto e a lui, al suo impegno, alla sua fede, a ciò che ha fatto e continua a fare per i poveri, regaliamo quest’opera che gli avevamo promesso. Questo intervento della Regione consente alla Missione di via Decollati di produrre il 70 per cento di energia elettrica in autonomia, attraverso pannelli fotovoltaici, e questo significa che i costi si ridurranno di due terzi circa». «Continueremo a essere vicini alla Missione, al suo operato e alla memoria di fratello Biagio – aggiunge il presidente – È mia intenzione proporre la creazione di una fondazione, coinvolgendo le altre istituzioni,  per continuare ad aiutare al meglio quest’opera, di cui saremo sempre grati. L’accoglienza è un principio irrinunciabile e non negoziabile e su questo principio governeremo la Sicilia in questi anni».
«Fratello Biagio vedeva in questo padiglione sia attività formative per i fratelli, sia camerate per l’accoglienza – afferma don Pino Vitrano –. Oggi sarebbe felice di vivere questo momento, che è un segno concreto di aiuto da parte della Regione e di apertura di questo luogo a tutta la città. Noi siamo sempre aperti all’accoglienza, siamo continuamente sollecitati da chi ci chiama e chiede aiuto».
La consegna di questa struttura così preziosa per l’attività di accoglienza che svolge in città la Missione di Speranza e Carità arriva a pochi mesi dalla prematura scomparsa del missionario laico Biagio Conte, nel rispetto degli impegni assunti dal governo regionale in favore delle fasce sociali più bisognose e di coloro che dedicano la propria vita all’assistenza dei più fragili. La Regione, appena pochi mesi fa, si era fatta carico, in accordo col gruppo Enel, dei debiti relativi alle forniture di energia elettrica delle diverse strutture della Missione.
 
SCHEDA TECNICA
Nel grande padiglione che potrà ospitare centinaia di persone, soprattutto migranti, la Regione, infatti, ha provveduto a realizzare la coibentazione delle murature esterne con un cappotto termico dello spessore di 6 centimetri e della copertura con pannelli sandwich e controsoffitto; la sostituzione di tutti i corpi illuminati con lampade Led e degli infissi con serramenti ad alta efficienza; un impianto solare termico per la produzione dell’acqua calda sanitaria per le esigenza dei bagni al servizio del locale; un impianto fotovoltaico di 40 kW di potenza per la copertura dei fabbisogni di energia elettrica con enorme risparmio sulla bolletta energetica e con riduzione delle emissioni di Co2.

 

In ribasso l’affluenza alle urne in Sicilia e votano ancora -soprattutto – “gli amici degli amici”

 

 

I  41 comuni che al primo turno delle elezioni comunali 2023 del 14 e 15 maggio scorsi sono andati al ballottaggio, si profila una vittoria del centrodestra. Tra i 7 capoluoghi al voto (Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Terni, Ancona e Brindisi), sono già 4 (Ancona, Brindisi Massa e Siena) le città che vanno al centrodestra mentre il centrosinistra si aggiudica per ora la sola Vicenza. Spoglio in corso anche per il primo turno dei comuni al voto di Sardegna e Sicilia. I cittadini coinvolti sono complessivamente 1 milione 340mila 688.

elezioni-affluenza-benevento-provincia

Archivi – Sud Libertà

 

 

In calo l’affluenza che, secondo i dati definitivi del Viminale si è attestata al 49,64%, l’8,75% dei votanti in meno rispetto al primo turno (58,39%).

 – Affluenza definitiva: Catania al 52,65%, contro il 53,13% delle amministrative del 2018. Hanno votato 137.484 elettori su 261.109 aventi diritto. Maggiore l’affluenza tra gli uomini (53,77%) rispetto alle donne (51,66%).

17.27 – Si ipotizza  ballottaggio le elezioni comunali a Trapani. Stando ai dati della seconda proiezione (Noto sondaggi ) -, il sindaco uscente Giacomo Tranchida, candidato del centrosinistra, è al 38,7%, poco distante dal candidato del centrodestra Maurizio Miceli, fermo al 37,7%.

 

– Alle elezioni comunali di Catania il candidato del centrodestra Enrico Trantino è al 64,3  delle preferenze, secondo i primi dati delle proiezioni. Seconda piazza, con il 25,1, per il candidato del centrosinistra Maurizio Caserta. che assommai voti del Movimento 5 stelle

 

 

 

– A Ragusa il sindaco uscente Giuseppe Cassì – candidato di cinque liste civiche – è avanti negli exit poll (Noto sondaggi ) con una forbice compresa tra il 59% e il 63%. Segue al secondo posto il candidato del centrosinistra Riccardo Schinnà con una forbice tra il 18% e il 22%.

– A Siracusa il candidato del centrodestra Ferdinando Messina è avanti negli exit poll (Noto sondaggi ) con una forbice compresa tra il 24% e il 28%. Segue al secondo posto la candidata del centrosinistra e del M5s, Renata Giunta, con una forbice tra il 23% e il 27%. Terza piazza per il sindaco uscente Francesco Italia, candidato di alcune liste civiche, con il 20-24%.

– .

15.01 – Stop al voto in Sicilia. Dalle 15 i seggi sono chiusi ed è cominciato lo scrutinio per le elezioni amministrative. Sono 128 i comuni coinvolti per il rinnovo dei sindaci e dei Consigli comunali. Quattro i capoluoghi di provincia chiamati alle urne: Catania, Ragusa, Trapani e Siracusa. Ci sono anche altri 11 grossi centri: Licata, Aci Sant’Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania, Mascalucia, Piazza Armerina, Comiso, Modica, Carlentini. Cinque i Comuni attualmente commissariati: Catania, Aidone (En), Trabia (Pa), Modica (Rg) e Priolo (Sr). Al voto anche Barrafranca (En), che nell’aprile del 2021 è stato sciolto per mafia.

Trapani    In base alla II proiezione , con una copertura del campione del 30%, alle elezioni comunali di Trapani, è in testa l’attuale sindaco Giacomo Tranchida, in corsa per il centrosinistra per il secondo mandato, con il 38,7%, segue il candidato di centrodestra Maurizio Miceli al 37,7%.

Modica .In base al primo exit poll delle ore 15 %, alle elezioni comunali di Modica, è in testa Maria Monisteri Caschetto, candidato sindaco del centrodestra e di alcune liste civiche, con una forchetta tra il 56 e il 60%, mentre Maurizio Caserta, candidato di centrosinistra, sostenuto anche dal Movimento 5 Stelle e da liste civiche, è tra il 27,5 e il 31,5%.

Svolta a Taormina. Cateno De Luca, leader del movimento ‘Sud Chiama Nord’, candidato a sindaco di Taormina, nel messinese, è in vantaggio sui suoi competitor con il 63,3% dopo quasi 700 voti scrutinati. Segue con il 28,1% il sindaco uscente Mario Bolognari.

Amministrative, in Sicilia domenica e lunedì si vota in 128 Comuni Al voto anche Barrafranca sciolto per mafia nel 2021

 

immagine

 

 

Sono 128 i Comuni siciliani che il 28 e 29 maggio voteranno per eleggere i propri sindaci e per rinnovare i Consigli comunali e circoscrizionali. I seggi saranno aperti domenica (dalle 7 alle 23) e lunedì (dalle 7 alle 15). La popolazione coinvolta è di 1.387.169 abitanti, di cui 301.104 anche per le elezioni dei sei Consigli circoscrizionali e dei rispettivi presidenti a Catania. In 113 centri (fino a 15 mila abitanti) si voterà con il sistema maggioritario, in quindici comuni (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà l’11 e 12 giugno) con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 1.646 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.579. 

L’elettore – sia per il Consiglio comunale che per quello circoscrizionale – può esprimere una o due preferenze nella stessa lista, ma di genere diverso: una femminile e una maschile. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa: il cosiddetto “effetto trascinamento”. Prevista anche la possibilità del “voto disgiunto”, che rende libero l’elettore di votare separatamente per un candidato sindaco e per una lista a questo non collegata.

Lo spoglio inizierà lunedì pomeriggio, subito dopo la chiusura delle operazioni di voto. I dati provvisori, man mano che verranno trasmessi dalle prefetture territorialmente competenti al dipartimento regionale delle Autonomie locali, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell’assessorato dell’Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma

Tra i 128 Comuni chiamati alle urne ci sono quattro capoluoghi di provincia: Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani. Oltre ad altri 11 grossi centri: Licata, Aci Sant’Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania, Mascalucia, Piazza Armerina, Comiso, Modica, Carlentini. Cinque i Comuni attualmente commissariati: Catania, Aidone (En), Trabia (Pa), Modica (Rg) e Priolo (Sr). Al voto anche Barrafranca (En), che nell’aprile del 2021 è stato sciolto per mafia.

Questo l’elenco dei Comuni interessati al voto nelle varie province.  

In provincia di Agrigento si rinnoveranno le amministrazioni di 14 Comuni. Si voterà con sistema proporzionale a Licata, mentre con il maggioritario a Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina.
In provincia di Caltanissetta si voterà in 5 Comuni, tutti al di sotto dei 15.000 abitanti: Delia, Milena, Montedoro, Riesi e Sutera.
Complessivamente sono 19 i Comuni della provincia di Catania nei quali si andrà al voto. Incluso il capoluogo, sono 7 i centri al di sopra dei 15 mila abitanti: Aci Sant’Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania e Mascalucia. I 12 Comuni nei quali si andrà al voto con sistema maggioritario sono Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Maletto, Mineo, Piedimonte Etneo, Riposto, San Cono, San Gregorio di Catania, Santa Venerina, Sant’Alfio, Valverde e Viagrande.

Nell’Ennese andranno alle urne 9 Comuni. Si voterà con il sistema proporzionale solo a Piazza Armerina, mentre negli altri centri con il maggioritario: Aidone, Assoro, Barrafranca, Catenanuova, Cerami, Gagliano Castelferrato, Leonforte e Troina.

In provincia di Messina sono 32 i Comuni nei quali si andrà al voto, in tutti con sistema maggioritario: Alì, Alì Terme, Capizzi, Casalvecchio Siculo, Castel di Lucio, Castell’Umberto, Fondachelli Fantina, Frazzanò, Furci Siculo, Gualtieri Sicaminò, Mazzarrà Sant’Andrea, Militello Rosmarino, Monforte Sangiorgio, Mongiuffi Melia, Montagnareale, Motta Camastra, Pace del Mela, Roccafiorita, Roccalumera, Roccavaldina, San Filippo del Mela, San Fratello, San Teodoro, Santa Domenica Vittoria, Santa Lucia del Mela, Sant’Agata di Militello, Scaletta Zanclea, Taormina, Tripi, Tusa, Ucria e Valdina.

In provincia di Palermo si voterà in 25 Comuni, tutti al di sotto dei 15 mila abitanti: Alimena, Baucina, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Capaci, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cerda, Collesano, Contessa Entellina, Geraci Siculo, Giuliana, Gratteri, Lercara Friddi, Marineo, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba, Sciara, Sclafani Bagni, Trabia, Ustica, Ventimiglia di Sicilia, Vicari e Villafrati.

Nel Ragusano si voterà in 4 Comuni. Insieme al capoluogo andranno al voto con sistema proporzionale anche Comiso e Modica. Ad Acate si voterà col maggioritario.

Nel Siracusano la tornata elettorale coinvolgerà 8 Comuni. Insieme al capoluogo si voterà col proporzionale a Carlentini, mentre con il maggioritario a Buccheri, Buscemi, Francofonte, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero e Priolo Gargallo.

Nel Trapanese si andrà al voto in 12 Comuni: si voterà con il proporzionale solo nel capoluogo, in tutti gli altri con il sistema maggioritario: Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Paceco, Pantelleria, Partanna, Poggioreale, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Valderice e Vita.

Anniversario dello Statuto siciliano, Schifani: “L’autonomia siciliana mai attuata fino in fondo innescando numerosi contenziosi con lo Stato””

immagine

 

 

Palermo

Care Siciliane e Cari Siciliani,
Settantasette anni di autonomia costituiscono un traguardo, ma soprattutto un impegno. Lo Statuto, promulgato il 15 maggio 1946, è la nostra Carta fondamentale e giunse dopo un lungo percorso di rivendicazione dell’autonomia del popolo siciliano. La nostra autonomia “speciale” mai è stata attuata fino in fondo, innescando negli anni numerosi confronti e contenziosi con lo Stato.

Oggi, come governo regionale, dobbiamo dare efficienza alla spesa, concentrandola su grandi investimenti, soprattutto nelle infrastrutture e nei collegamenti, affrontando, prima di tutto, il divario determinato dall’insularità; principio previsto dalla Costituzione come condizione che impone alla Repubblica di promuovere le misure necessarie a rimuoverne gli svantaggi. Una condizione che negli anni ha determinato ritardi nello sviluppo sociale ed economico della nostra terra, riducendo di fatto i nostri diritti rispetto ai cittadini del resto della Penisola.

Il regionalismo differenziato, il cui esame è già avviato dal Parlamento nazionale, impone di considerare i livelli essenziali delle prestazioni ed i doveri di solidarietà e su questo abbiamo chiesto ed ottenuto precisi impegni. Ma deve costituire per l’autonomia siciliana l’occasione per modernizzare le sue istituzioni, rendendole più efficienti e responsabili, per riformare le Province, riorganizzare la pubblica amministrazione, semplificando le procedure e snellendo la burocrazia, accrescere la qualità dei servizi.

Il divario tra Nord e Sud del Paese è aumentato. Ho riaffermato sul disegno di riforma del regionalismo che se si sono fatti passi in avanti rispetto al testo iniziale, che è stato modificato. Questo non significa che sia un’adesione definitiva, sia chiaro. Qualsiasi riforma non può essere penalizzante per la Sicilia e per il Sud. Vanno stabiliti i livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi che vanno garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, riguardano i diritti civili e sociali da tutelare per tutti i cittadini.

L’autonomia differenziata è una scommessa e io mi aspetto da parte dei nostri ministri un’attenzione forte, in particolare per la nostra Sicilia. Il Parlamento nazionale sul tema dell’insularità ha stanziato soltanto 10 milioni, troppo pochi. Non accetteremo che la prossima finanziaria renda evanescente questo principio costituzionale che la Sicilia ha conquistato con le altre isole e una quota dovrà essere destinata alla riduzione del costo dei trasporti, a partire dai voli.

L’appello che rivolgo è a tutte le componenti politiche, sindacali, sociali, culturali della nostra Regione, per lavorare, aprendo un confronto leale, e affrontare insieme le sfide. Ed insieme scrivere il futuro.
Viva la Sicilia!

 

Renato Schifani

Presidente della Regione

 

Viabilità, collegamento Catania-Ragusa Cantieri lavoro ( 4 lotti) finalmente pronti al via

immagine

 

 

Partiranno a giorni finalmente  -informa la Regione Sicilia  con una nota- i primi cantieri per la costruzione della strada Catania-Ragusa. Nella sede catanese dell’Anas sono stati consegnati, alle imprese aggiudicatarie, i lavori dei quattro lotti in cui l’itinerario è stato suddiviso. L’opera prevede un investimento complessivo pari a 1 miliardo e 434 milioni di euro, importo che include il piano di monitoraggio ambientale in corso d’opera, gli oneri relativi alla sicurezza e quelli relativi al protocollo di legalità.
 
«L’avvio dei lavori – sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani – è una bella notizia. Si tratta di un’infrastruttura strategica, attesa da decenni, per favorire lo sviluppo della nostra economia, soprattutto in un’area produttiva ad alta vocazione agricola, e per agevolare il diritto alla mobilità dei siciliani. Una rete viaria completa ed efficiente è una delle priorità del mio governo».
 
La realizzazione dell’intero itinerario comprende quattro lotti esecutivi, così ripartiti:
Lotto 1: ricadente nei comuni di Ragusa e Chiaramonte Gulfi (Rg), dallo svincolo con la Ss 115 allo svincolo con la Sp 5 (escluso), per un importo di quasi 220 milioni di euro, di cui è aggiudicataria Webuild Italia Spa.
Lotto 2: ricadente nei comuni di Chiaramonte Gulfi e Licodia Eubea (Ct), dallo svincolo con la Sp 5 (incluso) allo svincolo di Grammichele (escluso), per un importo di quasi 278 milioni di euro, di cui è aggiudicataria Icm Spa.
Lotto 3: ricadente nei comuni di Licodia Eubea, Vizzini (Ct) e Francofonte (Sr), dallo svincolo di Grammichele (incluso) allo svincolo di Francofonte (escluso), per un importo pari a 235 milioni di euro, di cui è aggiudicatario il raggruppamento temporaneo di imprese Rizzani de Eccher (mandataria), Manelli Impresa srl e Sacaim Spa.
Lotto 4: ricadente nei comuni di Francofonte, Lentini e Carlentini (Sr), dallo svincolo di Francofonte (incluso) all’autostrada Catania-Siracusa, per un importo di oltre 369 milioni di euro, di cui è aggiudicatario il raggruppamento temporaneo di imprese Cosedil Spa (mandataria), D’Agostino Angelo Antonio Costruzioni Generali srl e Fincantieri Infrastructure Spa.

I lotti 1 e 3 prevedono una durata dei lavori pari a 1.005 giorni (comprensivi di 195 giorni per andamento stagionale sfavorevole), mentre per i lotti 2 e 4 sono previsti 1.190 giorni (comprensivi di 225 giorni per andamento stagionale sfavorevole).

Il finanziamento dei quattro lotti arriva dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, da risorse di Anas e, limitatamente al lotto 2, anche in parte da fondi della Regione Siciliana Poc 2014-2020. L’appalto è stato aggiudicato mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, assegnando un massimo di 20 punti alla componente prezzo e un massimo di 80 punti alla componente qualitativa. L’avvio delle prime attività di cantierizzazione (recinzione delle aree, costruzione delle baracche di cantiere) avrà luogo già a partire dai prossimi giorni per tutti e quattro i lotti.

 

Caro voli, Schifani scrive una nota a Ita e Ryanair: «Tariffe più basse per tutelare la Sicilia a Pasqua»

immagine

 

l presidente della Regione Renato Schifani- comunica – di aver  scritto oggi alle compagnie aeree Ita e Ryanair, e per conoscenza all’Enac, per chiedere di intervenire il prima possibile sulla frequenza dei voli da e per la Sicilia e per calmierare le tariffe, soprattutto in vista delle prossime festività Pasquali. 
Nella condizione di insularità, infatti, “il trasporto aereo riveste un ruolo strategico fondamentale per garantire la continuità territoriale e la mobilità dei suoi abitanti e, non secondariamente, ai fini dello sviluppo di una delle più rilevanti leve economiche per la regione: il turismo”.
Il governatore ha inteso così proseguire nella sua battaglia a tutela dei diritti dei cittadini siciliani, che si ritrovano in questi giorni ad essere “penalizzati doppiamente”: “una volta – è scritto nella nota – a causa delle tariffe applicate ai voli da e per l’Isola, si vedano gli spostamenti cosiddetti ‘di ritorno’ tipici dei periodi festivi, e una volta per la minore capacità di attrarre investimenti e movimento turistico”. Con il risultato che “a causa di politiche commerciali di limitata visione prospettica, i loro diritti sono ridotti e affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma”. 
Dopo aver sottolineato che si assiste già, in prossimità della Pasqua, “ad una ridotta disponibilità di biglietti aerei nei voli operati” e “ad un incremento vertiginoso delle tariffe”, il presidente Schifani, in attesa dell’esito del noto esposto all’Antitrust, ha chiesto “di adottare fin da subito, politiche commerciali tendenti alla riduzione del costo dei biglietti aerei e ad un incremento della frequenza dei voli, attraverso il quale potrebbero anche essere compensate le riduzioni delle tariffe, cercando in questo modo di coniugare il legittimo interesse economico e l’altrettanto legittimo interesse dei cittadini”.

Regione Sicilia, “concreto impegno del Mimit per garantire lavoratori nel 2023»

 

immagine

 

Palermo,

«Il governo nazionale, attraverso il ministero delle Imprese e del made in Italy guidato dal ministro Urso, ha mantenuto l’impegno preso al recente tavolo romano a salvaguardia dei posti di lavori Almaviva per i restanti mesi dell’anno. Un segnale chiaro di attenzione e interesse verso il futuro di questi lavoratori e verso le vertenze occupazionali aperte nell’isola che il governo regionale non può che apprezzare a garanzia e tutela dei lavoratori».
Affermazone del  presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando il provvedimento che arriverà sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri annunciato dal ministro Urso per consentire la continuità lavorativa agli addetti Almaviva dei siti produttivi di Palermo, Catania, Rende, Napoli e Milano.
immagine

«Esprimo soddisfazione nei riguardi del ministro Urso e delle rassicurazioni che ha dato ai lavoratori, ad oggi in cassa integrazione – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive. Edy Tamajo – La disponibilità del ministro del Mimit, rispetto alle problematiche siciliane, è indispensabile per la nostra Isola e per tutto il comparto produttivo. È fondamentale creare sinergie tra le amministrazioni e il tessuto sociale per il bene comune».

 

Passo avanti della Regione Siciliana su “Area cargo” dell’aeroporto di Comiso

immagine

 

«Con questo incontro facciamo un ulteriore passo concreto per l’avvio delle procedure che portino alla progettazione esecutiva dell’area cargo dell’aeroporto di Comiso. Ho mantenuto l’impegno che avevo preso con il Comune e con la Sac in occasione della mia visita nel Ragusano, pochi giorni fa, perché resto convinto dell’opportunità di fare sistema per raggiungere un obiettivo strategico per la crescita dell’economia agroalimentare del territorio ibleo. E sono lieto di aver trovato piena condivisione negli amministratori comunali e nei vertici della società che gestisce lo scalo: questa è la premessa per fare presto e bene nell’interesse del territorio. Sulla questione della continuità territoriale, che è un altro elemento essenziale per lo sviluppo, avvieremo una discussione con il Ministero delle Infrastrutture».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al termine del vertice che si è svolto ieri pomeriggio a Palazzo d’Orleans con il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, l’amministratore delegato di Sac, Nico Torrisi, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, e il dirigente generale del dipartimento, Salvo Lizzio.
A fine febbraio, Schifani era stato a Comiso per un primo confronto con le autorità cittadine e il management della società di gestione dell’aeroporto, a cui si era deciso di dare seguito a Palermo con l’incontro che si è tenuto oggi, affrontando anche la questione della continuità territoriale.
«Valuteremo – ha aggiunto l’assessore Aricò – quali infrastrutture legare all’aeroporto ibleo in funzione della futura area cargo, nell’ottica di incrementare la mobilità delle merci. Siamo al lavoro senza sosta sulle arterie autostradali del Sud-Est della Sicilia, dalla Siracusa-Gela alla Catania-Ragusa, che potranno essere collegate allo scalo aeroportuale. Un’altra grande opportunità è poi costituita dal fondo da 200 milioni che abbiamo stanziato con l’ultima finanziaria regionale per sostenere i Comuni nella fase di progettazione e che potrà essere sfruttato anche a questo scopo».

Attività produttive, confronto Ministro Urso- con Schifani: si avvia a soluzione il problema occupazionale di Almaviva, ex Fiat e Priolo

immagine

 

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, si sono incontrati oggi presso la sede del Mimit (nella foto). All’incontro ha preso parte anche l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo.
Nel corso della proficua riunione, il ministro Urso ha assicurato al presidente Schifani che il ministero sta avviando a soluzione il tema della continuità produttiva per i lavoratori Almaviva. Inoltre, sono state fornite rassicurazioni sulle procedure per garantire la continuità del Polo industriale di Priolo.  
Sul rilancio dello stabilimento di Termini Imerese e le relative procedure per il contratto di sviluppo, Urso ha dichiarato che a breve sarà convocato l’apposito tavolo con tutte le forze sociali e con gli enti locali. Il ministro e il presidente hanno infine espresso la convinzione che anche le Terme di Sciacca e di Acireale possano tornare a essere Poli di sviluppo per il territorio.